Kavad II: differenze tra le versioni

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{{Monarca
{{F|sovrani|luglio 2013}}
|nome = Kavad II
|Immagineimmagine = Kavadhii.jpg
|legenda = Dracma di Kavad II realizzato a [[Susa (città antica)|Susa]]
|titolo = [[Sovrani sasanidi|Shahanshah]] dell'[[impero sasanide]]
|regno =
|inizio regno = 25 febbraio [[628]]
|fine regno = 6 settembre [[628]]
|predecessore = [[Cosroe II]]
|successore = [[Ardashir III]]
|luogo di nascita =
|data di nascita = [[590]]
|luogo di morte = [[Dastagird]]
|data di morte = 6 settembre [[628]]
|sepoltura =
|consorte = Anzoi la Romana
|dinastia = [[Sasanidi]]
|padre = [[Cosroe II]]
|madre = Maria, figlia di [[Maurizio (imperatore)|Maurizio]]
|figli = [[Ardashir III]]
|religione = [[zoroastrismo]]
}}
{{Bio
|Nome = Kavād II Siroe
|Cognome =
|PostCognomeVirgola = riportato anche nella forma '''Shīrūya''' ({{persiano|شیرویه}}) e meglio conosciuto con il suo nome con cui regnò, ovvero '''Kavad II''' (in [[Lingua medio persiana|medio persiano]] 𐭪𐭥𐭠𐭲, "Kawād"; {{persiano|قباد|Qobād}} o "Qabad")
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 590
|LuogoMorte = CtesifonteDastagird
|GiornoMeseMorte = 6 settembre
|AnnoMorte = 628
|Epoca = 600
|Attività = sovrano
|Nazionalità = persiano
|Categorie = no
|PostNazionalità = che rimase a capo dell'[[impero sasanide]] per un brevissimo arco temporale nel 628
|FineIncipit = è stato il 23esimo sovrano [[Sasanidi|sasanide]] di [[Impero persiano|Persia]]
|Immagine = Kavadhii.jpg
|Didascalia = Moneta di Kavād II
}}
 
Figlio di [[Cosroe II]] (regnante dal 590 al 628), a cui era subentrato dopo averlo rovesciato con un colpo di Stato, il suo mandato è giudicato alla stregua di un punto di svolta nella storia sasanide, in quanto viene ricollegato a uno dei motivi che causò la futura caduta dell'impero nell'ambito della [[conquista islamica della Persia]].
Era figlio di [[Cosroe II]] ([[590]]–[[628]]), che aveva iniziato una [[Guerra romano-persiana del 602-628|lunghissima guerra]] contro i [[Impero bizantino|Romani]]; nel [[628]], a seguito di una pesante sconfitta inflitta ai [[Impero persiano|Persiani]] dall'[[imperatori bizantini|imperatore romano]] [[Eraclio I]] ([[610]]–[[641]]), una congiura di palazzo depose Cosroe II: al suo posto salì sul trono il figlio Kavād, che ordinò la morte del padre e dei suoi diciotto fratelli.
 
== Biografia ==
Kavād chiese la pace a Eraclio e iniziò le negoziazioni con lui, ma morì dopo pochi mesi di regno.
=== Origini e ascesa al potere ===
Siroe (più correttamente ''Shērōē'') era figlio di [[Cosroe II]], l'ultimo sovrano di spicco nella storia dell'[[impero sasanide]], e Maria, una donna greca e probabile figlia dell'[[imperatore bizantino]] [[Maurizio (imperatore)|Maurizio]]. Siroe fu in seguito imprigionato da suo padre, il quale voleva assicurarsi la successione del suo figlio prediletto Mardanshah, avuto con la sua moglie preferita [[Shirin (regina sasanide)|Shirin]]. La reputazione di suo padre subì un duro colpo a causa degli sviluppi delle ultime fasi della [[guerra romano-persiana del 602-628]]. Nel 627, il generale sasanide [[Rhahzadh]] fu ucciso e Dastagird, la residenza che più di ogni altra il re gradiva, fu saccheggiata e rasa al suolo dall'imperatore bizantino [[Eraclio I|Eraclio]], che stava avanzando verso la vicina capitale sasanide di [[Ctesifonte]]. Nel 628, Siroe venne liberato dalle più nobili famiglie dell'impero sasanide con il coinvolgimento dello ''[[spahbod]]'' ("comandante dell'esercito") [[Casato di Ispahbudhan|Ispahbudhan]] [[Farrukh Ormisda]] e dei suoi due figli [[Rostam Farrokhzād]] e Farrukhzad, [[Shahrbaraz]] del [[casato di Mehrān]], l'armeno Varaztirots II Bagratuni e, infine, il ''[[kanarang]]'' attivo nella provincia orientale sasanide dell'[[Abarshahr]].<ref>{{cita|Pourshariati (2008)|p. 173}}.</ref>
 
=== Regno ===
[[File:KhosrauIIDinarHistoryofIran.jpg|miniatura|Moneta d'oro di [[Cosroe II]]]]
 
Il 25 febbraio, Siroe, insieme al comandante che più gli era fedele Aspad Gushnasp, catturò Ctesifonte e imprigionò Cosroe II. A quel punto si proclamò scià dell'impero sasanide e assunse il nome dinastico di Kavad II. Uno dei primi provvedimenti che adottò riguardò l'esecuzione di tutti i suoi fratelli e fratellastri, incluso l'erede Mardanshah, che era come detto il figlio prediletto di Cosroe. Una simile scelta, volta a eliminare «tutti uomini ben istruiti, valorosi e cavallereschi», privò la dinastia sasanide di un successore competente ed è stata descritta dagli storici moderni come frutto di una «furia cieca» e «sconsiderata».<ref name="sha2005">{{cita|Shahbazi (2005)}}.</ref><ref name="kia255256">{{cita|Kia (2016)|pp. 255-256}}.</ref> Tre giorni dopo, il sovrano ordinò all'influente nobile Mihr Ormisda di giustiziare suo padre. Qualche tempo più tardi, quando ormai l'aristocratico aveva adempiuto all'uccisione del genitore, Kavad fece uccidere anche Mihr Ormisda.<ref>{{cita|Ṭabarī|v. 5, p. 398}}.</ref> Stando a quanto riferito dalle fonti, le sue sorelle [[Boran]] e [[Azarmidokht]] lo criticarono e rimproverarono per le sue grandi purghe, accrescendo in lui un senso di rimorso.<ref>{{cita|Ṭabarī|v. 5, p. 399}}.</ref>
 
Le politiche repressive di Kavad vengono considerate un punto di svolta nella storia sasanide, in quanto ritenute una delle cause della crisi e della successiva dissoluzione dell'impero.<ref name="kia255256"/> Il rovesciamento e la morte di Cosroe culminarono in una guerra civile caotica durata dal 628 al 632, durante la quale i membri più potenti della nobiltà che ottennero la piena autonomia e iniziarono a costituire un proprio governo. Nel frattempo si acuì l'ostilità tra i membri dell'élite persiana (''Parsig'') e i discendenti di famiglie di [[Impero partico|epoca partica]] (''Pahlav''), i quali compromisero l'economia del paese e accrebbero l'instabilità interna.<ref name="sha2005"/> In sintonia con il desiderio dei nobili persiani, giunse poi a una pace con l'imperatore Eraclio, il quale fu ben lieto di riottenere i loro territori perduti in precedenza e i prigionieri, oltre a ricevere un'[[indennità di guerra]], insieme alla [[Vera Croce]] e altre reliquie perdute a [[Gerusalemme]] nel 614.<ref>{{cita|Frale (2018)|p. 106}}.</ref>
 
Kavad concesse piena libertà religiosa ai cristiani nel corso del suo mandato.<ref>{{cita|Neusner (2022)|p. 121}}.</ref> È inoltre noto che nominò il nobile armeno Varaztirots II Bagratuni come ''[[marzban]]'' (generale di una provincia di frontiera, "[[margravio]]") dell'[[Armenia persiana|Armenia]], oltre a investire [[Ishoʿyahb II]] (628-645) quale nuovo [[metropolita]] della [[Chiesa d'Oriente]] nestoriana a [[Arcidiocesi di Seleucia-Ctesifonte|Seleucia-Ctesifonte]].<ref>{{cita|Baumer (2016)|p. 95}}.</ref>
 
Nel 628 scoppiò una grave epidemia di peste che falcidiò la metà della popolazione dell'impero, compreso Kavad, il quale si spense dopo alcuni mesi di regno il 6 settembre di quell'anno. I principali nobili (''[[wuzurgan]]'') del paese elessero suo figlio di otto anni [[Ardashir III]]. In realtà, tuttavia, quest'ultimo esercitò ben poco potere, in quanto quest'ultimo rimase in capo al suo visir Mah-Adhur Gushnasp, il cui compito era quello di operare da reggente fino a quando Ardashir non fosse diventato abbastanza adulto per governare.<ref name="sha2005"/>
 
== Matrimonio ==
Un passaggio della ''Cronaca di Edessa'', risalente alla metà del VI secolo è scritta in [[lingua siriaca|siriaco]] indica una certa «Anzoi la Romana» come la moglie di Kavad II e madre di Ardashir III; a giudizio degli storici moderni si trattava di una principessa cristiana dell'impero bizantino.<ref>{{cita|Martindale, Jones e Morris (1992)|p. 94}}.</ref>
 
== Nella cultura di massa ==
{{vedi anche |Siroe}}
Siroe è il soggetto delle opere di diversi compositori su libretto di [[Pietro Metastasio]], allo stesso modo di [[Pasquale Errichelli]], [[Johann Adolph Hasse]], [[Leonardo da Vinci]], [[Antonio Vivaldi]] e [[George Frideric Handel]].
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
=== Fonti primarie ===
* {{cita libro|autore=[[Ṭabarī]]|cid=Ṭabarī|anno=1985-2007|curatore=Ehsan Yar-Shater|titolo=The History of Al-Ṭabarī|volume=40|città=Albany|editore=State University of New York Press}}
 
=== Fonti secondarie ===
* {{cita libro|lingua=en|cid=Baumer (2016)|url=https://books.google.it/books?id=UhiWDwAAQBAJ&pg=PA95|titolo=The Church of the East: An Illustrated History of Assyrian Christianity|autore=Christoph Baumer|editore=Bloomsbury Publishing|anno=2016|isbn=978-18-38-60934-4}}
* {{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=XRBzDwAAQBAJ&pg=PT106|titolo=I grandi imperi del Medioevo|autore=[[Barbara Frale]]|cid=Frale (2018)|editore=Newton Compton Editori|anno=2018|isbn=978-88-22-72654-4}}
* {{cita libro|lingua=en|autore=Mehrdad Kia|cid=Kia (2016)|anno=2016|titolo=The Persian Empire: A Historical Encyclopedia|editore=ABC-CLIO|url=https://books.google.it/books?id=B5BHDAAAQBAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false|isbn=978-16-10-69391-2}}
* {{cita libro|lingua=en|autore=John Robert Martindale|autore2=Arnold Hugh Martin Jones|autore3=J. Morris|cid=Martindale, Jones e Morris (1992)|anno=1992|titolo=The Prosopography of the Later Roman Empire, Volume III: A.D. 527-641|città=Cambridge|editore=Cambridge University Press|isbn=978-0-521-20160-5}}
* {{cita libro|lingua=en|cid=Neusner (2022)|url=https://books.google.it/books?id=t4x6EAAAQBAJ&pg=PA121|titolo=A History of the Jews in Babylonia, Part 5|autore=Jacob Neusner|editore=BRILL|anno=2022|isbn=978-90-04-50893-4}}
* {{cita libro|lingua=en|autore=Parvaneh Pourshariati|cid=Pourshariati (2008)|anno=2008|titolo=Decline and Fall of the Sasanian Empire: The Sasanian-Parthian Confederacy and the Arab Conquest of Iran|editore=I.B. Tauris|isbn=978-1-84511-645-3}}
* {{cita libro|lingua=en|url=https://www.iranicaonline.org/articles/sasanian-dynasty|edizione=ed. online|autore=A. Shapur Shahbazi|titolo=Encyclopaedia Iranica|cid=Shahbazi (2005)|anno=2005|capitolo=Sasanian dinasty}}
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
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|carica = [[Sasanidi|Re sasanideScià di Persia]]
|periodo = [[628]]
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|successivo = [[Ardashir III]]
}}
 
{{Sovrani Sasanidi}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|StoriaIran}}
 
[[Categoria:Scià di Persia|KSasanidi]]
[[Categoria:Sasanidi|KScià di Persia]]