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Fotografia senza.... - Notte di neve - La chiacchierina
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E-book90 pagine41 minuti

Fotografia senza.... - Notte di neve - La chiacchierina

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LinguaItaliano
Data di uscita27 nov 2013
Fotografia senza.... - Notte di neve - La chiacchierina

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    Fotografia senza.... - Notte di neve - La chiacchierina - Roberto Bracco

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    FOTOGRAFIA SENZA.... — NOTTE DI NEVE — LA CHIACCHIERINA


    ROBERTO BRACCO


    TEATRO


    VOLUME SESTO


    LA PICCOLA FONTE — FOTOGRAFIA SENZA....

    NOTTE DI NEVE — LA CHIACCHIERINA

    2ª EDIZIONE.

    REMO SANDRON — Editore

    Libraio della Real Casa

    MILANO-PALERMO-NAPOLI


    PROPRIETÀ LETTERARIA

    I diritti di riproduzione e di traduzione sono riservati per tutti i paesi, non escluso il Regno di Svezia e quello di Norvegia.

    È assolutamente proibito di rappresentare queste produzioni senza il consenso scritto dell'Autore (Art. 14 del Testo Unico 17 Settembre 1882).

    La Piccola Fonte — Original edition published June, 10, 1906 with the privilege of copyright in the United States reserved under the approved March 3, 1905, by Roberto Bracco and Remo Sandron, and English translation copyright 1907 by Dirce St. Cyr.

    Notte di Neve — Copyright in the United States Jul. 10, 1908, by Roberto Bracco.

    Copyright 1909 by Roberto Bracco.

    Off. Tip. Sandron — 132 — I — 081113.


    FOTOGRAFIA SENZA....

    Scherzetto scritto nel maggio del 1904 per Tina di Lorenzo-Falconi, prima attrice, e per suo marito Armando Falconi, primo brillante, invitati a una festa da ballo del Circolo Artistico di Napoli.

    (Tina di Lorenzo-Falconi, accompagnata da suo marito Armando Falconi, è intervenuta a una festa da ballo del Circolo Artistico di Napoli, la cui Direzione intende donare a tutti i socii presenti un ritratto di Lei.)

    (In una parentesi della festa, mentre le coppie danzatrici riposano, Armando Falconi è vivissimamente pregato di dire un monologo. Le cortesi insistenze non ammettono rifiuto, ed egli si rassegna alla volontà degli astanti. Sicchè, eccolo dinanzi al pubblico, come alla ribalta.)

    Armando

    (dopo un lungo silenzio, di titubanza, comincia a parlare).... Se qualche signora o qualche signorina volesse favorire qui, vicino a me, io potrei offrire a questo amabile uditorio qualche cosa di meno noioso che un monologo. (Pausa.) (A uno spettatore:) Come?... Scusi: non ho udito bene. (Tende l'orecchio.) Mi domanda se sono un ipnotizzatore?... No, no: non sono un ipnotizzatore. O, meglio, lo sono a metà. Ho, è vero, la facoltà di addormentare il pubblico ma non quella di svegliarlo. Ah!, con me, il pubblico, una volta addormentato, non si sveglia neppure a colpi di cannone. Del resto non intendo mica di procedere a esperimenti d'ipnotismo. Io supplico qualche signora o signorina di.... (Ha un gesto gentilmente invitante.) (Pausa.) Nessuna?... Proprio nessuna? (Con galanteria) Neanche quella bella donna lì, (indicando Tina) che finge di non guardarmi, ma che mi guarda più delle altre?... Sì, parlo di quella signora con la bocca... (disegna nell'aria col pollice della mano destra i lineamenti della fisonomia di lei)..., con gli occhi..., col naso....

    Tina

    Se non mi sbaglio, il signore l'ha con me.

    Armando

    Precisamente. Non vuole?

    Tina

    Ma provi piuttosto a regalarci un monologo. È più semplice. È meno incomodo.

    Armando

    Veda, so a memoria un monologo solo. È intitolato: I mariti.

    Tina

    Sentiamolo.

    Armando

    No: dice troppo male delle mogli. Via, abbia la bontà di favorire. Non mi faccia fare la triste figura che fece Maometto quando chiamò a se una montagna e questa non si mosse.

    Tina

    Mi attribuisce... una certa pesantezza.

    Armando

    Oibò!

    Tina

    Mi paragona a una montagna!

    Armando

    A una fiorente collina baciata....

    Tina

    (con austerità) Che cosa si permette di dire?!

    Armando

    ... baciata dal sole.

    Tina

    (sorridendo) Indiscreto anche il sole e pesantuccia anche la collina!

    Armando

    Se ci tiene a mostrarsi più leggera, cammini... e favorisca.

    Tina

    Maometto era meno furbo di lei.

    Armando

    Incontestabilmente. Ci viene?

    Tina

    (rassegnandosi) E sia. Ci vengo. (Si alza e gli si accosta, con diffidenza.)

    Armando

    (le offre una sedia)

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