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Dopo l'Apocalisse
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E-book75 pagine42 minuti

Dopo l'Apocalisse

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Info su questo ebook

Un domani oscuro, immaginato nel momento difficile della pestilenza del 2020. Storie scritte durante il lockdown dell'epidemia di Covid-19 che prefigurano un futuro apocalittico o semplicemente diverso, forse abbastanza insolito da non essere il benvenuto.

Un futuro che gli studiosi ci hanno già preannunciato e gli scrittori ci hanno descritto, ma al quale non ci vogliamo rassegnare.

La società del futuro presenta un'Umanità “a mezzo servizio”, riclassificata, svilita.

Il genere umano è asservito alle dure leggi del denaro e del suo braccio armato, la tecnologia. Un mondo in cui molti si sono rassegnati, ma ci sono ancora i germi per la resistenza, la rivincita, la rinascita dell’uomo. Una fuga in avanti, da leggere e percorrere con circospezione, sempre pronti a tirare il freno a mano.
LinguaItaliano
Data di uscita23 nov 2020
ISBN9791220305891
Dopo l'Apocalisse

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    Anteprima del libro

    Dopo l'Apocalisse - Fabrizio Trainito

    Youcanprint.it

    In attesa di quale futuro?

    Gli esseri umani sono sempre stati di gran lunga più bravi a inventare strumenti che a usarli con saggezza.

    Noah Harari

    Un domani oscuro, immaginato nel momento difficile della pestilenza del 2020. Storie scritte durante il lockdown dell'epidemia di Covid-19 che prefigurano un futuro apocalittico o semplicemente diverso, forse abbastanza insolito da non essere il benvenuto.

     Un futuro che gli studiosi ci hanno già preannunciato e gli scrittori ci hanno descritto, ma al quale non ci vogliamo rassegnare e magari non ne sopportiamo il pensiero.

    Una serie di distopie, o anche anti-utopie, contro-utopie, emergono nei miei racconti. Wikipedia le definisce come rappresentazioni di una realtà immaginaria del futuro, ma comunque prevedibile sulla base di tendenze del presente, in cui viene presagita un'esperienza di vita indesiderabile o spaventosa. Al contrario dell’utopia, che è sostanzialmente il sogno di un mondo migliore, la distopia vede l’involuzione delle situazioni sociali, politiche, ambientali e/o tecnologiche portate al loro limite estremo, al punto da rendere l’ambiente socio-economico-politico opprimente o pericoloso.

     In tutte le storie la componente umana è quella che ci perde di più e la società del futuro presenta un'Umanità a mezzo servizio, riclassificata, svilita.

     Il genere umano è asservito alle dure leggi del denaro e del suo braccio armato, la tecnologia. Un mondo in cui molti si sono rassegnati, ma ci sono ancora i germi per la resistenza, la rivincita, la rinascita dell’uomo. 

     Nella società del futuro l'Umanità perde il suo ruolo centrale e la sua importanza, surclassata dal capitale e dagli algoritmi, meccanismi nei quali l’uomo scompare o diventa irrilevante. Un’evoluzione i cui limiti preannunciano la sconfitta del genere umano.

     Su tutto predomina il senso di potere offerto dalla tecnologia, ma anche la capacità normativa, organizzativa, processiva dell’uomo che inebria e fa perdere il senso vero delle cose.

    Quando ci si sente onnipotenti, infatti, si dimentica persino l’obiettivo che ci si prefigge, si sconfina in campi pericolosi, si smarrisce il senso critico.

    Buona fuga in avanti, ma sempre pronti a tirare il freno a mano. Di certo, al termine della lettura, sarete felici di ritornare ai giorni d’oggi. 

    Fabrizio Trainito

    Roma, ottobre 2020, l’epoca del Coronavirus!

    Rifugiati 2020

    Sono appeso qui fuori,  

    Sul balcone che volge ad occidente, 

    Mentre fugge l'ultimo raggio di sole del giorno.

    Rientro mesto nel mio rifugio, 

    Fuori domina il Virus.

    La distanza di sicurezza

    Non ricordo in modo distinto. Non so bene come è successo, ma è accaduto.

    E probabilmente non è servito a nulla che dopo mi sono lavato i denti tre volte, che ho fatto i gargarismi, che ho disinfettato la bocca, che mi sono fatto la doccia.

    Potrei essere segnato, oramai. E anche se non fosse, prima o poi si saprà che l’ho fatto. E nessuno vorrà più avere a che fare con me.

    Non sono stato io ad iniziare, ma non ho reagito e quindi sono colpevole allo stesso modo. Lei ha fatto il primo passo e… io ho ceduto per quella manciata di secondi, che ora penso abbiano segnato per sempre la mia vita.

    Sembra che tempo addietro ci si comportasse così. Prima della Grande Pandemia degli anni Venti (GP20) si viveva senza regole, come animali. Ci si toccava in casa, per strada, persino al lavoro. Ci si incontrava e ci si dava il cinque, un bacetto sulla guancia, una pacca sulla spalla. Ci si abbracciava, ci si dava una carezza, si rimaneva in contatto come delle bestie, ci si baciava

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