Il gatto del Bengala: guida completa alla razza, cure e convivenza
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Anteprima del libro
Il gatto del Bengala - Alessandro Gentile
1. Origini del gatto del Bengala
1.1. Il Felis bengalensis
1.2. La creazione della razza
1.3. Il contributo di Jean Mill
1.4. Evoluzione della razza
1. Origini del gatto del Bengala
Le origini del gatto del Bengala affondano le loro radici nella combinazione di diverse specie di felini per ottenere un gatto domestico dal carattere affettuoso e dall'aspetto esotico. Questa razza unica deriva dall'incrocio tra il gatto leopardo asiatico (Prionailurus bengalensis) e alcune razze di gatti domestici, come l'Abyssinian, il Siamese e lo Shorthair americano.
Il gatto del Bengala è stato creato per soddisfare il desiderio umano di possedere un animale dallo spirito selvaggio e dall'aspetto esotico, mantenendo allo stesso tempo la docilità e l'affetto tipici di un gatto domestico.
Gli incroci tra gatti leopardo asiatici e gatti domestici iniziarono negli anni '60, quando furono portati avanti alcuni studi sulla fertilità e l'ereditarietà dei tratti genetici nei felini. Tuttavia, fu solo negli anni '80 che la razza del Bengala iniziò a guadagnare popolarità e riconoscimento ufficiale.
Le origini del gatto del Bengala sono strettamente legate alle iniziative di allevatori e appassionati di felini che, con dedizione e pazienza, hanno lavorato per stabilizzare la razza e mettere in risalto le sue caratteristiche distintive. Grazie ai loro sforzi, il gatto del Bengala è diventato una delle razze più ammirate e desiderate dagli amanti dei gatti in tutto il mondo, conosciuta per la sua bellezza, intelligenza e personalità unica.
1.1. Il Felis bengalensis
Il Felis bengalensis, noto anche come gatto leopardo asiatico, è un piccolo felino selvatico diffuso in gran parte del sud e dell'est asiatico. Questo animale è il progenitore selvatico da cui discende la razza del gatto del Bengala. Il gatto leopardo asiatico abita diverse zone, dalle foreste tropicali alle zone montane, e si adatta a una vasta gamma di habitat.
Il Felis bengalensis ha un corpo agile e muscoloso, con un mantello corto, spesso e caratterizzato da un disegno maculato o marmorizzato. I colori del mantello variano dal giallo oro al grigio-argento, con macchie nere o marroni. Queste caratteristiche distintive rendono il gatto leopardo asiatico un animale affascinante ed esteticamente piacevole. Tuttavia, il Felis bengalensis è un animale selvatico e, come tale, non è adatto a diventare un animale domestico. Nonostante la sua bellezza, il gatto leopardo asiatico è un predatore naturale, con istinti e comportamenti tipici delle specie selvatiche. Pertanto, gli sforzi per creare il gatto del Bengala si sono concentrati sull'incrocio tra il Felis bengalensis e razze di gatti domestici, al fine di ottenere una razza con l'aspetto esotico del gatto leopardo asiatico, ma con un temperamento adatto alla convivenza con gli esseri umani.
1.2. La creazione della razza
Il primo passo nella creazione della razza del Bengala è stato l'incrocio tra il Felis bengalensis e alcune razze di gatti domestici, come l'Abyssinian, il Siamese e lo Shorthair americano. Questi incroci hanno prodotto una generazione di gatti ibridi, noti come F1, che erano metà gatto leopardo asiatico e metà gatto domestico. Tuttavia, gli F1 erano spesso sterili e avevano un temperamento più selvatico rispetto ai gatti domestici.
Per stabilizzare la razza e ottenere un gatto con un temperamento più adatto alla vita domestica, gli allevatori hanno continuato a incrociare gli ibridi F1 con altri gatti domestici e tra loro. Questo ha portato alla creazione delle generazioni F2, F3 e F4, ciascuna delle quali presentava un temperamento sempre più mite e caratteristiche più simili ai gatti domestici.
Infine, i gatti della generazione F4 e successive sono stati riconosciuti come Gatti del Bengala a tutti gli effetti, con un aspetto esotico e un temperamento adatto alla convivenza con gli esseri umani.
La creazione della razza del gatto del Bengala è stata un processo lungo e complesso, che ha richiesto la collaborazione di allevatori, genetisti e appassionati di felini. Grazie ai loro sforzi, oggi il gatto del Bengala è una razza ammirata e apprezzata in tutto il mondo per la sua bellezza, intelligenza e personalità unica.
1.3. Il contributo di Jean Mill
Jean Mill, un'importante figura nella storia del gatto del Bengala, ha avuto un ruolo cruciale nel definire e promuovere la razza. Mill era una genetista e allevatrice di gatti statunitense che, nella seconda metà del XX secolo, si è dedicata alla creazione e allo sviluppo del gatto del Bengala. Nel 1963, Jean Mill iniziò a lavorare con i gatti ibridi F1, frutto dell'incrocio tra il Felis bengalensis e gatti domestici. Mill era particolarmente interessata alla conservazione delle specie di felini selvatici minacciate e credeva che l'interesse per i gatti domestici dallo splendido aspetto selvatico potesse ridurre la domanda di animali esotici come animali domestici, proteggendo così le popolazioni selvatiche.
Nel 1980, Jean Mill fondò il suo allevamento, chiamato Millwood,
in California. Fu in questo periodo che iniziò a lavorare con i gatti del Bengala in modo più sistematico, incrociando con successo ibridi F1 con gatti domestici e ottenendo generazioni successive con temperamenti sempre più miti e adatti alla convivenza umana.
Mill ha anche lavorato per ottenere il riconoscimento ufficiale del gatto del Bengala come razza a sé stante. Grazie ai suoi sforzi, nel 1983 la razza fu riconosciuta dalla International Cat Association (TICA), e successivamente da altre associazioni feline di tutto il mondo.
Il contributo di Jean Mill alla creazione e allo sviluppo del gatto del Bengala è stato fondamentale. Mill ha dedicato la sua vita a stabilizzare la razza e a promuoverne le caratteristiche uniche, contribuendo a fare del gatto del Bengala una delle razze più ammirate e desiderate dagli amanti dei gatti in tutto il mondo.
1.4. Evoluzione della razza
L'evoluzione del gatto del Bengala come razza è stata un processo graduale, che ha richiesto decenni di selezione, incroci e perfezionamento delle caratteristiche desiderate. Dall'inizio degli incroci tra il Felis bengalensis e i gatti domestici negli anni '60, fino al riconoscimento ufficiale come razza a sé stante negli anni '80, il gatto del Bengala ha subito numerose trasformazioni.
Durante le prime generazioni di ibridi (F1, F2 e F3), gli allevatori si sono concentrati sulla stabilizzazione del temperamento e sulla riduzione degli istinti selvatici. Attraverso una selezione accurata e incroci mirati, gli allevatori sono riusciti a creare gatti con un temperamento adatto alla vita domestica, pur mantenendo l'aspetto esotico del gatto leopardo asiatico.
Con il riconoscimento ufficiale del gatto del Bengala come razza a sé stante, gli allevatori hanno iniziato a perfezionare ulteriormente le caratteristiche della razza, lavorando su aspetti come la forma del corpo, i colori e i disegni del mantello, e la tipologia di pelo. L'obiettivo era di creare un gatto che combinasse l'eleganza e la bellezza dei felini selvatici con la docilità e l'affetto tipici dei gatti domestici. Negli anni successivi, il gatto del Bengala ha continuato a guadagnare popolarità e apprezzamento in tutto il mondo, sia tra gli appassionati di gatti che tra il pubblico in generale. Gli allevatori hanno continuato a lavorare sull'ulteriore miglioramento della razza, introducendo nuove varianti di colore e disegno del mantello, come il snow Bengal
e il silver Bengal
, e sviluppando ulteriormente la personalità e l'intelligenza del gatto del Bengala.
Oggi, il gatto del Bengala è una razza ben consolidata e ammirata, apprezzata per la sua bellezza, intelligenza e personalità unica. L'evoluzione della razza è il risultato di decenni di lavoro e dedizione da parte di allevatori, genetisti e appassionati di felini, che hanno contribuito a creare un gatto domestico dall'aspetto esotico e dal temperamento adatto alla convivenza con gli esseri umani.
2. Caratteristiche Fisiche
2.1. Dimensioni e peso
2.2. Struttura del corpo
2.3. Colori e Mantello
2.3.1. Il disegno maculato
2.3.2. Il disegno marmorizzato
2.3.3. Colorazioni del mantello
2.3.4. Glitter
2.4. Occhi e orecchie
2.4.1. Occhi
2.4.2 Pulizia degli occhi
2.4.3 Orecchie
2.4.4 Pulizia Orecchie
2.5. Coda e zampe
2.6. Varianti genetiche e rarità
2. Caratteristiche Fisiche
Le caratteristiche fisiche del gatto del Bengala lo rendono un gatto affascinante e distintivo, che cattura l'attenzione degli amanti dei gatti e del pubblico in generale. La razza è stata sviluppata per combinare l'eleganza e la bellezza dei felini selvatici con le proporzioni e le dimensioni dei gatti domestici.
Il gatto del Bengala è un gatto di taglia media, con un corpo muscoloso e agile. La struttura ossea è robusta e le zampe sono di lunghezza media, conferendo al gatto un aspetto forte e atletico. La testa è a forma di cuneo, con profili ben definiti e orecchie di dimensioni medie, arrotondate alla punta. Gli occhi sono grandi e a forma di mandorla, con una varietà di colori che vanno dal verde al blu, a seconda della colorazione del mantello.
Il mantello del gatto del Bengala è una delle sue caratteristiche più distintive. Il pelo è corto, denso e setoso al tatto, con una lucentezza naturale che gli conferisce un aspetto lucido e sano. I colori e i disegni del mantello variano notevolmente, ma i più comuni sono il marmorizzato e il maculato, che ricordano l'aspetto del gatto leopardo asiatico. Le varianti di colore includono il brown, il silver e lo snow, ognuna delle quali presenta sfumature e combinazioni uniche.
Le caratteristiche fisiche del gatto del Bengala lo rendono un gatto dall'aspetto esotico e affascinante, che combina la bellezza dei felini selvatici con le dimensioni e le proporzioni dei gatti domestici. Queste qualità hanno contribuito a fare del gatto del Bengala una delle razze più popolari e desiderate in tutto il mondo.
2.1. Dimensioni e peso
Il gatto del Bengala è una razza di taglia media, con una struttura robusta e muscolosa. Le dimensioni e il peso di un gatto del Bengala possono variare leggermente in base al sesso e alla genetica individuale, ma in generale, i maschi tendono ad essere leggermente più grandi e più pesanti delle femmine.
I maschi adulti di gatto del Bengala possono pesare tra i 5 e i
9 kg (11-20 libbre), mentre le femmine adulte tendono a pesare tra i 4 e i 6 kg (9-13 libbre). La struttura robusta e le zampe di lunghezza