Difetto interatriale: differenze tra le versioni
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{{disclaimer|medico}}
{{Malattia |
Nome = Difetto interatriale |
Immagine = DIA-it.jpg |
Didascalia = Illustrazione che mostra un
DiseasesDB = 1089 |
ICDO = |
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Il '''difetto interatriale''' ([[acronimo]]: '''DIA'''), o '''difetto del setto atriale''' (ASD, ''Atrial septal defect'') è una [[malformazione]] [[Cuore|cardiaca]] congenita che consente il flusso di [[sangue]] tra gli [[Atrio (anatomia)|atri]] destro e sinistro.<ref>{{cita libro|cognome=Braunwald|nome=Eugene|coautori=Peter Libby, Robert O. Bonow, Douglas P. Zipes, Douglas L. Mann|titolo=Braunwald's Heart Disease. A textbook of cardiovascular medicine|ed=8|anno=2008|isbn=978-1-4160-4105-4|editore=Saunders Elsevier|cid=Braunwald, 2008}}</ref>
Normalmente, gli atri sono separati da un setto, chiamato [[setto interatriale]]; se questo setto è difettoso o assente, il sangue ossigenato può fluire dall'atrio sinistro direttamente nella parte destra del cuore, mescolandosi al [[sangue venoso]], povero di ossigeno (o viceversa), configurando una situazione di [[shunt (medicina)|shunt]]. Questo può portare i livelli di ossigeno nel sangue arterioso a valori più bassi di quelli normali ([[ipossiemia]]).
Un DIA può non presentare segni o sintomi apprezzabili, soprattutto se il difetto è piccolo. La quantità di commistione del sangue determina il significato emodinamico del DIA<ref>{{cita libro | cognome= Hurst| nome= | titolo= Il Cuore (il manuale - 12ª edizione)| editore= McGraw-Hill| città= Milano| anno= 2009| isbn= 978-88-386-3943-2}}</ref>.▼
▲Un DIA può non presentare segni o sintomi apprezzabili, soprattutto se il difetto è piccolo. La quantità di commistione del sangue determina il significato emodinamico del DIA.<ref>{{cita libro | cognome= Hurst| nome= | titolo= Il Cuore (il manuale - 12ª edizione)| editore= McGraw-Hill| città= Milano| anno= 2009| isbn= 978-88-386-3943-2}}</ref>
== Eziologia ==
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* TBX20
In generale, la più comune causa di malformazioni cardiache è la trisomia 21, cioè [[sindrome di Down]]: il 40% dei soggetti
A queste si aggiungono mutazioni monogeniche a carico di geni non strutturali, ma implicati in importanti [[via di segnalazione|vie di segnalazione]], per cui le malformazioni cardiache si riscontrano all'interno di sindromi più o meno sistemiche:
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== Patogenesi ==
I DIA appartengono alla categoria degli ''shunt sinistro-destro'': le resistenze vascolari del [[circolo polmonare]] sono di gran lunga inferiori di [[Circolazione sistemica|quelle sistemiche]], e la
A seguito di un DIA si può assistere ad [[ipertensione polmonare]], ad un rischio maggiore di sviluppare scompenso cardiaco congestizio destro ([[insufficienza cardiaca]]), ad [[embolia paradossa]] (passaggio di un [[trombo]] dall'atrio destro a quello sinistro tramite il DIA).
=== Complicanze ===
Alcuni studi ancora in via di approfondimento segnalano che i portatori di forame ovale pervio
==Clinica==
Spesso inoltre
In genere tale anomalia è asintomatica perché se non vi è differenza di [[pressione]] tra i due atri il [[septum primum]] rimane immobile impedendo il passaggio di sangue da un atrio all'altro ([[shunt (medicina)|shunt]]) ma se si crea una forte differenza di pressione lo [[shunt (medicina)|shunt]] che si produce può essere causa di conseguenze molto gravi. Inoltre è stata rilevata una maggiore frequenza di FOP tra gli individui colpiti da [[ictus criptogenetico]] anche se l'esistenza di una [[correlazione (statistica)|correlazione]] è ancora controversa<ref name="Arias-Rivas-2013">{{Cita pubblicazione | cognome = Arias-Rivas | nome = S. |coautori= M. Rodríguez-Yáñez; A. López-Ferreiro; M. Santamaría-Cadavid; G. Fernández-Pajarín; JR. González-Juanatey; J. Castillo; M. Blanco | titolo = [Is necessary to perform a transthoracic echocardiogram in all the patients with cryptogenic stroke during hospitalization?]. | rivista = Rev Neurol | volume = 56 | numero = 10 |
Un DIA può essere diagnosticato mediante l'[[ecocardiogramma]] transesofageo (ETE)<ref>{{cita libro | cognome= Badano| nome=Luigi | coautori=Galderisi M., Muraru D., Mondillo S|titolo=Ecocardiografia multiplanare e tridimensionale real-time| editore=MB&Care Health and Science Publishing| città= Livorno| anno=2011| isbn=978-88-902-384-13}}</ref> o quello transtoracico (ETT)<ref name="Kilner-2011">{{Cita pubblicazione | cognome = Kilner | nome = PJ. | titolo = Imaging congenital heart disease in adults. | rivista = Br J Radiol | volume = 84 Spec No 3 |
=== Classificazione ===
* Difetti dell'''ostium secundum'': posto nella porzione centrale del setto (rappresenta più dell'80% dei casi);<ref>Claudio Rugarli, Filippo Crea, Medicina interna sistematica. Estratto. Malattie del sistema circolatorio, Vignate, Edra, 2019, p 217</ref>
* Difetti dell'''ostium primum'': difetto posto nella parte inferiore del setto;
* Difetti
* [[Atrio (anatomia)|Atrio]] singolo o comune▼
▲* Atrio singolo o comune
* Difetto interatriale misto
Il ''forame ovale pervio'' (FOP) consiste nella mancata naturale chiusura del ''[[septum primum]]'' e del ''[[septum secundum]]'' dopo la nascita.
Durante lo sviluppo [[prenatale]] il [[foro ovale di Botallo]] è infatti naturalmente aperto, per permettere la co-funzionalità dei sistemi cardiocircolatorî della [[gravida]] e del [[feto]].
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== Trattamento ==
L'intervento chirurgico resta la terapia migliore per risolvere il difetto. Sono in corso valutazioni relative ai diversi approcci: dalla minitoracotomia alla sternotomia, alla chiusura con approccio transfemorale e posizionamento di ''device''.<ref name="Poyrazoglu-2013">{{Cita pubblicazione | cognome = Poyrazoglu | nome = HH. |coautori= MK. Avsar; S. Demir; Z. Karakaya; T. Güler; F. Tor | titolo = Atrial septal defect closure: comparison of vertical axillary minithoracotomy and median sternotomy. | rivista = Korean J Thorac Cardiovasc Surg | volume = 46 | numero = 5 |
La chiusura chirurgica o transcatetere di un DIA corregge le anomalie emodinamiche e ne previene le complicanze: il tasso di mortalità successivo alla correzione del difetto è equiparabile a quello della popolazione generale.<ref name="Cheng-2013">{{Cita pubblicazione | cognome = Cheng | nome = Y. |coautori= H. Chen; W. Mohl; X. Liu; Z. Si |titolo = Totally endoscopic congenital heart surgery compared with the traditional heart operation in children. | rivista = Wien Klin Wochenschr | volume = 125 | numero = 21-22 |
== Note ==
== Bibliografia ==
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{{interprogetto}}
{{Portale|
[[Categoria:Cardiopatie congenite]]
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