ILLIMITATO
PIANETA Georgia
TBILISI
TETRIS SENZA TEMPO
VAKHTANG I GORGASALI, professione re d’Iberia, un bel giorno del V secolo, decide di prendersi qualche ora off dalle vicende di corte per andare a caccia. Elmo a testa di lupo sul capo, si addentra col falcone in un territorio denso di foreste. Mentre avanza tra querce e ginepri il silenzio è rotto dal frullo di un fagiano in fuga. Il rapace non se lo fa ripetere due volte, spicca il volo e si mette all’inseguimento. Sfortuna vuole che dopo una rovinosa collisione aerea entrambi i volatili precipitino dentro una sorgente di ribollente acqua sulfurea. Splash, ci lasciano le penne. Tale e tanta è la sorpresa del sovrano che in quel punto decide di fondare una citta: Tbilisi. L’Occidente ne ignora esistenza per un millennio e mezzo, fino a quando nelle coppe europee si fa largo la Dinamo – casacca biancoblu (e accento sulla a) – che cronisti e calciofili storpiano in Tiblisi. Dissolta l’URSS, dai radar sparisce anche la capitale georgiana e sono in pochi ad accorgersi del miracolo che inizia a covare.
Tbilisi è (ancora) un best kept secret, la metropoli più segretamente e piacevolmente irrequieta a cavallo tra Europa e Asia. Assiepata sulle rive del Kura – fiume con tre passaporti (turco, georgiano e azero) e un gran finale nel Mar Caspio – ospita oltre un milione di cordiali abitanti e un sognante guazzabuglio di stili, forme, colori. Ed eroi. Come Sciota Rustaveli, principe-pittore-poeta medievale, autore de “Il cavaliere dalla pelle di leopardo”, poema epico nazionale di cui i georgiani vanno fieri: Tariel, spalleggiato dai prodi compari Avtandil e Pridon, si lancia senza indugio nella ricerca avventurosa dell’amata principessa Nestan, rapita dalle forze del male (i terribili Kaji). La
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