Champa: differenze tra le versioni

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{{Stato storico
[[File:VietnamChampa1.gif|thumb|Carta con le suddivisioni politiche dell'Asia sud-orientale all'incirca nel [[1100]]. Il territorio del Champa, in verde, si trova lungo la costa del moderno Vietnam meridionale. A nord di esso si trova [[Dai Viet]] e ad occidente l'[[impero Khmer]].]]
|nomeCorrente = Regno di Champa
Il regno del '''Champa''' (''Chiêm Thành'' nelle fonti sino-vietnamite), del [[Chăm (popolo)|popolo Chăm]], fiorì nell'attuale [[Vietnam]] centro-meridionale tra il [[VII secolo|VII]] e il [[XV secolo]] ed ebbe il suo apogeo nel [[IX secolo|IX]] e [[X secolo]].
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[[File:VietnamChampa1.gif|thumb|didascalia = Carta con le suddivisioni politiche dell'[[Asia sud-orientale]] all'incirca nel [[1100]]. Il territorio del Champa, in verde, si trova lungo la costa del moderno Vietnam meridionale. A nord di esso si trova [[Dai Viet]] eed ad occidente l'[[imperoImpero Khmer]].]]
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|motto =
|lingua ufficiale = [[Lingue chamiche]], [[lingua sanscrita|sanscrito]], antico malese
|lingua =
|capitale principale =
*[[Indrapura (Champa)|Indrapura]] <small>(875–978)</small>
*[[Vijaya (Champa)|Vijaya]] <small>(978–1485)</small>
*[[Phan Rang-Tháp Chàm|Panduranga]] <small>(1485–1832)</small>
|altre capitali =
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|forma di stato = Monarchia
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|elenco capi di governo =
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|inizio = 192
|primo capo di stato =
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|fine = 1832
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|stato successivo = [[Dinastia Nguyễn]]
|evento finale = Annessione di Pandurangga alla [[dinastia Nguyễn]] del regno di Vietnam
|stato attuale = {{VIE}}<br/>{{CAM}}<br/>{{LAO}}
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|religioni preminenti = Religione chamica, [[induismo]] e [[buddhismo]], in seguito [[Islam]]
|religione di stato =
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|classi sociali =
}}
 
Il regno del '''Champa''' (''Chiêm Thành'' nelle fonti sino-vietnamite), del [[Chăm (popolo)|popolo Chăm]], fiorì nell'attuale [[Vietnam]] centro-meridionale tra il [[VII secolo|VII]] ed il [[XV secolo]] ed ebbe il suo apogeo nel [[IX secolo|IX]] e [[X secolo]].

Fu preceduto nella regione dal regno chiamato nelle fonti cinesi "''Lin-yi''" o "''Lâm Âp''", sorto nel [[192]]. Declinò gradualmente sotto la costante pressione espansionistica del [[Dai Cô Viêt]], che corrispondeva in origine all'attuale Vietnam settentrionale. Nel [[1471]] i Vietnamiti saccheggiarono l'allora capitale del regno, Vijaya, mentre il principato meridionale di Panduranga divenne vassallo dell'impero vietnamita, fino alla sua annessione definitiva ad opera dell'imperatore [[Minh MangMạng]] nel [[1822]]-[[1832]].
 
== Geografia storica ==
Tra il VII eed il XV secolo il regno del Champa inclusecomprendeva lei territori delle moderne province vietnamite di [[provincia di Quang Nam (provincia)|Quảng Nam]], di [[provincia di Quang Ngai (provincia)|Quảng Ngãi]], di [[provincia di Binh Dinh (provincia)|Bình Định]], di [[provincia di Phu Yen (provincia)|Phú Yên]], di [[Khanprovincia Hoadi (provincia)Khanh Hoa|Khánh Hòa]], di [[provincia di Ninh Thuan (provincia)|Ninh Thuận]] e di [[provincia di Binh Thuan (provincia)|Bình Thuận]].
 
IlFacevano regnoparte comprendevadel Champa anche le zone montuose ada ovest della pianura costiera e si estese in alcuni periodi sinoarrivò a controllare zone dell'odierno [[Laos]], ma; la sua prosperità si basò essenzialmente sul commercio marittimo e i principali insediamenti si trovavano presso la costa.
 
Il regno del Champa non era uno stato centralizzato, ma una sorta di federazione di tre o quattro principati, o province, ciascuno dei quali prendeva il nome da una regione storica dell'India e godeva nel campo della politica interna di un'autonomia più o meno accentuata<ref>Esistono teorie contrastanti riguardo alla loro unità politica e al loro grado di autonomia, dovute anche alla distribuzione delle fonti nei diversi periodi della sua storia, interpretata da alcuni storici come il riflesso dello spostamento della capitale del regno da un luogo all'altro (Georges Maspero, ''Le royaume de Champa'', Paris, Van Ouest, 1928), mentre altri ritengono che il Champa non sia mai stato un regno unificato, ma un insieme di principati indipendenti tra loro (Michael Vickery, ''Champa Revised'', in ''ARI Working Paper'', 37, 2005).</ref>.
 
* '''Amaravati''': vi si trovava la prima capitale del regno del Champa, '''[[Indrapura (Champa)|Indrapura]]''', oggi sito archeologico di Ðông Duong, nei pressi delle attuali città di [[Đà Nẵng]] e [[Huế]] e a poca distanza dalle rovine del santuario di [[Mỹ Sơn]], nell'attuale provincia di Quảng Nam.
* '''Vijaya''': il distretto prese il nome dall'omonima città, divenuta capitale del regno intorno all'anno [[1000]] (''Cha Ban''), a nord dell'attuale città di [[QuiQuy NhonNhơn]] nella provincia di Bình Định.
* '''Panduranga''': ebbe come capitale '''Virapura''', chiamata anche Rajapura ("Città del re"), presso l'attuale città di [[Phan Rang-Tháp Chàm|Phan Rang]], nell'attuale provincia di Ninh Thuận.
* '''Panduranga'''
Ebbe come capitale* '''VirapuraKauthara''': in alcune epoche fu compreso nel principato di Panduranga, chiamatain anchealtre Rajapurainvece ("Cittàera distaccato come la quarta grande divisione territoriale del re")regno, con capoluogo '''Yanpunagara''', presso l'attuale città di [[PhanNha RangTrang]], nell'attualenella provincia di NinhKhánh ThuậnHòa.
* '''Kauthara'''
In alcune epoche fu compreso nel principato di Panduranga, in altre invece era distaccato come la quarta grande divisione territoriale del regno, con capoluogo '''Yanpunagara''', presso l'attuale città di [[Nha Trang]] nella provincia di Khánh Hòa.
 
== Storia ==
Le principali fonti sulla storia del regno del Champa sono i resti archeologici, in particolare le rovine di edifici costruiti in mattoni e le sculture in pietra, le iscrizioni su stele o superfici in pietra, in [[lingua chăm]] ood in [[sanscrito]], eed i resoconti degli storici ood i documenti diplomatici vietnamiti e cinesi<ref>Michael Vickery, ''Champa Revised'', cit., p.4 ss.</ref>.
 
Inizialmente la cultura chăm fu strettamente legata alle tradizioni culturali e religiose della [[Cina]]. Nel [[IV secolo]] attraverso il regno cambogiano del [[regno del Funan|Funan]] penetrò nel Champa la cultura [[india]]na: venne adottato il [[sanscrito]] come lingua colta e l'[[Induismo]], eed in particolare il culto di [[Śiva]], che divenne religione di Stato.
 
A partire dal [[X secolo]] il commercio marittimo [[Arabi|arabo]] nella regione introdusse crescenti influssi [[islam]]ici. Anche i commerci con la Cambogia, nonostante le frequenti guerre, implicarono reciproci influssi e ci furono frequenti matrimoni tra le famiglie regnanti dei due paesi. Il Champa infine intrattenne relazioni culturali e commerciali con il potente impero marittimo di [[Srivijaya]], poi [[Majapahit]] dell'[[arcipelago Malese]].
 
=== Cultura di Sa Huynh ===
La popolazione del Champa discendeva da genti [[MalesiaLingue maleo-polinesiache|malayo]]maleo-[[polinesiapolinesiache]]ne che avevano raggiunto l'Asia sudorientalesud-orientale dal [[Borneo]], sviluppandovi la [[cultura di Sa Huynh]] tra il [[II secolo a.C.|II]] eed il [[I secolo a.C.]]: la ceramica e gli usi funerari mostrano forti somiglianze con siti malesi come le [[Grotte di Niah]] a [[Sarawak]]. I siti della cultura di Sa Huynh sono ricchi di manufatti in [[ferro]], a differenza di quelli della [[cultura Dong Son]], sviluppatasi nel nord del Vietnam, e di altre culture dell'Asia sud-orientale, nelle quali predominano i manufatti in [[bronzo]].
 
=== ''Lin Yi'' ===
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Dal [[VII secolo|VII]] al [[X secolo]] i Chăm controllarono il commercio delle [[spezie]] e della [[seta]] tra la [[Cina]], l'[[India]] e le isole [[indonesia]]ne e l'impero [[Abbassidi|abbasside]] di [[Baghdad]], incrementando le proprie entrate con l'esportazione dell'[[avorio]] e dell'[[Aloe (medicinale)|aloe]] e con la pirateria e i saccheggi<ref>Lê Thành Khôi, ''Histoire du Vietnam'', cit., p.109.</ref>
 
Entro la seconda metà del [[VII secolo]] nel santuario di [[Mỹ Sơn]] comparvero i primi templi reali, dedicati soprattutto a [[Shiva]], ma anche a [[VishnuVisnù]]. Gli studiosi hanno chiamato lo stile architettonico di questo periodo "My Son E1", facendo riferimento all'edificio conosciuto con la sigla E1, considerato emblematico dello stile architettonico<ref>Ngô Vǎn Doanh, ''Champa'', cit., p.49.</ref>.
 
In un'iscrizione rinvenuta a Mỹ Sơn e datata al [[657]], il re [[Prakāśadharma]], che prese il nome di Vikrantavarman I al momento dell'incoronazione, reclamava la propria discendenza per via materna da [[Brahman Kaundinya]] e dalla principessa serpente Soma, leggendari antenati degli [[Khmer (popolo)|Khmer]] della Cambogia: l'iscrizione sottolinea i legami culturali del Champa con l'[[Impero Khmer]]<ref>Ngô Vǎn Doanh, ''My Son Relics'', cit., pp. 66 ss.,183 ss. La traduzione in inglese dell'iscrizione è a p.197.</ref>. Un'altra iscrizione documenta la devozione del re nei confronti del dio [[Śiva]]<ref>Idem, p.210.</ref>.
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=== La dinastia di Indrapura e il Buddhismo (IX-X secolo) ===
[[File:DD Dvarapala 00.jpg|thumb|Statua di un [[dvarapala]] (guardiano del tempio) collocata nel monastero buddista di Indrapura.]]
Nell'[[875]] il re [[Indravarman II]] fondò una nuova dinastia settentrionale, spostando la capitale a [[Indrapura (Champa)|Indrapura]]. Il re si dichiarò discendente di [[Brighu]], il saggio le cui imprese erano raccontate nel [[MahabharataMahābhārata]], al quale venne anche attribuita la prima fondazione della nuova capitale<ref>Jean Boisselier, ''La statuaire du Champa'', cit., p.90 s.</ref>.
 
Indravarman II fu il primo re del Champa ad adottare il [[Buddismo Mahayana]] come religione ufficiale. Nel centro di Indrapura venne costruito un monastero buddista (''vihara'') dedicato al [[bodhisattva]] [[Lokesvara]]<ref>I resti del monastero furono distrutti durante la [[guerra del Vietnam]] e ne sopravvivono solo foto e disegni, oltre alle sculture conservate nei musei vietnamiti.</ref>. Lo stile di questo periodo è stato chiamato "stile [[Dong Duong]]", dal nome attuale del sito archeologico: è caratterizzato da grande dinamismo e da realismo nella raffigurazione dei tratti somatici dei Chăm.
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La controffensiva khmer, guidata dal successore [[Jayavarman VII]], cacciò i Chăm dalla Cambogia nel [[1181]]. Jaya Indravarman IV attaccò nuovamente il regno khmer nel [[1190]] e Jayavarman VII fronteggiò gli invasori con un esercito capeggiato dal principe chăm Vidyanandana, che li sconfisse spingendosi sino ad occupare Vijaya e catturando il re Jaya Indravarman che fu inviato prigioniero ad Angkor.
 
Jayavarman VII dopo la presa di Vijaya vi installò come re fantoccio il proprio cognato, il principe In. Scoppiò una guerra civile che coinvolse diverse fazioni, ma fu il principe In a prevalere, dichiarando anche la sua indipendenza dalla Cambogia<ref>Ngô Vǎn Doanh, ''My Son Relics'', cit., pp. 89 ss., 189.</ref>. Le truppe khmer tentarono senza successo di riprendere il controllo sul Champa per tutta la fine del [[XII secolo]]: nel [[1203]] infine i generali di Jayavarman VII ripresero Vijaya e il Champa divenne una provincia dell'imperoImpero khmer, senza riconquistare la propria autonomia fino al [[1220]]<ref>Ngô Vǎn Doanh, ''Champa'', cit., p. 36.</ref>. Successivamente Vijaya iniziò un periodo di graduale declino che si protrasse per circa due secoli,
 
=== Il declino (XIII-XV secolo) ===
Nel [[1283]] le truppe [[Mongoli|mongole]] del generale [[Sogetu]] invasero il Champa dopo essere state respinte nel decennio precedente dal Dai Cô Viêt, eed occuparono Vijaya, ma l'occupazione ebbe effetti di scarsa durata: i Chăm si ritirarono nella parte montagnosa del territorio e condussero azioni di guerriglia, costringendo due anni dopo i Mongoli ad abbandonare spontaneamente il paese e il generale Sogetu rimase ucciso in un altro tentativo di invasione del Dai Cô Viêt<ref>Lê Thành Khôi, ''Histoire du Vietnam'', cit., p. 184.</ref>.
 
Nel [[1307]] il re chăm [[Jaya Siṃhavarman III]] ("Che Man"), fondatore del tempio tuttora esistente di [[Po Klaung Garai]] nel Panduranga, cedette due distretti settentrionali al Dai Cô Viêt in cambio della mano di una principessa vietnamita. Il re tuttavia morì poco dopo le nozze e la principessa ritornò nel Dai Cô Viêt per evitare di seguire il costume chăm secondo il quale avrebbe dovuto accompagnare il marito nella morte: tuttavia i distretti non furono restituiti e per riconquistarli le truppe chăm condussero nel corso del [[XIV secolo]] continue incursioni nel territorio vietnamita, incoraggiati dal declino del Dai Cô Viêt<ref>Idem, pp. 193-194.</ref>.
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L'ultimo re che sembra essere riuscito a riunire il Champa fu [[Chê Bông-Nga]] o "Che Bunga", chiamato nei racconti vietnamiti "il Re Rosso", che governò tra il [[1360]] e il [[1390]]. Nel [[1372]] sembra avesse forze sufficienti per tentare di attaccare il Dai Cô Viêt dal mare, riuscendo quasi a conquistarlo. Saccheggiò la capitale vietnamita Thang Long, corrispondente all'odierna [[Hanoi]] nel 1372 e di nuovo nel [[1377]], mentre un ultimo attacco nel [[1388]] venne respinto dal generale Ho Quy Ly, futuro fondatore della [[dinastia Ho]]. Si trattò degli ultimi attacchi condotti dal Champa contro il Dai Cô Viêt, che contribuirono tuttavia alla fine della [[dinastia Tran]], che aveva fondato le proprie fortune un secolo prima sconfiggendo i Mongoli, ma che si era rivelata inefficace e debole contro gli attacchi del Champa<ref>D.R. Sardesai, ''Vietnam, Trials and Tribulations of a Nation'', Long Beach Publications, 1988. ISBN 0-941910-04-0 , pp. 33-34.</ref>.
 
Nel [[1446]] i Vietnamitivietnamiti guidati da [[Trinh Kha]] invasero il Champa e conquistarono Vijaya, ma ne furono cacciati un anno più tardi. L'invasione venne ripetuta nel [[1470]], condotta dall'imperatore vietnamita [[Le Thanh Tong]], che era un eccellente amministratore e condottiero e guidava un esercito potente e ben organizzato, mentre il regno Champa attraversava un momento di debolezza. Vijaya fu presa dopo quattro giorni di combattimenti il 21 marzo del [[1471]] e il re Tra Toan fu preso prigioniero e morì poco dopo. Circa 60.000 Chăm vennero uccisi e 30.000 catturati come schiavi. Vijaya venne distrutta e i principati di Amaravati e di Vijaya furono annessi al Dai Cô Viêt. In seguito alla sconfitta ci fu una prima ondata emigratoria dei Chăm, soprattutto verso la [[Cambogia]] e la [[Malacca]]<ref>Lê Thành Khôi, ''Histoire du Vietnam'', cit., p. 243.</ref>.
 
=== La sopravvivenza del principato meridionale (XVI-XIX secolo) ===
Dopo la sconfitta il principato meridionale di Panduranga rimase formalmente indipendente sotto la protezione vietnamita, dando vita alle signorie di Phan Rang, Phan Ri e Phan Thiet.
 
Nel [[1594]] il signore Po At inviò le proprie forze in aiuto al sultanato di [[Johor]] che si disponeva ad attaccare la città [[Portogallo|portoghese]] di [[Malacca (MalesiaMalaysia)|Malacca]].
 
[[File:Vietnam1650.GIF|thumb|Il Vietnam intorno al [[1650]]: il territorio controllato dai signori dei Chăm (Panduranga) è segnato in giallo.]]
Nel [[1692]] il signore Po Sot si ribellò contro [[Nguyễn Phúc Trần]], uno dei signori vietnamiti della [[Nguyễn (famiglia)|famiglia Nguyễn]] che governarono il Vietnam meridionale, formalmente in nome della [[dinastia Lê]], ma di fatto indipendenti. La rivolta inizialmente non ebbe successo, e le conseguenze della sconfitta furono esacerbate da un'epidemia che interessò il principato di Panduranga. In seguito tuttavia l'aristocratico chăm Oknah Dat ottenne l'aiuto del generale A Ban, insieme al quale sconfisse le forze di [[Nguyễn Phúc Chu]] nel [[1695]]. Dopo la vittoria il nuovo re Po Saktiray Da Patih, fratello minore di Po Sot, firmò un trattato di pace con Nguyễn Phuc Chu, secondo il quale i signori dei Chăm furono considerati dai signori Nguyễn "''Trấn Vương''", signori locali del "''Thuận Thành''" (Panduranga) e furono strettamente sorvegliati da ufficiali degli stessi Nguyễn. I signori dei Chăm avevano autorità solo sul popolo Chăm, ma i documenti locali dell'"archivio del Panduranga" dimostrano che esercitavano una limitata autorità anche sugli abitanti vietnamiti. Svolsero spesso il ruolo di giudici nei conflitti tra [[VietViệt]] e Chăm.
 
Nel [[1712]] Nguyễn Phúc Chu sottoscrisse un nuovo trattato, chiamato "''Nghị định ngũ điều''" ("Trattato dei cinque articoli") con il signore dei Chăm Po Saktiray Da Patih. Il trattato, che rimase in vigore fino al 1832, chiariva i diritti e doveri dei signori dei Chăm e dei signori Nguyễn (compresi i diritti processuali del popolo Chăm).
Line 113 ⟶ 170:
Durante la rivolta [[Tây Sơn]], guidata da Nguyễn Nhạc nel [[1786]], il signore dei Chăm Chei Krei Brei e la sua corte si rifugiarono in Cambogia, avendo supportato i signori Nguyễn che sembravano essere stati sconfitti. Da quel momento il titolo del signore dei Chăm fu ridotto al semplice rango di "prefetto". Nel [[1796]], ultimo anno della rivolta, il nobile Tuen Phaow di Makah (Kelantan), capeggiò una rivolta contro i nuovi signori dei Chăm (Po Ladhwan Paghuh, Po Chơng Chơn e Po Klan Thu) chiamando in aiuto il principato di Kelantan. Tuen Phaow venne tuttavia sconfitto e i signori dei Chăm ripresero i propri diritti quando l'imperatore [[Gia Long]] (Nguyễn Ánh) riprese il controllo sul Vietnam nel [[1802]].
 
Anche il limitato potere del governo chăm nel Panduranga terminò ufficialmente quando l'imperatore [[Minh Mang|Minh Mạng]] annetté direttamente la regione nel [[1822]]-[[1832]].
 
== Religione ==
Line 123 ⟶ 180:
* ''mukhalinga'', sui quali viene incisa o dipinta la figura del dio Shiva in forma umana, o una faccia umana;
* ''jatalinga'', sui quali è stata dipinta o incisa una rappresentazione stilizzata dell'acconciatura tipica del dio;
* ''linga'' segmentato è un ''linga'' suddiviso in tre sezioni allo scopo di rappresentarvi i tre aspetti della massima divinità indù, o [[Trimurti]]: il settore inferiore, a pianta quadrata, rappresenta [[Brahmā]], quello intermedio, ottagonale [[VishnuVisnù]] e quello superiore circolare [[Shiva]].
* Il ''kosa'' è un cesto cilindrico in metallo prezioso, utilizzato per coprire un ''linga'' e la donazione di un ''kosa'' per la decorazione di un ''linga'' è un uso caratteristico del Shaivismo dei Chăm e spesso il ''kosa'' riceveva un nome reale analogamente ai ''linga''<ref>Idem, p. 69.</ref>
 
Line 142 ⟶ 199:
e nel sud fino alla [[Cocincina]]<ref name = "M">Le muse, De Agostini, Novara, 1966, Vol.III, pag.225-226</ref>.
 
I maggiori centri della produzione artistica furono le varie capitali delle provincie e gli artisti della ''scuola di Cham'' si dilettarono principalmente nella scultura di rilievi, di statue e nell'innalzamento di strutture e di templi, alcuni dei quali a scopo puramente decorativo, altri assumenti funzioni religiose spazianti dall'[[induismo]] al [[Buddismo]] e ad altri culti indigieniindigeni.
 
[[File:Shiva Kosa from Champa.jpg|thumb|Questo esemplare di arte Cham rappresenta la raffigurazione di [[Shiva|Siva]], come evidenziato dal terzo occhio.]]
Line 164 ⟶ 221:
=== Sculture ===
 
Gran parte dei temi scelti nelle raffigurazioni provengono dalla mitologia e della spiritualità indiana e buddista, i cui personaggi più citati sono [[Shiva|Siva]], [[Lokesvara]], [[VisnuVisnù]], [[Brahmā]], [[DeviDevī]], e [[Shakti]], anche se prevalenti sono le scene strettamente collegate alla vita del regno Champa.
 
[[File:Elephant on bas relief.jpg|thumb|Questo rilievo di elefante è stato recuperato a Mi-sn.]]
Line 183 ⟶ 240:
Probabilmente le opere più importanti di questo periodo sono i piedistalli risalenti al VII secolo d.C. aventi una funzione religiosa di devozione a Shiva. I rilievi descrivono la vita degli asceti, mentre ricevono un messaggio o suonano uno strumento musicale o pregano.
 
Un'altra opera importante, sopravvissuta solo parzialmente, è il tempio di Mi-sön ricco di riferimenti alla mitologia indù: da [[VishnuVisnù]] a [[Sesha]] e a [[Brahmā]]<ref>Guillon, ''Treasures from Champa'', p.72.</ref>.
 
<gallery>
Image:Vishnu Brahma My Son E1.jpg|Nascita di [[Brahmā]].
Image:Musician on pedestal MySonE1.jpg|Un mujsicistamusicista che suona il flauto.
Image:Master and Disciple.jpg|Un asceta che sta impartendo la disciplina.
Image:Male dancer My Son E1 pedestal.jpg|È raffigurato un danzatore.
Line 251 ⟶ 308:
 
=== I dinastia ===
* [[192]]- ? : Sri Mara
* [[270]] circa: Fan Hiong
* [[284]]-[[336]] circa: Fan Yi
 
=== II dinastia ===
* 336-[[349]]: Fan Wen
* 349- ? : Fan Fo
* [[377]] circa: Bhadravarman I
* [[380]] - [[413]]: [[Fan Hua-ta]]<ref>''Cronologia universale''. Torino, UTET, 1979, p.198. ISBN 88-02-03435-4.</ref>
 
=== III dinastia ===
* [[420]] circa: [[Fan Yang-mah]]<ref>''Cronologia'', cit., p.204.</ref>
* [[510]] circa: Devavarman
* [[526]]/[[529]]: Vijayavarman
 
=== IV dinastia ===
* 529 circa - ? : [[Rudravarman I]]
* [[580]]-[[629]]: [[Śambhuvarman]] ([[Fan Fan-che]])
* [[630]] circa - ? : [[Kanharpadharma]]
* ? - [[645]]: [[Prabhāsadharma]]
* 645 - [[653]]: [[Bhadreśvaravarman]]
* [[653]] - [[680]] circa: [[Prakāśadharma]]
* ? : Vikrântavarman I
* [[685]] - [[730]] circa: Vikrântavarman II
* [[749]]/[[758]] circa: Rudravarman II
 
Line 313 ⟶ 370:
* 1113 - [[1138]]: [[Harivarman V]]
* 1138 - [[1145]]: [[Jaya Indravarman III]]
:** 1145 - [[1147]]: Harideva (viceré Khmer)
* 1147 - [[1166]]: [[Jaya Harivarman I]]
* 1166 - [[1167]]: Jaya Harivarman II
Line 320 ⟶ 377:
* 1191 - [[1192]] a Pandurang: Jaya Indravarman IV
* 1192 - [[1203]]: Surya Jayavarman (ristabilito)
:** 1203 - [[1220]]: occupazione Khmer
* [[1226]] - [[1252]]: [[Jaya Parameśvaravarman II]]
* 1252 - [[1257]]: Jaya Indravarman V
Line 378 ⟶ 435:
== Voci correlate ==
* [[Indianizzazione del sudest asiatico]]
* Il popolo [[Chăm (popolo)|Chăm]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Champa}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|1=http://www.seacrc.org/media/pdfiles/ChamBook.pdf|2=Proceedings of the Seminar on Champa|lingua=en|accesso=12 maggio 2005|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050512080208/http://www.seacrc.org/media/pdfiles/ChamBook.pdf|dataarchivio=12 maggio 2005|urlmorto=sì}}
* {{cita web|url=http://www.danang.gov.vn/home/view.asp?id=84&id_theloai=959|titolo=Museo Champa della città di Danang (sito ufficiale)|lingua=en|accesso=2 dicembre 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070922090557/http://www.danang.gov.vn/home/view.asp?id=84&id_theloai=959|dataarchivio=22 settembre 2007|urlmorto=sì}}
* {{fr}} [http://www.efeo.fr/Expo%20Cham/accueil.htm Esposizione virtuale sul Champa] nel sito dell'"École française d'Extrème-Orient" (2005)
* {{cita web|1=http://www.museeguimet.fr/Tresors-d-art-du-Vietnam-la,483 |2=Trésors d'art du Vietnam. La sculpture du Champa |lingua=fr|accesso=2 dicembre 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071114130038/http://www.museeguimet.fr/Tresors-d-art-du-Vietnam-la,483|dataarchivio=14 novembre 2007|urlmorto=sì}} (sito del Museo Guimet di Parigi).
* {{cita web|1=http://www.chammuseum.danang.vn/English/Home/tabid/64/Default.aspx|2=Homepage|lingua=en|accesso=17 gennaio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090121151145/http://chammuseum.danang.vn/English/Home/tabid/64/Default.aspx|dataarchivio=21 gennaio 2009|urlmorto=sì}} (Museo Cham di [[Danang]], Vietnam).
* {{cita web|1=http://angkorblog.com/_wsn/page18.html|2=Photos of Cham art|lingua=en|accesso=4 maggio 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070503171643/http://angkorblog.com/_wsn/page18.html|dataarchivio=3 maggio 2007|urlmorto=sì}} (dalla collezione in un museo vietnamita).
* {{cita web |1=http://aafv.org/les-nguyen-et-le-champa-aux-17e-et |2=The Nguyen and Champa during 17th and 18th Century |3=26 maggio 2017 |lingua=en |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170323181517/http://aafv.org/les-nguyen-et-le-champa-aux-17e-et |dataarchivio=23 marzo 2017 |urlmorto=sì }} (documento PDF da aprire).
 
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Asia}}