I monologhi
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I monologhi
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Titolo : I monologhi
Autore : 4Tu
Copertina a cura dell’autore
ISBN: 9788867512645
Prima edizione digitale 2012
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Perché?
Partiamo da un concetto…
Non esistono canzone sincere!
Perché, da quando nascono nella testa dell’artista e arrivano all’orecchio dell’ascoltatore fanno tanti di quei passaggi che alla fine diventano quasi irriconoscibili per questi motivi:
1- Bisogna mettere le parole in metrica e in questa fase il senso della frase se ne può andare tranquillamente a puttane sacrificato all’altare del suono giusto al momento giusto
.. magari all’inizio uno voleva parlare di quanto Lei sia una ragazza seria e carina ma dopo non riesce a completare una rima e quindi cambia in corsa e Lei diventa una sgualdrina!
2- Non importa se una canzone ha un testo da proibire ai diabetici o se è nata di notte con l’accompagnamento di un piano suadente e ha un 70 scarso di bpm( ossia è più lenta di un carro funebre che si avvia al cimitero..)..in ogni caso la base musicale dovrà rispecchiare le sonorità del momento ..nella fattispecie ora la moda impone i suoni della giungla accompagnati dai tipici lamenti delle scimmie tipo iiiii ooooooo uuuuuu aaaaaaa .…(ascoltate Rihanna, Lady Gaga etcetc)..in pratica se Umberto tozzi dovesse fare uscire oggi la sua Ti amo
dovrebbe cantarla così ttttti ammmmoooo o o o ooooooo..un solddddoooo o tiiiiiiii ammmm oooooooooo
concludendo la frase con un yoyo.…che va sempre bene..
3- Non devi essere né troppo depresso né troppo allegro, meglio se ambiguo …(andranno di moda i trans per qualcosa …) e se sei indeciso tra amarla tantissimo e mandarla affanculo ..scegli il secondo che va sempre bene per il futuro!! Il segreto è che le parole che usi devono voler dire e non dire … ma nel dubbio meglio se non vogliono dire un cazzo..ci penserà chi l’ascolta a trovarci un significato … e adesso ditemi, su quante canzoni avete perso del tempo cercandolo ma soprattutto..quanti cantanti hanno detto : è troppo privato!!
il fatto è che manco loro lo sanno!
4- Quando fai una canzone esprimi un concetto che spesso è lungo e quindi si scontra con il ritornello..già il fantomatico ritornello … il perno della canzone, quello che la gente ricorda e canta e quindi deve essere vincente ma soprattutto arrivare presto altrimenti si cambia canale radio(ormai la musica giusto in macchina si ascolta..)… immaginatevi la scena..prima strofa … tu sei lì che canti di quanto ti manca e vorresti dirne i motivi che sono tanti ma mica puoi..c’è il ritornello quindi amen.. mi manchi
e fattelo bastare!e tra un po’..quando parleremo solo attraverso le faccine
torneranno di moda le colonne sonore!
Insomma una canzone altro non è che un insieme di meccanismi che devono essere oliati bene per farla girare
… e a te che ascolti arriva quell’insieme e non quello che magari uno vorrebbe dire … ti arriva un motivetto da fischiettare..
Con i monologhi invece non c’è niente oltre alle parole..certo ci possono essere delle musiche sotto, ma sono SOLAMENTE di accompagnamento..
Con loro
non si può scherzare
..lì si sente se qualcuno ha qualcosa da dire perché non ci sono lalalalalalla per mandare in tilt il cervello del tipo che alle 18.00 sta tornando a casa in macchine e neppure melodie assassine che ti vengono a salvare se per tutto l’intero testo di una canzone non riesci che a dire Ti amo amore
! (un po’ di fantasia … dottore
!! …….. questa non la capirà nessuno … ahahahaha) Quindi ti conviene essere vero
se ne fai uno..e dato che non ci sono regole da usare bisogna fare in modo che non ce ne siano neanche con il tuo più feroce ascoltatore..ossia te stesso … anzi, scusatemi, di regola ce n’è solo una: LA SINCERITA’!
Ecco perché faccio monologhi … perché a volte mi piacere essere TOTALMENTE sincero … senza barriere..a volte eh, del resto se lo facessimo spesso..sarebbe guerra