Antonio Scotti: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
 
(43 versioni intermedie di 29 utenti non mostrate)
Riga 5:
|Sesso = M
|LuogoNascita = Napoli
|GiornoMeseNascita = 25 gennaio
|AnnoNascita = 1866
|LuogoMorte = Napoli
Riga 11:
|AnnoMorte = 1936
|Attività = baritono
|Epoca =
|Nazionalità = italiano
}}
Line 18 ⟶ 17:
== Biografia ==
 
La sua famiglia lo voleva indirizzare verso il sacerdozio ma egli decise di votarsi alla carriera di cantante d' [[opera lirica|opera]]. Ricevette la prima formazione vocale da Esther Trifari-Paganini e Vincenzo Lombardi. Dopo gli studi fece il suo debutto al Theatre Royal di [[Malta]] nel 1889, nellnel ruolo di Amonasro in ''[[Aida (opera)|Aida]]'' di [[Giuseppe Verdi]]. Seguirono scritture in diversi teatri d'opera italiani che gli valsero la possibilità di fare esperienza ed essere poi scritturato in [[Spagna]], [[Portogallo]], [[Russia]] e [[Sud America]]. Nel 1898 debuttò al [[Teatro alla Scala]] di [[Milano]] nel ruolo di Hans Sachs in ''[[I maestri cantori di Norimberga]]''. (Questa fu una scelta sorprendente, poiché la sua successiva carriera non lo vide cantare le opere di [[Richard Wagner]].)
Nel [[1894]] è il protagonista in [[Falstaff (Verdi)]] diretto da [[Edoardo Mascheroni]] al [[Teatro Costanzi]] di Roma ed il protagonista in [[Cristoforo Colombo (opera)]] con [[Edoardo Garbin]] al [[Teatro Regio di Torino]] dove nel [[1895]] è Volframo di Escinbach in [[Tannhäuser (opera)]].
Nel 1898 debuttò al [[Teatro alla Scala]] di [[Milano]] nel ruolo di Hans Sachs in ''[[I maestri cantori di Norimberga]]'' diretto da [[Arturo Toscanini]] con [[Angelica Pandolfini]], [[Emilio De Marchi (tenore)]] e [[Francesco Navarrini]]. (Questa fu una scelta sorprendente, poiché la sua successiva carriera non lo vide cantare le opere di [[Richard Wagner]].)
L'8 giugno [[1899]] è il protagonista in ''[[Don Giovanni (opera)|Don Giovanni]]'' con [[Lilli Lehmann]] debuttando al [[Royal Opera House]], [[Covent Garden]] di Londra.
 
Il debutto [[Stati Uniti d'America|statunitense]] di Scotti ebbe luogo il 15 novembrenell'autunno del [[1899]], quando cantò a [[Chicago]]. perIl il27 [[Metropolitandicembre Opera]]1899 comefece Countpoi dela Neverssua inprima [[Les Huguenots]]apparizione a Chicago diretto da [[LuigiNew MancinelliYork]] conal [[SuzanneMetropolitan AdamsOpera House]], edimpegnato [[Édouardnel deruolo Reszke]],del il 23 novembreprotagonista ènel ''[[Don Giovanni (opera)|Don Giovanni]]'' condi [[Marcella SembrichMozart]]. edSarebbe [[Antoniopoi Pini-Corsi]],diventato ilun 27favorito novembredel Valentinpubblico indel [[FaustMet, (opera)]]guadagnando conconsensi [[Emma Calvé]],per il 30suo novembrecanto Escamilloaggraziato innel [[Carmen (opera)Donizetti]] diretto dadel [[Enricobel Bevignanicanto]] ede per il 2suo dicembretocco ildi protagonistaeleganza inche palesava nelle interpretazioni di [[RigolettoGiuseppe Verdi|Verdi]]. aNel Chicago,1899 ildebuttò 7poi dicembreal Amonasro[[Covent in ''Aida''Garden]] a [[BostonLondra]] ed il 23 dicembre il Dr. Malatesta in ''[[Don Pasquale]]Giovanni a(opera)|Don [[ManhattanGiovanni]]''.
Il 27 dicembre 1899 fece poi la sua prima apparizione al [[Metropolitan Opera House]] di [[New York]] , impegnato nel ruolo del protagonista nel ''[[Don Giovanni (opera)|Don Giovanni]]'' di [[Mozart]] con la Sembrich ed Antonio Pini-Corsi.
Nel gennaio [[1900]] è Tonio in [[Pagliacci]], in febbraio Nelusko ne [[L'Africaine]] ed in marzo Alfio in [[Cavalleria rusticana (opera)]] al Metropolitan.
Sarebbe poi diventato un favorito del pubblico del Met, guadagnando consensi per il suo canto aggraziato nel [[Donizetti]] del [[bel canto]] e per il suo tocco di eleganza che palesava nelle interpretazioni di [[Giuseppe Verdi|Verdi]].
 
Al Met nel 1901, Scotti fu il primo artista a cantare il ruolo del barone Scarpia, negli Stati Uniti, in ''[[Tosca (opera)|Tosca]]'' di [[Giacomo Puccini]]. Fu poi egli ad interpretare le prime statunitensi delle seguenti opere: ''[[Adriana Lecouvreur (opera)|Adriana Lecouvreur]]'' di [[Francesco Cilea]], ''[[Le donne curiose (opera)|Le donne curiose]]'' di [[Ermanno Wolf-Ferrari]], ''[[Fedora (opera)|Fedora]]'' di [[Umberto Giordano]], [[L'oracolo (opera)|L'oracolo]] di [[Franco Leoni]] e ''[[Messaline (opera)|Messaline]]'' di [[Isidore de Lara]]. Scotti cantò anche nei seguenti ruoli di baritono nel corso della sua lunga permanenza al Met: Rigoletto, Malatesta, Belcore, Jago, Falstaff, Marcello, Sharpless oltre ai già citati Don Giovanni e Scarpia. Si è esibito assieme al suo intimo amico [[Enrico Caruso]], quando il tenore fece il suo debutto al Met, nel ruolo del ''duca di Mantova'' nel 1903, e collaborò a quindici diverse edizioni della ''Tosca'' nel corso della sua lunga carriera presso il Teatro.
Nel luglio 1900 è Scarpia in ''Tosca'' con [[Fernando De Lucia]] alla presenza di Puccini a Londra.
 
Nel 1912 arrivò negli Stati Uniti con [[Pasquale Amato]] e [[William Hinshaw]].<ref>{{Cita news |titolo = Baritono da 2.000 $ dice: l'arte del canto è in calo in Italia. | url = httphttps://query.nytimes.com/gst/abstract.html?res=9D06E5D61630E233A2575AC2A9669D946396D6CF | data = 29 ottobre 1912 | accesso = 21-12-2009}}</ref>
Al Met nel [[1901]], Scotti fu il primo artista a cantare il ruolo del barone Scarpia, negli Stati Uniti, in ''[[Tosca (opera)|Tosca]]'' di [[Giacomo Puccini]] con [[Giuseppe Cremonini Bianchi]] seguito da Hamilcar nella prima di ''Salammbô'' di [[Ernest Reyer]] con [[Marcel Journet]] e Marcello ne [[La bohème]].
Fu poi egli ad interpretare le prime statunitensi delle seguenti opere: ''[[Adriana Lecouvreur (opera)|Adriana Lecouvreur]]'' di [[Francesco Cilea]], ''[[Le donne curiose (opera)|Le donne curiose]]'' di [[Ermanno Wolf-Ferrari]], ''[[Fedora (opera)|Fedora]]'' di [[Umberto Giordano]], [[L'oracolo (opera)|L'oracolo]] di [[Franco Leoni]] e Harès in ''[[Messaline (opera)|Messaline]]'' di [[Isidore de Lara]] nel [[1902]].
Sempre nel 1902 è Iago in [[Otello (Verdi)]] con [[Louise Homer]] ed Alfio ne [[La Fille du régiment]].
Scotti cantò anche nei seguenti ruoli di baritono nel corso della sua lunga permanenza al Met: Rigoletto, Malatesta, Belcore, Jago, Falstaff, Marcello, Sharpless oltre ai già citati Don Giovanni e Scarpia. Si è esibito assieme al suo intimo amico [[Enrico Caruso]], quando il tenore fece il suo debutto al Met, nel ruolo del ''duca di Mantova'' nel 1903, e collaborò a quindici diverse edizioni della ''Tosca'' nel corso della sua lunga carriera presso il Teatro.
 
Nel 1912 arrivò negli Stati Uniti con [[Pasquale Amato]] e [[William Hinshaw]].<ref>{{Cita news |titolo = Baritono da 2.000 $ dice: l'arte del canto è in calo in Italia. | url = http://query.nytimes.com/gst/abstract.html?res=9D06E5D61630E233A2575AC2A9669D946396D6CF | data = 29 ottobre 1912 | accesso = 21-12-2009}}</ref>
 
Si è esibito al [[Covent Garden]] fino al 1910, con apparizioni nel 1913-1914. Durante questo periodo, è diventato non solo il Scarpia di Londra ma anche il primo Sharpless in ''[[Madama Butterfly]]'' (nel 1900 e 1905 rispettivamente).
 
Formò una propria compagnia di cantanti nel 1919, chiamandola naturalmente ''Scotti Opera Company'', realizzando per diverse stagioni tour negli Stati Uniti. Scotti celebrò il suo 25º anniversario di carriera il 1º gennaio 1924 con una serata di gala della ''Tosca''. Dal 1930, la voce di Scotti calò considerevolmente, ma riuscì a mantenere il suo posto al Met a seguito della sua eccezionale capacità istrionica. La sua ultima esibizione fu il 20 gennaio 1933, quando cantò Chim-Fen in ''L'Oracolo'', ruolo che aveva creato nel 1905, arrivando a 1213 recite al Met.
 
Scotti ritornò in Italia per trascorrere la sua vecchiaia e morì a Napoli nel 1936, all'età di 70 anni. Aveva ricevuto molte onorificenze nel corso della sua carriera. Nel 1917, era stato eletto membro onorario della ''Phi Mu Alpha Sinfonia'', l'associazione americana dei musicisti di sesso maschile, al ''New England Conservatory of Music''.
Line 57 ⟶ 45:
* Posa, ''[[Don Carlo]]''
* Don Giovanni, ''[[Don Giovanni (opera)|Don Giovanni]]''
* Amonasro, ''[[Aida (opera)|Aida]]''
* Dr. Malatesta, ''[[Don Pasquale]]''
* Belcore, ''[[L'elisir d'amore]]''
Line 69 ⟶ 57:
== Bibliografia ==
 
* David Ewen, ''EnciclopediaEncyclopedia of the Opera''.
* John Steane, ''laLa grande tradizione''.
* Michael Scott, ''The Record of Singing'' (Volume uno).
* [[Harold Rosenthal]] e [[John Warrack]], ''[[The Concise Oxford Dictionary of Opera]]'' (seconda edizione).
* Alan Blyth, noteNote di copertina di ''Antonio Scotti'', CD Pearl, GEMM CD 9937.
* Jean-Pierre Mouchon, "Antonio Scotti" in "Étude" n° 22, avril-mai-juin 2003 (Association internationale de chant lyrique TITTA RUFFO, sito: titta-ruffo-international.jimdo.com)
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Antonio Scotti}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [https://web.archive.org/web/20060824143038/http://bassocantante.com/opera/scotti.html "Eri tu" da Un Ballo in Maschera].
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|musica classica}}
 
[[Categoria:Italiani emigrati negli Stati Uniti d'America]]
[[Categoria:Cantanti lirici italiani emigrati negli Stati Uniti d'America]]