Atrabile: differenze tra le versioni

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[[File:Earth signs.svg|thumb|Simbolo archetipico della [[terra (elemento)|terra]],<ref>Massimo Corradi, [https://books.google.it/books?id=uYu2Zhovc2QC&newbks=1&newbks_redir=0&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=snippet&q=%22terra%22%20%22verde%22%20%22marrone%22&f=false ''I quattro elementi: Aria, Acqua, Terra e Fuoco'', pag. 90], Genova, Edizioni di Storia, Scienza e Tecnica, 2008.</ref> dalle proprietà fredde e secche che definiscono la bile nera]]
L{{'}}'''atrabile''', o '''bile nera''', secondo la [[medicina greca|fisiologia ippocratica]], è uno dei [[quattro umori]] fondamentali,<ref name=treccani>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/atrabile/|titolo=Atrabile}}</ref> descritto come un fluido freddo e secco, generato dall'archetipo della [[terra (elemento)|terra]].<ref name=martini>{{cita web|url=https://docplayer.it/24957314-La-dottrina-aveva-il-suo-fondamento-nella-concezione-dei-quattro-elementi-e-delle-quattro-qualita-modalita-archetipiche-del-mondo-fenomenico.html|titolo=Le quattro Qualità, modalità archetipiche del mondo fenomenico}}</ref>
Per designarlo sono inoltre usati i termini ''[[collera]]'' come sinonimo di «bile», oppure '''''umor nero''''', che significa anche «[[malinconia]]».<ref name=Lloyd/>
 
== Etimologia ==
[[File:Giuseppe Arcimboldo - Earth - WGA0823.jpg|thumb|upright=1.1|Composizione con animali di terra, di [[Giuseppe Arcimboldo]] (1570)]]
La parola ''atrabile'' proviene dal [[lingua latina|latino]] ''atra'', «[[nero]]», e ''bilis'', «[[fiele]]», quindi «bile scura»,<ref name=etimo>{{cita web|url=https://www.etimo.it/?term=atrabile|titolo=Etimologia di "atrabile"}}</ref> termine usato per indicare i [[coaguli]] di sangue nero e in generale le alterazioni torbide del [[muco]], ritenute indizi di disfunzioni [[bile|biliari]], o appunto della presenza di umor melanconico.<ref name=etimo/>
 
Il termine ''bile'' è adoperato per indicare un prodotto della [[milza]] corrispettivo di [[bile gialla|quello secreto dal fegato]], derivante da una mescolanza di quest'ultimo col [[sangue (umore)|sangue]] [[nero]].<ref>[[Isidoro di Siviglia]] definiva ad esempio la ''melancolia'' «abbondanza di [[fiele]] mescolato con sedimento di sangue nero» (Isidoro, ''[[Etymologiae]]'', libro IV, 5, 5, cit. in ''[https://books.google.it/books?id=6FazbQcBCxgC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false La natura delle cose]'', pag. 90, a cura di Francesco Trisoglio, Città Nuova, 2001. Cfr. anche ''[https://books.google.it/books?id=03fQV0Be9a0C&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false Etimologie o Origini]'', a cura di Claudio Leonardi, Torino, Utet, 2004).</ref>
 
==Storia==
La [[Storia_della_medicina|medicina antica]] attribuiva all'atrabile la responsabilità di stati d'animo quali la [[melanconia]] e l'[[ipocondria]].<ref>Georges Minois, ''Storia del mal di vivere: dalla malinconia alla depressione'', pag. 81, Dedalo, 2005.</ref>
La sua prevalenza in una persona sugli altri tre umori ([[sangue (umore)|sangue]], [[bile gialla]] e [[flegma]]) avrebbe determinato il ''[[melanconico|temperamento malinconico]]'', detto anche «saturnino» perché governato da [[Saturno (astrologia)|Saturno]], apportatore di [[tristezza|mestizia]], [[introversione]] e [[riflessione (filosofia)|riflessività]].<ref name=carotenuto>[[Aldo Carotenuto]], ''Le lacrime del male'', § 8, Giunti, 2012.</ref>
 
Secondo il medico umanista [[Thomas Elyot]] (1490-1546), esistono due tipologie di atrabile o «collera nera»:<ref name=Lloyd>{{cita pubblicazione|url=https://www.altrogiornale.org/quando-la-medicina-alternativa-era-quella-tradizionale-prima-parte/|titolo=Medicina tradizionale|autore=Paul Lloyd|rivista=Nexus|numero=116}}</ref>
*Un'atrabile ''naturale'', derivante dai residui del [[sangue venoso]], di colore scuro, particolarmente densa, fredda e secca, ritenuta uno scarto naturale ma il cui eccesso poteva debilitare l'organismo;
*Un'atrabile ''innaturale'', più calda e leggera, risultato di una commistione alterata con la [[bile gialla]] prodotta dal [[fegato]], responsabile dell'insorgenza di malattie.<ref name=Lloyd/>
 
Secondo [[Ippocrate di Coo]], si trattava di un liquido prodotto dalla [[milza]],<ref>Salvatore De Renzi, ''Storia documentata della Scuola medica di Salerno'', pag. 368, Gaetano Nobile, 1857 </ref> l'organo denominato ''spleen'' in [[lingua inglese|inglese]], lo stesso termine usato dal «genio della [[lingua (linguistica)|lingua]]» per designare lo stato d'animo [[malinconia|malinconico]].<ref>{{cita web|url=https://www.controluce.it/notizie-old-html/giornali/a08n10/lade.htm|titolo=La depressione nei tempi antichi|autore=Valmont|anno=1999}}</ref>
 
Un eccesso di atrabile impura, in grado cioè di alterare l{{'}}''[[eucrasia]]'', l'equilibrio armonico dei [[quattro umori]] presenti nell'organismo, era ritenuto responsabile delle [[malattie croniche]],<ref name=ubaldo>Nicola Ubaldo, ''Atlante illustrato di filosofia'', pp. 82-83, Giunti Editore, 1999.</ref> in particolare di quelle [[miasma (omeopatia)|diatesiche]] e [[cachessia|degenerative]].<ref name=giallongo/>
 
I rimedi prescritti consistevano in una modifica del contesto ambientale e soprattutto dell'[[alimentazione]], introducendo cibi caldi e umidi che riequilibrassero l'umore freddo e secco, gli stessi utilizzati per controbilanciare un temperamento troppo [[melanconico]].<ref>{{cita pubblicazione|url=http://www.altrogiornale.org/quando-la-medicina-alternativa-era-quella-tradizionale-il-cibo/|titolo=Medicina tradizionale: il cibo|autore=Paul Lloyd|rivista=Nexus|numero=116}}</ref>
 
===Qualità===
[[File:Saturnus - De Sphaera - Biblioteca Estense lat209.png|thumb|upright=1.3|[[Saturno (astrologia)|Saturno]], pianeta raffigurato nel trattato astrologico ''[[De Sphaera]]'', insieme alle attività da esso governate]]
Tra i [[quattro umori]], la bile nera è quella che meno di tutti trova un corrispettivo fisico sul piano [[materia (fisica)|materiale]]: gli umori infatti erano da intendere non tanto come delle sostanze tangibili, bensì come [[qualia|qualità]], dei principi [[corpo sottile|sottili]] appartenenti alla [[piano eterico|dimensione eterica]], che potevano semmai assumere delle manifestazioni grossolane.<ref>{{cita web|url=http://www.visionealchemica.com/temperamenti-qualita-elementari/|titolo=Qualità elementari}}</ref>
 
Se tuttavia il principio [[terra (elemento)|terra]], dominatore dell'atrabile, è associabile al [[sistema scheletrico]], alle [[cartilagini]] e ai [[tessuto connettivo|tessuti mineralizzati]],<ref>{{cita web|url=https://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=20949|autore=Giorgio Mortini|titolo=I quattro temperamenti|anno=2008}}</ref> l'[[organo (anatomia)|organo anatomico]] che lo simboleggia, la [[milza]], non esplica invece il proprio ruolo in funzioni fisiche [[funzioni vitali|vitali]] per la sopravvivenza.<ref name=kolisko/>
Per questo nella [[medicina antroposofica]] è considerato più che altro un organo [[spirito (filosofia)|spirituale]],<ref>[[Rüdiger Dahlke]], ''Malattia come simbolo. Sintomi, significato, interpretazione'', pag. 62, Roma, Mediterranee, 2006.</ref> il più arcaico fra tutti.<ref name=kolisko>Eugen e Lilly Kolisko, ''Il piombo e l'organismo umano'', AgriBio, 2011.</ref> Nella visione [[cosmogonia|cosmogonica]] di [[Rudolf Steiner|Steiner]] la milza è infatti un residuo della prima remota [[era cosmica]] da cui si è originato il mondo, denominata «antico [[Saturno (astrologia)|Saturno]]»,<ref name=tarditi/> concepito come un unico ed enorme corpo di [[calore]] ancora privo di [[luce]], che sarebbe apparsa solo successivamente.<ref>{{cita web|url=http://www.cazzanti.net/bsi/letture/Rudolf%20Steiner/Rudolf%20Steiner%20-%20Le%20gerarchie%20spirituali.pdf|autore=Rudolf Steiner|titolo=Le Gerarchie Spirituali|pp=4-6|accesso=10 novembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161020221651/http://www.cazzanti.net/bsi/letture/Rudolf%20Steiner/Rudolf%20Steiner%20-%20Le%20gerarchie%20spirituali.pdf|dataarchivio=20 ottobre 2016|urlmorto=sì}}</ref>
 
Essa considera la milza un organo [[individuo|individualizzatore]], quello dell'[[Io (filosofia)|Io superiore]], un [[cuore]] saturnio antichissimo destinato a diventare il nuovo [[Sole (astrologia)|Sole]] in cui si evolverà la Terra in un lontanissimo futuro.<ref name=tarditi>Giorgio Tarditi Spagnoli, ''Cabala e Antroposofia'', cap. 5, § ''3 Binah'', NaturaSofia, 2018.</ref> Insieme al [[pancreas]], la milza è inoltre un organo ritmico del [[metabolismo|ricambio]], e sempre unitamente al pancreas ricorre anche nella [[medicina tradizionale cinese]],<ref>In [[anatomia comparata]] è più evidente lo stretto legame della [[milza]] col [[pancreas]], risultando in alcuni [[animali]] incassata nello [[stomaco]].</ref> dove entrambi gli organi,<ref>Giovanni Maciocia, ''[https://books.google.it/books?id=_TgtDgAAQBAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false I fondamenti della medicina cinese]'', 3ª ed., § 9, Milano, Edra, 2017.</ref> analogamente, sono assegnati fra i ''[[cinque elementi]]'' alla [[terra (elemento)|terra]] (土, in [[pinyin]] ''tǔ''), archetipo centrale governato da [[Saturno (astrologia)|Saturno]];<ref>Mantak Chia, Maneewan Chia, ''[https://books.google.it/books?id=Nkkmm1DBJ5EC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false Tao yoga. Chi Nei Tsang]'', pagg. 61 e 213, trad. it. di Alessandro Gebbia, Roma, Mediterranee, 1996.</ref> il suo compito è di assimilare e rimuginare tutto quanto viene assorbito dall'esterno, generando energia (''[[Ki (filosofia)|Qi]]'') e [[xue (medicina cinese)|sangue]], ma in caso di disfunzioni diventa sede delle [[preoccupazione|preoccupazioni]], causando deperimento e [[ipotrofia]].<ref>Nicolò Visalli, Roberto Pulcri, ''[https://books.google.it/books?id=9eHwyn2ewIMC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false Manuale di agopuntura. Le basi e i principi fondamentali della medicina tradizionale cinese]'', § 8.3, pp. 117-9, Tecniche Nuove, 2003.</ref>
 
In quanto [[cimitero]] dei [[globuli rossi]] e delle [[piastrine]], che racchiude le [[emozioni]] regolando le [[difese immunitarie]], la [[malinconia]] generata dalla milza esprime dunque chiusura in se stessi, spingendo a isolarsi, ma al contempo contiene una potenzialità, il seme di una [[saggezza]] profonda, di una [[genio (filosofia)|genialità]],<ref name=carotenuto/> un [[piombo]] da tramutare in [[oro]],<ref>{{cita web|url=http://www.lafinestrasulmondo.net/sette-pianeti-saturno-seconda-parte/|titolo=I sette pianeti: Saturno|accesso=10 novembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181111001510/http://www.lafinestrasulmondo.net/sette-pianeti-saturno-seconda-parte/|dataarchivio=11 novembre 2018|urlmorto=sì}}</ref> una ''[[nigredo]]'' che prelude all{{'}}''[[albedo (alchimia)|albedo]]''.<ref>Dalmazio Frau, ''[https://books.google.it/books?id=Vx37CwAAQBAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false L'arte ermetica: Bosch, Brueghel, Dürer, Van Eyck]'', § 3, a cura di Claudio Lanzi, Roma, Edizioni Arkeios, 2014.</ref>
 
Associandola a Saturno secondo la legge dell'[[analogia (filosofia)|analogia]] per le sue proprietà fredde e secche, anche [[Marsilio Ficino]] descriveva la malinconia come capace di raffinare le specificità dell'[[individuo]], affermando che tale pianeta «raramente indica un tipo e un destino umano di natura comune, piuttosto un uomo isolato dagli altri, divino o bestiale, beato oppure oppresso dalla più profonda miseria».<ref>Citazione di [[Ficino]] tratta da [[Raymond Klibansky|R. Klibansky]], [[Erwin Panofsky|E. Panofsky]], [[Fritz Saxl|F. Saxl]], ''Saturno e la malinconia'' (1983), pag. 148, nota 26, trad. it. di R. Federici, Torino, Einaudi, 2002.</ref>
 
Per le stesse analogie, la bile nera si manifesta maggiormente nell'[[età adulta|età matura]], in [[autunno]], di [[sera]],<ref name=giallongo>Angela Giallongo, ''Il bambino medievale: educazione ed infanzia nel Medioevo'', pag. 115, Dedalo, 1990.</ref> e sotto lo stimolo dei [[colori]] [[nero|neri]] e [[oscurità|scuri]].<ref>[[Isidoro di Siviglia]], ''[https://books.google.it/books?id=6FazbQcBCxgC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false La natura delle cose]'', pag. 185, a cura di Francesco Trisoglio, Roma, Città Nuova, 2001.</ref>
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
*[[Galeno]], ''Trattato sulla bile nera'', a cura di Franco Voltaggio, Nino Aragno Editore, 2003.
*[[Marsilio Ficino]], ''Sulla vita'', a cura di Alessandra Tarabochia Canavero, Milano, Rusconi, 1995.
*[[Isidoro da Siviglia]], ''[[Etymologiae]]'' (1472), a cura di Claudio Leonardi, Torino, Utet, 2004.
*[[Salvatore De Renzi]], ''Storia documentata della Scuola medica di Salerno'', Gaetano Nobile, 1857.
*Eugen e Lilly Kolisko, ''Il piombo e l'organismo umano. La relazione tra il piombo, l'organismo umano, Saturno ed il tempo'', AgriBio, 2011.
*[[Georges Minois]], ''Storia del mal di vivere: dalla malinconia alla depressione'', trad. it. di Manuela Carbone, Dedalo, 2005.
*A. Ballerini, G. Stanghellini, ''Temporalità ed esperienza nella melancolia. Una riflessione sul concetto di Endon nell'opera di Hubertus Tellenbach "Melancolia"'', «Rivista Sperimentale di Freniatria», n. 113, pp. 61-75 (1989).
*[[Aldo Carotenuto]], ''Le lacrime del male'', Giunti, 2012.
*[[Raymond Klibansky]], [[Erwin Panofsky]] e [[Fritz Saxl]], ''Saturno e la melanconia'', Torino, Einaudi, 1983.
*[[Susan Sontag]], ''Sotto il segno di Saturno'', Torino, Einaudi, 1982.
*Aa.Vv., ''Sotto il segno di Saturno. Malinconia, spleen e nevrosi nella letteratura dell'Ottocento'', a cura di [[Elio Mosele]], Fasano, Schena, 1994.
*Aa.Vv., ''Bile nera. Nove saggi sulla malinconia'', prefazione di [[Eugenio Borgna]], Bergamo, Dalla Costa, 2013.
 
== Voci correlate ==
{{div col}}
* [[Bile gialla]]
* [[Cachessia]]
* [[Ipocondria]]
* [[Malinconia]]
* [[Melanconico]]
* [[Ippocrate di Coo]]
* [[Medicina greca]]
* [[Saturno (astrologia)]]
* [[Teoria umorale]]
* [[Terra (elemento)]]
{{div col end}}
 
==Collegamenti esterni==
*{{cita web|url=http://www.visionealchemica.com/temperamenti-qualita-elementari/|titolo=Qualità elementari}}
*{{cita web|url=http://www.emt.it/broca/broca74/ricci.html|titolo=Terra: sotto il segno di Gea|autore=Giovanni R. Ricci}}
{{umoralismo}}
{{Portale|filosofia|medicina}}
[[Categoria:Quattro umori]]
[[Categoria:Storia della medicina]]