Rocca d'Orcia: differenze tra le versioni
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{{F|centri abitati della Toscana|gennaio 2015}}
{{Divisione amministrativa
|
|Nome ufficiale=
|Panorama=RoccaDOrciaPanorama.JPG
|Didascalia=Veduta di Rocca d'Orcia
|Stemma=
|Stato=ITA
|Grado amministrativo=4
|Divisione amm grado 1=Toscana
|Divisione amm grado 2=Siena
|Divisione amm grado 3=Castiglione d'Orcia
|Superficie=
|Note superficie=
|Abitanti=34
|Note abitanti
|Aggiornamento abitanti=2011
|Codice catastale=
|Nome abitanti=rocchigiano, rocchigiani<ref>Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, ''Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani'', Bologna, Pàtron Editore, 1981, p. 459.</ref>
|Patrono=
|Festivo=
}}
'''Rocca d'Orcia''' (
== Storia ==
''Tentennano'' (''Titinianum'') è menzionato per la prima volta in alcuni atti notarili dell'[[XI secolo]]: all'epoca esisteva già quindi una [[Rocca (fortificazione)|rocca]] con il suo piccolo borgo. La rocca nella sua forma attuale dovrebbe essere stata costruita intorno al [[XII secolo|1100]] – [[XIII secolo|1200]] dalla famiglia [[Aldobrandeschi]] che dominava la Toscana meridionale (un Aldobrandeschi era anche il [[Papa Gregorio VII]]).
[[File:Veduta Antica di Rocca a Tentennano 1.jpg|thumbnail|left|Rocca a Tentennano e la Via Francigena in una stampa del '500]]
[[File:Rocca d'Orcia, lapide che ricorda Santa Caterina.jpg|thumbnail|left|Lapide che ricorda Santa Caterina]]
Per circa due secoli la [[rocca di Tentennano]] fu la piccola capitale della [[Val d'Orcia]], ma soprattutto il centro di controllo strategico sulla [[via Francigena]], la strada medievale che univa [[Roma]] con il nord Italia e la [[Francia]].
La nascente [[Repubblica di Siena]] fece di tutto per assicurarsi il possesso della
Nel [[
Il Trecento e il [[Quattrocento]] furono comunque per la
Dalla seconda metà del [[XVI secolo
La
Con le riforme del Settecento i granduchi di Lorena migliorarono l'organizzazione del territorio (venne introdotta la [[mezzadria]]) e la Rocca si ripopolò con un numero stabile di abitanti (circa 500), per la maggior parte [[artigiano|artigiani]] (fabbri, falegnami, conciatori).
A partire dagli [[anni 1950|anni cinquanta]] e [[anni 1960|sessanta]] del Novecento, la riforma agraria e l'emigrazione dalle campagne alla città, il borgo andò incontro ad un progressivo spopolamento: gli abitanti calarono da 500 a meno di 100, la [[parrocchia]] venne soppressa, negli anni sessanta chiuse la scuola, a fine [[anni 1970|anni settanta]] l'ultima bottega. Il turismo è da allora principale risorsa economica della frazione.
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La semplice [[chiesa della Madonna delle Grazie di Manno]] risale al ‘500. In origine era orientata al contrario (con il portale sulla strada) ma, con la costruzione della rampa carrozzabile di accesso al borgo, fu necessario spostarne
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Dalla chiesa si sale alla porta ad [[Arco (architettura)|arco]] che si apre nelle mura e immette nella Rocchettina. Si prosegue tra case restaurate fino a che a destra si apre un primo panorama sulla Val
Più avanti, entrati nel terziere della Rocca, si apre a destra una piazzetta: la casa a destra prima di questa piazzetta ha ospitato fino agli anni
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Si giunge nella piazza della [[Cisterna]], il gioiello della Rocca, ricca di particolari interessanti: il muro compatto della cisterna, con il piano su cui si apre la vera del [[pozzo]], con gli [[stemma|stemmi]] scolpiti nelle riquadrature e i vecchi ferri di sostegno della [[carrucola]]; le case attorno, per fortuna non sconciate dai restauri, con i loro volumi mossi; l'altro piccolo pozzo, sotto il grande [[Tilia|tiglio]], la pavimentazione a grosse pietre rigate d'erba, dove nelle tranquille giornate di sole si distendono [[gatto|gatti]] oziosi.
<!--[[File:Rocca d'Orcia, Piazza della Cisterna.jpg|thumbnail|Piazza della Cisterna]]-->
I fabbricati sul lato lungo della piazza sono due antiche “[[fattoria|fattorie]]” (nel senso di case del borgo dove risiedevano i “fattori” e naturalmente i padroni di più “poderi” sparsi nella campagna): di fronte si aprono gli ingressi delle [[cantina|cantine]] di queste fattorie.
Proseguendo lungo la facciata delle fattorie si infila il “borgo maestro” pavimentato a grosse lastre e fiancheggiato da case di impianto [[Medioevo|medievale]], anche queste ben restaurate. Una casa a destra, riconoscibile da un campaniletto a vela, è quello che resta del ''Palazzo Comunale'', sede appunto del Comune della Rocca prima della riforma granducale del ‘700 che lo soppresse aggregandolo a Castiglione d'Orcia.
Più avanti, una casa a sinistra reca sulla facciata una lapide che ricorda [[Santa Caterina da Siena]], che si tramanda abitò questa casa nel suo soggiorno alla Rocca nel [[1377]]-[[1380]]. Scendendo ancora, alla curva si apre a destra il panorama verso la parte più aspra della gola formata dall'Orcia, e appare in fondo il [[castello]] di Ripa d'Orcia. Più sotto la strada esce dalle mura, dove un tempo si apriva una porta.
Ritornando e salendo a destra, da notare una casa dove è incastrato in alto sulla facciata un singolare resto di [[statua]], forse di [[San Sebastiano]] in quanto la casa era la [[canonica]] di questa chiesa e porta ancora sul tetto un campaniletto a vela.
Proseguendo ancora si può ammirare un vasto panorama della Val d'Orcia: [[collina|colline]] morbide punteggiate di [[podere|poderi]], chiuse all'orizzonte da poggi boscosi: all'estrema sinistra il torrione di Vignoni vecchio sovrasta [[Bagno Vignoni]] e nasconde [[San Quirico d'Orcia]]; poi la fila dei tetti di [[Pienza]], e più lontano Monticchiello e [[Montalcino]], le montagnole sopra Cetona, e infine a destra la torre cupa e solitaria di [[Radicofani]].
[[File:Torre Rocca2.jpg|thumbnail|left|La Rocca a Tentennano]]
In alto è visibile, addossata alla roccia, l'[[abside]] della [[Chiesa di San Simeone (Castiglione d'Orcia)|chiesa di San Simeone]].
Continuando a salire si trova sulla destra la [[Chiesa di San Sebastiano (Castiglione d'Orcia)|chiesa di San Sebastiano]], edificio di culto restaurato di recente (attualmente l'unica officiata, ma solo nelle ricorrenze principali) e già sede della [[confraternita (Chiesa cattolica)|confraternita]] di San Sebastiano. La curiosa facciata [[Seicento|seicentesca]] con [[timpano (architettura)|timpano]] curvo e pinnacoli è impostata su una precedente di chiara origine [[Stile romanico|romanica]]. L'interno è austero, a [[navata]] unica. Nella chiesa si svolge la funzione conclusiva della [[processione]] in Coena Domini che si tiene la notte del giovedì santo.
[[File:Wikimangia2008 (132).jpg|thumbnail|Rocca a Tentennano, torrione]]
Dal muretto oltre la chiesa si riapre più ampio il panorama verso la gola dell'Orcia, il Castello della Ripa e, più lontano, Montalcino.
A sinistra una breve scalinata porta al [[sagrato]] della chiesa di San Simeone, dalla semplice facciata romanica a capanna. All'interno sono visibili alcuni affreschi di scuola senese risalenti al XIV - XV secolo.
Più in alto c'è a sinistra il cancello di ingresso della [[Rocca di Tentennano]].
La Rocca risale al [[XII secolo]] e fu proprietà di diverse famiglie nobili (Tignosi, Aldobrandeschi, Salimbeni) e della Repubblica di Siena; fu poi contesa nelle diverse guerre che segnarono medioevo e rinascimento, per poi essere abbandonata dopo il ‘500. Non è stata mai espugnata: era praticamente impossibile, prima della comparsa delle armi da fuoco.
Negli anni '70 è stata donata allo Stato dagli ultimi proprietari, la famiglia Aggravi-Scotto, restaurata ed aperta al pubblico.
Nel primo ripiano sorgevano le abitazioni della servitù e della guarnigione; nel torrione c'è una prima sala inferiore che poggia direttamente sulla roccia; per una scala interna si va alla sala superiore, da cui si va nella piccola cucina triangolare che conserva ancora il pozzo, il [[forno]] e la canna del [[camino (edilizia)|camino]]. Dalla sala superiore, ampia e con copertura a [[Volta (architettura)|volta]], una ripida scala di [[ferro]] si arrampica ad una botola che sbuca sulla [[terrazza]], da dove si ammira un vasto panorama che spazia dal [[Monte Amiata]] alla [[Val d'Orcia]].
== Note ==
<references/>
==Voci correlate==
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* [[Monte Amiata]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Toscana}}
[[
[[Categoria:Val d'Orcia]]
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