Borgia: differenze tra le versioni

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|casataderivazione =
|casataprincipale =
|titoli = * [[Papa]] (''non ereditario'')
|titoli = {{simbolo|Cross-Pattee-Heraldry.svg|8}} [[Papa]] (''non ereditario'')<br/>{{simbolo|Cross-Pattee-Heraldry.svg|8}} [[Principe]] di [[Teano]], [[Carinola]], [[Tricarico]], [[Andria]], [[Venafro]], [[Squillace]]<br/>{{simbolo|Cross-Pattee-Heraldry.svg|8}} [[Grande di Spagna]]<br/>{{simbolo|Cross-Pattee-Heraldry.svg|8}} [[Duca di Gandia]], [[Sessa]], [[Duca di Valentinois|Valentinois]], [[Duca di Romagna|Romagna]], [[Nepi]], [[Camerino]], [[Palestrina]]<br/>{{simbolo|Cross-Pattee-Heraldry.svg|8}} [[Marchese]] di [[Llombai]], [[Navarrès]]<br/>{{simbolo|Cross-Pattee-Heraldry.svg|8}} [[Conte]] di [[Diois (provincia)|Diois]], {{chiarire|[[Alvito]]}}
* [[Cardinale]] (''non ereditario'')
* [[Principe]] di [[Teano]], [[Carinola]], [[Tricarico]], [[Andria]], [[Venafro]], [[Squillace]]
* [[Grande di Spagna]]
* [[Duca di Gandia]], [[Sessa]], [[Duca di Valentinois|Valentinois]], [[Duca di Romagna|Romagna]], [[Nepi]], [[Camerino]], [[Palestrina]]
* [[Marchese]] di [[Llombai]], [[Navarrès]]
* [[Conte]] di [[Diois (provincia)|Diois]], [[Contea di Alvito|Alvito]]
|fondatore = Alfonso de Borja ([[papa Callisto III]])
|ultimosovrano =
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}}
{{Citazione|Contemporanei e posteri ne hanno fatto dei mostri capaci d'ogni frode e scelleratezza. Su di loro sono stati versati fiumi non d'inchiostro, ma di fiele.<ref name="Gervaso 1977 p. 7">{{Cita|Gervaso (1977)|p. 7|Gervaso, 1977}}.</ref>|[[Roberto Gervaso]]}}
[[File:BlasónCoat of arms of House of Borja -as Borgiaduchy of Gandia.jpgsvg|thumbminiatura|Stemma della famiglia Borgia come Duchi di Gandía e Grandi dedi Spagna]]
I '''Borgia''' furono una famiglia di origine [[spagnoli|spagnola]] e una delle [[famiglia (società)|famiglie]] più conosciute in [[Italia (regione geografica)|Italia]] nel [[XV secolo|XV]] e [[XVI secolo]].
 
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Rodrigo ebbe svariati figli da donne sconosciute:
* [[PedroPier Luis de Borgia|Pedro LuisLuigi Borgia]] (1458–1491) Ducaduca di Gandia;
* [[Isabella Borgia]] (1467–1547);
* [[Girolama Borgia]] (1469–1483).
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Durante la giovinezza fu coinvolta in una serie di scandali. Nel 1497, [[papa Alessandro VI]] fece annullare le nozze e il conte di Pesaro lo accusò di averlo fatto solo per poter [[incesto|abusare]] liberamente della figlia.<ref>{{Cita|Bradford (2005)|p. 59|Bradford, 2005}}.</ref> All'accusa d'incesto con il padre, che si ripercosse molto sull'immagine pubblica della ragazza in Italia e Europa, si aggiunsero quella di incesto fraterno e quella più generica di essere una donna [[Lascivia|lasciva]].<ref name="Gervaso 205" /> Alcuni cronisti riferirono che ebbe un figlio illegittimo.<ref>Secondo alcuni ebbe un figlio da Perotto Caldes, un giovane paggio del papa, che poi venne trovato morto nel Tevere, pare assieme ad una fantesca di Lucrezia, Pantasilea, che aveva coperto la relazione. Del presunto neonato non si seppe più nulla, ma alcuni storici lo riconoscono ne l'[[Giovanni Borgia (Infans Romanus)|Infante Romano]] ({{Cita|Bradford (2005)|p. 67}}).</ref> Nel 1500 il suo secondo marito, [[Alfonso d'Aragona (1481-1500)|Alfonso d'Aragona]], fu ucciso probabilmente su ordine di Cesare Borgia, dopo un cambio di alleanze che aveva avvicinato i Borgia al re di Francia.
 
A [[Ferrara]], dove si trasferì in seguito al suo terzo matrimonio con [[Alfonso I d'Este]], creò un circolo culturale a cui parteciparono [[Ercole Strozzi]], [[Pietro Bembo]]<ref>Con Pietro Bembo forse intrattenne una relazione, probabilmente non del tutto platonica ({{Cita|Bellonci, 2003|p. 358 e p. 362}}). Altro suo presunto amante dell'epoca pare fosse suo cognato [[Francesco Gonzaga]], marchese di Mantova ({{Cita|Bellonci, 2003|pp. 455-457}}; {{Cita|Cloulas, 1989|pp. 378-382}}).</ref> e [[Ludovico Ariosto]]. Divenuta duchessa, durante i periodi di assenza, il marito le affidò più volte la reggenza del ducato, in cui Lucrezia offrì al duca «buoni e grandi servizi» tanto che il [[Pierre Terrail de Bayard|cavaliere Baiardo]] la elogiò definendola «una perla in questo mondo».<ref>{{Cita|Bradford (2005)|p. 272|Bradford, 2005}}.</ref> Durante le tribolazioni della guerra, si accentuò il suo lato religioso che aveva manifestato più volte in alcuni periodi della sua vita: incominciò a indossare il [[cilicio]] e s'iscrisse al [[Terz'ordine francescano]], fondando anche il [[Monte di Pietà]] di Ferrara.<ref>{{Cita|Bradford (2005)|pp. 290-291|Bradford, 2005}}.</ref>
 
Morì il 24 giugno 1519, per complicazioni dovute al parto. Le accuse di corruzione morale sparite durante la sua vita a Ferrara, ripresero dopo la sua morte e tramandate alle cronache da numerosi oppositori dei Borgia: fra cui il [[Jacopo Sannazaro|Sannazaro]], il [[Giovanni Pontano|Pontano]] e il [[Francesco Guicciardini|Guicciardini]].<ref name="Gervaso 205">{{Cita|Gervaso (1977)|pp. 203-205|Gervaso, 1977}}.</ref><ref>{{Cita|Gregorovius (1990)|p. 329|Gregorovius, 1990}}.</ref>
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Attualmente l'unica discendenza patrilineare, cioè di filiazione riferendosi esclusivamente al padre e che conserva il cognome paterno o agnatica, che cade direttamente da maschio a linea maschile e che mantiene anche il cognome paterno, la famiglia Borja o Borgia, in linea diretta da [[Giovanni Borgia (Duca di Gandia)|Giovanni Borgia]], II [[Duca di Gandia]] e [[Maria Enriquez de Luna]], che ha continuato Lucas Vicente Joaquin Borja e Lasteros figlio di Francisco José de Borja e Pace Duca di Estrada, è in Ecuador e Cile. Uno dei suoi discendenti è descritto [[Rodrigo Borja Cevallos]], [[Capi di Stato dell'Ecuador|Capo di Stato dell'Ecuador]].<ref name="Salazar Acha 16">{{Cita|Salazar Acha (2010)|p. 16|Salazar Acha, 2010}}.</ref>
 
A [[Perugia]] prosperò il ramo collaterale Borgia-Sulpizi, proprietari di un grande [[Castello Borgia (Trasimeno)|castello]] presso il [[lago Trasimeno]].<br />
 
Il cognome Borgia si riscontra in alcune delle comunità etniche e linguistiche [[Albania|albanesi]] d'Italia ([[arbëreshë]]t)<ref>Padre G. Valentini S. J., ''Sviluppi onomastico-toponomastici tribali delle comunità albanesi in Sicilia'', Ed. G. Mori & Figli, Palermo 1955.</ref><ref>Italo Elmo, ''I Borgia, una famiglia illustre Stradiota di origine Albanese'', Cosenza 2020.</ref><ref>Ancora diffuso in modo particolare nelle colonie albanesi di Sicilia (es. Piana degli Albanesi), già presenti in quelle di Calabria (es. Falconara Albanese, Marcedusa, Spezzano Albanese, Vaccarizzo Albanese) e Puglia (es. San Marzano di San Giuseppe).</ref>, ed è diffuso in varianti che poco si diversificano. Originariamente il cognome era in [[lingua albanese|albanese]] ''Borshi-a''<ref>{{cita|Studi Alba.|65-68}}.</ref>, originario della località di ''[[Hoçisht|Borsh]]'' del sud di [[Valona]], dalle parti del [[Bilisht]]i. Agli albanesi esuli in [[Italia]] è poi mutato il cognome nella forma attuale. Probabilmente ha inciso la [[fonetica]], in quanto il suono del [[cognome]] era molto similaresimile a quelloal più popolare "Borgia" degli [[Aragona]], da qui si desume la sua "italianizzazione", avvenuta per molti dei cognomi degli albanesi in Italia. Col cognome Borgia spicca la figura di Padre [[Nilo Borgia|Nilo]], jeromonaco basiliano dell'[[Abbazia di Grottaferrata]] e filologo. In ambito gastronomico esiste il liquore [[Elisir San Marzano Borsci]], prodotta dalla famiglia Borsci dell'Albania Tarantina.
 
== I Borgia nella cultura di massa ==
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro |autore = [[Corrado Augias]] |titolo = I segreti di Roma |url = https://archive.org/details/isegretidiromast0000augi |anno = 2007 |editore = Mondadori |città = Milano |cid = Augias, 2007 |isbn = 978-88-04-56641-0}}
* {{Cita libro |autore = Maria Bellonci |titolo = Lucrezia Borgia |anno = 2003 |editore = Mondadori |città = Milano |cid = Bellonci, 2003 |isbn = 88-04-51658-5}}
* {{Cita libro |autore = Sarah Bradford |titolo = Lucrezia Borgia. La storia vera |traduttore = Luisa Agnese Dalla Fontana |anno = 2005 |editore = Mondadori |città = Milano |cid = Bradford, 2005 |isbn = 88-04-51245-8}}
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== Collegamenti esterni ==
* {{Cita libro |lingua = es |url = http://www.ramhg.es/index.php/boletin/boletin |titolo = Una rama subsistente del linaje Borja en América española, por Jaime de Salazar y Acha, Académico de Número de la Real Academia Matritense de Heráldica y Genealogía |accesso = 17 settembre 2015 |dataarchivio = 3 luglio 2012 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120703053207/http://www.ramhg.es/index.php/boletin/boletin |urlmorto = sì }}
* {{Cita libro |lingua = es |url = http://libros.webuda.com/boletin-RAMHG-75.pdf |titolo = Boletín de la Real Academia Matritense de Heráldica y Genealogía |accesso = 17 settembre 2015 |urlmorto = sì |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20131015111445/http://libros.webuda.com/boletin-RAMHG-75.pdf |dataarchivio = 15 ottobre 2013 }}
* [https://sites.google.com/site/diarioborjaborgia/ Diario Borja - Borgia ] (Español)