Luca Orsi
Cronaca

E’ morto l'arcivescovo emerito Giacomo Biffi, il teologo della "città sazia e disperata"

Aveva 87 anni. Il cardinale era ricoverato dal maggio scorso al Toniolo. I funerali martedì alle 10,30 nella cattedrale di San Pietro. Oggi alle 17 la salma potrà essere visitabile dai fedeli nel Palazzo arcivescovile Le immagini storiche FOTO; La pagina Facebook; Le frasi celebri LEGGI IL RICORDO di Massimo Gagliardi; IL VIDEO della benedizione della salma; LE FOTO della camera ardente

Giacomo Biffi

Giacomo Biffi

Bologna, 11 luglio 2015 - E’ morto questa notte Giacomo Biffi, 87 anni, arcivescovo emerito di Bologna. Biffi è stato arcivescovo della città dal 1984 al 2003. Era ricoverato in una clinica bolognese dopo un intervento chirurgico subito nel maggio scorso.  Biffi si è spento alle 2,40 della scorsa notte. Aveva compiuto 87 anni lo scorso 13 giugno e recentemente aveva ricevuto anche una lettera di Papa Francesco : «Sono stato informato delle Sue condizioni di salute e desidero esprimerLe la mia profonda vicinanza in questo momento di sofferenza», aveva scritto Bergoglio.

Il funerale. Si svolgerà martedì, alle 10.30, nella Cattedrale di San Pietro, il funerale di Giacomo Biffi. La messa sarà presieduta dall'attuale vescovo, il cardinale Carlo Caffarra. La salma sarà trasportata nel Palazzo arcivescovile di via Altabella oggi, sabato 11 luglio, alle 17, dove sarà visitabile dai fedeli. Lunedì alle 19 sarà accompagnata in Cattedrale, per la celebrazione del Vespro. Alle 21 ci sarà la veglia di preghiera. Martedì alle 8.30 sarà celebrato l'Ufficio dei defunti, mentre alle 10.30 ci sarà il funerale. La sepoltura avverrà nella cripta della Cattedrale, in forma privata. Biffi - conferma la Curia bolognese - è morto alla casa di cura Toniolo, dove era ricoverato da lungo tempo per una severa forma di cardiopatia dilatativa ed arteriopatia polidistrettuale.

La biografia. Giacomo Biffi è nato a Milano, città metropolitana e sede arcivescovile, il 13 giugno 1928Ha ricevuto l'ordine sacro del sacerdozio a Milano il 23 dicembre 1950. È stato insegnante di teologia e parroco a Legnano nella parrocchia di S.S. Martiri e quindi a Milano nella parrocchia di Sant'Andrea. Papa Paolo VI lo ha nominato vescovo titolare di Fidene e ausiliare del cardinale arcivescovo di Milano il 7 dicembre 1975; ha ricevuto l'ordinazione episcopale l'11 gennaio 1976. Promosso arcivescovo di Bologna, vi fece il solenne ingresso il 2 giugno 1984Elevato al rango di cardinale da papa Giovanni Paolo II nel concistoro del 25 maggio 1985, è stato membro della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli, della Congregazione del clero e della Congregazione per l'educazione cattolica. Ritiratosi nel 2003 per raggiunti limiti d'età, conserva il titolo di arcivescovo emerito di Bologna. Nel 2007 ha tenuto gli esercizi quaresimali alla Curia romana e a Benedetto XVI. Dal 13 giugno 2008, avendo compiuto l'ottantesimo anno d'età, non è più un cardinale elettore.

Le frasi celebri. Storica quella del 1985 quando definì Bologna «sazia e disperata» (leggi tutte le frasi celebri), espressione che lo rese famoso anche fuori dei confini emiliani

La curiositàSi racconta di un episodio molto divertente che avvenne durante il conclave del 2005 che ha come protagonisti proprio il cardinale Biffi e il futuro Benedetto XVI, seppur in modo indiretto. A raccontare l'accaduto è il giornalista cattolico Francesco Grana, noto commentatore di fatti religiosi e notoriamente vicino all'allora arcivescovo di Napoli, il cardinale Michele Giordano. È il 19 aprile 2005, secondo e ultimo giorno di votazioni. Dopo il terzo scrutinio del conclave, il secondo di quella mattina, i cardinali elettori tornano in pullman nella Casa Santa Marta dove risiedono in quei giorni. Li attende il pranzo e un breve riposo nelle loro stanze prima di far ritorno nella Cappella Sistina per la votazione che sarà definitiva e alla quale seguirà l'annuncio al mondo dell’avvenuta elezione del nuovo Papa. Ed è proprio durante quel pasto frugale che Biffi, molto innervosito, si sfoga con un confratello: «A ogni votazione ricevo sempre un solo voto. Se scopro chi è che si ostina a votarmi giuro che lo prendo a schiaffi». «Cosa Eminenza?», gli domanda perplesso il confratello. «Sì, ha capito bene, Eminenza», replica Biffi. «Giuro che lo prendo a schiaffi». Al che il porporato lo guarda perplesso e gli spiega: «Eminenza, ormai è chiaro chi stiamo eleggendo come nuovo Papa ed è anche abbastanza evidente che questo candidato abbia scelto di votare per lei. Quindi se vorrà ancora mantenere il suo proposito sarà costretto a prendere a schiaffi il Papa». Biffi rimase senza parole. Ratzinger aveva deciso di votare per lui.

La pagina Facebook. «11 luglio 2015. Riposa in pace! 'Dopo, c'è Cristo; di là dallo schermo delle cose, c'è Cristo; alla fine di tutto, c'è Cristo»'. E' la frase, presa da un libro scritto dallo stesso Biffi, apparsa in mattinata su una pagina Facebook, che raccoglieva gli interventi del cardinale. 

 

11 luglio 2015. Riposa in pace! "Dopo, c’è Cristo; di là dallo schermo delle cose, c’è Cristo; alla fine di tutto, c’è Cristo".

Posted by Card. Giacomo Biffi on Venerdì 10 luglio 2015