Giuseppe Bolagnos: differenze tra le versioni

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|successore = Carlo Bolagnos, II marchese di Pizzighettone
|data di nascita = 5 aprile [[1668]]
|luogo di nascita = [[Navia (Spagna)|Navia]]
|data di morte = 20{{Calcola gennaio [[età3|1732]]|1|20|1668|4|5}}
|luogo di morte = [[Venezia]]
|dinastia = [[Bolagnos]]
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|madre = María Lorenza de Castro Ulloa y Pimentel
|consorte = Isabella Boselli
|figli = Alvaro<br/>Carlo
|religione = [[Chiesa cattolica|Cattolicesimo]]
}}
{{Bio
|Nome = Giuseppe
|Cognome = Bolagnos
|PostCognomeVirgola = I marchese di Pizzighettone, nato ''José de Navia Bolaño y Castro''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Navia
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|GiornoMeseMorte = 20 gennaio
|AnnoMorte = 1732
|Epoca = 1600
|Epoca2 = 1700
|Attività = nobile
|Attività2 = diplomatico
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|Nazionalità = spagnolo
|NazionalitàNaturalizzato = italiano
|PostNazionalità =
}}
 
==Biografia==
Figlio di Alvaro de Navia Bolaño y Moscoso e di sua moglie María Lorenza de Castro Ulloa y Pimentel, José (poi italianizzato in Giuseppe) nacque a [[Navia (Spagna)|Navia]], nelle [[Asturie]]. Compì i propri studi giovanili in legge presso l'[[Università di Salamanca]] e vi insegnò per qualche tempo [[diritto romano]] per poi trasferirsi a [[Milano]] nel 1702 al seguito dell'armata spagnola in Italia.
[[ImageFile:Antonio Canal - Il Bucintoro al molo nel giorno dell'Ascensione.jpg|thumb|left|200px|''[[Il Bucintoro al Molo il giorno dell'Ascensione]]'', [[Canaletto]].]]
Qui, il 27 novembre 1706, sposò la nobile Isabella Boselli, figlia del conte Enrico Boselli (di nobile famiglia bergamasca) e della contessa Costanza Rho. La coppia ebbe insieme due figli: Alvaro (Milano, 5 settembre 1707) e Carlo (Milano, 24 novembre 1708). Nel 1710 divenne reggente del [[Supremo Consiglio d'Italia|Consiglio d'Italia]] e della luogotenenza della [[Regia Camera della Sommaria|Regia Camera]] di Napoli. Nel 1714, Giuseppe ottenne la cittadinanza milanese e l'ascrizione al patriziato locale e l'anno successivo avviò la costruzione del [[Palazzo Visconti di Grazzano|palazzo milanese]] della sua famiglia. Nel 1717, col favore di [[Carlo VI del Sacro Romano Impero]], ottenne i feudi di [[Fracchia (Spino d'Adda)|Fracchia]], [[Pizzighettone]], [[Riolo]], [[Robecco sulld'Oglio]], [[Villa Pompeiana]], [[Vigadore]], [[Basiasco]], [[Caviaga]], [[Conterico]], [[Caleppio]]. In quello stesso anno e sino al 1727, divenne reggente togato per lo [[Stato di Milano]] all'interno del Supremo Consiglio di Spagna (nuovo organo che riunì il Consiglio d’Italiad'Italia e la Giunta d’Italiad'Italia). Nel 1727 venne nominato ambasciatore imperiale presso la [[Repubblica di Venezia]] e l'anno successivo ottenne il titolo di marchese sul principale dei suoi feudi, Pizzighettone. L'atto della presentazione delle credenziali di Giuseppe Bolagnos al doge [[Alvise III Mocenigo]], avvenuto il 29 maggio 1729, venne immortalato dal [[Canaletto]] in un celebre dipinto eseguito proprio su commissione dello stesso Bolagnos. Sempre per il Bolagnos, nel 1729, il [[Canaletto]] eseguirà uno dei suoi capolavori più famosi, ''[[Il Bucintoro al Molo il giorno dell'Ascensione]]''. Nel 1730 diede disposizioni per erigere sotto il suo patronato il [[Muggiò#Santuario della Beata Vergine Addolorata del Castagno|Santuario della Madonna del Castagno]] a [[Muggiò]].
 
Morì a Venezia nel 1732. La sua salma venne sepolta nella [[Chiesa di Santa Maria di Nazareth (Venezia)|chiesa veneziana di Santa Maria di Nazareth]]. Alla sua morte gli succedette il figlio secondogenito Carlo dal momento che il primogenito gli era premorto. Quand'anche questi morì senza eredi e la casata si estinse, l'[[Ospedale Maggiore di Milano]], come da indicazione testamentaria di Giuseppe, divenne erede delle fortune della famiglia.
 
==Matrimonio e figli==
Sposò a Milano il 27 novembre 1706 la nobile Isabella Boselli, figlia del conte Enrico Boselli e di sua moglie, la contessa Costanza Rho. La coppia ebbe insieme due figli:
*Alvaro (Milano, 5 settembre 1707 - p. del 1732)
*Carlo (Milano, 24 novembre 1708 - 1757), II marchese di Pizzighettone, sposò Margherita Dal Verme. Senza eredi.
 
==Bibliografia==
* Paolo M. Galimberti, ''Giuseppe Bolagnos. “Una mente che intende al volo e a fondo”'', in ''Il paese dell’acqua. I Luoghi pii elemosinieri di Milano e le loro terre: un itinerario nel paesaggio dal medioevo ai nostri giorni'', a cura di Lucia Aiello, Marco Bascapè, Sergio Rebora, Milano, ASP Golgi Redaelli – Como, Nodo Libri, 2013, pp. 124-131&nbsp;124–131
 
== Voci correlate ==
* [[Bolagnos|Bolagnos (famiglia)]]
 
==Bibliografia==
* Paolo M. Galimberti, ''Giuseppe Bolagnos. “Una mente che intende al volo e a fondo”'', in ''Il paese dell’acqua. I Luoghi pii elemosinieri di Milano e le loro terre: un itinerario nel paesaggio dal medioevo ai nostri giorni'', a cura di Lucia Aiello, Marco Bascapè, Sergio Rebora, Milano, ASP Golgi Redaelli – Como, Nodo Libri, 2013, pp. 124-131
 
{{Box successione
|tipologia = incarico diplomatico
|immagine = Banner of the Holy Roman Emperor (after 1400).svg
|carica=[[Ambasciatori austriaci a Venezia|Ambasciatore imperiale nella Repubblica di Venezia]]
|periodo=[[1728]]-[[1732]]
|precedente=Johann Baptist von Colloredo-Waldsee
|successivo=[[Luigi Pio di Savoia]]
}}
{{Box successione
|tipologia=titolo nobiliare
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|successivo = Carlo Bolagnos, II marchese di Pizzighettone
}}
{{Portale|Biografiebiografie}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Biografie}}