Grande museo egizio: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m rimossa Categoria:Musei dell'Egitto; aggiunta Categoria:Musei egizi dell'Egitto usando HotCat |
m fix nota |
||
(18 versioni intermedie di 12 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{Museo
|Nome =
|Nome originale =
|Logo =
|Immagine = GEM Conservation Center 1.jpg
|Larghezza =
|Didascalia = GEM Conservation Center, 2015
|Stato = EGY
|
|
|Latitudine =
|Longitudine =
|Tipologia = [[Archeologia|Archeologico]], [[Egittologia|egittologico]]
|Intitolato =
|Collezioni =
|Periodo storico = Antico Egitto
|Superficie espositiva =
|Data di fondazione =
|Fondatori =
|Data di apertura = ottobre 2024 (parziale)
|Data di chiusura =
|Proprietà =
|Gestione =
|Direttore =
|Visitatori =
|Note visitatori =
|Anno visitatori =
|Sito = www.gem.gov.eg
|Wikidata =
|Zoom mappa =
}}
Il '''Grande museo egizio''' ({{Arabo|المتحف المصري الكبير|al-Matḥaf al-Maṣriyy al-Kabīr}}, {{Inglese|'''Grand Egyptian Museum, GEM'''}}), noto anche come '''Museo di Giza''' (Giza Museum), è un museo di [[arte egizia]], in costruzione nei pressi della [[Necropoli di Giza]].
Il '''Grand Egyptian Museum''' ('''GEM'''), noto anche come '''Giza Museum''', è un museo di [[arte egizia]], considerato il più grande al mondo, sito nei pressi della [[Necropoli di Giza]]<ref>{{Cita web|autore=Nancy Farghalli|url=http://marketplace.publicradio.org/shows/2006/07/25/AM200607251.html|titolo=Marketplace: Egypt's next big thing|editore=Marketplace|data=25 luglio 2006|accesso=31 maggio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080515221138/http://marketplace.publicradio.org/shows/2006/07/25/AM200607251.html}}</ref> e prevista l'apertura nel 2021.<ref>{{Cita web|url=http://www.arte.it/notizie/mondo/nel-regno-di-tutankhamon-aprir%C3%A0-nel-2021-il-grand-egyptian-museum-di-giza-17609|titolo=NEL REGNO DI TUTANKHAMON. APRIRÀ NEL 2021 IL GRAND EGYPTIAN MUSEUM DI GIZA}}</ref>▼
▲
== Storia ==▼
La superficie espositiva prevista è pari a {{M|81000|ul=m2}} che ne fanno il più grande museo archeologico del mondo.<ref>{{cita web |titolo=Grand Egyptian Museum (GEM) {{!}} History, Collection, Opening, Architect, & Facts {{!}} Britannica |url=https://www.britannica.com/topic/Grand-Egyptian-Museum |sito=www.britannica.com |accesso=26 novembre 2023 |lingua=en}}</ref> Il museo fa parte del master plan per l'[[Altopiano di Giza]] chiamato "Giza 2030".
In origine il completamento dell'edificio era previsto per il 2013. A luglio del 2024 sono state aperte solo alcune parti del museo, le collezioni non sono ancora accessibili al pubblico.<ref>{{cita web |titolo=Welcome to Egypt's New Wonder in the Making |url=https://visit-gem.com/en/home |sito=visit-gem.com |editore=Grand Egyptian Museum |accesso=21 luglio 2024|lingua=en}}</ref>
▲== Storia ==
Il progetto dell'edificio è stato deciso durante una [[concorso di architettura]]<ref name="Competition">{{Cita libro|cognome=Mansour|nome=Yasser|titolo=The Grand Museum of Egypt: International Architecture Competition|data=2003|editore=American Univ in Cairo Press|isbn=9789773054717|url=https://books.google.com/books?id=JZMcViI11T8C&pg=PA442&dq=giza+plateau,+vegetation&hl=en&sa=X&ved=0ahUKEwj0hoLzt4bQAhVL54MKHeFNBWQQ6AEIVTAI#v=onepage&q=giza%20plateau%2C%20vegetation&f=false|accesso=1º novembre 2016}}</ref>, annunciato il 7 gennaio 2002 e conclusosi il 2 giugno 2003, con la vittoria di Heneghan Peng di [[Dublino]]. Tra i classificati vi sono stati: Coop Himmelblau, Héctor Vigliecca, Luciene Quel, Ruben Verdi, Michael Zimmermann, Engel und Zimmermann, Fernando Pardo Calvo, Bernardo Garcia Tapia, Nuno Filipe Morais Monteiro e Martin Roubik, i quali ricevettero una menzione d'onore.<ref>{{Cita web|url=http://server.uia-architectes.org/texte/england/Cairo2003/2results.html|titolo=Archived copy|accesso=28 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141104210608/http://server.uia-architectes.org/texte/england/Cairo2003/2results.html}}</ref> Il 2 febbraio 2010, Hill International annunciò che il Ministero della Cultura egiziano ha firmato un contratto con essa e l'EHAF Consulting Engineers, per fornire servizi di project management durante la progettazione e la costruzione del museo.<ref>{{Cita web|titolo=Hill International-Led Joint Venture Selected as Project Manager for the Grand Egyptian Museum|url=https://money.cnn.com/news/newsfeeds/articles/globenewswire/183377.htm }}{{dead link|data=marzo 2017|urlmorto=si}}</ref>
Il 5 gennaio 2002, l'allora presidente egiziano [[Hosni Mubarak]] pose la prima pietra del Grand Egyptian Museum e il 25 agosto 2006 la [[Statua di Ramses II]] è stata spostata da Piazza Ramses al Cairo all'altopiano di Giza, in previsione della costruzione del museo, ed, in seguito, è stata trasferita all'ingresso del museo nel gennaio 2018.<ref>{{Cita news|url=https://www.cnn.com/style/article/grand-egyptian-museum/index.html|titolo=Egypt's treasures to receive a new $1 billion home - CNN|data=5 giugno 2018|editore=CNN|accesso=9 giugno 2018}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.egyptindependent.com/ramses-ii-statue-transferred-grand-egyptian-museum-entrance/|titolo=Ramses II statue to be transferred to Grand Egyptian Museum entrance - Egypt Independent|data=18 gennaio 2018|editore=Egypt Independent|accesso=26 febbraio 2018-02-26}}</ref> Nel 2007, il museo ha ottenuto un prestito di 300 milioni di dollari dalla Japan Bank for International Cooperation.<ref>{{Cita web|url=http://www.thenational.ae/apps/pbcs.dll/article?AID=/20090820/FOREIGN/708199898/1185/enewsletter|titolo=Grand Egyptian Museum project moves forward|editore=Thenational|accesso=16 dicembre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090925012540/http://www.thenational.ae/apps/pbcs.dll/article?AID=%2F20090820%2FFOREIGN%2F708199898%2F1185%2Fenewsletter}}</ref>
Il progetto subì numerosi ritardi a causa di difficoltà ambientali, finanziarie e politiche, culminate nella sospensione dei lavori durante la Primavera araba del 2011. Solo con il ritorno della stabilità politica nel 2014, il progetto poté riprendere, finanziato da prestiti internazionali.<ref name=FSA /> Nel 2015 il ministro Mamdouh al-Damaty annunciò che il museo sarebbe stato aperto parzialmente a maggio 2018.<ref>{{Cita news|url=http://www.egyptindependent.com/news/great-museum-be-inaugurated-may-2018|titolo=Great Museum to be inaugurated in May 2018 - Egypt Independent|data=10 maggio 2015|editore=Egypt Independent|accesso=26 febbraio 2018}}</ref> Il 29 aprile 2018 è scoppiato un incendio vicino all'ingresso, ma i manufatti non sono stati danneggiati e le cause dell'incendio sono sconosciute.<ref name="fire april 2018">{{Cita news|titolo=Investigators Continue to Probe Grand Egyptian Museum Blaze in Giza|url=https://www.albawaba.com/editorchoice/investigators-continue-probe-grand-egyptian-museum-blaze-giza-1124758|accesso=6 maggio 2018|editore=Albawaba|data=1º maggio 2018}}</ref> Nel maggio 2018, l'ultimo dei carri del faraone Tutankhamon fu trasferito al Grande Museo Egizio.<ref name="King Tut's chariots">{{Cita news|titolo=King Tutankhamen's military chariot moved to new Egyptian museum|url=https://www.reuters.com/article/us-egypt-archaeology/king-tutankhamens-military-chariot-moved-to-new-egyptian-museum-idUSKBN1I70OA|accesso=6 maggio 2018|editore=Reuters|data=6 maggio 2018}}</ref>
Molti dei reperti del museo sono stati trasferiti sia dal [[Museo Egizio (Il Cairo)|Museo Egizio del Cairo]] che dai musei egizi minori di tutto l'[[Egitto]].
== Struttura ==
L'edificio ha la forma di un [[triangolo]] smussato nel piano ed è sito a due chilometri a nord-ovest delle [[piramidi di Giza]], vicino allo svincolo autostradale Cairo-Alex. Le pareti nord e sud dell'edificio si allineano direttamente con la [[Piramide di Cheope]] e la [[Piramide di Micerino]]. Di fronte all'edificio vi è una grande piazza, piena di palme di [[dattero]]. Una delle caratteristiche principali del museo è il muro di pietra traslucido, realizzato in [[alabastro]], che costituisce la facciata anteriore dell'edificio. L'interno dell'ingresso principale si apre in un grande atrio, da cui si accede alle sale del museo.
Il museo è strutturato in diverse sale espositive, ciascuna dedicata a un periodo specifico della storia egizia. Le epoche rappresentate includono il Nuovo Regno (1550-1070 a.C.), il Terzo Periodo Intermedio (1070-664 a.C.), il Periodo Tardo (664-332 a.C.) e il Periodo Greco-Romano (332 a.C.-395 d.C.). Un'attenzione particolare è riservata al faraone Tutankhamon, con una sala dedicata ai tesori del faraone sette volte più grande rispetto a quella del Museo Egizio di Tahrir. L'intera collezione del tesoro di Tutankhamon, per la prima volta esposta nella sua interezza, sarà al centro del museo.<ref name=FSA>{{cita web|url=https://www.finestresullarte.info/attualita/il-grande-museo-egizio-ha-aperto-parzialmente|titolo=Il Grande Museo Egizio ha aperto parzialmente: inaugurate le prime 12 sale}}</ref>
Uno degli aspetti più innovativi del GEM è l’uso della tecnologia. Saranno utilizzati dispositivi di realtà virtuale e aumentata per arricchire l'esperienza dei visitatori, con sezioni che raccontano, ad esempio, la storia della sepoltura di Tutankhamon. La combinazione tra esposizione fisica e tecnologia moderna mira a garantire un’esperienza interattiva e immersiva.<ref name=FSA />
Oltre alle 12 sale principali, il GEM ospita una grande scalinata alta sei piani che offre una vista sulle Piramidi e spazi per esposizioni monumentali. Il museo include anche gallerie per bambini, ristoranti, negozi, un Centro Congressi e un Auditorium. Tutto ciò rende il museo un luogo di incontro per la cultura, l'intrattenimento e l'educazione.<ref name=FSA />
== Collezioni ==
Line 47 ⟶ 76:
== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
* {{Cita web|url=http://gem.gov.eg|titolo=Grand Egyptian Museum|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220105083829/http://gem.gov.eg/}}
* {{Cita web|url=https://grandegyptianmuseum.it/|titolo=GEM (Grand Egyptian Museum)}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Antico Egitto|arte|musei|nordafrica}}
[[Categoria:Giza]]
[[Categoria:Musei egizi dell'Egitto]]
|