Metameria: differenze tra le versioni
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{{F|evoluzione|arg2=animali|febbraio 2015}}
[[File:Puz u moru 3.jpg|thumb|Metameria omonoma di un Anellide]]
La '''metamerìa''' è una tendenza [[evoluzione|evolutiva]] tipica delle principali linee filetiche degli [[Celomati|eucelomati]], caratterizzata dalla suddivisione seriale del corpo o delle sue parti secondo la sua lunghezza in una serie di elementi serializzati, ognuno dei quali può essere denominato, a seconda del contesto e della parte del segmento
Essa è particolarmente evidente durante le fasi di [[sviluppo embrionale]], quando i metameri si formano l'uno dopo l'altro. Allontanandosi dal capo, i segmenti risultano essere di formazione più recente. Gli animali non metamerici presentano un accrescimento localizzato in regioni limitate del corpo, nelle quali avviene una produzione di cellule che permettono al corpo di allungarsi. Ad esempio, nei [[platelminti]], non metamerici, l'estremità posteriore è la parte del corpo meno recente, mentre la zona postcefalica è quella originatasi per ultima.
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{{vedi anche|Omeogene|omeobox}}
Le strutture mesodermiche come gli organi escretori, le cavità celomatiche, si ripetono a differenza di quelle endo ed ectodermiche grazie a particolari [[geni omeotici]], che hanno la caratteristica di far ripetere lo stesso programma genetico più volte.
[[File:SympetrumInfuscatum.jpg|thumb|left|Metameria eteronoma di
In molti casi si assiste anche alla replica metamerica di gangli e complessi del sistema nervoso, questo di origine ectodermica. In molti [[Anellidi]] ed [[Artropodi]] la metameria è evidente poiché i metameri sono demarcati da solchi esterni che circondano il corpo. Internamente parti dei principali sistemi ed apparati organici si ripetono in ogni metamero. Nei [[Molluschi]], separatisi precocemente dai due phyla citati, residui di metameria si rinvengono in classi piuttosto primitive, come i [[Poliplacofori]] ed i [[Monoplacofori]], mentre nei tipi più evoluti non permangono residui visibili.
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