Seconda Repubblica (Italia): differenze tra le versioni

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{{Torna a|Storia della Repubblica Italiana}}{{Doppia immagine|2=Romano Prodi 1999 (cropped).jpg|3=150|4=Silvio Berlusconi 1996.jpg|5=162|6=[[Romano Prodi]], storico leader del [[centro-sinistra in Italia|centro-sinistra]]|7=[[Silvio Berlusconi]], storico leader del [[centro-destra in Italia|centro-destra]]}}
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'''Seconda Repubblica''' è un termine [[giornalismo|giornalistico]] utilizzato in [[Italia]], in opposizione al termine [[Prima Repubblica (Italia)|Prima Repubblica]], per indicare il nuovo assetto [[politica|politico]] italiano instauratosi a partire dalle [[elezioni politiche in Italia del 1994|elezioni politiche del 1994]], in opposizione a [[Prima Repubblica (Italia)|Prima Repubblica]], il sistema che era esistito dal 1946.
[[File:Berlusconi-2010-1.jpg|thumb|upright=1.2|[[Silvio Berlusconi]], ''leader'' del [[centro-destra in Italia|centro-destra]] fino al 2018 e primo [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|presidente del consiglio dei ministri]] della Seconda Repubblica.]]
[[File:Romano Prodi in Nova Gorica (2c).jpg|thumb|upright=1.2|[[Romano Prodi]], ''leader'' del [[centro-sinistra in Italia|centro-sinistra]] fino al 2008.]]
'''Seconda Repubblica''' è un termine [[giornalismo|giornalistico]] utilizzato in [[Italia]], in opposizione al termine [[Prima Repubblica (Italia)|Prima Repubblica]], per indicare il nuovo assetto [[politica|politico]] italiano instauratosi a partire dalle [[elezioni politiche in Italia del 1994|elezioni politiche del 1994]].
 
== Storia ==
[[File:Italian general elections (1946-2022).svg|miniatura|610x610px|Grafico delle elezioni politiche italiane dal 1946 al 2022. Si nota il netto cambiamento del sistema partitico nel 1994 e nel 2008.]]
 
=== Origini e uso del termine ===
{{Vedi anche|Mani pulite}}
Già negliNel [[anniAnni 1980|1980]] [[Giorgio Almirante]], in un pamphlet intitolato ''Processo alla Repubblica'' per le edizioni Ciarrapico, utilizzò il termine ''SecondaNuova Repubblica'' con un significato preciso di modifica costituzionale, auspicando unl’introduzione mutamentodel dellasistema [[Costituzionedel dellareferendum Repubblica«alla Italiana|Costituzionefrancese», italiana]]cioè sulla«del falsarigareferendum delche affida al popolo la diretta e immediata approvazione di modifiche di fondo dell’assetto costituzionale» per portare davvero l’Italia passaggiofuori dalla [[Quartacrisi Repubblicadeterminata francese|quarta]]dalla allaCostituzione [[Quintae Repubblicadai francesepartiti.<ref>{{Cita pubblicazione|quintaautore=Antonio repubblica]]Blando|anno=2013|titolo=I attuatoprofeti indella [[Francia]]seconda darepubblica|rivista=inTRASformaZIONE [[De- Gaulle]]Rivista neldi 1958.Storia Neldelle 1983,Idee|volume=2|numero=2|url=https://iris.unipa.it/retrieve/handle/10447/101584/130180/Intrasformazione%2C%20i%20profeti%20della%20seconda%20repubblica.pdf}}</ref> inIn seguito alle [[elezioni politiche in Italia del 1983|elezioni politiche del 1983]], (in cui la DC aveva perso circa il 6%), [[Enzo Biagi]] intitolò un suo Speciale della trasmissione ''Le grandi interviste di Enzo Biagi'' su [[Rete 4]] come "''Repubblica - Atto II''".<ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=r2W1aLUPnho|titolo=Nilde Iotti e Francesco Cossiga intervistati da Enzo Biagi (1983)|sito=youtube.com}}</ref> Sul finire degli anni '80, con l'affermarsi del tema delle riforme costituzionali (e in particolare dell'introduzione del [[presidenzialismo]], tema molto caro a [[Bettino Craxi]] e al [[Partito Socialista Italiano|PSI]]) si cominciò già ad affermare l'espressione "''seconda repubblica''" anche per indicare una repubblica di tipo presidenzialista<ref>{{Cita news|autore=[[Augusto Minzolini]]|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,7/articleid,0898_01_1990_0066_0007_25581898/|titolo=Il psi: così la seconda repubblica|pubblicazione=La Stampa|data=20 marzo 1990}}</ref>.
 
Il passaggio dalla prima alla seconda Repubblica, che agli occhi dei contemporanei apparve assai significativo,<ref>Mazzocchi, Giulio. La seconda Repubblica / a cura di Giulio Mazzocchi. n.p.: [Roma] : Curcio, [1993]; Losurdo, Domenico. 1994. La Seconda Repubblica : liberismo, federalismo, postfascismo, Torino : Bollati Boringhieri, 1994.</ref> fu tuttavia un cambiamento ''all'interno del medesimo sistema politico'', anziché un cambiamento ''della struttura sistema politico in cui è organizzata la nazione'', come avvenuto in Francia, in quanto la costituzione e le [[sistema politico della Repubblica Italiana|istituzioni repubblicane]] rimasero le medesime in vigore dal [[1948]], e il triennio [[1992]]-[[1994]] non si accompagnò ad alcun cambiamento costituzionale.<ref>Per l'unico, vero elemento di "rottura della legalità repubblicana, verificatosi in quegli anni", v. [https://www.academia.edu/10805807/Revisione_costituzionale_e_rapporto_di_fiducia G. Buonomo, ''Le due maggioranze''], in [[Mondoperaio]], n. 6/2014, p. 11.</ref>
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L'espressione "seconda Repubblica" è stata anche usata da politici italiani mentre rivestivano importanti cariche istituzionali, come [[Marcello Pera]], che da [[Presidente del Senato della Repubblica]] pronunciò nel [[2002]] il discorso: ''La "seconda Repubblica" in Italia: dove sta andando?'',<ref>{{cita web|url=http://marcellopera.it/files/20020623SecondaRepubblica.pdf|titolo=La "seconda Repubblica" in Italia:
dove sta andando?|formato=PDF|data=26 giugno 2002|accesso=18 ottobre 2018|dataarchivio=18 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181018201612/http://marcellopera.it/files/20020623SecondaRepubblica.pdf|urlmorto=sì}}</ref> descrivendo il nuovo assetto politico italiano, durante una sua lettura in un seminario di studi a [[Washington]].
 
=== Consolidamento del sistema bipolare (1996-2011) ===
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Dopo le [[elezioni politiche in Italia del 1994|elezioni del 1994]] di assestamento, da [[elezioni politiche in Italia del 1996|quelle del 1996]] si andarono consolidando due schieramenti opposti: uno di centro-destra e uno di centro-sinistra. Nel corso degli [[anni 2000]] questa tendenza si accentuò ulteriormente, fino ad arrivare a diventare uno scontro diretto tra il leader del centro-destra [[Silvio Berlusconi]] e il leader di volta in volta individuato dal centro-sinistra ([[Romano Prodi]] nel 1996, [[Francesco Rutelli]] nel 2001, nuovamente Prodi nel 2006 e [[Walter Veltroni]] nel 2008): alle [[elezioni politiche in Italia del 2006|elezioni del 2006]] i due schieramenti arrivarono a prendere insieme la quasi totalità dei voti espressi.
 
Le [[elezioni politiche in Italia del 2008|elezioni del 2008]] crearono l'illusione di un sistema consolidato su due grandi partiti, [[Il Popolo della Libertà]] e il [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]. Ma entrambi continuarono a privilegiare il messaggio del nemico da abbattere, del "noi" e "loro", sottovalutando la necessità di intervenire sui meccanismi della cosa pubblica e sui nessi perversi tra politica, economia e amministrazione (o forse non trovando conveniente farlo), così come sui propri meccanismi di funzionamento, dalla formazione e reclutamento del proprio personale politico al raccordo tra centro e periferia. Secondo tale interpretazione, la corruzione, il malcostume, l’usol'uso partigiano delle istituzioni, a livello nazionale e soprattutto locale, insomma, una pessima politica, continuerebbero ad essere lo stigma del «caso italiano», nonostante l’illusionel'illusione purificatrice di Tangentopoli.<ref>[[Sofia Ventura]], [http://espresso.repubblica.it/palazzo/2018/07/10/news/cosi-la-sinistra-ha-aperto-la-strada-alla-destra-1.324719 ''Così la sinistra ha aperto la strada alla destra'', L'Espresso, 12 luglio 2018].</ref>
 
=== La seconda repubblica rinnovata (dal 20122013) ===
Con gli strascichi della [[grande recessione]] del 2008-2009 e con la nuova [[Crisi del debito sovrano europeo|crisi del debito]] iniziata a inizio 2011 in [[Grecia]], dopo i risultati dei [[Referendum abrogativi in Italia del 2011|referendum abrogativi del giugno 2011]] anche il sistema bipolare italiano entra pesantemente in crisi, portando in autunno alla formazione del [[Governo Monti|governo tecnico di Monti]], sostenuto da un'ampia maggioranza parlamentare.
 
Malgrado la fine della transizione fosse già stata più volte vaticinata<ref>Belli, Carlo Simon. 1996. Seconda Repubblica addio! / Carlo Simon Belli. n.p.: Firenze : Loggia de' Lanzi, 1996.</ref> o auspicata,<ref>Castagna, Mario. ''Uscire dalla seconda Repubblica : una scuola democratica per superare il trentennio di crisi della politica'' Roma : Carocci, 2010.</ref> solo le [[elezioni politiche in Italia del 2013|elezioni politiche del 2013]]<ref>legge 270 del 2005</ref> segnarono effettivamente un momento di forte discontinuità rispetto alla tradizione politica italiana inauguratasi nel [[elezioni politiche in Italia del 1994|1994]]: per la prima volta da tale data, né la coalizione di centro-sinistra né quella di centro-destra ottennero numeri sufficienti per formare un governo stabile, essendo una parte del loro elettorato eroso dall'affermazione del [[Movimento 5 Stelle]], nuova formazione politica dai forti connotati anti-sistema ed euroscettica. L{{'}}''impasse'' politica scaturita dal voto cagionò la formazione di governi di [[Grande coalizione|larghe intese]], il primo dei quali presieduto da [[Enrico Letta]], sul modello di quello "tecnico" uscente presieduto da [[Mario Monti]].
 
Nel gennaio 2014 l'incarico di formare un governo fu affidato al nuovo segretario del [[Partito Democratico (Italia)|PD]] [[Matteo Renzi]], il più giovane della storia d'Italia a ricoprire il ruolo di Presidente del Consiglio. Nel corso delle consultazioni con i gruppi parlamentari, Renzi propose di riformare l'assetto istituzionale del Paese al fine di garantire una maggiore governabilità e il ritorno al bipolarismo. Alla proposta aderirono gruppi parlamentari sia del centro-sinistra sia del centro-destra, ma la [[riforma costituzionale Renzi-Boschi]], cardine del nuovo impianto istituzionale, fu respinta dal corpo elettorale con il [[Referendum costituzionale in Italia del 2016|referendum costituzionale]] del 4 dicembre 2016. Il 7 dicembre Renzi si dimise,<ref>{{Cita web|url = http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2016/12/07/renzi-al-colle-rassegna-dimissioni_175fa333-6156-4cce-b49e-ab7393d9254f.html|titolo = Renzi al Colle, rassegna dimissioni|autore = Redazione ANSA|sito = [[ANSA]]|data = 7 dicembre 2016|accesso = 30 gennaio 2017}}</ref> e il Presidente della Repubblica [[Sergio Mattarella]] affidò a [[Paolo Gentiloni]] (PD) l'incarico di formare un nuovo governo per portare a compimentotermine la XVII legislatura.<ref>{{Cita web|url = http://www.gazzetta.it/Altri-Mondi/12-12-2016/gentiloni-nuovo-premier-alfano-esteri-padoan-economia-1701224822454.shtml|titolo = Gentiloni nuovo Premier, Alfano agli Esteri. A sorpresa c'è un ministro dello sport: Luca Lotti|autore = Gasport|sito = [[La Gazzetta dello Sport]]|data = 12 dicembre 2016|accesso = 30 gennaio 2017}}</ref>
 
==== Le elezioni del 2018 e il rafforzamento del tripolarismo ====
Le elezioni politiche del 2018 hanno ulteriormente delineato il tripolarismo.<ref name="a">[http://www.huffingtonpost.it/2018/03/05/di-maio-daremo-un-governo-allitalia_a_23377149/ Di Maio: "Inizia la Terza Repubblica, quella dei cittadini"], ''Huffington Post'', 5 marzo 2018.</ref><ref name="b">[http://www.jobsnews.it/2018/03/vincenzo-vita-la-terza-repubblica-dei-media-e-cominciata/ Vincenzo Vita. “La terza repubblica dei media è cominciata”], ''Jobsnews'', 8 marzo 2018.</ref><ref name="c">[https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2018/03/04/news/elezioni_terza_repubblica-190434341/?refresh_ce Nasce la Terza Repubblica: così cambia il bestiario politico], ''la Repubblica'', 4 marzo 2018.</ref><ref name="d">[http://www.linkiesta.it/it/article/2018/03/06/e-nata-la-terza-repubblica-e-morto-il-pd-e-ora-per-la-sinistra-e-lanno/37341/ È nata la Terza Repubblica, è morto il Pd: e ora per la sinistra è l’anno zero], ''Linkiesta'', 6 marzo 2018.</ref><ref name="e">[http://formiche.net/2018/03/nasce-la-terza-repubblica-cosa-porta-grembo/ Nasce la terza repubblica: cosa porta in grembo?], ''formiche'', 5 marzo 2018.</ref><ref name="f">[http://www.pmi.it/economia/mercati/255850/elezioni-2018-nasce-la-terza-repubblica.html Elezioni 2018, nasce la Terza Repubblica], ''pmi'', 5 marzo 2018.</ref> I principali motivi per cui con particolare convinzione i commentatori vi hanno ravvisato un possibile passaggio a un'ipotetica Terza Repubblica sono:
* l'ascesa del [[Movimento 5 Stelle]] a prima forza politica nelle urne e a primo gruppo parlamentare in entrambe le camere del Parlamento, che ha rotto il bipolarismo destra-sinistra caratterizzante la seconda repubblica, introducendo un tripolarismo di forze politiche;
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Nel corso degli anni la fine della Seconda Repubblica è stata annunciata, perlopiù da giornalisti e commentatori politici, in molteplici occasioni, tra cui le seguenti:
 
* 2005 – adozione del ''[[Porcellum]]'', legge elettorale a impianto simil-proporzionale che regolò le elezioni politiche del [[elezioni politiche in Italia del 2006|2006]], [[elezioni politiche in Italia del 2008|2008]] e [[elezioni politiche in Italia del 2013|2013]], laddove invece l'avvento della Seconda Repubblica era all'incirca coinciso con l'adozione del ''[[Mattarellum]]'' di impianto maggioritario;<ref>[http{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/politica/legge-elettorale-11/diamanti-seconda-repubblica/diamanti-seconda-repubblica.html |titolo=Seconda Repubblica, il lungo tramonto|autore=[[Ilvo Diamanti]]|sito=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=9 dicembre 2007|accesso=}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Curzio Maltese|url=https://arengario.net/stam2007/stam070606.html |autore=Curzio Maltese |titolo=Le due debolezze |rivistapubblicazione=Lala Repubblica |data=6 giugno 2007 |rivista=}}</ref>
* 2011 – dimissioni del [[governo Berlusconi IV]], che posero fine al [[bipolarismo]] con la costituzione prima di un [[governo tecnico]] ([[governo Monti]]), poi di [[Governo di coalizione|esecutivi di coalizione]] tramite patti di non belligeranza (come il [[patto del Nazareno]]);<ref>[http{{Cita web|url=https://www.aldogiannuli.it/fine-seconda-repubblica/ |titolo=Fine della Seconda Repubblica: come si rimescoleranno le carte?|autore=[[Aldo Giannuli]]|sito=Blog di Aldo Giannuli|data=2011-11-14|lingua=it-IT|accesso=}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.lastampa.it/2012/09/25/cultura/opinioni/editoriali/la-fine-della-seconda-repubblica-doQaFgEdHi2Vn3vtOyR8WP/pagina.html|titolo=La fine della seconda repubblica|autore=[[Marcello Sorgi]]|sito=[[La Stampa]]|data=25 Settembre 2012}}</ref><ref>[http{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/politica/2012/04/08/news/prima-32989107/ |titolo=La fine della seconda repubblicaRepubblica scritta nell'epilogo della prima|autore=[[Nadia Urbinati]]|sito=la Repubblica|data=2012-04-08|lingua=it|accesso=}}</ref>
* 2013 – le [[elezioni politiche in Italia del 2013|elezioni politiche del 2013]] segnarono l'avvento del tripolarismo con l'entrata in parlamento del [[Movimento 5 Stelle]], inoltre a fine anno la [[Corte costituzionale (Italia)|Corte costituzionale]] dichiarò incostituzionale il ''Porcellum'';<ref>{{cita web|url=https://www.huffingtonpost.it/2013/12/04/porcellum-incostituzionale-decisione-epocale_n_4386188.html|titolo=Porcellum incostituzionale decisione epocale|autore=[[Alessandro De Angelis]]|sito=[[L'Huffington Post]]|data=5 dicembre 2013}}</ref><ref>[{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/02/18/elezioni-la-fine-della-seconda-repubblica-e-solo-al-primo-tempo/503542/|titolo=Elezioni La2013: la fine della secondaSeconda repubblicaRepubblica è solo al primo tempo|autore=Pierfranco Pellizzetti|sito=[[Il Fatto Quotidiano]]|data=2013-02-18|lingua=it-IT|accesso=}}</ref>
* 20172018approvazioneNetta diaffermazione unadel nuova[[Movimento legge5 elettorale,Stelle]] ile della ''[[Rosatellum]]'',Lega cheper haSalvini regolatoPremier|Lega]] lealle [[elezioni politiche in Italia del 2018|elezioni politiche del 2018]] e(regolata delin [[Elezioniaggiunta politicheda inuna Italianuova dellegge 2022|2022elettorale, il ''[[Rosatellum]].''<ref>{{cita web|url=http://www.lastampa.it/2017/05/31/italia/politica/caro-vecchio-proporzionale-1sjzjq8sYEGA2IkB9vQWeJ/pagina.html|titolo=Caro, vecchio proporzionale|autore=Francesco Bei|sito=La Stampa|data=31 maggio 2017}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/politica/2017/06/07/news/legge_elettorale_cento_votazioni_segrete_mettono_alla_prova_il_patto_renzi-grillo-berlusconi-salvini-167488415/|titolo=Legge elettorale, in Aula franchi tiratori in azione. Grillo: "Ultima parola sarà degli iscritti"|sito=la Repubblica|data=7 giugno 2017}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.wired.it/article/elezioni-paradossi-parlamento-voti-seggi-numero-rosatellum/|titolo=I paradossi dell'assegnazione dei seggi in Parlamento con il Rosatellum|sito=[[Wired (rivista italiana)|Wired]]|data=27 settembre 2022}}</ref>) e formazione del "[[Governo Conte I|''governo del cambiamento'']]".
* 2016 – anno del [[Referendum costituzionale in Italia del 2016|referendum costituzionale]], nel quale fu respinta la [[riforma costituzionale Renzi-Boschi]];
* 2023 – morte di [[Silvio Berlusconi]].<ref>{{cita webnews |url=https://www.lastampa.it/politica/2023/06/12/news/addio_a_berlusconi_con_lui_muore_la_seconda_repubblica-12853550/|titolo=Addio a Berlusconi, con lui muore la Seconda Repubblica|autore=Marcello Sorgi |rivista=La Stampa |data=13 giugno 2023}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://thevision.com/politica/morte-silvio-berlusconi/|titolo=È morto Silvio Berlusconi. Oggi finisce ufficialmente la Seconda Repubblica|autore=Mattia Madonia|sito=The Vision|data=12 giugno 2023}}</ref>
* 2017 – approvazione di una nuova legge elettorale, il ''[[Rosatellum]]'', che ha regolato le [[elezioni politiche in Italia del 2018|elezioni politiche del 2018]] e del [[Elezioni politiche in Italia del 2022|2022]].<ref>{{cita web|url=http://www.lastampa.it/2017/05/31/italia/politica/caro-vecchio-proporzionale-1sjzjq8sYEGA2IkB9vQWeJ/pagina.html|titolo=Caro, vecchio proporzionale|data=31 maggio 2017}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/politica/2017/06/07/news/legge_elettorale_cento_votazioni_segrete_mettono_alla_prova_il_patto_renzi-grillo-berlusconi-salvini-167488415/|titolo=Legge elettorale, in Aula franchi tiratori in azione. Grillo: "Ultima parola sarà degli iscritti"|data=7 giugno 2017}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.wired.it/article/elezioni-paradossi-parlamento-voti-seggi-numero-rosatellum/|titolo=I paradossi dell'assegnazione dei seggi in Parlamento con il Rosatellum|data=27 settembre 2022}}</ref>
* 2024 - Presentazione da parte di [[Fratelli d'Italia (partito politico)|Fratelli d'Italia]] del disegno di legge di una nuova riforma elettorale e istituzionale, basata sul [[premierato]].<ref>{{Cita news |url=https://www.repubblica.it/commenti/2023/11/09/news/meloni_premierato_ossessione-419975411/ |autore=Furio Colombo |titolo=La Terza Repubblica di Giorgia |data=9 novembre 2023}}</ref><ref>{{Cita web |url=https://www.diritto.it/disegno-di-legge-premierato-inizia-iii-repubblica/ |titolo=Il disegno di legge sul premierato: inizia la III repubblica? |sito=diritto.it |data=6 novembre 2023}}</ref>
* 2023 – morte di [[Silvio Berlusconi]]<ref>{{cita web|https://www.lastampa.it/politica/2023/06/12/news/addio_a_berlusconi_con_lui_muore_la_seconda_repubblica-12853550/|Addio a Berlusconi, con lui muore la Seconda Repubblica}}</ref>
 
== Caratteristiche ==
{{Citazione|La Seconda Repubblica italiana è un caso di trasformismo in grande scala: non un partito, non una classe, ma un intero sistema che si converte in ciò che voleva abbattere.|[[Perry Anderson]], su ''[[London Review of Books]]''}}
{{vedi anche|Berlusconismo}}
 
Secondo alcuni autori, i tratti distintivi della cosiddetta Seconda Repubblica sarebbero: il leaderismo,<ref>Tranfaglia, N. (2011). CRISI DELLA REPUBBLICA E ASCESA DEL CAPO CARISMATICO. Studi Storici, 52(1), 155-161. Esso conterrebbe le premesse per un'ulteriore evoluzione secondo M. Calise, ''La terza Repubblica. Partiti contro presidenti'', Roma-Bari, Laterza, 2006.</ref> il sistema maggioritario, la presenza di due coalizioni, e lo strapotere della televisione.<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/opinioni/16_dicembre_14/stagione-che-finita-12316750-c16f-11e6-ba45-25063c27d0aa.shtml|titolo=Seconda Repubblica, stagione finita. Col Referendum si è chiusa un'era|accesso=14 dicembre 2016}}</ref> In tutte le famiglie politiche «piuttosto che elaborare nuove culture politiche si preferì far ricorso ad una 'scorciatoia' basata su due pratiche: la narrazione artificiale e fortemente personalizzata (il cosiddetto ''[[storytelling]]'') e i programmi ''on demand''».<ref>[https://www.bibliolorenzolodi.it/it/Giano/GianoQuattro/GIANO%20storia%20memoria%20ricerca%20Anno%20III%20numero%204%20-%20aprile%202020.html P.Carusi, ''I partiti in Italia dopo il tramonto della 'Prima Repubblica''', Giano, n. 4/2020].</ref>
 
=== Eziologia del fenomeno ===
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== Indirizzo legislativo e principali leggi ==
La Seconda Repubblica, orientata prevalentemente verso un indirizzo politico [[Liberalismo|liberale]] sia in campo civile che economico ([[liberismo]]), ha visto un ampio intervento legislativo di riforma in tutti i settori (partito già all'inizio degli anni '90, al tramonto della Prima Repubblica).
 
Queste sono alcune delle principali leggi prodotte:
 
* Legge n. 223/(06-08-)1990: [[Legge Mammì]] (seconda riforma del mercato radiotelevisivo, dopo [[Riforma della RAI del 1975|quella del 1975]])
* Legge n. 1/(02-01-)1991: privatizzazione dei mercati mobiliari (passaggio effettivo con D.Lgs. 415/1996) e soppressione delle borse valori locali, istituendo l'unica e centralizzata [[Borsa Italiana]] a Milano nel 1997
* Legge n. 223/(23-07-)1991: restrizione della [[Cassa integrazione guadagni|CIG]]
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* Legge n. 59/1997-127/1997-191/1998-50/1999: [[Leggi Bassanini|Riforma Bassanini]] (riforma generale della [[Pubblica amministrazione dell'Italia|Pubblica Amministrazione]])
* Legge n. 196/(24-06-)1997: [[Pacchetto Treu]] (prima riforma del mercato del lavoro)
* Legge n. 425/(10-12-)1997-30/(10-02-)2000: [[Riforma Berlinguer]] (riforma dell'istruzione scolastica e dell'esame di maturità)
* Legge n. 431/(09-12-)1998: abolizione definitiva dell'[[equo canone]]
* D.Leg. n. 79/(16-03-)1999: [[Decreto Bersani (1999)|Decreto Bersani]] (liberalizzazione settore elettrico)
* L.Cost. n. 3/2001: Modifica del Titolo V della Costituzione (trasferimento di molteplici poteri dallo Stato centrale agli enti locali)
* Legge n. 30/(14-02-)2003: [[Legge Biagi]] (seconda riforma del mercato del lavoro)
* Legge n. 53/(28-03-)2003 - 230/(04-11-)2005: [[Riforma Moratti|Riforma Bertagna-Moratti]] (riforma dell'istruzione scolastica)
* D.Leg. n. 6/2003: Introduzione del [[Leveraged buyout|Leveraged Buyout]] (LBO)
* Legge n. 112/(03-05-)2004: [[Legge Gasparri]] (riforma del mercato radiotelevisivo)
* Legge n. 270/(21-12-)2005: [[Legge Calderoli]] (anche detta "''Porcellum''", riforma della legge elettorale)
* Legge n. 169/2008-1/2009-240/2010: [[Riforma Gelmini]] (riforma dell'istruzione scolastica e universitaria)
* Legge n. 102/2009-148/2011-214/2011: [[Riforma delle pensioni Fornero|Riforma Sacconi-Fornero]] (seconda riforma generale del sistema pensionistico)
* D.Leg. n. 22-23/(16-03-)2015: [[Jobs Act]] (terza riforma del mercato del lavoro)
* Legge n. 7655/(20-0522-04)2016-2015: introduzione del [[Unione civileDivorzio (ordinamento italiano)|Leggedivorzio Cirinnàbreve]] per l'introduzione delle unioni civili per le persone omosessuali
* Legge n. 107/(03-07-)2015 - D. 59-65/(13-04-)2017: [[Storia dell'istruzione in Italia#Riforma "Buona Scuola"|Riforma "Buona scuola" (o Giannini-Fedeli)]] (riforma dell'istruzione scolastica)
* Legge n. 76/(20-05-)2016: [[Unione civile (ordinamento italiano)|Legge Cirinnà]] per l'introduzione delle [[Unione civile|unioni civili]] per le persone omosessuali e [[Convivenza (relazione interpersonale)|convivenze registrate]] per tutti
* Legge n. 112/(22-06)2016: legge sul "Dopo di noi" per l'assistenza delle persone disabili prive di sostegno familiare
 
== Note ==
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* Silverio Novelli, Gabriella Urbani, ''Dizionario della seconda Repubblica. Le parole nuove della politica'', Editori Riuniti, 1997 ISBN 88-359-4247-0
* Marino Livolsi, Ugo Volli, ''La comunicazione politica tra prima e seconda Repubblica'', Franco Angeli, 1998, ISBN 88-204-9387-X
* Fabrizio Eva, ''Deconstructing Italy: (Northern) Italians and their new perception of territoriality'', Springer Netherlands, GeoJournal, Volume 48, Number 2, June, 1999, {{ISSN |0343-2522521}}
* Maria Vittoria Dell'Anna, Pier Paolo Lala, ''[[Mi consenta]] un [[girotondi|girotondo]]. Lingua e lessico della Seconda Repubblica'', Pubblicazioni del Dipartimento di Filologia Linguistica e Letteratura dell'Università di Lecce, [[Mario Congedo editore]], 2004, [http://siba2.unile.it/ese/search/issue.php?recs=10&id=589&pub_type=m&single_pub=1&pub_id=255&n_campo=contents testo on line] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060609121229/http://siba2.unile.it/ese/search/issue.php?recs=10&id=589&pub_type=m&single_pub=1&pub_id=255&n_campo=contents |data=9 giugno 2006 }}
* [[Giampiero Mughini]], ''Un disastro chiamato Seconda Repubblica. Miti, protagonisti e soubrette di un'Italia che declina'', Mondadori, 2005, ISBN 88-04-54390-6
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