Confusioni a Parigi
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Come è potuto succedere davvero? Non capivo nemmeno come i miei genitori accetassero di concedermi due giorni liberi della scuola. So di essere abbastanza grande da perdere lezioni... Oggi avere diciassette anni non è facile, ma saltare le lezioni? Che divertimento è stare a casa se nemmeno riesco ad accedere a internet? Qualcuno mi può spiegarmi com'è successo tutto questo? Perchè l'ho fatto?
-Non guardarci con quella faccia Patty. Eri d'accordo! - disse Gabriela guardandomi annoiata.
-Come posso non guardala così? Deve essere tutto colpa di Gaby. Lei che è amica dei ragazzi! Questa faccia d'angello non mi inganna!
-Perchè non smette di pensare come l'hai accettato cherchi di divertirti? - ha chiesto Cesare più annoiato della stessa Gaby.
Come mi divertirò per i quatro giorni peggiori della mia vita? Tra quatro giorni succederanno le cose peggiore della mia vita. Mio Dio! sono stata rapita e dai miei migliori amici.
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Anteprima del libro
Confusioni a Parigi - Vanessa Sueroz
Confusioni a Parigi
A tutte le persone che credevano che fosse possibile, anche quando non ci credevo. Soprattutto a Luca che è sempre stato lì per me.
SOMMARIO
Cap 1: Sono stata Rapita!
Cap 2: Vendette
Cap 3: Un giorno senza Sousa
Cap 4: Maledetta Sindrome Premestruale
Cap 5: Operazione Cupido
Cap 6: Ho perso mio cervello
Cap 7: Sono Impazzita
Cap 8: Ancora più confusa del normale
Cap 9: Non può essere vero
Cap 10: Adesso lo so!
Cap 11: Come sono arrivata a Parigi?
––––––––
Cap. 1: Sono stata rapita!
––––––––
Com’è successo davvero tutto questo?
Io non ho nemmeno capito come i miei genitori accettarono di concedermi due giorni liberi della scuola. So di avere abbastanza età per perdere le lezioni... Avere diciassettenne al giorno d'oggi non è per nulla facile, ma perdere lezioni? Che divertimento c’è stare a casa se non posso nemmeno usare internet?
Qualcuno mi spieghi come sono finita in tutto questo casino? Perché ho permesso questo?
-Non guardarci con questa faccia Patty. Tu eri d’accordo! - disse Gabriela guardandomi annoiata.
Gabriela è una mia grande amica, una bella mulatta magra, capelli ricci, però è una dei miei rapitori.
Come non posso guardarla in questo modo? Tutto questo deve essere colpa di Gaby. Lei che è amica dei ragazzi! Questa sua faccia d'angelo non mi inganna!
-Perché non smetti di pensare all’accaduto e provi a divertirsi un poco? - mi chiese Cesare più annoiato che la stessa Gaby.
Cesare è uno dei miei migliori amici anche, e siccome ho solo amici bellissimi... Cesare ha una pelle molto chiara, penso che sia più chiara della mia. Occhi color miele e capelli lisci.
Come mi divertirò andando verso i peggiori quattro giorni della mia vita? In quattro giorni accadranno le peggiori cose della mia vita.
Penso che mi ucciderò!
-Se pensi di ucciderti rossa, ti suggerisco di farlo prima di arrivarci. - mi disse Jonas con quel suo sorriso impertinente.
Jonas... Lui è uno dei peggiori... Ama fare scherzi, un donnaiolo, odia studiare, ma è mio amico, ha una pelle abbronzata del sole, occhi castano chiaro e capelli setosi che stanno sempre con il ciuffo.
Voglio bene a Jonas, ma quando lui fa quel sorriso impertinente mi fa anche paura... Serio... Senza scherzo! Ogni volta che lui fa quel sorriso è un segno che qualcuno si farà male. E puoi scommettere che questa volta la vittima sono io.
-Qualcuno ha visto il carrello dei dolci? - ho sentito Samuel chiedere, e subito dopo la sua pancia ha fatto un rumore orribile chiedendo cibo.
Samuel è un ragazzo molto rilassato, non ha niente a che fare con gli altri del gruppo, lui ama mangiare, ma almeno lui a volte fa dell’attività fisica e non finisce per diventare grassottello.
-Non c'è carrello del cibo qui, Samuel. E non preoccuparti, stiamo quasi arrivando. - ho sentito la voce odiosa di Sousa.
Riccardo Sousa, o solo Sousa come di solito lo chiamo è un peso morto, non so come qualcuno possa sopportare quel noioso. Ok! È carino con quella pelle chiara, i capelli neri e sempre disordinati, ma un donnaiolo noioso che insiste invitandomi a uscire con lui.
Io non capisco come Riccardo Sousa riesca a essere la persona più irritante sulla Terra! E come sono riuscita a stare nello stesso aereo che lui?
-Allo stesso modo che tu sei riuscita a passare i suoi quattro giorni liberi con me. – mi ha detto L'irritante.
-Stavi cercando di leggermi nella mente, Sousa? - ho chiesto irritata.
-Finalmente! - gridò Alice.
-Non ho fatto niente... - disse Sousa difendendosi.
Alice è il tipo di ragazza che tutte hanno invidia... Bionda, snella, e occhi azzurri, ma anche se sembra una cheerleader lei è molto carina e adora aiutare, il problema è che a volte scompiglia tutto.
Finalmente cosa? Perché io sono sempre l'ultima ad essere informata di cosa succede in questo gruppo di squilibrati?
-Finalmente cosa? – chiesi nervosa.
-Stiamo quasi arrivando, e tu ancora ti rifiutavi di parlarci. Sono tre ore che stiamo in questo viaggio e tu non hai nemmeno aperto bocca Patty. - Questa volta fu Tainá a parlare.
Tainá è una ottima amica, ovviamente, solo quando lei non è così timida, un bell’incrocio con gli occhi neri a mandorla, la pelle così chiara che penso che il sole scappa via da lei sulla spiaggia.
-E ho perso una scommessa a causa tua Patty. Tu mi devi cinque reais. - mi disse Paolo, dando i soldi a Jonas.
Paolo è il ragazzo di Alice. L’altro biondo, alto e magrissimo, troppo magro per i miei gusti.
-E posso sapere cosa voi due avete scommesso? – domandai infine avendo la certezza che stavo in mezzo a questa scommessa.
-Io dissi che Riccardo non poteva farti perdere la pazienza prima che arrivassimo in Francia, ma persi! – mi ha risposto Paolo sconvolto.
-Non ho detto che Riccardo era il migliore per irritare la rossa? – disse Jonas arrogante come sempre.
Davvero... Sousa è il campione. Il premio per la persona più noiosa sulla Terra va a Riccardo Sousa per essere riuscito stressare la rossa che è già stressata del suo, cioè, io.
-Davvero per quale motivo ho accettato di venire con voi? - mi sono chiesta già dandomi per vinta.
-Che importanza ha? - mi ha chiesto Gaby con un sorriso impertinente.
Un altro sorriso impertinente diretto a me in meno di dieci minuti. Oggi davvero non è la mia giornata.
Perché sono su un aero diretto in Francia con gli amici della scuola? E perché mio padre ha deciso di concedermi due giorni di ferie?
-Davvero non ricordi di come sei finita qui? – mi ha chiesto Cesare sorridendo.
-Non ne ho idea! – ho risposto sinceramente.
-Ti dirò Rossa, ma solo se prometti di non uccidere nessuno. – mi ha detto Sousa passandosi una mano tra i capelli.
Non si stanca di disordinare i capelli? Lui è già abbastanza ridicolo!
-Non ucciderò nessuno! - ho risposto.
Non incolpatemi per avermi mentito con la gran faccia tosta, ma se non avessi detto così nessuno me avrebbe raccontato come sono finita qui.
-E una storia interessante Patty... - mi disse Alice ridendo.
Volete raccontante o no? – ho chiesto ancora più irritata.
-Solo se mi dai un bacetto. – ha detto l’insopportabile del Sousa passando il braccio intorno alla mia spalla.
-Si non toglie quel braccio, volerai della finestra. – gli ho detto bruscamente. Sarebbe così rilassante buttare Sousa attraverso la finestra dell’aero. Penso che mi sentirei abbastanza bene dopo.
Un’altra cosa che vorrei sapere: Come sono finita a sedermi vicino a Sousa sull’aero?
Per chi non lo sa siamo seduti: Sousa, io e Tainá, Sousa alla finestra e io nel mezzo. Nei posti davanti ci sono Jonas, Gaby e Samuele, dietro di me ci sono Paolo, Alice e Cesare, hanno separato Cesare e Tainá e mi hanno messo con Sousa. Merito così tanto?
-Vuole sapere come sei venuta a finire qui o no? - mi ha chiesto Sousa quando ha visto che non gli facevo più caso.
-Parla subito... - dissi annoiata.
-Penso che dormirò mentre Patty urla. – ha detto Gabriella.
-Fu più o meno così Patty: Eravamo tutti nel soggiorno di casa tua ad aspettarti.
Per chi non lo sa, Loro sono andati a passare il fine settimane a casa mia, ma non chiedermi come i miei genitori hanno acconsentito tutto questo.
"Eravamo tutti a casa di Patty, dovevamo dormire lì quel giorno e stavamo nel salotto mentre Patty stava concentrata ancora in un altro libro.
-Dove andiamo in questi giorni liberi? – chiesi Gaby entusiasta.
-Ho sempre voluto andare a Parigi la città dell’amore. – ha detto Alice, sospirando.
-Potremo andare in Inghilterra. - ha detto Tainá.
-O pure possiamo restare a casa a giocare i videogiochi. - disse Samuele.
-Non ci pensare. Se i nostri genitori ci hanno dato quattro giorni liberi, io voglio viaggiare... - ha detto Jonas felice.
-Partiamo tutti... dobbiamo solo decidere dove. Deve essere un luogo perfetto! - ha detto Gaby annoiata.
-Qualsiasi posto con la mia rossa sarà perfetto. – ho detto osservando Patty.
-Penso che la rossa se sia addormentata! – ascoltai Cesare dicendo.
-Meglio ancora! – dissi Tainá con un sorriso malizioso.
-Cosa stai architettando? – domandai curioso.
-Domani mattina già possiamo partire... E porteremo Patty con noi. – ci disse Tainá sorridendo.
-E posso sapere come farai a convincere la rossa a venire con noi? – domandò Jonas sospettoso.
-Facile. Rapiamo Patty. - ha risposto Tainá.
-Stai scherzando, vero? - chiese Paolo preoccupato.
-Sa che mi è persino piaciuto l’idea. Abbiamo muscoli, disse Alice indicando me e i ragazzi, abbiamo intelligenza, disse indicando sé stessa, e abbiamo piani pazzi, disse indicando Gaby e Tainá.
-Rapire Patty? – ho chiesto ridendo. - Lei ci ucciderà! – ho detto preoccupato osservando la mia rossina dormendo tranquilla.
-Patty non ha bisogno di saperlo... - ha detto Gaby pensierosa. – è solo lei sta dormendo.
-Dormendo? E come faremo per portala a bordo dell’aereo? Anzi dove stiamo andando? - domandò Cesare.
-Andiamo a Parigi! - risposero le ragazze in coro sorridendo eccitate.
-Troverò i biglietti. - disse Paolo già alzandosi e andando al telefono per chiamare i suoi genitori.
-Ma la domanda è come imbarchiamo Patrizia Vasconcelos. – disse Jonas di nuovo.
-Semplice... - disse Tainá sorridendo. - Alice e Cesare hanno comperato un rimedio per indurre il sonno, Samuele prende una tortina, ed io faccio in modo che Patty la mangi, e pronto lei dormirà come un sasso e so si sveglierà nell’aereo dove non potrà più rifiutarsi di venire con noi.
-Il tuo piano ha alcuni difetti... dissi pensieroso. – primo è che sua madre non lascerà mai Patty uscire di casa addormentata, e dopo tutti quanti troveranno strano lei essendo imbarcata trascinata da voi.
-Ma su questo io troverò un modo. Distraggo la zia e voi imbarcate Patty. – disse Jonas pensieroso. – Sarà molto divertenti. – ha aggiunto con un sorriso.
-Non funzionerà... E nell’aeroporto? – ha chiesto Cesare preoccupato.
-Ho acquistato... Mia madre ha già preso i biglietti. Imbarchiamo domani presto. – ha detto Paolo tornando.
-Perfetto! – disse Gaby eccitata.
-Non possiamo andare così. Patty non sarà d’accordo! – ho detto irritato.
-Rilassa Riccardo. Noi troveremmo un modo. E vada a riposare che domani avremo una giornata piena. – mi disse Jonas.
-E approfitta, perché avrai quattro giorni interi incolati a Patty. – mi disse Alice facendomi l’occhiolino.
-Ciao Riccardo. - mi ha espulso Tainá.
-E nel fra tempo metti Patty su letto. – mi disse Gaby indicandomi la rossa che dormiva su divano accanto.
-Non funzionerà! – ho detto irritato.
-Troveremo un modo! – mi ha detto Tainá.
Ho preso Patty in braccio e sono salito di sopra con lei nella sua camera da letto. L’ho lasciata a letto e mi sono diretto nella stanza degli ospiti, dove i ragazzi e io stavamo dormendo. Meglio non pensare nemmeno a cosa stavano combinando quei pazzi.
Mi svegliai con Jonas mi chiamando:
-Alzati subito. Faremmo tardi! Hai già fatto le valigie? – lui mi domandò finendo di mettere in ordine la camicetta.
-Ritardo? Ma oggi abbiamo la giornata libera! – ho detto voltandomi a dormire di nuovo.
-Sistema subito la valigia. In un’ora andiamo all’aeroporto. Noi andiamo a Parigi! - mi ha detto Jonas tirando le mie coperte."
***
-Perché non salta la parte della camera e vai dritto dove sono stata rapita per i mei ex amici? – ho chiesto irritata interrompendo Riccardo.
-Lo sai Patty... Fui così divertente rapire te! – mi ha detto Gaby ridendo.
-Se non eravamo in un aero ti avrei ucciso! – ho detto alla pazza da Gaby.
-Smettetela di litigare e ritorniamo alla mia storia. – mi disse l’insopportabile con i capelli disordinati.
***
"Appena sono sceso nel salotto con le mie valigie già pronte che mi resi conto che non era nemmeno le sei del mattino.
-Voi mi avete svegliato prima delle dice del mattino nel mio giorno libero? – gridai irritato.
-Non lamentarti! Almeno tu lo sai perché ti hanno svegliato. – se lamentò Patty accanto a me.
-È inutile Patty. Te l’ho detto già che è una sorpresa. – disse Gaby sorridendo.
-Andiamo a fare colazione? - domandò Samuele allo stesso instante con la mano nella pancia indicando che stava con fame.
Siamo andati in cucina dove una bellissima colazione già ci aspettava, ho sentito Patty lamentandosi e chiedendo dove eravamo diretti. La mia curiosità mi stava uccidendo quando Jonas ha deciso di parlare:
-Si prepari per viaggiare! – lui mi disse prima di alzarsi. – Vado a prende le cose così usciamo. – lui ha detto già in piedi.
-Dove andiamo? – domandò Patty un'altra volta.
-Tu vuoi vedere o non la nostra sorpresa? - domandò Tainá.
-Questo mi sa nulla di buono... - disse Patty sospettosa.
-Ho già detto che deve fare la doccia tutti i giorni Samuele! – Scherzò Alice.
-Mi vedo con voi più tarde! - disse Jonas trascinando Paolo e Cesare con lui.
-Aspettami che vengo con voi. – ho detto finendo di bere mio succo.
-Vada con le ragazze. Loro avranno bisogno di aiuto per portare le cose. – mi disse Jonas mi spingendo a sedermi di nuovo.
Detesto non sapere cosa stanno combinando!
I ragazzi uscirono subito e siamo rimaste solo le ragazze e io à tavola, e è chiaro Samuele che ancora mangiava.
-Andiamo a prendere tutto? – chiesi Alice entusiasta.
-Dove andiamo? – Chiesi Patty già nervosa.
-Tu vuoi o non divertirsi? - domandò Alice a lei.
-Voglio! Ma voglio sapere dove andiamo. – lei ha risposto.
-È una sorpresa Patty. – ha risposto Gaby sorridendo e alzandosi. – Andiamo ragazzi.
Ci siamo alzati e ho seguito le ragazze in salotto.
-Restate tutte i tre lì che ora ritorniamo. – disse Gaby essendo accompagnata da Tainá e Alice.
-Cosa state combinando Sousa? - mi ha chiesto Patty quando sono sparite le ragazze.
-Sinceramente? Non faccio idea. – ho risposto sinceramente mentre Samuele rideva. – Ma so che qualcuno lo sa! – ho detto guardando in direzione a Samuele.
-Samuele Bernardes! Esigo sapere cosa voi state combinando. – gridò Patty nervosa.
-Io... Riccardo... - lui disse impaurito.
-Cosa stanno combinando i ragazzi che non mi hanno raccontato? – domandai unendomi a Patty impaurendo Samuele.
-Andiamo Samuele... Ti do un dolcetto. – dissi Patty mostrandomi il dolcetto che non lo so da dove è apparso.
-Sono stati tutti a pianificare... - iniziò lui con l’acquolina in bocca.
-Smettila di consegnarti Samuele! – disse Gaby scendendo le scale. – Andiamo! – ci domandò lei guardandoci.
-Andiamo dove? – gridò Patty nervosa.
-Umm... - abbiamo sentito Tainá mangiando vicino a noi. – Che delizia! – ha detto lei quando si avvicinò a noi con la bocca tutta spalmata di latte condensato.
Tainá stava mangiando fragole con latte condensato vicino a Patty. Lei non lo sa che Patty ama le fragole?
-Lo voglio! – disse la rossa immediatamente.
-Vada a fare il suo! – ha risposto Tainá nascondendo il dolce.
Aspetta un momento... Sarà che loro non hanno abbandonato quella idea pazza di addormentare Patty.
-Io voglio un po’ Tainá! – disse Patty facendo il broncio.
-Non voglio sapere. Questo è mio! – lei disse correndo fuori e Patty che la inseguiva.
Gaby mi ha sorriso prima che corressimo dietro a tutte due.
-Se prepara Riccardo. E la tua volta di entrare in azione. – mi disse Alice mentre correvamo.
-Cosa? – ho chiesto senza capire.
Nessuno mi ha risposto. Continuavamo a correre dietro a Tainá e da Patty e quando mi sono reso conto stavamo già girando in torno all’isolato.
-Buongiorno. - ho sentito Patty dire se fermando già addosso Tainá.
-Buongiorno! – ha risposto il tassista.
-Scusa il ritardo! – disse Jonas che per la mia sorpresa era già lì.
-Ho già messo le valigie nella macchina. E meglio affrettassi. Qui stano i biglietti. – disse la madre della rossa.
-Lascia fare a me. – disse Jonas prendendo i biglietti.
-Biglietti? - ha chiesto Patty confusa.
-Lei non si è ancora svegliata bene. – ha detto Cesare immediatamente. – Andiamo ragazzi?
-Io vado con Paolo! – disse Alice immediatamente andando verso una delle macchine e sparendo.
-Andiamo Cesare? – domandò Tainá.
-Non dai il dolce a Patty? – domandò Gaby.
Tainá sbruffando ha consegnato il vasetto di fragole a Patty.
Immediatamente lei e Cesare sparirono dentro il taxi.
-E Samuele? – domandai.
-Arrivo. Ci vediamo lì. – ha detto lui prima di entrare nella macchina e partire.
-Lì dove? – domandò Patty già mangiando le fragole mentre Gaby sorrideva.
-Sbrigatevi. Riccardo tu vai con lei. – disse Gaby.
-Lei non sa dove sta andando? – ha chiesto il tassista diffidente.
-Non vado con Sousa! - disse Patty nervosa.
-Ciao Riccardo! Ciao Patty! – disse Gaby infilandoci nella macchina. – Prende cura di lei. - disse Gaby sorridente.
-Che strano... - disse Patty con la voce un po’ molliccia.
-Vada all’aeroporto! – disse Gaby sorridendo.
Quando mi sono accorto, Patty era svenuta è quasi la lasciavo cadere.
-Fai presto Riccardo! – disse Gaby irritata.
Mi sistemai in macchina e subito dopo i due sono entrati anche.
Non ci è voluto molto ed eravamo già in aeroporto, mi sono visto con la rossa in braccio e i ragazzi trasportando le valigie.
-Cosa le hai dato? – ho chiesto appena mi sono trovato un posto dove sedermi con Patrizia.
-Ci avevamo detto che avremmo fatto dormire Patty! – disse Alice, ridendo.
-Ci Ucciderà! – ho detto esasperato.
-Lei ucciderà te! – disse Jonas arrivando.
-Come avete fatto con il tassista? – domandò Cesare.
-Abbiamo detto che Patty e Riccardo stavano cercando di nascondere la loro storia d’amore... Sai com’è... Patty è timida... - Scherzò Gaby.
-Davvero... cosa hai detto a lei? – domandai lasciando Patty stesa sulla poltrona.
-Che lei non aveva dormito molto bene e che deve aver trovato le sue braccia troppo comode per fare un pisolino. - ha risposto Gaby.
-Nessuno ci crederebbe mai a questo. - ho detto un po’ sorpreso.
-Che cosa importa quello che abbiamo detto? L’importante è che siamo già qui. – disse Jonas sorridendo.
-Allora andiamo? - domandò Samuele.
-Andiamo? E Patty? – ho chiesto non credendo alle mie orecchie.
-La porterai tu. – mi ha risposto Tainá.
-Portala? - ho chiesto incredulo.
-Noi Troveremo un modo per far sì che tu possa imbarcare con lei. Non ti preoccupare - disse Paolo sorridendo.
-I nostri bagagli sono stati spediti prima. - disse Alice pensierosa. - E abbiamo solo pochi minuti per salire a bordo, o altrimenti perderemo l'aereo.
Tutti uscirono della stanza e mi lasciarono lì con una Patty addormentata. Non è che non mi è piaciuto stare vicino a lei, ma... Lei sembrava una...
***
-Mi avete fatto dormire! - Gridai disgustata, interrompendo nuovamente Riccardo.
Loro mi lasciarono come la bella addormentata! E mia madre nemmeno per salvarmi.
-Se continui a urlare, ci prenderanno a calci fuori dall'aereo. - scherzò Paolo.
-Voi mi avete lasciata sola con Sousa! – mi sono lamentata un’altra volta.
Mi avete lasciata sola con il pazzo del Sousa due volte? E se lui...
-E pensi che lui avrebbe che cosa? Abusare di te? – ha chiesto Jonas, ridendo.
Non è un'idea così assurda. Venendo da Sousa... non ne dubito!
-Aspettatemi uscire di qui. Farò carne tritata di ciascuno di voi. - ho detto, già rossa di rabbia.
-Ma tu hai detto che volevi la sorpresa! - Samuele si è difeso.
-Ma voi non mi avevate detto che mi avresti costretta a salire su un aereo! - Perderò la mia giornata libera sopportando i ragazzi! - mi sono lamenta ancora un po’.
-Wow! Grazie! – ha detto Cesare, con il broncio.
-Non ci provare Cesare. – anche tu gli hai aiutati!
Non posso credere che tutti erano contro di me.
-Non