Rivoluzione abbaside: differenze tra le versioni
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{{Infobox conflitto
|Nome = Rivoluzione abbaside
|Tipo = Rivolta
|Immagine= revolt.png
|Didascalia = Il califfato al principio della rivoluzione e prima della [[battaglia del Grande Zab]]
|Data = 9 giugno [[747]] - luglio [[750]]
|Luogo = [[Grande Khorasan]] e moderni [[Iran]] e [[Iraq]]
|Esito = vittoria abbaside
* Conquista abbaside della maggioranza degli antichi territori omayyadi
* Successiva costituzione dell'[[Emirato di Cordova]]
* Fine dello status privilegiato per gli arabi
* Fine della discriminazione ufficiale nei confronti dei non arabi
|Schieramento1 = [[Abbasidi]]
|Schieramento2 = [[Califfato omayyade]]
|Comandante1 = [[Ibrahim ibn Muhammad ibn 'Ali ibn 'Abd Allah ibn al-'Abbas|Ibrahim al-Imam]]<br>[[Abu l-Abbas al-Saffah|As-Saffah]]<br>[[Al-Mansur]]<br>[[Abu Muslim]]<br>[[Qahtaba ibn Shabib]] †<br>Hasan ibn Qahtaba<br>Humayd ibn Qahtaba<br>Abd Allah ibn Ali
|Comandante2 = [[Marwan II ibn Muhammad ibn Marwan|Marwan II]]<br>[[Nasr ibn Sayyar]] †<br>Yazid ibn Umar
}}
La '''rivoluzione abbaside''' fu l'estromissione del [[califfato]] [[Omayyade]] (661–750), il secondo dei quattro maggiori califfati nella storia del primo Islam, da parte degli [[Abbasidi]], che si arrogarono il diritto di creare un nuovo califfato "benedetto" (750–1258).
Salendo al potere tre decenni dopo la morte del profeta musulmano [[Maometto]] e subito dopo il [[Califfato dei Rashidun]], gli Omayyadi avevano costituito un impero arabo che governava su una popolazione che era composta prevalentemente da non-Arabi e da non-musulmani. I non arabi erano trattati come cittadini di seconda classe, indipendentemente dal fatto
La rivoluzione segnò di fatto la fine dell'impero arabo e l'inizio di uno Stato multietnico più inclusivo, in [[Vicino Oriente|Vicino]] e [[Medio Oriente]].<ref name=said>Saïd Amir Arjomand, [https://www.jstor.org/stable/i401381
==Scenario==
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===Malcontento tra i musulmani alidi===
[[File:Qasr Amra 1.jpg|thumb|upright=1.4|[[Qusayr Amra]], un palazzo nel deserto della [[Giordania]] dove i principi omayyadi si abbandonavano a uno stile di vita meno controllato dal severo moralismo islamico.<ref>Patricia Baker, [http://www.saudiaramcoworld.com/issue/198004/the.frescoes.of.amra.htm The Frescoes of Amra] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080829142759/http://www.saudiaramcoworld.com/issue/198004/the.frescoes.of.amra.htm |
In seguito alla [[battaglia di Karbala]] che portò al massacro di [[al-Husayn ibn 'Ali]], il nipote di [[Maometto]], e dei suoi parenti e compagni da parte dell'esercito degli Omayyadi nel 680, gli [[alidi]] presero a spunto questo evento come un grido di battaglia di opposizione contro gli Omayyadi. Anche gli Abbasidi utilizzarono la memoria di Karbala per ottenere il sostegno popolare contro gli Omayyadi.<ref>{{Cita libro|cognome1=Cornell|nome1=Vincent J.|autore2=Kamran Scot Aghaie|titolo=Voices of Islam|data=2007|editore=Praeger Publishers|città=Westport, Conn.|isbn=978-0-275-98732-9|pp=117 and 118|url=http://books.google.com/books?id=y_eGWvPTtikC&dq=Karbala+Umayyads&source=gbs_navlinks_s|accesso=4 novembre 2014}}</ref>
Il movimento della Hāshimiyya (legato alla [[Kaysaniyya]]) fu in gran parte responsabile dell'avvio degli sforzi finali contro la dinastia degli Omayyadi,<ref name=hawt105/> inizialmente con lo scopo di sostituirli con la famiglia [[Alidi|alide]].<ref>Farhad Daftary, [http://books.google.com.au/books?id=snchIYFE9D0C&pg=PA4&dq=kaysanis&as_brr=3#v=onepage&q=kaysanis&f=false Ismaili Literature: A Bibliography of Sources and Studies], p. 4. [[Londra]], I.B. Tauris e Institute of Ismaili Studies, 2004. ISBN 9781850434399</ref><ref name=journ50>H. Dizadji, [http://books.google.com.sa/books?id=3hrCxCY5pOIC&pg=PA50&dq=umayyad+abbasid+non+muslim+support&hl=en&sa=X&ei=emONU420HI6byATmyYCoDw&ved=0CCYQ6AEwADgU#v=onepage&q=umayyad%20abbasid%20non%20muslim%20support&f=false Journey from Tehran to Chicago: My Life in Iran and the United States, and a Brief History of Iran], p. 50. Bloomington, Indiana, Trafford Publishing, 2010. ISBN 9781426929182</ref> In una certa misura, la ribellione contro gli Omayyadi portava una associazione precoce con le idee sciite.<ref name=turn86/><ref name=rise46>Matthew Gordon, [http://books.google.com.sa/books?id=KiawUHevW24C&pg=PA46&dq=umayyad+abbasid+non+muslim+support&hl=en&sa=X&ei=47eNU9XPCo2xyAS9poGADg&ved=0CDgQ6AEwAzge#v=onepage&q=umayyad%20abbasid%20non%20muslim%20support&f=false The Rise of Islam], p. 46. Westport, Connecticut: Greenwood Publishing Group, 2005. ISBN 9780313325229</ref> Un certo numero di rivolte sciite contro il dominio degli Omayyadi aveva già avuto luogo, anche se indirizzate dal loro desiderio di insediare gli Alidi. [[Zayd ibn Ali]] combatté contro gli Omayyadi in [[Iraq]], mentre [['Abd Allah ibn Mu'awiya]] stabilì un dominio temporaneo sulla Persia. Il loro assassinio, non solo aumentò il sentimento anti-omayyade tra gli alidi, ma fece
Gli Abbasidi rimasero defilati, affermando semplicemente di volere una guida della ''[[Umma (Islam)|Umma]]'' sulla cui scelta come califfo della comunità musulmana sarebbero stati d'accordo.<ref>للرضا من ءال محمد</ref><ref>[http://www.iranicaonline.org/articles/ali-al-reza ʿALĪ AL-REŻĀ, Iranica]</ref> Molti alidi naturalmente diedero per sottinteso che ciò significava un sovrano alide, una convinzione che gli Abbasidi tacitamente incoraggiarono per ottenere il loro sostegno alla causa anti-omayyade.<ref name=ox24and25>''The Oxford History of Islam'', pp. 24-25.</ref> Anche se gli Abbasidi erano membri del clan [[Banu Hashim]], rivale degli Omayyadi, la parola "Hāshimiyya" va riferita ad [[Abu Hashim|ʿAbd Allāh b. Muḥammad Ibn al-Ḥanafiyya]], detto Abū Hāshim: un nipote di [[
Secondo la tradizione, ʿAbd Allāh morì nel 717 a Ḥumayma (nelle [[steppa|steppe]] [[Transgiordania|transgiordaniche]]) mentre era suo ospite in casa [[Muhammad ibn 'Ali ibn 'Abd Allah]], il capo della famiglia degli Abbasidi, e prima di morire nominò avrebbe designato Muḥammad ibn ʿAlī quale suo successore.<ref name=hala6>Hala Mundhir Fattah, ''A Brief History of Iraq'', p. 76.</ref> Anche se l'aneddoto viene considerato costruito ad arte,<ref name=hawt113/> al tempo permise agli Abbasidi di raccogliere i sostenitori della rivolta fallita di [[al-Mukhtar ibn Abi 'Ubayd]], che era insorto a suo tempo in Mesopotamia, che divennero i sostenitori di Muḥammad Ibn al-Ḥanafiyya. Con il tempo la rivoluzione prese vigore e la maggior parte dei Kaysaniti alidi giurarono fedeltà alla dinastia abbaside (nel caso della Hāshimiyya),<ref>Farhad Daftary, ''Ismaili Literature'', p. 15.</ref><ref>Moojan Momen, ''An Introduction to Shi'i Islam'', pp. 47-48. New Haven, Connecticut, Yale University Press, 1985. ISBN 9780300035315</ref> o si erano avvicinati ai sentimenti alidi.<ref>Heinz Halm, [http://books.google.com.sa/books?id=u5jO3QzVtPUC&vq=abbasid&source=gbs_navlinks_s Shi'ism], p. 18. Edimburgo, Edinburgh University Press, 2004. ISBN 9780748618880</ref>
===Malcontento tra i musulmani non arabi===
Lo Stato degli Omayyadi è ricordato come uno Stato arabocentrico, essendo gestito da e per il beneficio di coloro che erano etnicamente Arabi e musulmani.<ref name=earth251/><ref name=africa26>Ivan Hrbek, [http://books.google.com.sa/books?id=qDFcD0BuekQC&pg=PA26&dq=umayyad+abbasid+non+muslim+support&hl=en&sa=X&ei=emONU420HI6byATmyYCoDw&ved=0CCwQ6AEwATgU#v=onepage&q=umayyad%20abbasid%20non%20muslim%20support&f=false Africa from the Seventh to the Eleventh Century], p. 26. Melton, Suffolk, James Currey, 1992. ISBN 9780852550939</ref> I musulmani non arabi si risentirono della loro posizione sociale marginale e vennero facilmente trascinati verso gli Abbasidi in opposizione al dominio degli Omayyadi.<ref name=turn86/><ref name=art20/><ref name=hala6/> Gli arabi dominavano la burocrazia e l'esercito ed alloggiavano al di fuori d'Arabia in strutture fortificate separate dalla popolazione locale.<ref name=imperium/> Anche dopo la conversione all'Islam, i non-arabi o ''[[
La conversione all'Islam avvenne gradualmente. Se un non-arabo voleva convertirsi all'Islam, non solo doveva rinunciare al suo nome, ma doveva rassegnarsi a rimanere un cittadino di seconda classe.<ref name=saud58/><ref name=museum40/> Il non arabo sarebbe stato "adottato" da una tribù araba,<ref name=wor214/> anche se non gli sarebbe stato consentito, in realtà, di adottare la ''[[nisba]]'' ispirata dal nome della tribù, per evitare il rischio di inquinamento della percepita purezza della razza araba. Piuttosto, il non arabo avrebbe preso il cognome di [[liberto]] (''mawlā'') di questa o quella tribù, anche se non era uno schiavo prima della conversione. Questo in sostanza significava che era asservito alla tribù che patrocinava la sua conversione.<ref name=saud58/><ref>Fred Astren, [http://books.google.com.sa/books?id=mCdpqhKuKqEC&printsec=frontcover&dq=fred+astren&hl=en&sa=X&ei=6yGEU8D7Ceau0QWOvoCADg&ved=0CDEQ6AEwAQ#v=onepage&q=umayyad&f=false Karaite Judaism and Historical Understanding], pp. 33-34. Columbia, South Carolina, University of South Carolina Press, 2004. ISBN 9781570035180</ref>
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==Eventi==
===Costruzione===
Ad iniziare dal 719, la missione della Hāshimiyya cominciò ad attrarre aderenti nel [[Grande Khorasan|Khurasan]]. La sua campagna era stata inquadrata come una forma di [[daʿwa|proselitismo]] ed essa cercò il sostegno delle popolazioni per "un membro della Casa del Profeta che sarà gradito a tutti",<ref>الرضا من ءآل محمد: al-reżā men āl Moḥammad</ref> senza fare esplicita menzione agli Abbasidi.<ref name=ox24and25/><ref name="Abbasids Iranica">[http://www.iranicaonline.org/articles/abbasid-caliphate ABBASID CALIPHATE], ''Encyclopædia Iranica''. Accesso 8 novembre 2014.</ref> Questa missione ebbe successo sia tra gli [[arabi]] sia tra i [[
In quel momento [[Kufa]] era il centro dell'opposizione al governo degli Omayyadi, in particolare dei sostenitori di ʿAlī. Nel 741-742 [[Abu Muslim]] ebbe il suo primo contatto con i precedenti agenti abbasidi che non avevano riscosso grande successo nella loro opera di propaganda. Era stato presentato al principale rappresentante abbaside, [[Ibrahim ibn Muhammad ibn Ali|Ibrāhīm]], alla [[Mecca]]. Intorno al 746, [[Abu Muslim]] divenne capo della Hāshimiyya in Khorasan.<ref name=korasani>[http://www.iranicaonline.org/articles/abu-moslem-abd-al-rahman-b ABŪ MOSLEM ḴORĀSĀNĪ], ''Encyclopædia Iranica''. Accesso 30 aprile 2014.</ref> A differenza delle rivolte alidi che l'avevano preceduta, gli Abbasidi e i loro alleati della [[Hashimiyya]] costituirono lentamente un movimento di resistenza clandestina al dominio degli Omayyadi. Vennero usate reti segrete per costruire una base di potere di sostegno nelle terre musulmane orientali al fine di assicurare il successo della rivoluzione.<ref name=rise46/><ref name=ox24/> Questa costruzione si svolse, non solo sulla scia della rivolta zaydita in Iraq, ma anche in concomitanza con la [[grande rivolta berbera]], in [[Regno di Iberia|Iberia]] e nel [[Maghreb]], con l'insorgere degli [[ibaditi]] in [[Yemen]] e in [[Hijaz]],<ref>Daniel McLaughlin, ''Yemen and: The Bradt Travel Guide'', p. 203. Guilford, Connecticut, Brandt Travel Guides, 2007. ISBN 9781841622125</ref> e la [[terza Fitna|terza guerra civile islamica]] in [[Oriente (regione geografica)|Oriente]], con la rivolta di [[al-Harith ibn Surayj]] in [[Khurasan]] e [[Asia centrale]] avvenute poco prima della rivoluzione.<ref name=earth251/><ref name=saud58/> Gli Abbasidi approfittarono del momento di grave crisi militare del califfato omayyade, aggredito da varie direzioni,<ref>Bernard Lewis, [http://books.google.com.sa/books?id=-LWbBMm27w8C&pg=PT73&dq=umayyad+abbasid+non+muslim+support&hl=en&sa=X&ei=IUiNU_O6G8KryAS82YDIBw&ved=0CDwQ6AEwBA#v=onepage&q=umayyad%20abbasid%20non%20muslim%20support&f=false The Middle East], Introduction, final two pages on the ''Umayyad Caliphate''. New York, [[Simon & Schuster]], 2009. ISBN 9781439190005</ref> e [[G. R. Hawting]] ha affermato che, anche se i governanti omayyadi fossero stati a conoscenza dei preparativi degli Abbasidi, non avrebbero potuto mobilitarsi contro di loro.<ref name=hawt105/>
====Rivolta di Ibn Surayj====
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===Fase del Khorasan===
Il 9 giugno 747 (25 Ramadan 129 [[Calendario islamico|
Un ufficiale abbaside di recente arrivato, [[Qahtaba ibn Shabib]], insieme con i suoi figli [[
A [[Nahavand|Nihāwand]], gli Omayyadi tentarono di opporre la loro ultima resistenza
Allo stesso tempo, che al-
===Fase della Mesopotamia===
[[File:Balami - Tarikhnama - Abu'l-'Abbas al-Saffah is proclaimed the first 'Abbasid Caliph (cropped).jpg|thumb|upright=1.4|Disegno da un manoscritto di [[Muhammad Bal'ami|Balʿami]] raffigurante al-Saffāḥ mentre riceve la ''[[bayʿa]]'' a Kufa.]]
Gli Abbasidi non persero tempo nel proseguire dal Khorasan alla volta della [[Mesopotamia]]. Nel mese di agosto 749, il comandante omayyade [[Yazid ibn 'Umar al-Fazari]] cercò di rispondere alle forze di al-
Contemporaneamente all'assedio del 749, gli Abbasidi attraversarono l'[[Eufrate]] e presero Kufa.<ref name=museum40/><ref name=lewabb1/> Il figlio di [[Khalid al-Qasri]] – un ufficiale omayyade caduto in disgrazia e che era stato torturato a morte un paio di anni prima - avviò una rivolta filo-abbaside a partire dalla cittadella della città. Il 2 settembre, 749, al-Ḥasan b. Qaḥṭaba entrò in città e prese posizione.<ref name=hawt117/> Successe una certa confusione quando
Rapidamente come le forze di Qahtaba marciarono dal Khorasan a Kufa, così fecero le forze di [['Abd Allah ibn 'Ali|ʿAbd Allāh ibn ʿAlī]] e [[Abu 'Awn 'Abd al-Malik ibn Yazid]] verso [[Mossul|Mawṣil]].<ref name=hawt117/> A quel punto
[[Damasco]] cadde in aprile, e in agosto, [[Marwan II|Marwān II]] e la sua famiglia, vennero rintracciati da una piccola forza guidata da Abu ʿAwn e [[Salih Ibn Ali]] (il fratello di ʿAbd Allāh ibn ʿAlī) e ucciso in Egitto.<ref name=saud58/><ref name=museum40/><ref name=korasani/><ref name=cam102/><ref name=mus49/> Al-Fazari, il comandante omayyade di Wāsiṭ, resistette anche dopo la sconfitta di
==Tattiche==
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===Propaganda===
La rivoluzione abbaside fornisce un primo esempio medievale dell'efficacia della propaganda. Lo stendardo nero srotolato all'inizio della fase di apertura della rivoluzione, portò toni messianici riferiti alle ribellioni non riuscite del passato, da parte dei membri della famiglia di Maometto, con marcata [[escatologia]] e inclinazioni millenarie.<ref name=hala77/> Gli Abbasidi – i loro capi discendevano dallo zio di Maometto, [[
Gli Abbasidi
===Segretezza===
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==Conseguenze==
[[File:727px-NE 800ad.jpg|thumb|left|Confini della regione nell'800.]]
I vincitori profanarono le tombe degli Omayyadi nella [[Grande Siria]], risparmiando solo quella di [[Umar II|ʿUmar II]], e la maggior parte degli altri membri della famiglia degli Omayyadi
Nel periodo immediatamente successivo, gli Abbasidi decisero di consolidare il loro potere contro gli ex alleati ora visti come rivali.<ref name=ox25/> Cinque anni dopo la fine della rivoluzione,
Anche se gli sciiti furono fondamentali per il successo della rivoluzione, gli
Gli Abbasidi
Un nipote di [[Hisham ibn 'Abd al-Malik]], [[Abd al-Rahman ibn Mu'awiya|
==Eredità==
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==Bibliografia==
* {{Cita libro|titolo= The End of the Jihâd State: The Reign of Hishām ibn ʻAbd al-Malik and the Collapse of the Umayyads |nome= Khalid Yahya |cognome= Blankinship |wkautore=Khalid Yahya Blankinship |città= Albany, NY |editore= State University of New York Press |anno= 1994 | isbn = 978-0-7914-1827-7 |url=http://books.google.com/books?id=Jz0Yy053WS4C}}
* {{Cita libro|titolo= The Political and Social History of Khurasan under Abbasid Rule, 747–820 |url= https://archive.org/details/politicalsocialh0000dani |cognome= Daniel |nome= Elton L. |editore= Bibliotheca Islamica, Inc. |città= Minneapolis and Chicago |anno= 1979 | isbn = 0-88297-025-9}}
* Albert Hourani, History of the Arab Peoples
* {{Cita libro|titolo=The Prophet and the Age of the Caliphates: The Islamic Near East from the 6th to the 11th Century |edizione= Second |cognome=Kennedy|nome=Hugh N. |wkautore=Hugh N. Kennedy |anno=2004 |editore=Pearson Education Ltd. |città=Harlow, UK |isbn=0-582-40525-4 |url= http://books.google.com/books?id=Wux0lWbxs1kC}}
Line 129 ⟶ 146:
* [[Guerre arabo-bizantine]]
* [[Conquista islamica della Persia]]
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
==Collegamenti esterni==
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