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'''Rocca d'Orcia''' (dettagià anche '''Rocca a Tentennano''' o '''Rocca di Tintinnano''') è una [[Frazione (geografia)|frazione]] del [[comune italiano]] di [[Castiglione d'Orcia]], nella [[provincia di Siena]], in [[Toscana]].
==Origini==
Le origini della Rocca sono quasi certamente [[Etruschi|etrusche]]: negli orti del paese sono stati trovati frammenti di [[ceramica]] etrusca e [[Civiltà romana|romana]]. Lo stesso nome di “Tentennano” – documentato nella forma [[medioevo|medievale]] “Titinianum” - potrebbe derivare dall'etrusco “Tinia”, cioè [[Giove (divinità)|Giove]], il padre degli dèi: si possono fare anche ipotesi suggestive: lo sperone roccioso attirava i fulmini scagliati da Tinia? o vi sorgeva un santuario di Tinia? (siamo vicini all'[[Amiata]], la “Montagna Sacra” degli [[Etruschi]] ...).
== Storia ==
''Tentennano'' o meglio (''Titinianum'') emergeè dallemenzionato nebbieper dellala storiaprima volta in alcuni atti notarili del dell'[[XI secolo|mille]]: all'epoca esisteva già quindi una [[Rocca (fortificazione)|rocca]] con il suo piccolo borgo. La Roccarocca nella sua forma attuale dovrebbe essere stata costruita intorno al [[XII secolo|1100]] – [[XIII secolo|1200]] dalla famiglia [[Aldobrandeschi]] che dominava la Toscana meridionale (un Aldobrandeschi era anche il [[Papa Gregorio VII]]).
[[File:Veduta Antica di Rocca a Tentennano 1.jpg|thumbnail|left|Rocca a Tentennano e la Via Francigena in una stampa del '500]]
[[File:Caterina3Rocca d'Orcia, lapide che ricorda Santa Caterina.jpg|thumbnail|left|Lapide che ricorda Santa Caterina]]
Per circa due secoli la [[Rocca di Tentennano]] fu la piccola “capitale” della [[Val d'Orcia]] ma soprattutto il centro di controllo strategico sulla [[Via Francigena]], la famosa strada medievale che univa [[Roma]] con il nord Italia e la [[Francia]]. Chiunque andasse a Roma (o ne venisse), [[pellegrinaggio|pellegrino]], [[ambasciatore]], [[nobile]], [[chierico]], armato o disarmato, passava per la Val d'Orcia, sotto lo sguardo vigile dei signori della Rocca, alta ed inespugnabile. ▼
La nascente [[Repubblica di Siena]] fece di tutto per assicurarsi il possesso della Rocca e dopo alterne vicende e scontri con la varie famiglie nobili che la possedevano (tra cui i Salimbeni ed i Tricerchi) alla fine del [[Trecento]] insediò stabilmente alla Rocca i suoi funzionari, armati ed... esattori delle tasse. ▼
▲Per circa due secoli la [[ Roccarocca di Tentennano]] fu la piccola “capitale”capitale della [[Val d'Orcia]] , ma soprattutto il centro di controllo strategico sulla [[ Viavia Francigena]], la famosa strada medievale che univa [[Roma]] con il nord Italia e la [[Francia]] . Chiunque andasse a Roma (o ne venisse), [[pellegrinaggio|pellegrino]], [[ambasciatore]], [[nobile]], [[chierico]], armato o disarmato, passava per la Val d'Orcia, sotto lo sguardo vigile dei signori della Rocca, alta ed inespugnabile.
Nel [[1320]] la Rocca ebbe un'ospite di eccezione: [[Santa Caterina da Siena]], che vi soggiornò per qualche mese; malgrado l'ambiente non fosse certo pacifico (la Santa qualifica gli abitanti come “mascalzoni” e ricorda il vento che percuoteva la Rocca), proprio a Tentennano, giunta [[analfabeta]], ricevette il dono divino della scrittura. ▼
▲La nascente [[Repubblica di Siena]] fece di tutto per assicurarsi il possesso della Roccarocca e dopo alterne vicende e scontri con la varie famiglie nobili che la possedevano (tra cui i Salimbeni ed i Tricerchi) alla fine del [[Trecento]] insediò stabilmente alla Roccarocca i suoi funzionari , armati ed... esattori delle tasse.
Il Trecento e il [[Quattrocento]] furono comunque per la Rocca e la sua terra secoli di sviluppo e di relativo benessere, con il sorgere della organizzazione agraria dei “poderi” nelle campagne e di attività artigianali e di servizio nel borgo. ▼
▲Nel [[ 13201377]] la Roccarocca ebbe un'ospite di eccezione:ospitò [[ Santasanta Caterina da Siena]], chela quale vi soggiornò per qualche mese; malgrado l'ambiente non fosse certo pacifico (la Santa qualifica gli abitanti come “mascalzoni”"mascalzoni" e ricorda il vento che percuoteva la Roccarocca), proprio a Tentennano, giunta [[analfabeta]], ricevette il "dono divino" della scrittura.
Dalla seconda metà del [[XVI secolo|‘500]] cominciò la decadenza: [[Francia|francesi]] e [[Spagna|spagnoli]] prima combatterono per il controllo degli staterelli italiani (e la Rocca venne anche assediata dai francesi), poi si accordarono e stabilirono dei “protettorati”: tra questi il [[Granducato di Toscana]] che inglobò la [[Repubblica di Siena]]. ▼
▲Il Trecento e il [[Quattrocento]] furono comunque per la Roccarocca e la sua terra secoli di sviluppo e di relativo benessere, con il sorgere della organizzazione agraria dei “poderi”poderi nelle campagne e di attività artigianali e di servizio nel borgo.
La [[Torre]] della Rocca ([[Rocca di Tentennano]]) venne abbandonata (le armi da fuoco l'avevano resa inutile) e il borgo si ridusse ad un semplice quieto villaggio; anche la [[Via Francigena]] perse di importanza (si viaggiava ormai in carrozza) ed il vicino [[Castiglione d'Orcia]] da borgata gemella divenne un fratello maggiore più importante e popolato, tanto che a metà [[XVIII secolo|‘700]] il “comune” della Rocca fu soppresso e ricompreso in quello di Castiglione. ▼
▲Dalla seconda metà del [[XVI secolo |‘500]] cominciò la decadenza: [[Francia|francesi]] e [[Spagna|spagnoli]] prima combatterono per il controllo degli staterelli italiani (e la Roccarocca venne anche assediata dai francesi), poi si accordarono e stabilirono dei “protettorati”: tra questi il [[Granducato di Toscana]] che inglobò la [[Repubblica di Siena]].
Con le riforme del [[Settecento]] i Granduchi Lorenesi migliorarono comunque l'organizzazione del territorio (venne introdotta la [[mezzadria]]) e la Rocca continuò a vivacchiare con un numero stabile di abitanti (circa 500), per la maggior parte [[artigiano|artigiani]] (fabbri, falegnami, conciatori) al servizio dei contadini che ben più numerosi abitavano nei poderi sparsi. ▼
▲La [[Torre]]torre della Rocca ([[Rocca di Tentennano]])rocca venne abbandonata (le armi da fuoco l'avevano resa inutile) e il borgo si ridusse ad un semplice quieto villaggio; ancheil lavicino [[Via Francigena]] perseborgo di importanza (si viaggiava ormai in carrozza) ed il vicino [[Castiglione d'Orcia]] da borgata gemella divenne un fratelloassunse maggiore più importante e popolatoimportanza, tanto che aalla metà del [[XVIII secolo |‘700]] il “comune”comune delladi RoccaTentennano fu soppresso e ricompreso in quello di Castiglione.
La bufera [[Napoleone|napoleonica]], il [[Risorgimento]], l'[[Unità d'Italia]], le Guerre Mondiali portarono relativamente pochi cambiamenti: sono stati il boom degli [[anni 1950|anni cinquanta]] e [[anni 1960|sessanta]], la riforma agraria, il grande esodo dalle campagne, a sconvolgere per sempre il volto e la vita della Val d'Orcia e dalla Rocca: i poderi vengono via via abbandonati, i giovani se ne vanno per lavorare nei centri maggiori e nei borghi restano per lo più gli anziani.
▲Con le riforme del [[Settecento ]] i Granduchigranduchi Lorenesidi Lorena migliorarono comunque l'organizzazione del territorio (venne introdotta la [[mezzadria]]) e la Rocca continuòsi a vivacchiareripopolò con un numero stabile di abitanti (circa 500), per la maggior parte [[artigiano|artigiani]] (fabbri, falegnami, conciatori) al servizio dei contadini che ben più numerosi abitavano nei poderi sparsi.
La Rocca è troppo vicina a Castiglione d'Orcia e risente in modo fortissimo della sua “attrazione”: gli abitanti calano da 500 a meno di 100, la [[parrocchia]] viene soppressa, negli anni '60 chiude la scuola, a fine [[anni 1970|anni settanta]] l'ultima bottega.
A partire dagli [[anni 1950|anni cinquanta]] e [[anni 1960|sessanta]] del Novecento, la riforma agraria e l'emigrazione dalle campagne alla città, il borgo andò incontro ad un progressivo spopolamento: gli abitanti calarono da 500 a meno di 100, la [[parrocchia]] venne soppressa, negli anni sessanta chiuse la scuola, a fine [[anni 1970|anni settanta]] l'ultima bottega. Il turismo è da allora principale risorsa economica della frazione.
Il calo degli abitanti ha avuto però l'effetto positivo di conservare intatto il paese; non ci sono infatti costruzioni “nuove”, mentre le vecchie case sono state in buona parte restaurate in modo rispettoso ed intonato all'ambiente.
Oggi la Rocca è un tranquillo borgo che ormai - come tutta la [[Val d'Orcia]] - affida al [[turismo]] il suo sviluppo.
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