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[[File:Laparoscopic stomach surgery.jpg|thumb|Operazione chirurgica in [[laparoscopia]]. (colecistectomia)]]
La '''chirurgia''' (da ''χείρ,'' mano e ''ἔργον'', opera) è una branca della [[medicina]] che utilizza tecniche manuali e strumentali per il trattamento di condizioni patologiche.
 
Nel corso dell'ultimo secolo, lo sviluppo delle conoscenze, la specificità di approccio a determinate malattie ed il loro incremento, problemi organizzativi, i chirurgi hanno reso necessario suddividere la ''Chirurgiachirurgia Generale''generale in numerose branche specialistiche.: Alcunealcune dedicate alla medesima [[Patologiapatologia generale]]: ''Chirurgia(ad Oncologica''esempio, la chirurgia oncologica), altre volte dedicate, invece, a quella specifica d'organo o di apparato: ''Cardiochirurgia''([[cardiochirurgia]], ''Chirurgia[[chirurgia Toracica''orale]], [[chirurgia toracica]]) o, ancora, alla medesima finalità: ''Chirurgia([[chirurgia Plasticaplastica]] e Ricostruttiva'',ricostruttiva) o caratterizzate da tecniche peculiari: ''Chirurgia([[chirurgia Laparoscopica''laparoscopica]], ''Chirurgia[[chirurgia Robotica''robotica]], ''Chirurgiachirurgia Endoscopica''endoscopica).
[[File:Laparoscopic stomach surgery.jpg|thumb|Operazione chirurgica in [[laparoscopia]].]]
 
In alcuni casi esistono, nell'ambito della stessa branca, ulteriori specializzazioni;, come, ad esempio, la ''[[Chirurgiachirurgia della mano]]'' nell'ambito di quella ortopedica (o di quella plastica).
Per '''chirurgia''' (gr: ''cheirourgia'' da ''χείρ, χειρός'', mano ed ''ἔργον'', opera) etimologicamente si intende un'attività lavorativa manuale.
 
Trasversale a questivari tipi di chirurgia, abbiamo la microchirurgia che prevede l'uso di strumentazione quanto mai delicata e finissima, qualicome lenti telescopiche o microscopio con autofocus per l'ingrandimento del campo operatorio,. perQuesto permette di ottenere la massima precisione e di minimizzare le cosiddette "sequele", ovvero danni ai tessuti sani adiacenti alla zona di intervento che vengono interessati da imprecisioni oppure da una maggiore asportazione cautelativa (come avviene, ad esempio, in caso di sospetto di [[tumore]]).
Nel corso dell'ultimo secolo lo sviluppo delle conoscenze, la specificità di approccio a determinate malattie ed il loro incremento, problemi organizzativi, i chirurgi hanno reso necessario suddividere la ''Chirurgia Generale'' in numerose branche specialistiche. Alcune dedicate alla medesima [[Patologia generale]]: ''Chirurgia Oncologica'', altre volte a quella specifica d'organo o di apparato: ''Cardiochirurgia'', ''Chirurgia Toracica'', o ancora alla medesima finalità: ''Chirurgia Plastica e Ricostruttiva'', o caratterizzate da tecniche peculiari: ''Chirurgia Laparoscopica'', ''Chirurgia Robotica'', ''Chirurgia Endoscopica''.
 
Trasversale a questi tipi di chirurgia, abbiamo la microchirurgia che prevede l'uso di strumentazione quanto mai delicata e finissima, quali lenti telescopiche o microscopio con autofocus per l'ingrandimento del campo operatorio, per ottenere la massima precisione e minimizzare le cosiddette "sequele", tessuti sani adiacenti alla zona di intervento che vengono interessati da imprecisioni oppure da una maggiore asportazione cautelativa (come avviene ad esempio in caso di sospetto di [[tumore]]).
 
In alcuni casi esistono, nell'ambito della stessa branca, ulteriori specializzazioni; come ad esempio la ''[[Chirurgia della mano]]'' nell'ambito di quella ortopedica.
 
== Storia ==
{{vedi anche|Storia della chirurgia}}
[[ImageFile:Acquapendente - Operationes chirurgicae, 1685 - 2984755.tif|thumb|''Operationes chirurgicae'', 1685 ({{cita BEIC}})]]
Il primo a sistematizzare la chirurgia è l'asceta e medico indiano [[Sushruta|Suśruta]] (o Sushruta), (Devanagari सुश्रुत, un aggettivo con significato di "molto famoso"), vissuto nel 1600 a.C. circa; da lui vengono descritti settori della pratica come la [[neurochirurgia]], la chirurgia plastica, l'[[ortopedia]], la [[tossicologia]], la [[psichiatria]] e la deontologia del medico.
Le sue nozioni costituiscono le basi di molti testi come il Manusmṛti, che parlano già della [[variolizzazione]].
In seguito [[Avicenna]] riuscendo a conciliare la letteratura medica greca, indiana ( e indirettamente anche quella cinese ) con quella islamica riesce eseguire la prima operazione per curare la [[cataratta]] oltre che dar vita all'[[ottica]] e [[chirurgia moderna]]. In seguito alla caduta della Spagna [[islam]]ica, queste conoscenze verranno trasmesse in Occidente, dove dopo la [[rivoluzione scientifica]] troveranno spazio fino a diventare uno dei fondamenti della medicina moderna.
Nel [[1761]] il grande anatomicoanatomista forlivese [[GiovanGiovanni Battista Morgagni]] pubblica il "''De sedibus et causis morborum per anatomen indagatis"''", un'opera fondamentale, frutto di uno studio accurato dei reperti autoptici raccolti in decenni di attività a [[Bologna]], [[Venezia]] e soprattutto [[Padova]]. Con lui nasce il moderno concetto di [[malattia]].
 
La malattia considerata come ''la rottura del normale equilibrio dell'organismo, dovuta ad alterazione della struttura o funzione di uno o più organi danneggiati da agenti esterni o interni e che si manifesta con segni e [[sintomi]] caratteristici'', era un concetto fino ad allora sconosciuto, a parte qualche intuizione geniale ma rimasta tale. Con conseguenze negative soprattutto sotto due aspetti: impossibilità di prevenire alcune patologie quali quelle [[malattia infettiva|infettive]], responsabili di [[epidemia|epidemie]] che hanno falcidiato l'umanità, e impossibilità di prescrivere terapie causali.
Nel [[1761]] il grande anatomico forlivese [[Giovan Battista Morgagni]] pubblica il "''De sedibus et causis morborum per anatomen indagatis''", un'opera fondamentale, frutto di studio accurato dei reperti autoptici raccolti in decenni di attività a [[Bologna]], [[Venezia]] e soprattutto [[Padova]]. Con lui nasce il moderno concetto di [[malattia]].
[[File:1753 Traversi Operation anagoria.JPG|thumb|upright=1.3|Operazione di chirurgia dipinta da [[Gaspare Traversi]] (1753)]]
In realtà, per molte patologie il rapporto causa-effetto risultava comunque evidente, come negli episodi traumatici in cui l'evento vulnerante determinava sintomi e segni immediatamente palesi sulle strutture esterne e quindi visibili del corpo: [[contusione|contusioni]], [[ferita|ferite]], [[emorragia|emorragie]], [[frattura (medicina)|fratture]]. Ma anche su quelle interne, come era possibile osservare nella [[traumatologia]] aperta addominale e toracica, da sempre molto frequente per gli eventi bellici che hanno ininterrottamente segnato la storia dell'uomo.
 
In molti altri casi invece anche se i segni della malattia risultavano evidenti ([[ernia|tumefazioni erniarie]], [[gozzo endemico|gozzi tiroidei]], [[tumore|tumori]] cutanei, [[varici]] e [[varicocele|varicoceli]], etc.), la loro [[eziologia]] rimaneva sconosciuta. In ogni caso, sarà stata appunto questa evidenza a sollecitare una risposta terapeutica, prima "istintiva" e poi più ragionata, che nel corso dei secoli costituirà la base empirica su cui poggia tutta la chirurgia antica. Scheletri risalenti all'epoca del [[neolitico]] mostrano esiti di fratture consolidate e di trapanazioni craniche con segni di [[rigenerazione ossea]], testimonianza di interventi seguiti da [[guarigione]].
La malattia considerata come ''la rottura del normale equilibrio dell'organismo dovuta ad alterazione della struttura o funzione di uno o più organi danneggiati da agenti esterni o interni e che si manifesta con segni e [[sintomi]] caratteristici'' era un concetto fino ad allora sconosciuto, a parte qualche intuizione geniale ma rimasta tale. Con conseguenze negative soprattutto sotto due aspetti: impossibilità di prevenire alcune patologie quali quelle [[malattia infettiva|infettive]] responsabili di [[epidemia|epidemie]] che hanno falcidiato l'umanità e impossibilità di prescrivere terapie causali.
 
In realtà, per molte patologie il rapporto causa-effetto risultava comunque evidente, come negli episodi traumatici in cui l'evento vulnerante determinava sintomi e segni immediatamente palesi sulle strutture esterne e quindi visibili del corpo: [[contusione|contusioni]], [[ferita|ferite]], [[emorragia|emorragie]], [[frattura (medicina)|fratture]]. Ma anche su quelle interne, come era possibile osservare nella [[traumatologia]] aperta addominale e toracica, da sempre molto frequente per gli eventi bellici che hanno ininterrottamente segnato la storia dell'uomo.
 
In molti altri casi, invece, anche se i segni della malattia risultavano evidenti ([[ernia|tumefazioni erniarie]], [[gozzo endemico|gozzi tiroidei]], [[tumore|tumori]] cutanei, [[varici]] e [[varicocele|varicoceli]], etc.), la loro [[eziologia]] rimaneva sconosciuta.
In ogni caso, sarà stata appunto questa evidenza a sollecitare una risposta terapeutica, prima "istintiva" e poi più ragionata, che nel corso dei secoli costituirà la base empirica su cui poggia tutta la chirurgia antica.
 
Scheletri risalenti all'epoca del [[neolitico]] mostrano esiti di fratture consolidate e di trapanazioni craniche con segni di rigenerazione ossea, testimonianza di interventi seguiti da guarigione.
[[File:Trepanerat kranium, Nordisk familjebok.png|thumb|Cranio con foro da trapanazione]]
 
Così la storia documentata più antica, risalente a circa tremila anni fa, ci tramanda una chirurgia in grado di utilizzare tecniche e [[strumento chirurgico|strumenti]] sempre più sofisticati, con utilizzo strumentale di leghe metalliche, e chirurghi dotati di straordinaria abilità manuale.
 
Una chirurgia quindi arte ancestrale, straordinariamente efficace nella sua praticità, ma relegata a un ruolo subalterno rispetto alla medicina. Così, come è possibile osservare in tutte le antiche civiltà, mentre la figura professionale del medico (il quale, incapace di spiegare la malattia, per giustificarla doveva necessariamente attingere a nozioni filosofiche, astrologiche, religiose, esoteriche che comunque lo lasciavano impotente sotto l'aspetto terapeutico) finì con l'identificarsi in quelle nobili di [[sacerdote]], [[astrologo]], [[filosofo]] o esoteriche di [[mago]], [[sciamano]], [[stregone]], all'altro estremo si collocava il chirurgo, capace di guarire alcune patologie e di spiegarne molte, ma relegato tra le categorie volgari, quelle che praticavano le arti minori, spesso considerate sconvenienti.
Una chirurgia quindi arte ancestrale, straordinariamente efficace nella sua praticità ma relegata ad un ruolo subalterno rispetto alla medicina.
Così, come è possibile osservare in tutte le antiche civiltà, mentre la figura professionale del medico (il quale, incapace di spiegare la malattia, per giustificarla doveva necessariamente attingere a nozioni filosofiche, astrologiche, religiose, esoteriche che comunque lo lasciavano impotente sotto l'aspetto terapeutico) finì con l'identificarsi in quelle nobili di [[sacerdote]], [[astrologo]], [[filosofo]] o esoteriche di [[mago]], [[sciamano]], [[stregone]], all'altro estremo si collocava il chirurgo, capace di guarire alcune patologie e di spiegarne molte, ma relegato tra le categorie volgari, quelle che praticavano le arti minori, spesso considerate sconvenienti.
 
Un antagonismo evidente già nel [[giuramento di Ippocrate]], che vieterà tassativamente di ‘''"praticare il taglio della pietra'''", la [[litotomia]], ritenuta atto chirurgico indegno di un medico, o che vedrà {{cn|la [[Chiesa (istituzionecomunità)|Chiesa]] medioevale avocare a sé la medicina rifiutando in modo assoluto la pratica chirurgica perché cruenta e spregevole}}, per arrivare alla fine del XVII secolo quando ancora accadeva che un chirurgo, passando a studiare medicina per emancipare la propria condizione, era obbligato a sottoscrivere un atto notarile con il quale si impegnava a non praticare più atti operatori.
 
La storia della chirurgia può essere distinta, sia pure arbitrariamente, in tre fasi storiche:
* [[Chirurgiachirurgia antica]], dalla preistoria alla scoperta dell'[[Asepsi|antisepsi]] e dell'[[anestesia]];
* [[Chirurgiachirurgia moderna]], fino alla scoperta degli [[Antibiotico|antibiotici]];
* [[Chirurgiachirurgia attuale]], quella dei [[trapianto|trapianti]] e delle grandi applicazioni tecnologiche in chirurgia.
 
== Caratteristiche ==
* [[Chirurgia antica]], dalla preistoria alla scoperta dell'[[Asepsi|antisepsi]] e dell'[[anestesia]]
La chirurgia può essere identificata nella [[scienza]] che si occupa di studiare quelle [[malattia|malattie]] che potendo essere curate con le mani vengono appunto dette chirurgiche. Considerata una branca delle ''scienze'' mediche, in realtà riveste pari dignità, come testimonia la storia della sua evoluzione, delle contrapposizioni e dei percorsi diversificati rispetto alla medicina nel corso di molti secoli e la definitiva riunificazione in un corso di studi [[università|universitari]] comune che conferisce appunto la [[laurea]] in Medicinamedicina '''e''' Chirurgiachirurgia.
* [[Chirurgia moderna]], fino alla scoperta degli [[Antibiotico|antibiotici]]
* [[Chirurgia attuale]], quella dei trapianti e delle grandi applicazioni tecnologiche in chirurgia.
 
SiEssa si interessa dei vari aspetti ([[eziologia]], [[diagnosi]], [[terapia]]) di ''tutte'' le patologie di sua pertinenza e pertanto è detta '''Chirurgiachirurgia Generale'''generale. MaTuttavia anche di molte malattie considerate '''mediche''' e che possono diventare '''chirurgiche''' per vari motivi: complicazioni, non responsività alla terapia farmacologica, scelte del paziente.
== Caratteristiche ==
 
In effetti essa si identifica nella [[scienza]] che si occupa di studiare quelle [[malattia|malattie]] che potendo essere curate ''con le proprie mani'' vengono appunto dette ''chirurgiche''.
Prima di un intervento chirurgico in genere è richiesto il [[consenso informato]] del paziente, e una valutazione rischi-benefici dell'operazione, considerate possibili complicanze o rari esiti di sequele locali (quali [[cicatrice|cicatrici]], [[ipotrofia]] o [[fibrosi]] dei tessuti, [[ipotonia]] o limitazione all'[[Abduzione (fisiologia)|abduzione]] del muscolo, [[disestesia]], alterazioni del profilo o del [[linfedema|circolo linfatico]]), prevenibili con la tecnica o trattabili successivamente.
Considerata una branca delle ''scienze'' mediche, in realtà riveste pari dignità, come testimonia la storia della sua evoluzione, delle contrapposizioni e dei percorsi diversificati rispetto alla medicina nel corso di molti secoli e la definitiva riunificazione in un corso di studi [[università|universitari]] comune che conferisce appunto la [[laurea]] in Medicina '''e''' Chirurgia.
 
Gli interventi chirurgici si suddividono in tre macrocategorie, in elezione, d’urgenza, in emergenza.
 
La chirurgia elettiva può essere eseguita in regime ambulatoriale, in day surgery oppure in week surgery, è programmata, ovvero nella fase precedente all’ intervento, il paziente esegue una terapia preparatoria, atta ad ottimizzare la miglior riuscita della procedura.
 
La chirurgia d’urgenza deve essere eseguita entro poche ore dall'esecuzione della diagnosi, un intervento tempestivo può garantire un risultato migliore della procedura ed è necessario per salvaguardare i parametri vitali del paziente.
 
L'intervento chirurgico in emergenza viene eseguito entro pochi minuti dall'accertamento della diagnosi, il paziente ha almeno una delle funzioni vitali compromesse e la procedura chirurgica risulta essere l’unica risorsa per scongiurare il decesso del soggetto.
Si interessa dei vari aspetti ([[eziologia]], [[diagnosi]], [[terapia]]) di ''tutte'' le patologie di sua pertinenza e pertanto è detta '''Chirurgia Generale'''. Ma anche di molte malattie considerate '''mediche''' e che possono diventare '''chirurgiche''' per vari motivi: complicazioni, non responsività alla terapia farmacologica, scelte del paziente.
 
== Chirurgie specialistiche ==
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* [[Chirurgia d'urgenza]]
* [[Chirurgia generale]]
* [[Chirurgia maxillo -facciale]]
* [[Chirurgia odontostomatologica]]
* [[Chirurgia pediatrica]]
* [[Chirurgia plastica|Chirurgia plastica e ricostruttiva]]
* [[Chirurgia toracica]]
* [[Chirurgia vascolare]]
* [[Ginecologia|Ginecologia e Ostetriciaostetricia]]
* [[Neurochirurgia]]
* [[Oftalmologia]]
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== Collegamenti esterni ==
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* {{Treccani|chirurgia}}
 
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