Posta (comune): differenze tra le versioni

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|Stato = ITA
|Stemma = Posta (Italia)-Stemma.png
|Bandiera = Posta_(Italia)-Gonfalone.png
|Voce stemma =
|Voce bandiera =
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|Aggiornamento abitanti = 31-1-2022
|Sottodivisioni = [[Bacugno]], Figino, Fontarello, Picciame, Steccato, [[Villa Camponeschi]], Laculo, Cerqua, Favischio, Sigillo.
|Divisioni confinanti = [[Borbona]], [[Cittareale]], [[Leonessa (Italia)|Leonessa]], [[Micigliano]], [[Montereale]] (AQ)
|Zona sismica = 1
|Gradi giorno = 2734
|Nome abitanti = Postaroli o apositani
|Patrono = [[San Felice (Uzáli)|Sansan Felice]],Sant’Antonio sant’Antonio
|Festivo = 16 giugno, 18 Gennaio
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Posta (province of Rieti, region Lazio, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Posta nella provincia di Rieti
|Diffusività =
}}
 
'''Posta''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 566 abitanti della [[provincia di Rieti]] nel [[Lazio]]. Fino al 1927 faceva parte della [[provincia dell'Aquila]], in [[Abruzzo]] e, dal 1233 al 1861, per più di 600 anni, è stato parte integrante del [[giustizierato d'Abruzzo]] e della provincia [[Abruzzo Ulteriore Secondo]], nel [[distretto di Cittaducale]], con capoluogo [[L'Aquila]].<ref>{{collegamento interrotto|1=http://ilcentro.gelocal.il/laquila/cronaca/2012/08/14/comuni-reatini-pronti-a-lasciare-il-lazio-1.5546103 |data=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref><ref>{{Cita web | url = https://www.ilcentro.it/l-aquila/comuni-reatini-pronti-a-lasciare-il-lazio-1.1120541 | titolo = Comuni reatini pronti a lasciare il Lazio | autore = Enrico Nardecchia | sito = [[il Centro]] | data = 14 agosto 2012 | accesso = 7 gennaio 2023 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180509125330/https://www.ilcentro.it/l-aquila/comuni-reatini-pronti-a-lasciare-il-lazio-1.1120541 | dataarchivio = 9 maggio 2018 | urlmorto = no }}</ref>
 
==Geografia fisica==
===Territorio===
[[File:Gran_Sasso_visto_da_Terminillo_(1918212022).jpg|thumb|left|Valle Scura dal [[Monte Valloni]]]]
Il Comune è posto nel reatino, all'estremità nord delle ''[[Gole del Velino]]'', lungo il corso del [[Velino (fiume)|fiume Velino]] e della [[Via Salaria]] nel tratto che collega [[Antrodoco]] ad [[Amatrice]], a nord-est del massiccio del [[Terminillo]] e ai confini con l'[[Abruzzo]] a est. L'ambiente è tipicamente montano e in esso rientrano le seguenti comecime montuose, appartenenti al massiccio del Terminillo:
 
* [[Monte I Porcini]] - 1 981,6 m
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=== L'antico Castrum: gli edifici storici dentro le mura del nuovo abitato ===
[[File:"La Terra" di Posta.jpg|sinistra|miniatura|Dietro le antiche fortificazioni ancora visibili della parte alta del paese (La Terra), vediamo subito un edificio color arancio che corrisponde al palazzo della Gabella, antica residenza signorile di Margherita D'Austria. Immediatamente a destra la chiesa di San Francesco (o S. Matteo) riconoscibile grazie al campanile. Dietro a quest'ultimo vi è il convento di San Francesco non visibile dalla foto. (foto scattata da Colle Machilone, dove sorgeva il castello)]]
La parte più antica del paese, costruita dalla parte opposta rispetto al Castello di Machilone e dentro le mura, era caratterizzata da tre edifici "cardine" per l'assetto sociale, tutt'oratuttora esistenti e visitabili.
Dall’alto verso il basso,: Ilil convento di San Francesco, la chiesa con il campanile ed infine, il palazzo che in epoca moderna fu adibito a caserma dei Carabinieri. Le tre parti nascono in momenti storici differenti e non sempre perfetta-menteperfettamente definiti.
 
==== La chiesa di San Francesco (San Matteo) ====
L’edificazione è ricondotta alla prima metà del 1200, tra il 1210 ed il 1225. La lapide che si trova alla destra del coro della chiesa, riporta la dicitura: “...la chiesa fu costruita in onore di Dio e dedicata al S. Apostolo di Cristo Matteo per volontà del Serafico Patriarca Francesco”. Da questo comprendiamo come, all’epoca della costruzione, questa fosse un oratorio dedicato a San Matteo e non al Santo di Assisi come è comune definirla oggi. È naturale pensare che, con il passare degli anni, la gente abbia desiderato chiamarla impropriamente “di San Francesco” per tramandare la consapevolezza che la sua edificazione, sia probabilmente avvenuta per volere del Santo.
 
L’antico oratorio si trovava addossato alla struttura del convento, in fondo a sinistra osservando l’edificio dinanzi ilal portone d’ingresso principale, ed era sicuramente molto più piccolo rispetto alle dimensioni attuali della chiesa. Avendo subito numerosi ampliamenti, specialmente dal XVI al XVIII secolo, ne è stata mutata la forma originale. A questo periodo risale anche la fusione e la collocazione della campana più grande che riporta sul corpo la data 1349. Sempre del 1300 è l’opera più preziosa che sia stata rinvenuta all’interno di San Francesco, la croce processionale lignea che ora è collocata nel Museo Civico di Rieti, lì dislocata poco dopo il suo ritrovamento, non potendo essere custodita in quello stesso luogo in rovina.
 
==== Il Convento ====
[[File:Posta - Convento di San Francesco 02.jpg|thumb|[[Convento di San Francesco]]]]
Il vero e proprio convento è probabilmente sorto in epoca più moderna rispetto alla struttura che alla nascita, ne incarnava la funzione e che non poteva essere definita propriamente come un convento. Infatti, nello stesso posto dove attualmente troviamo questo edificio, all’epoca in cui era ancora attivo il Castello di Machilone (1200), vi si trovava già il Mercato (del castello). Risulta logico, credere che vi fosse anche un luogo che fungesse da riparo e ricovero, non solo per i frati e gli uomini di chiesa, così che la piazza del mercato, potesse offrire sia un luogo per la preghiera che per il riparo. Non vi è quindi una data esatta per quanto riguarda l’edificazione del convento anche se era sicuramente già presente ai primi tempi del francescanesimo e apparteneva alla custodia del Regno di Napoli di cui faceva parte insieme a Machilone. Il convento rimase sempre abitato e ristrutturato dopo eventi di devastazione quali il terremoto del 1294 e quello del 1703. I frati furono costretti ad abbandonarlo solo dopo il 1811 a causa delle leggi napoleoniche.
 
==== Il Palazzo della Gabella ====
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Posta si trova lungo la [[Strada Statale 4 Via Salaria|strada statale 4]], l'antica [[Via Salaria]], che la collega da un lato a [[Rieti]] e [[Roma]] sul [[Mar Tirreno|Tirreno]], e dall'altro ad [[Ascoli Piceno]] e [[San Benedetto del Tronto]] sull'[[Mare Adriatico|Adriatico]]. Si tratta di una strada ad una carreggiata, che in direzione Ascoli ha caratteristiche di strada a [[scorrimento veloce]]; invece i lavori di adeguamento non sono stati ancora eseguiti nel tratto da Posta a Rieti, e sono attualmente in corso nel tratto Posta-[[Micigliano]].
 
A Posta la Salaria si incrocia con la [[strada statale 471 di Leonessa]], che collega la città da un lato a [[Leonessa (Italia)|Leonessa]] (RI) e dall'altro a [[Borbona]] (RI) e [[Montereale]] (AQ).
 
=== Ferrovie ===
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== Amministrazione ==
Nel [[1927]], a seguito del [[riordino delle circoscrizioni provinciali]] stabilito dal regio decreto n. 1 del 2 gennaio [[1927]], per volontà del governo fascista, quando venne istituita la [[provincia di Rieti]], Posta passò dalla [[provincia dell'Aquila]] a quella di Rieti.
{| class="wikitable"
|+
! colspan="2" |Periodo
!Primo Cittadino
!Partito
!Carica
!Note
|-
|1995
|1999
|Carlo Alberto Vincifori
|[[lista civica]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
|-
|1999
|2004
|Giovanni Angelini
|[[lista civica]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
|-
|2004
|2009
|Giovanni Angelini
|[[lista civica]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|2º mandato
|-
|2009
|2014
|Luigi Cesaretti
|[[lista civica]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
|-
|2014
|2019
|Serenella Clarice
|[[lista civica]] Cambiare si può
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
|-
|2019
|in carica
|Achille Pacifici
|[[lista civica]] Andare avanti
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|
}|}
 
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|[[2004]]|[[2009]]|Giovanni Angelini|[[lista civica]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|
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===Altre informazioni amministrative===
* Fa parte della [[Comunità Montana]] "[[comunità montana del Velino|Velino]]".