John Paul Stevens: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
 
(9 versioni intermedie di 7 utenti non mostrate)
Riga 14:
|successore = [[Elena Kagan]]
|partito = [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Partito Repubblicano]]
|tendenza =
|titolo di studio =
|alma mater =
Line 41 ⟶ 40:
== Vita ==
Di famiglia ricca (che tuttavia soffrì economicamente durante la [[grande depressione]]), Stevens ha studiato lettere all'[[università di Chicago]] ottenendo il ''[[bachelor]]'' nel 1941. Si è poi arruolato nella [[United States Navy|marina]], dove è stato ufficiale dei servizi segreti nel teatro del Pacifico. Dopo la fine della guerra è rientrato nell'Illinois dove ha intrapreso gli studi di giurisprudenza alla [[Northwestern University]], laureandosi con lode nel 1947.
Nel 1942 Stevens ha sposato Elizabeth Jane Shereen, da cui ha divorziato nel 1979. Ha poi sposato Maryan Mulholland Simon. Stevens ha avuto quattro figli. E'È morto il 16 luglio [[2019]] a 99 anni, a seguito di un ictus, ed è stato sepolto nel [[Cimiterocimitero nazionale di Arlington]].
 
=== La carriera legale ===
Nel 1947-48 è stato assistente del giudice della Corte Suprema [[Wiley Rutledge]]. Rientrato a Chicago, ha lavorato in uno studio legale, cominciando a occuparsi di [[antitrust|diritto della concorrenza]]. Nel 1951 è stato consulente legale di una sottocommissione della commissione giustizia della [[Camera dei rappresentanti (degli Stati Uniti d'America)|Camera dei Rappresentanti]]. Nel 1952, di nuovo a Chicago, insieme ad alcuni giovani colleghi, ha fondato lo studio legale Rothschild, Stevens, Barry & Myers. Negli anni successivi si è specializzato nel settore antitrust, rivelandosi uno dei migliori avvocati del settore, e ha scritto alcune opere importanti sulla materia.<ref>John Paul Stevens, Exemptions from Antitrust Coverage, 37 Antitrust L.J. 706 (1972); John Paul Stevens, Cost Justification, 8 Antitrust Bull. 413 (1963); John Paul Stevens, The Regulation of Railroads, 19 Antitrust L.J. 355 (1961); John Paul Stevens, The Robinson-Patman Act Prohibitions, 38 Chicago Bar Rec. 310 (1956); John Paul Stevens, Tying Arrangements, in Northwestern Antitrust Conference on the Antitrust Laws and the Attorney General's Committee Report (1955); John Paul Stevens, Defense of Meeting the Lower Price of a Competitor, in 1953 Summer Institute on Federal Antitrust Laws, University of Michigan Law School; Book Review, 28 Notre Dame L. Rev. 430 (1952); Edward R. Johnston & John Paul Stevens, Monopoly or Monopolization – A Reply to Professor Rostow, 44 Ill. L. Rev. 269 (1949).</ref>
 
Nel 1969 è stato scelto come consulente legale dalla commissione d'inchiesta che doveva investigare su alcune accuse di corruzione rivolte a due giudici della Corte Suprema dell'Illinois. Si pensava che la commissione avrebbe coperto lo scandalo, ma le indagini approfondite di Stevens portarono infine alle dimissioni degli accusati.<ref>Manaster, Kenneth A. (2001). ''Illinois Justice: The Scandal of 1969 and the Rise of John Paul Stevens''. Chicago, Illinois: University of Chicago Press.</ref>
Line 66 ⟶ 65:
Stevens non condivide la posizione secondo cui l'attività del giudice consiste puramente nell'applicazione del testo scritto della costituzione e della legge, escludendo ogni altra considerazione. Ha spiegato che «il [[parlamento]] lavora veramente insieme ai giudici, contrariamente all'idea che la legge così com'è scritta sia completamente definita in se stessa. Si intende che vi sono aree di interpretazione che dovranno essere definite in seguito, e i legislatori contano su ciò. Questo fa parte del funzionamento del sistema, e si vede chiaramente che non sono parti dello stato completamente separate, ma lavorano insieme».<ref name=toobin/> Esiste dunque uno spazio per l'interpretazione della legge da parte del giudice, che può basarsi anche su elementi come la storia legislativa, gli obiettivi del legislatore, le conseguenze delle proprie decisioni. Questo porta a considerare Stevens come un giurista di orientamento realista, e lo distingue da colleghi più conservatori, come ad esempio [[Antonin Scalia]], che hanno un orientamento di tipo formalista.
 
Nel 2003 un'analisi statistica delle caratteristiche di voto dei giudici della Corte ha individuato Stevens come il più progressista.<ref>[{{Cita web |url=http://pooleandrosenthal.com/the_unidimensional_supreme_court.htm |titolo=The Unidimensional Supreme Court, 10 luglio 2003.] |accesso=3 aprile 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120113065927/http://pooleandrosenthal.com/the_unidimensional_supreme_court.htm |dataarchivio=13 gennaio 2012 |urlmorto=sì }}</ref><ref>Lawrence Sirovich, [http://www.pnas.org/cgi/reprint/1132164100v1 "A Pattern Analysis of the Second Rehnquist Court,"] Proceedings of the [[United States National Academy of Sciences|National Academy of Sciences]] 100 (24 giugno 2003).</ref>
 
La sua giurisprudenza è stata spesso descritta come molto personale, o addirittura eccentrica, per la sua abitudine di scrivere molte opinioni aggiuntive alle sentenze, sia in accordo che in dissenso con la maggioranza. Inoltre scrive personalmente la prima bozza di ogni opinione, a differenza di quanto fanno di solito i suoi colleghi, che tendono a delegare questo compito a un assistente.
Line 95 ⟶ 94:
 
=== Guerra al terrorismo ===
Stevens ha avuto un ruolo importante nelle decisioni della Corte che hanno dichiarato illegali alcune delle modalità scelte dall'amministrazione Bush per condurre la [[Guerra in Afghanistan (2001 - in corso2021)|guerra in Afghanistan]] e la [[Guerra al terrorismo|lotta al terrorismo islamico]].
 
Nel 2004 ha scritto l'opinione di maggioranza in Rasul v. Bush<ref>[http://supreme.justia.com/us/542/466/index.html Rasul v. Bush, 542 U.S. 466 (2004)] su Justia.com</ref>, che ha stabilito che la base di [[Campo di prigionia di Guantánamo|Guantanamo]] non si trova al di fuori della giurisdizione dei tribunali americani, e che quindi gli stranieri ivi detenuti godono del diritto all'[[habeas corpus]]. Nel 2006 ha scritto l'opinione di maggioranza in Hamdan v. Rumsfeld<ref>[http://supreme.justia.com/us/548/557/index.html Hamdan v. Rumsfeld, 548 U.S. 557 (2006)] su Justia.com</ref> che dichiarava illegali le commissioni militari appositamente create dall'amministrazione Bush per processare i combattenti nemici detenuti a Guantanamo. La sentenza definiva le commissioni illegali perché le loro «strutture e procedure violano sia il codice penale militare degli Stati Uniti sia le quattro [[convenzioni di Ginevra]] del 1949.»
 
=== Il caso Chevron ===
Nel 1984 Stevens ha scritto l'opinione di maggioranza in Chevron U.S.A., Inc. v. Natural Resources Defense Council, Inc.<ref>[http://supreme.justia.com/us/467/837/index.html Chevron U.S.A., Inc. v. Natural Resources Defense Council, Inc., 467 U.S. 837 (1984)] su Justia.com</ref> (1984), che è divenuta la sentenza più citata nella storia della Corte Suprema<ref>Breyer, Stewart, Sunstein & Vermeule, ''Administrative Law & Regulatory Policy'', p. 247.</ref> Essa fissa i criteri con cui i tribunali esaminano le interpretazioni che le agenzie amministrative danno delle leggi che regolano i loro stessi compiti. Se la legge esprime la volontà del [[Congresso degli Stati Uniti d'America|Congresso]] in modo non ambiguo, il tribunale la deve applicare direttamente. Se la legge è poco chiara, si deve ritenere che il Congresso abbia delegato all'agenzia l'interpretazione della legge; in questo caso i tribunali devono accettare l'interpretazione dell'agenzia, a meno che sia «arbitraria, incostante o manifestamente contraria alla legge». Tuttavia in seguito Stevens si è mostrato meno incline dei suoi colleghi ad accettare le interpretazioni delle agenzie.
 
=== Bush v. Gore ===
Line 107 ⟶ 106:
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
| immagine = Presidential Medal of Freedom (ribbon).png|100px
| nome_onorificenza = Medaglia Presidenziale della Libertà (Stati Uniti d'America)
| collegamento_onorificenza = Medaglia Presidenzialepresidenziale della Libertàlibertà
| motivazione =
| data = [[Washington]], 29 maggio 2012<ref>[https://edition.cnn.com/2012/05/29/us/medal-of-freedom/index.html CNN]</ref>
|data=2012
}}}
 
== Note ==
Line 132 ⟶ 131:
 
[[Categoria:Giudici della Corte Suprema degli Stati Uniti d'America]]
[[Categoria:Sepolti nel Cimitero nazionale di Arlington]]