Books by Ignazio Concordia

Vita di Socrate - Diogene Laerzio ed altre fonti, 2016
Per la ricostruzione della Vita di Socrate, che, come si sa, non ha lasciato nulla di scritto, di... more Per la ricostruzione della Vita di Socrate, che, come si sa, non ha lasciato nulla di scritto, disponiamo, grazie alla fama che ben presto raggiunse il grande filosofo ateniese, a buon diritto considerato il fondatore della filosofia occidentale, di un gran numero di testimonianze sparse tra varie fonti, tra le quali purtroppo è molto arduo distinguere quanto della figura storica del nostro personaggio si è conservato e quanto invece è frutto di una ricca e fantasiosa opera di rielaborazione. Oltre alle notizie ricavabili dai suoi discepoli, e in primo luogo da Platone e Senofonte, la biografia più dettagliata è quella trasmessa da Diogene Laerzio all’interno della sua raccolta delle Vite dei Filosofi, e precisamente ai capitoli 18-47 del libro secondo: quest’opera di Diogene, pur essendo una compilazione che contiene vistose grossolanità e rivela la mancata applicazione di un’adeguata analisi critica delle fonti, racchiude tuttavia notizie preziose. Altri particolari si trovano in autori di varia estrazione e provenienza, tra i quali meritano di essere presi in considerazione Aulo Gellio, Claudio Eliano, Ateneo e Suida.

Timeo di Tauromenio Testimonianze e Frammenti, 2017
Timeo di Tauromenio (circa 356/260 a. C.), l’odierna Taormina, è, per unanime consenso, lo storic... more Timeo di Tauromenio (circa 356/260 a. C.), l’odierna Taormina, è, per unanime consenso, lo storico greco più rappresentativo dell'Occidente mediterraneo. Soprannominato Epitimeo, cioè maldicente e detrattore, per i suoi frequenti e forti attacchi contro i suoi prede¬cessori, Timeo fu a sua volta oggetto di critica feroce da parte di Polibio, che pure lo segue e, nonostante la sua critica (o forse anche grazie ad essa) contribuisce alla sua conoscenza, rimasta purtroppo frammentaria. Questa edizione con testo greco, traduzione italiana e con un commento essenziale che non ne appesantisce eccessivamente la lettura, fa parte della collana dedicata alla storiografia siceliota frammentaria (SHF) che comprende anche Antioco di Siracusa (vol. 1), Filisto di Siracusa (vol. 2), Da Dionisio I ad Antandro (vol. 3) Da Sileno di Calatte a Polo di Agrigento (vol. 5).

Da Sileno di Calatte a Polo di Agrigento, 2017
Questo quinto volume della Storiografia Siceliota Frammentaria (SHF 5) comprende ben 13 autori, c... more Questo quinto volume della Storiografia Siceliota Frammentaria (SHF 5) comprende ben 13 autori, che in gran parte, come nel caso del terzo volume, sono poco più che nomi, talora anche evanescenti. Si tratta di: Sileno di Calatte, Cecilio di Calatte, Dionisio il Siceliota, Andrea di Palermo, Ninfodoro di Siracusa, Pisistrato di Lipari, Moschione, Temistogene di Siracusa, Filino di Agrigento, Policrito di Mende, Polizelo di Messene, Archetimo di Siracusa e Polo di Agrigento.
Dalla loro città di origine si desume che Siracusa non è, come è avvenuto per gli altri storici della collana, il centro culturale prevalente, ma si afferma una pluralità di località per lo più dislocate sul versante settentrionale della Sicilia - pur dovendo riconoscere che le informazioni in nostro possesso non sono sempre sicure - a significare una diffusione sempre più estesa della cultura storiografica greca sul territorio siciliano.
Un caso a parte è rappresentato da Temistogene, probabilmente uno pseudonimo di Senofonte.
Da Dionisio I ad Antandro (SHF 3), 2017
In copertina: il cosiddetto Orecchio di Dionisio, latomie di Siracusa. Frontespizio: cartina dell... more In copertina: il cosiddetto Orecchio di Dionisio, latomie di Siracusa. Frontespizio: cartina della Sicilia antica (da Pace 1945).  moneta di Siracusa con Triscele.
Marmor Parium - Cronaca di Paro, 2018
La Cronaca è un’iscrizione su marmo, proveniente da Paro, isola delle Cicladi nell’Egeo centrale.... more La Cronaca è un’iscrizione su marmo, proveniente da Paro, isola delle Cicladi nell’Egeo centrale.
Opera di un cronista rimasto anonimo, il documento rappresenta una cronologia greca con una lista di re e arconti ateniesi, che include però anche brevi riferimenti ad eventi mitici, storici e letterari. La sua importanza consiste soprattutto nel fatto che riferisce avvenimenti non attestati altrove.
La Cronaca di Paro "regina delle greche iscrizioni" - come l'ha definita Scipione Maffei – è qui presentata per la prima volta in edizione con traduzione italiana commentata e testo greco a fronte.
In appendice il testo del fr. A con le integrazioni e la traduzione latina di C. Müller.

Il mito di Proserpina, 2016
Titolo | Il mito di Proserpina Autore | Ignazio Concordia © 2020 Tutti i diritti riservati all'Au... more Titolo | Il mito di Proserpina Autore | Ignazio Concordia © 2020 Tutti i diritti riservati all'Autore Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta senza il preventivo assenso dell'Autore. In copertina: Proserpina, Dante Rossetti (1828-82). Frontespizio: il ratto di Proserpina, Belvedere di Enna. Introduzione La mitologia greca, come si sa, non ha carattere dogmatico, neppure nei suoi racconti più squisitamente religiosi; ciò ha consentito, agli autori classici, di apportare ad essa, di volta in volta, le modifiche più congeniali alla loro sensibilità artistica e/o alla loro concezione ideologica (o anche ai gusti del loro tempo). Per questo motivo, di uno stesso mito, è possibile riscontrare diverse versioni, anche contrastanti tra di loro, che rispecchiano più o meno fedelmente le convinzioni personali degli scrittori o dei vari periodi storici in cui un dato mito è sorto e si è diffuso. Il mito inoltre, caratterizzato com'è da una molteplicità di funzioni e di relazioni con il reale, sfugge ad ogni definizione totalizzante. Nella sua struttura più semplice esso si configura come un racconto (mythos in greco equivale a parola, racconto) di tipo tradizionale, un racconto cioè formatosi in un'epoca imprecisata, ma di solito antichissima, e trasmesso (tràdere, cioè trasmettere) da una generazione all'altra attraverso varie fasi, orali e/o scritte (di norma la fase orale precede quella scritta, ma può essere anche il contrario). Nemmeno i tratti distintivi del mito rispetto a forme similari di narrazione, quali la favola o la leggenda, sono sempre chiari e netti, per cui possiamo considerare tutti e tre questi termini come dei sinonimi. La leggenda, in genere, presume l'esistenza di un fatto realmente accaduto in un tempo remoto (ma è questo il caso di molti miti) mentre la favola si distingue per la sua intenzione moralistico-allegorica. I miti inoltre hanno diversi punti di contatto con la fiaba, che, a differenza della favola, è il semplice racconto di una storia fantastica. La Sicilia è una terra piena di miti, che giungono sino a noi dalla notte dei tempi attraverso la voce degli antichi scrittori, o sono impressi nelle vestigia sparse in ogni angolo del suo territorio, o sopravvivono nelle sue tradizioni popolari: alcuni di essi hanno una dimensione prettamente locale; altri, noti a parecchi autori, accolti e assorbiti da ambienti e rituali estranei all'isola, hanno un'importanza e una diffusione riconosciuta in tutto il mondo classico. Tutti esprimono, seppure in forme diverse, il complesso rapporto dell'uomo con la realtà in cui si trova a vivere, e tracciano il cammino della sua storia terrena, sicché non andiamo lontano dal vero se li consideriamo una metafora della condizione umana. Tra i miti più suggestivi, di cui la Sicilia è particolarmente ricca, spicca quello di Kore (o Persefone, chiamata in seguito Proserpina dai Romani), e del suo rapimento avvenuto, secondo la versione più accreditata, in un prato meraviglioso che si estendeva ai piedi del monte su cui sorge la città di Enna, presso le rive del lago di Pergusa, ad opera di Ade, il tenebroso dio dei morti.
Geografia storica della Sicilia antica, 2017
Il volume riporta le fonti classiche greche e latine più autorevoli e significative sulla geostor... more Il volume riporta le fonti classiche greche e latine più autorevoli e significative sulla geostoria della Sicilia nell’antichità, una documentazione che si estende dal V sec. a.C. (con Tucidide) a Stefano Bizantino (VI sec. d. C.), abbracciando un arco temporale di oltre un millennio. Si offre così al nostro sguardo un quadro retrospettivo sulla realtà dell’isola, come storicamente si è costituita, con le sue città e i suoi abitanti, dai primi insediamenti preistorici, avvolti nel mito, ai popoli anellenici, dalla colonizzazione greco-fenicia alla dominazione romana.

Filisto di Siracusa Testimonianze e Frammenti, 2017
This second volume of the series of Siceliot Fragmentary Historiography is dedicated to another S... more This second volume of the series of Siceliot Fragmentary Historiography is dedicated to another Syracusan, Philistus, who chronologically follows Antiochus (to whom the first volume of the same series is entitled). Controversial as a character (he was in the service of the two famous tyrants of Syracuse Dionysius I and II and shared their political ideals), but appreciated as a historian, so much so that he was defined by Cicero as a little Thucydides, Philistus was concise and sober in his narration, and rarely, like his great model, he indulged in anecdotal. Few fragments of his historical work on Sicily remain, mostly due to grammarians and lexicographers, who mention the linguistic and stylistic characteristics of the writer, because he often uses unusual words. The volume, which obviously refers, like the whole series, to the Jacoby edition (recently revised and updated by Brills New Jacoby online), presents old and new fragments recently discovered (and those escaped by Jacoby) with the translation, the commentary notes and a set of indexes useful for consultation.
Castellammare del Golfo Antico Emporio di Segesta, 2017
Questo opuscolo sulla scia di precedenti lavori, raccoglie le fonti antiche, in originale e tradu... more Questo opuscolo sulla scia di precedenti lavori, raccoglie le fonti antiche, in originale e traduzione, cronologicamente disposte e con le dovute note esegetiche, sull’Emporio di Segesta e il suo territorio.
L'esame delle fonti conduce ad identificare ormai in via definitiva l'ex emporio segestano con il sito dell'odierna Castellammare del Golfo, sul cui territorio insistono due altre importanti realtà conosciute nel mondo antico: la località di Cetaria - da cercare nelle vicinanze dell’odierna tonnara di Scopello - che assolveva a funzioni di importante luogo di pesca e forse anche di scalo marittimo anteriormente allo stesso Emporium e il celebre fiume Crimiso, le cui vicende mitico-storiche e le relative questioni toponomastiche e topografiche, sono qui ugualmente esposte e discusse.
Archimede di Siracusa, 2016
Premessa Il più grande scienziato che la Sicilia abbia avuto nell'antichità ed uno dei più grandi... more Premessa Il più grande scienziato che la Sicilia abbia avuto nell'antichità ed uno dei più grandi di tutti i tempi, il celebre inventore e matematico Archimede, appartiene al novero dei personaggi che si possono collocare tra la storia e il mito. Come succede infatti per tutti i grandi della storia, la sua figura è stata ben presto mitizzata ed oggetto di un'aneddotica volta a metterne in risalto l'eccezionale genialità e inventiva, tanto più ricca quanto più scarseggiano i dati biografici autenticamente storici. Il contesto storico.
La principessa dalle scarpette d'oro. Emanuela Naselli, 2020
Titolo | La principessa dalle scarpette d'oro. Emanuela Naselli tra storia e leggenda. Seconda ed... more Titolo | La principessa dalle scarpette d'oro. Emanuela Naselli tra storia e leggenda. Seconda edizione corretta e aggiornata. Autore | Ignazio Salvatore Concordia. Copertina Stemma dei Naselli cinto dal collare del toson d'oro, alta onorificenza del principe Baldassare V-Chiesa Madre di Castellammare del Golfo.
Uploads
Books by Ignazio Concordia
Dalla loro città di origine si desume che Siracusa non è, come è avvenuto per gli altri storici della collana, il centro culturale prevalente, ma si afferma una pluralità di località per lo più dislocate sul versante settentrionale della Sicilia - pur dovendo riconoscere che le informazioni in nostro possesso non sono sempre sicure - a significare una diffusione sempre più estesa della cultura storiografica greca sul territorio siciliano.
Un caso a parte è rappresentato da Temistogene, probabilmente uno pseudonimo di Senofonte.
Opera di un cronista rimasto anonimo, il documento rappresenta una cronologia greca con una lista di re e arconti ateniesi, che include però anche brevi riferimenti ad eventi mitici, storici e letterari. La sua importanza consiste soprattutto nel fatto che riferisce avvenimenti non attestati altrove.
La Cronaca di Paro "regina delle greche iscrizioni" - come l'ha definita Scipione Maffei – è qui presentata per la prima volta in edizione con traduzione italiana commentata e testo greco a fronte.
In appendice il testo del fr. A con le integrazioni e la traduzione latina di C. Müller.
L'esame delle fonti conduce ad identificare ormai in via definitiva l'ex emporio segestano con il sito dell'odierna Castellammare del Golfo, sul cui territorio insistono due altre importanti realtà conosciute nel mondo antico: la località di Cetaria - da cercare nelle vicinanze dell’odierna tonnara di Scopello - che assolveva a funzioni di importante luogo di pesca e forse anche di scalo marittimo anteriormente allo stesso Emporium e il celebre fiume Crimiso, le cui vicende mitico-storiche e le relative questioni toponomastiche e topografiche, sono qui ugualmente esposte e discusse.
Dalla loro città di origine si desume che Siracusa non è, come è avvenuto per gli altri storici della collana, il centro culturale prevalente, ma si afferma una pluralità di località per lo più dislocate sul versante settentrionale della Sicilia - pur dovendo riconoscere che le informazioni in nostro possesso non sono sempre sicure - a significare una diffusione sempre più estesa della cultura storiografica greca sul territorio siciliano.
Un caso a parte è rappresentato da Temistogene, probabilmente uno pseudonimo di Senofonte.
Opera di un cronista rimasto anonimo, il documento rappresenta una cronologia greca con una lista di re e arconti ateniesi, che include però anche brevi riferimenti ad eventi mitici, storici e letterari. La sua importanza consiste soprattutto nel fatto che riferisce avvenimenti non attestati altrove.
La Cronaca di Paro "regina delle greche iscrizioni" - come l'ha definita Scipione Maffei – è qui presentata per la prima volta in edizione con traduzione italiana commentata e testo greco a fronte.
In appendice il testo del fr. A con le integrazioni e la traduzione latina di C. Müller.
L'esame delle fonti conduce ad identificare ormai in via definitiva l'ex emporio segestano con il sito dell'odierna Castellammare del Golfo, sul cui territorio insistono due altre importanti realtà conosciute nel mondo antico: la località di Cetaria - da cercare nelle vicinanze dell’odierna tonnara di Scopello - che assolveva a funzioni di importante luogo di pesca e forse anche di scalo marittimo anteriormente allo stesso Emporium e il celebre fiume Crimiso, le cui vicende mitico-storiche e le relative questioni toponomastiche e topografiche, sono qui ugualmente esposte e discusse.