Cancellieri (famiglia): differenze tra le versioni
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[[File:Coa fam ITA cancellieri khi.jpg|thumb|Stemma della famiglia Cancellieri]]
I '''Cancellieri''' furono una delle più influenti famiglie di [[Pistoia]] durante il [[medioevo]].
==Storia familiare==
[[Dino Compagni]] e [[Giovanni Villani]] raccontano come nella seconda metà del Duecento all'interno della famiglia fosse nata una lite tra cugini a causa dell'alcol. Non senza sottolineare la proverbiale litigiosità dei Pistoiesi, i due storici fiorentini raccontano come da questione privata si arrivò a una scissione familiare in due rami e due partiti, ai quali si aggregarono gradualmente (tramite il sistema delle [[consorterie]]) altre famiglie fino ad avere la città schierata in due partiti che si facevano una strenue lotta: i [[guelfi bianchi|Bianchi]] e i [[guelfi neri|Neri]].▼
[[File:Scipione ammirato, casa cancelliera di pistoia, 1581.jpg|thumb|upright=1.4|Albero genealogico della famiglia Cancellieri, [[Scipione Ammirato]], ''Historia della famiglia Cancelliera di Pistoia'', 1622]]
Loro nemici storici erano la famiglia ghibellina dei [[Panciatichi]]. Una volta ottenuto il sopravvento sui Panciatichi, molti dei quali furono esiliati, la famiglia Cancellieri si divise in due fazioni, in lotta tra loro: [[guelfi bianchi e neri|la bianca e la nera]].
▲[[Dino Compagni]] e [[Giovanni Villani]] raccontano come nella seconda metà del Duecento all'interno della famiglia fosse nata una lite tra cugini a causa dell'alcol. Non senza sottolineare la proverbiale litigiosità dei Pistoiesi, i due storici fiorentini raccontano come da questione privata si arrivò a una scissione familiare in due rami e due partiti, ai quali si aggregarono gradualmente (tramite il sistema delle [[consorterie]]) altre famiglie fino ad avere la città schierata in due partiti che si facevano una
L'
A capo della fazione dei Neri c'era [[Simone da Pantano]], amico di [[Corso Donati]], mentre a capo dei Bianchi c'era [[Schiatta Amati]], imparentato con i [[Cerchi]] di [[Firenze]]. Entrambi erano esponenti della famiglia Cancellieri.
I contendenti o i litigiosi della famiglia che avevano creato disordini in città tra il [[1294]] e il [[1296]] vennero esiliati nella vicina città di Firenze dove gli uni, i bianchi, troveranno l'appoggio della famiglia dei Cerchi e gli altri, i neri, della famiglia dei Donati. Successivamente questa
Politicamente la scissione verteva su chi, pur difendendo il Pontefice, non precludeva il ritorno o la necessità dell'imperatore (cioè i guelfi Bianchi) e chi invece trovava indispensabile che il governo debba essere affidato al Papa perché "misso domenici" (mandato dal signore). Nella pratica poi erano gli interessi commerciali e gli odi personali a dettare i veri andamenti di quella che divenne una vera e propria guerra civile.
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Anche il [[Niccolò Machiavelli|Machiavelli]] citò l'episodio nelle sue ''[[Istorie fiorentine]]''.
Le lotte tra le due fazioni pistoiesi però continuarono per molte generazioni a seguire. Nel 1537 si svolse un grave fatto di sangue: i Cancellieri, in fuga da Pistoia, si rifugiarono a [[Cutigliano]], dove vennero raggiunti dalle truppe di [[Niccolò Bracciolini]], della fazione dei [[Panciatichi]]. Rinchiusisi nella [[chiesa di San Bartolomeo (Cutigliano)|chiesa di San Bartolomeo]], si arresero agli armigeri, ma quando aprirone le porte vennero tutti trucidati, compresi le donne i bambini, finché non venne dato fuoco all'intero edificio.
==Voci correlate==
*[[Vanni de' Cancellieri]]
*[[Guelfi
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[[Categoria:Famiglie di Pistoia]]
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