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Jinny e la sua Isola Sperduta
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E-book111 pagine1 ora

Jinny e la sua Isola Sperduta

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Info su questo ebook

La storia è raccontata, in prima persona, da Jinny, una ragazza che vive a Los Angeles. Improvvisamente, proprio quando iniziano le tanto attese vacanze estive, si trova costretta a partire insieme ai genitori, per due mesi, per un’isola minuscola, sperduta nel Pacifico. Non sa cosa l’attende. L’impatto non è dei migliori, si rende conto che nell’isola non ci sono i ripetitori e il cellulare non funziona. A rendere l’arrivo ancora più sgradevole è l’incontro con
Kate, una ragazza apparentemente viziata e aggressiva. 
Jinny vivrà invece un’esperienza unica, che la cambierà per tutta la vita e le farà scoprire la vera amicizia, quella fraterna, l’amore e anche il rispetto vero per la natura e l’ambiente. Capirà che quella stessa isola, che l’aveva allontanata dalla sua vita moderna, sempre on-line, le farà trovare proprio in Kate una sorella, dalla quale non si allontanerà più. L’isola farà sempre parte di lei. Per riprendere una frase del libro: “Ognuno può trovare, in ogni esperienza che fa, la sua Isola Sperduta, che ti cambia dentro, nel profondo e non ti lascerà più”.

Angelica Libretti è Avvocato civilista e mamma di una ragazza di dodici anni. Vive a Terni, in Umbria, adora viaggiare con la sua famiglia. È stata proprio questa passione, durante un viaggio in “un’isola sperduta”, che le ha ispirato il suo primo romanzo, interamente dedicato alla sua Ginny.
LinguaItaliano
Data di uscita28 feb 2023
ISBN9788830679702
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    Jinny e la sua Isola Sperduta - Angelica Libretti

    cover01.jpg

    Angelica Libretti

    Jinny e la sua

    Isola Sperduta

    © 2023 Gruppo Albatros Il Filo S.r.l., Roma

    www.gruppoalbatros.com - [email protected]

    ISBN 978-88-306-7268-0

    I edizione febbraio 2023

    Finito di stampare nel mese di febbraio 2023

    presso Rotomail Italia S.p.A. - Vignate (MI)

    Distribuzione per le librerie Messaggerie Libri Spa

    Jinny e la sua Isola Sperduta

    A mia figlia Ginevra, la mia Ginny.

    Insieme abbiamo vissuto una nostra, indimenticabile, Isola Sperduta.

    Un tonfo al cuore

    Era appena finita la scuola.

    Mi stavo godendo le meritate vacanze, quando mamma mi chiama in soggiorno e mi dice, con aria felice e soddisfatta:

    Jinny siamo in partenza, preparati, dobbiamo andare due mesi a Coralfushi, partiamo fra tre giorni!

    Io rimasi lì, immobile, quasi incredula, mentre lei andava via, felice.

    NOOO! non ci posso credere, già immaginavo di trascorrere le vacanze con Selene e le mie amiche, a provare e riprovare le coreografie della squadra di ginnastica.

    Invece no, brusco ed inaspettato cambio di programma.

    PERCHÉ!!! Urlavo dentro di me.

    Proprio non ne avevo voglia, ma soprattutto non erano questi i miei programmi, mi sentivo, sinceramente, vittima di una grande ingiustizia.

    Ciel, il mio chihuahua toy, di otto anni, quel giorno aveva percepito la mia disperazione, mi seguiva ovunque, in ogni angolo della casa, mi guardava come se mi volesse tranquillizzare.

    È dolcissimo, anche se tutti pensano che sia cattivo e aggressivo.

    In realtà è solo un po’ frustrato, poverino!

    Pensate, un attimo solo, voi come vi sentireste se credeste di essere un grande e possente Dogo Argentino, in grado di combattere un leone, mentre tutti, invece, vi scambiano per un peluche da coccolare e sbaciucchiare.

    Solo io lo capisco, forse perché mi sento un po’ così anche io.

    Tutti pensano che io sia una bambina tranquilla, sensibile e accomodante, sempre pronta ad assecondare tutti, non dico mai una cosa sbagliata, sono attentissima a non offendere mai nessuno.

    A volte, però, vorrei essere più ribelle, impormi, urlare forte BASTAAAA!!!

    I giorni passarono in fretta, avevo salutato le mie amiche ed organizzato la valigia.

    I miei dovranno lavorare.

    Mamma è un avvocato e papà è responsabile marketing, lavorano insieme nella stessa multinazionale, che si occupa di aprire eco-resorts di lusso in tutto il mondo.

    Mamma sta definendo i termini del contratto con la proprietaria di un’isola.

    L’ho vista in foto, è una signora locale , bassina e con i capelli ricci e nerissimi, l’aria docile, potrebbe sembrare una nonnina tranquilla.

    A quanto pare, invece, sembrerebbe una tostissima donna di affari, che sta creando non pochi problemi per la realizzazione del progetto.

    Io ho una mia idea e credo che la signora bassina non abbia tutti i torti, chiede, solo e giustamente, di rispettare, con molte rassicurazioni, l’habitat e la fauna della sua isola.

    Io avrei fatto la stessa cosa al posto suo.

    Il resort si chiamerà Dream, non è ancora aperto.

    Di Sogno questo posto non ha proprio nulla, anzi, ora, per me, è un vero incubo!

    Già mi vedo tutta sola, a fare la Robinson Crusoe nell’isola deserta, sperduta nel Pacifico, si chiama Coralfushi, sembrerebbe lunga poco più di duecento metri.

    Vi rendete conto?

    La cassetta della posta di casa mia è più lontana di tutta l’estensione dell’isola!

    Ma cosa farò io in un nulla di sabbia!

    Anche Google Earth ha difficoltà a trovare quest’isola!

    AIUTOOO ma cosa ho fatto di male, mi chiedo.

    I miei dicono che sarà una bellissima esperienza, che mi permetterà di scoprire un mondo tutto nuovo, il suo habitat, di amare la natura.

    Ovviamente lo pensano loro, e nessuno ha chiesto la mia opinione, purtroppo.

    Io disperatamente, ma semplicemente, vorrei solo godermi la mia vita, le mie vacanze, nelle mie comodità quotidiane, con le mie amiche, vedere la TV e giocare ai game social, andare alle feste.

    In pratica quello che fa ogni ragazzo e ragazza della mia età durante le vacanze estive.

    Meglio abituarmi subito all’idea, tanto non mi sembra che io possa cambiare le cose.

    Inizio a preparare la valigia.

    Mamma me ne ha comprata una nuova.

    E’ bella, di colore fucsia con dettagli neri.

    E’ rigida, ha una piccola taschina al cui interno ho trovato un’etichetta dove scrivere tutti i miei dati e il numero di telefono, nel caso in cui si dovesse perdere.

    Ci mancherebbe solo questo!

    Mi chiedo: dove si dovrebbe perdere? Viste le dimensioni del posto sarà una cosa difficile.

    Mamma mi ha detto di portare un abbigliamento comodo, solo cose da mare, al massimo un paio di vestitini per la sera, le infradito e tanta crema solare.

    In effetti, in un’isola sperduta cosa dovresti indossare?

    Basterebbe un sacco di juta, anzi neanche quello.

    La valigia, però, mi piace e ha una piccola borsetta abbinata da poter portare in aereo con me.

    Nel mio zaino ho messo i miei amatissimi peluches; Topy, Shirly, Elefantina e Verdaccia.

    Sono quattro e sono i miei amici di sempre.

    Mi hanno accompagnata in ogni viaggio, senza di loro, non andrei da nessuna parte!

    Porterò anche qualche libro, da leggere, direi parecchi, visto che non avrò altro da fare.

    Il mio cellulare sarà la mia salvezza, devo assicurarmi di prendere il caricabatterie.

    I miei genitori hanno detto che in aereo ci sarà il Wi-Fi e magari mi potrò collegare con la mia migliore amica Selene e chattare un po’ con lei.

    Già so che mi mancherà molto!

    Selene ha un anno più di me, è veramente simpatica, la conosco da quando sono nata, è il mio punto di riferimento per ogni cosa.

    Decisamente sopra le righe, un po’ pazzerella!

    A volte le piace fare la drammatica, però è sempre presente quando ho bisogno di lei, come quella volta in cui il mio cagnolino si era fatto male ad una zampina.

    Non capivo cosa avesse, sembrava stesse morendo, urlava e si contorceva.

    In realtà aveva solo una banalissima distorsione, si era fatto male giocando con un pupazzetto, forse un po’ troppo grande per lui.

    Il Vet ha detto che, a quanto sembra, non sopporta il dolore.

    Selene era lì con me e la mia mamma, in sala d’attesa, per tutto il tempo, a tranquillizzarmi come meglio potesse, certo a modo suo!

    Ad un tratto, mentre l’ansia e la paura salivano alle stelle,

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