Val Serina: differenze tra le versioni

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== Storia ==
È ritenuto che la Val Serina fosse già abitata in [[Storia romana|epoca romana]] e [[Alto Medioevo|altomedioevale]], periodo in cui probabilmente erano già sfruttate le miniere della zona di Oltre il Colle. La prima documentazione scritta risale tuttavia ai primi secoli del secondo millennio, in [[Feudalesimo|età feudale]]: con un documento datato 1186 il [[Diocesi di Bergamo|vescovo di Bergamo]] [[Guala (vescovo di Bergamo)|Guala da Telgate]] concesse agli abitanti di Bracca e di altre comunità della valle il diritto di pascolo e di caccia sui pendii del Pizzo Arera e delle altre montagne della zona, riservando per sé la caccia all'orso, segno che questo animale, oggi ormai scomparso, era all'epoca ancora diffuso in valle. Sul piano religioso nello stesso periodo tutte le comunità della Val Serina erano tributarie della pieve di [[Dossena (Italia)|Dossena]], che era l'unica chiesa battesimale di quasi tutta la media e alta Valle Brembana. Più tardi, nel 1190, toccò alla pieve di [[Lepreno]] a portare avanti il culto del [[Cristianesimo]] in tutta la Val Serina.
 
In quel periodo la val Serina aveva una affermata importanza [[Commercio|commerciale]] poiché era passaggio obbligato per collegare la Val Brembana con la città di Bergamo (infatti in località [[Botta (Sedrina)|Botta]], frazione di Sedrina, vi erano delle profonde gole sul fiume Brembo che furono superate solo alla fine del [[XVI secolo|cinquecento]] con la costruzione della [[Via Priula]]). Le rotte commerciali percorrevano la tuttora esistente [[Via Mercatorum]], strada che collegava Bergamo con la bassa [[Val Seriana]], quindi con la Val Serina e con la Val Brembana.<ref>{{cita web|url=https://www.brembana.info/trekking/mercatorum.html|titolo=La Via Mercatorum|editore=Nemaban|accesso=23 dicembre 2018}}</ref>
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Nel [[Età comunale|periodo comunale]] vennero istituiti due grandi comuni: quello di Bracca Lepreno, che occupava il settore occidentale, da Ambria a Oltre il Colle, e quello di Costa, che amministrava il settore orientale. Questa suddivisione amministrativa è documentata da una serie di atti notarili del 1234, prodotti per la definizione dei confini. Nel corso del Trecento si costituirono le prime parrocchie locali e la val Serina, chiamata allora Valle Brembana superiore, entrò a far parte della [[Visconti|signoria dei Visconti]]. Da quel momento iniziò l'ascesa di Serina che durante la [[Repubblica di Venezia|dominazione veneta]] (1428-1797) divenne capoluogo della valle e sede del vicario veneto. In questo periodo vi nacque il noto pittore [[Jacopo Palma il Vecchio|Palma il Vecchio]], trasferitosi successivamente nella capitale [[Venezia]]. Il ruolo di Serina come capoluogo era riconosciuto in forma solenne dai singoli comuni con una grande parata che si svolgeva ogni anno presso la residenza del vicario, ed alla quale partecipavano tutti i consoli, con otto soldati in assetto di guerra. A Serina, come documentato nella Relazione di [[Giovanni Da Lezze]] del 1596, si svolgevano inoltre periodiche riunioni dei consigli di valle alla presenza del vicario, dei consoli e dei sindaci, in ottemperanza alle norme stabilite dallo Statuto del 1468.
 
L'importanza di Serina andò scemando dopo l'avvento del [[Regno d'Italia (1805-1814)|regime napoleonico]] ed il successivo [[Regno Lombardo-Veneto|governo austriaco]], periodi durante i quali si spostò sempre più l'asse amministrativo verso [[Zogno]]. Dall'[[Proclamazione del Regno d'Italia|unità d'Italia]] in poi la Val Serina è andata via via integrandosi con il resto del territorio brembano, mantenendo tuttavia chiari riferimenti al suo importante passato, sia nelle strutture architettoniche che nelle tradizioni.<ref>{{Cita web|url=https://www.turismo.vallebrembana.org/valserina.html|titolo=Turismo Val Serina - Val Brembana Web|accesso=2019-04-11|dataarchivio=11 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190411100204/https://www.turismo.vallebrembana.org/valserina.html|urlmorto=sì}}</ref>
 
== Infrastrutture e trasporti ==
La strada principale della valle è la [[Strada provinciale|Strada Provinciale]] 27, che sale da Ambria fino al Colle di Zambla con un tragitto di circa 23&nbsp;km. Al valico si congiunge con la SP 46 della Val del Riso, collegandosi con la rete viaria della val Seriana.
 
Alla SP 27 si congiungono diverse altre strade: all'altezza di Algua si ramifica verso destra la SP 28, che sale fino a Selvino; a Serina invece si incrocia la SP 31, che la collega con Cornalba, Costa Serina, [[Aviatico]] e [[Selvino]]; poco oltre Serina si stacca la SP 26, che arriva a [[Dossena (Italia)|Dossena]] e scende quindi a San Pellegrino Terme.
 
La natura geologicamente instabile del territorio della val Serina ha comportato negli anni diversi fenomeni [[Frana|franosi]], spesso creando non pochi problemi di viabilità. Gli ultimi due smottamenti più importanti sono avvenuti nel 2001, quando una grande frana ha bloccato la strada tra Ambria e Algua,<ref>{{Cita web|url=https://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/01_chiusura_strada/|titolo=Chiude di notte la provinciale della Val Serina|lingua=it|accesso=2019-04-11|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190411100203/https://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/01_chiusura_strada/|dataarchivio=11 aprile 2019|urlmorto=sì}}</ref> e nel 2013, quando un ammasso di roccia è piombato sul tratto tra Algua e Serina.<ref>{{Cita web|url=https://www.bergamonews.it/2013/12/03/frana-a-rosolo-di-alguastrada-impercorribiledisagi-per-gli-abitanti/182831/|titolo=Frana a Rosolo di Algua, strada impercorribile Disagi per gli abitanti - Bergamo News|sito=BergamoNews|data=2013-12-03|lingua=it|accesso=2019-04-11}}</ref> In entrambi i casi la strada è stata chiusa per più anni per permettere i lavori di risanamento, costringendo i valligiani a percorrere strade alternative.