Mario Moschi: differenze tra le versioni

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[[File:La Resurrezione - 1945 1950 Moschi Mario (Particolare).JPG|thumb|Firma di Mario Moschi]]
[[File:Skulptur Cantianstr 24 (Prenz) Fußballspieler&Mario Moschi&1936.jpg|thumb|''Fußballspieler'', 1936, Berlino, [[Friedrich-Ludwig-Jahn-Sportpark]]]]
[[File:Targa Moschi.jpg|miniatura|Targa all'angolo tra via Valdirose e via del Fantone a Lastra a Signa]]
{{Bio
|Nome = Mario
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Tra le prime opere di questa fase giovanile (1915-16) ci sono il ''Riratto della madre'' (Firenze, [[Galleria d'arte moderna (Firenze)|Galleria d'arte moderna]]) e il ''Ritratto della sorella'' (Firenze, collezione privata), che mostrano una certa vibrazione espressiva ispirata a [[Medardo Rosso]]. Nella perduta statua del ''Seminatore'' (1916), con cui vinse il concorso Baruzzi a [[Bologna]], aderiva invece alla poetica sociale dello scultore belga [[Constantin Meunier]]. Durante la leva nella [[prima guerra mondiale]] modellò il rilievo del ''Soldato austriaco che calpesta i cadaveri dei soldati italiani'', opera pure perduta di gusto verista, che dimostrava un'attenzione eclettica ai modelli che in quegli anni si potevano reperire sulla scena artistica continentale<ref name=DBI/>.
 
Alla fine del conflitto, grazie all'aiuto del suo maestro Trentacoste, ottenne a [[Nizza]] la direzione per un anno di una fabbrica di marmi artificiali<ref name=DBI/>, e produsse anche [[caricatura|caricature]] per un giornale.
 
===Gli anni del fascismo===
[[File:Monumento ai caduti (Poggio a Caiano) 4Mario_moschi,_monumento_ai_caduti_di_poggio_a_caiano,_1928-30,_03.jpg|thumb|Il monumento ai caduti di Poggio a Caiano]]
Tornato a Firenze nel 1923, aprì un proprio studio, dove si dedicava anche alla produzione di medaglie commemorative, un'attività legata alla tradizione italiana e fiorentina in particolare che portò avanti con passione per tutta la vita<ref name=DBI/>.
 
Quell'anno partecipò alla prova di primo grado del concorso per il ''Monumento alla madre italiana'' per la cappella Capponi nella [[chiesa di Santa Croce (Firenze)|chiesa di Santa Croce]]: il suo bozzetto (perduto) fu tra i più apprezzati, (anche se per il lavoro venne poi affidato ascelto [[Libero Andreotti]]), etanto che gli permise di mettersi in luce partecipando l'anno seguente alla [[Biennale di Venezia]], con ''I giochi dell’amore'' e ''Il nido'' che, sebbene perdute, mostrano nelle riproduzioni fotografiche ancora una sintesi di ispirazioni eclettiche, dalla salda monumentalità di [[Michelangelo]] alla stilizzazione arcaicizzanti di [[Émile-Antoine Bourdelle]] e [[Ivan Meštrović]]<ref name=DBI/>.
 
[[File:Istituto agronomico per l'oltremare 02.JPG|thumb|left|La facciata dell'Istituto agronomico per l'oltremare a Firenze, coi rilievi di Mario Moschi]]
Negli anni Venti il regime promosse una capillare commemorazione dei caduti della prima guerra mondiale, che venne detta "monumentomania". A questo programma parteciparono tantissimi giovani scultori che, aderendo spesso alla nuova estetica [[déco]], poteronorealizzarono mettersiopere monumentali che, legate solo in luceparte alla retorica fascista, poterono in larga parte salvarsi dalle distruzioni ed epurazioni dei tumultuosi anni della guerra e della riconciliazione post-conflitto. Tra questi, Moschi ricevette due incarichi importanti: il primo col ''Monumento ai caduti di Rifredi'' (1925-1927), per il quale compose un gruppo di tre figure con un arciere che ricorda l'''Ercole'' di [[Émile-Antoine Bourdelle|Bourdelle]]; il secondo, ancora più ambizioso, di [[Poggio a Caiano]] (1928-30, dove scolpì sulle facce di un cubo di marmo tre rilievi dalla monumentalità salda e distesa, percorsa tuttavia da tensione lineare, che divenne poi una delle sue caratteristiche più riconoscibili dello stile maturo<ref name=DBI/>.
 
Con queste opere ebbe il suo primo riconoscimento pubblico, ottenendo tra l'altro il plauso di [[Libero Andreotti]] e di [[Ugo Ojetti]]<ref name=DBI/>.
 
Dal 1928 al 1939, grazie all'amicizia col [[Podestà (fascismo)|podestà]] di [[Arezzo]] [[Pier Ludovico Occhini]], eseguì una serie di opere per la città toscana, a partire da alcune statue a tutto tondo, di gusto déco, per la sua [[villa La Striscia]]<ref>[{{Cita web |url=https://lastrisciatuscany.com/ |titolo=Sito della villa] |accesso=3 agosto 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190803063601/https://lastrisciatuscany.com/ |dataarchivio=3 agosto 2019 |urlmorto=sì }}</ref>, a cui seguirono il ''Monumento ai caduti del liceo Petrarca'' (bozzetto in stucco del 1936, e versione in bronzo fusa per interessamento del ministro dell’Educazione nazionale [[Giuseppe Bottai]]), i, rilievo della ''Madonna del canarino'' per un tabernacolo di via della Minerva, e due grandi tondi a rilievo in gesso con le effigi di [[Vittorio Emanuele III]] e di [[Benito Mussolini]] per il foro Boario (Arezzo, Archivio storico comunale), in cui mise a frutto su scala monumentale la sua esperienza nella medaglistica<ref name=DBI/>.
 
[[File:Scuola di guerra aerea, circolo ufficiali, esterno, aquila di mario moschi, 01.jpg|thumb|L'ingresso della Residenza del circolo ufficiali alla [[Scuola di Guerra aerea]] di Firenze]]
Nel 1933 venne eletto Accademico onorario dell'[[Accademia delle Artiarti del Disegnodisegno]] di Firenze<ref>[https://www.aadfi.it/accademico/moschi-mario/]</ref> e docente di scultura all'[[Istituto d'Arte di Firenze]]. In quegli anni partecipò a numerose rassegne nazionali e internazionali, tra cui Budapest (1936), Napoli (1937), Arezzo (1938, con ''Testa di bimbo''), Roma (1939 con ''Piccolo lottatore''), Milano (1941 con ''Lottatori'' e ''Ritratto'') e a Firenze con regolarità a diversi Premi del Fiorino e alla Società delle Belle Arti. Nel 1939 espose a San Remo ''Lotta greco-romana''<ref>[{{Cita web |url=http://www.ilcasseroperlascultura.it/autori/autori/moschimario/ |titolo=Il Cassero Cultura] |accesso=3 agosto 2019 |dataarchivio=3 agosto 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190803082051/http://www.ilcasseroperlascultura.it/autori/autori/moschimario/ |urlmorto=sì }}</ref>.
 
Al di là delle commissioni pubbliche del regime, Moschi si andava infatti interessando in quegli anni soprattutto ai temi sportivi, presentando figure di atleti (tennisti, tuffatori, bocciatori, tiratori di fune, calciatori) sia in scala monumentale che in [[bronzetto]] in numerose mostra nazionali e internazionali nel corso di tutti gli anni Trenta<ref name=DBI/>.
 
L'esempio più noto di questo filone è la statua a tutto tondo del ''Calciatore'', modellato nel 1931 e collocato all'ingresso della tribuna del nuovissimo [[stadio comunale (Firenze)|Stadio Giovanni Berta]] a Firenze; una seconda versionevariante (''Calciatore Stop in corsa'') partecipò nel 1933 alla "I Mostra del Sindacato nazionale fascista di belle arti" di Firenze e nel 1934 alla [[Biennale di Venezia]] (premio del [[CONI]]), per vincere infine uno dei concorsi artistici legati alle [[Giochi della XI Olimpiade|Olimpiadi di Berlino del 1936]], venendo collocata al [[Friedrich-Ludwig-Jahn-Sportpark]] di [[Berlino]]<ref name=DBI/>.
 
[[File:Universita degli studi de Trieste IMG 7947.JPG|thumb|L'Università di Trieste]]
Un altro filone dell'attività di Moschi di quegli intensi anni è la decorazione plastica di nuove architetture razionaliste, a fianco di alcuni dei più noti architetti di quegli anni. Ad esempio realizzo per la [[Palazzina Reale di Santa Maria Novella]] a Firenze il il rilievo marmoreo con ''Michelangelo che dirige i lavori delle fortificazioni durante l’assedio di Firenze'' (1934), due sovrapporte per la [[Scuola di Guerra Aerea|Scuola di applicazione per la Regia Aeronautica]] (1937-1937), due grandi metope per il portale dell'[[Istituto Agronomico per l'Oltremare|Istituto agricolo coloniale per l’Africa italiana]] (1938) e infine il grandioso altorilievo per l'altorilievo destro dell'[[Università di Trieste]] (''Allegoria del fascismo e le sanzioni'', dal 1939)<ref name=DBI/>.
 
Nel 1941 è nominato titolare di scultura all'[[Istituto d'Arte di Lucca]], per "chiara fama". Nel 1942 fece la sua ultima partecipazione alla Biennale di Venezia (con ''La vittoria del lavoro e delle armi''), dopo un ventennio pressoché ininterrotto<ref name=DBI/>.
 
===Il Dopoguerra===
[[File:Piazza vasari, fontana 02.JPG|thumb|left|La fontana di piazza Vasari a Firenze]]
Il dopoguerra rappresentò un momento di crisi per la maggior parte degli artisti che avevano lavorato per il regime, sia per ragioni politiche, poiché venivano considerati "compromessi" col fascismo, sia esteticheartistiche, per il diffondersi della nuova estetica [[arte informale|informale]], così lontana dalla tradizione figurativa del "[[ritorno all'ordine]]" degli anni Venti e Trenta<ref name=DBI/>.
 
Nel 1948 fu tra i fondatori del [[Gruppo Donatello]], e come tale venne raffigurato poi in un affresco commemorativo in [[piazza Vasari]] a Firenze.
Moschi, mantenendosi fedele alla tradizione, venne escluso dal panorama delle commissioni pubbliche ufficiali, dedicandosi tuttavia con successo al mercato privato, soprattutto all'estero, e alla medaglistica. Risalgono ad esempio agli anni 1947-1949 una serie di sculture in marmo spedite al cimitero del [[Forest Lawn Memorial Park]] di [[Glendale (California)|Glendale]], presso [[Los Angeles]]<ref name=DBI/>.
 
Moschi, mantenendosi fedele alla tradizione, venne escluso dal panorama delle commissioni pubbliche ufficiali, dedicandosi tuttavia con successo al mercato privato, soprattutto all'estero, e alla medaglistica. Risalgono ad esempio agli anni 1947-1949 una serie di sculture in marmo spedite al cimitero del [[Forest Lawn Memorial Park]] di [[Glendale (California)|Glendale]], presso [[Los Angeles]]<ref name=DBI/>, mentre per i cimiteri della Toscana fece molti ritratti in forma di medaglione marmoreo.
Nel 1948 fu tra i fondatori del [[Gruppo Donatello]], e come tale venne raffigurato poi in un affresco commemorativo in [[piazza Vasari]] a Firenze. L'amicizia con [[Piero Bargellini]] e [[Rodolfo Siviero]] gli permise tuttavia di ricevere, nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta, una serie di commissioni per fontane e piccoli monumenti per Firenze, in cui portò avanti il suo gusto per la tradizione neoquattrocentesca<ref name=DBI/>.
 
Nonostante questa forma di ostracismo, grazie all'amicizia con [[Piero Bargellini]] e [[Rodolfo Siviero]] riuscì tuttavia di ricevere, nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta, una serie di commissioni per fontane e piccoli monumenti per Firenze, in cui portò avanti il suo gusto per la tradizione neoquattrocentesca<ref name=DBI/>.

In quel periodo il gusto per la poetica figurativa ritrovava comunque una sua strada, portata avanti con forza ad esempio dal fiorentino [[Pietro Annigoni]]. In questo quadro Moschi ottenne di nuovo delle commissioni importanti, prima fra tutte il completamento della decorazione della facciata dell'[[Università di Trieste]] (''Glorificazione del lavoro e della cultura'', 1956-58), la statua della ''Medicina'' per l'[[Università di Cagliari]] (1962, commissionata attraverso l'intermediazione di [[Rodolfo Siviero]]), i battenti del portale della [[chiesa del Sacro Cuore (Sassari)|chiesa del Sacro Cuore]] di [[Sassari]] (1968), la ''Strage degli innocenti'' del monumento alla memoria dell'[[Eccidio di Civitella]] (Civitella in Val di Chiana, 1969)<ref name=DBI/>.
 
È sepolto nel [[cimitero di Trespiano]], accanto ai genitori per i quali scolpì i due medaglioni della lapide; la sua lapide venne scolpita dall'allievo [[Sergio Benvenuti]].
 
==Opere principali==
===Esordi===
*''Ritratto della madre'', 1915-16, [[Firenze]], [[Galleria d'arte moderna (Firenze)|Galleria d'arte moderna]]
*''Ritratto della sorella'', 1915-16, [[Firenze]], collezione privata
*''Il seminatore'', 1916, perduto
*''Soldato austriaco che calpesta i cadaveri dei soldati italiani'', 1917-18, perduto
*''Monumento ai caduti di Lastra a Signa'', 1920, [[Lastra a Signa]], cimitero
*''Medaglia per il centenario di Dante'', 1921
*''Busto di Emma Corradini'', 1921, [[Firenze]], [[cimitero delle Porte Sante]]
 
===Anni del Regime===
*Bozzetto per il ''Monumento alla madre italiana'', 1923, perduto
*''I giochi dell’amore'', 1924, perduto
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*''Lapide ai caduti del rione San Salvi'', 1925, [[Firenze]], [[chiesa di San Michele in San Salvi]], portico
*''Monumento ai caduti di Rifredi'', 1925-27, [[Firenze]], [[piazza Dalmazia]]
*''Lapide ai caduti di Firenze-San Gervasio'', 1926, [[Firenze]], presso la [[chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Firenze)|chiesa dei Santi Gervasio e Protasio]], giardino della canonica
*''Busto di Tullio Locchi'', 1926, [[Firenze]], [[cimitero di Trespiano]]
*''Lapide per i caduti per lo scoppio del deposito munizioni del 10 agosto 1920'', 1927, [[Firenze]], presso la [[chiesa dei Santi Gervasio e Protasio (Firenze)|chiesa dei Santi Gervasio e Protasio]], giardino della canonica
*''Medaglia per il centenario di Niccolò Machiavelli'', 1927 (una copia alla [[Galleria d'Arte Moderna (Firenze)|Galleria d'Arte Moderna]] di Firenze]])
*''Lapide ai caduti del rione San Gallo'', 1927, [[Firenze]], [[Arco di Trionfo (Firenze)|Arco Lorenese]]
*''Medaglia con Allegoria del Costruire'', 1928 (una copia alla [[Galleria d'Arte Moderna (Firenze)|Galleria d'Arte Moderna]] di Firenze]])
*''Monumento ai Caduti di Poggio a Caiano'', 1928-30, [[Poggio a Caiano]], piazza XX Settembre
*Fontana e statue, 1928, [[Arezzo]], [[villa La Striscia]]
*''Monumento ai caduti di Strada in Casentino'', [[Castel San Niccolò]] ([[provincia di Arezzo|AR]])
*''Monumento ai caduti di Lastra a Signa'', 19201929, [[Lastra a Signa]], [[Cimitero di San Martino a Gangalandi|cimitero]]
*''Il calciatore'', 1931, [[Firenze]], [[stadio Comunale Artemio Franchi (Firenze)|stadio Comunale Artemio Franchi]]
*''Ritratto di Albino Bartolozzi'', 1932 circa, [[Fiesole]], [[Cimitero di Fiesole|cimitero comunale]]
*''Il calciatore'', 1931-1933, [[Berlino]], [[Friedrich-Ludwig-Jahn-Sportpark]]
*''Michelangelo che dirige i lavori delle fortificazioni durante l’assedio di Firenze'', 1934, [[Firenze]], [[Palazzina Reale di Santa Maria Novella]]
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*''Tondo di Benito Mussolini'', 1938 circa, [[Arezzo]], Archivio storico comunale
*Due rilievi con ''Uomini che caricano cavalli con prodotti agricoli'', 1938-39, [[Firenze]], [[Istituto Agronomico per l'Oltremare]], facciata
*''Giovanni Boccaccio'', 1938 circa, [[CartaldoCertaldo]], [[chiesa dei Santi Jacopo e Filippo (Certaldo)|chiesa dei Santi Jacopo e Filippo]]
*''Mia madre'', 1939, in cera (copia del busto del 1916), [[Firenze]], [[Galleria d'arte moderna (Firenze)|Galleria d'arte moderna]]
*''Il Fascismo e le sanzioni'', 1939-40, [[Trieste]], [[Università di Trieste|Università]], avancorpo destro
*''Fontana dei Putti'', 1942 (fusa nel 1952) [[Firenze]], [[piazza Vasari]]
*''MedaglioMedaglione col busto della madre Antonia Frosini Moschi'', 1942, [[Firenze]], [[cimitero di Trespiano]]
*''Medaglione di Aldo Marzi'', 1943 circa, [[Firenze]], [[cimitero di Trespiano]]
 
===Dopoguerra===
*''Medaglio col busto del padre Galileo Moschi'', 1945, [[Firenze]], [[cimitero di Trespiano]]
*''Ritratto di Ida Bartolozzi'', 1946 circa, [[Fiesole]], [[Cimitero di Fiesole|cimitero comunale]]
* Sculture funebri e memoriali, 1947-49 circa, [[Glendale (California)]], cimitero [[Forest Lawn Memorial Park]]<ref>[https://bobsaw.smugmug.com/Cemeteries/Forest-Lawn-Glendale-1/i-pLdcgF3/ Monumento Knaupp]</ref><ref>[https://bobsaw.smugmug.com/keyword/Moschi/ Monumento Macedo]</ref><ref>[https://bobsaw.smugmug.com/keyword/Moschi/i-zDSjzKG Sheltering Love]</ref><ref>[https://bobsaw.smugmug.com/keyword/Moschi/i-wrFntBJ Firma su ''Protection'']</ref><ref>[https://bobsaw.smugmug.com/Cemeteries/Forest-Lawn-Glendale-1/i-KTt89Nb Bambino]</ref><ref>[https://www.google.com/search?client=firefox-b-ab&biw=1467&bih=693&tbm=isch&sa=1&ei=xZckXNubEY_0kwXXw73IDQ&q=moschi+site%3Ahttps%3A%2F%2Fbobsaw.smugmug.com&oq=moschi+site%3Ahttps%3A%2F%2Fbobsaw.smugmug.com&gs_l=img.3...520979.524344..524950...0.0..0.62.718.13......0....1j2..gws-wiz-img.......0j0i67j0i5i30j0i5i10i30j0i30j0i24j0i10i24j0i8i10i30.c01SbBGGDns Altre opere a Glendale]</ref>
*''Monumento a Silvia Marini Rogati'', 1948, [[Firenze]], [[cimitero delle Porte Sante]]
*''Medaglia per il centenario di Lorenzo il Magnifico'', 1949
*''Madonna col Bambino'', anni '50, [[Firenze]], [[via Vacchereccia]] 19-21 rosso
*''Crocifisso'', 1950 circa, [[Pontassieve]], [[chiesa San Giovanni Gualberto (Pontassieve)|chiesa San Giovanni Gualberto]]
*''Crocifisso'', 1950, [[Firenze]], [[cimitero delle Porte Sante]], tomba Angeletti-Franchi
*''Pietà'', 1950, [[Firenze]], tabernacolo in [[via Filippina]]
*''Medaglia di Giovanni Poggi'', 1951 (una copia a [[Firenze]], [[Casa Siviero]])
*''Madonna col Bambino'', 1952, [[Firenze]], [[chiesa di San Francesco (Firenze)|chiesa di San Francesco]]
*''Placca con busto di Ottavia Bindi Ceccherini'', 1952, [[Firenze]], [[cimitero delle Porte Sante]]
* Fontana, [[Grassina]], villa Marchi
*''Ritratto di Maria Carmela Martelli in Borsini'', 1953 circa, [[Prato (Italia)|Prato]], [[cimitero della Misericordia (Prato)|cimitero della Misericordia]]
*''Madonna col Bambino'', anni1954 '50circa, [[Firenze]], [[via Vacchereccia]] 19-21 rosso
**Una versione in terracota si trova nella [[badia delle Sante Fiora e Lucilla]] ad Arezzo
**Una versione in pietra si trova nel [[cimitero monumentale dell'Antella]]
*''Monumento per Eligio Maria Pizzigallo'', 1954, [[Firenze]], [[cimitero delle Porte Sante]]
*''Busto di Luigi Ridolfi'', 1954 circa, [[Firenze]], [[stadio Artemio Franchi]]
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*''Medaglione con putto'', 1959, [[Firenze]], [[Casa Siviero]]
*''Ritratto di Bernardo Buontalenti'', 1960, [[Firenze]], [[ospedale di Santa Maria Nuova]], portico
*''Ritratto maschile'', 1960, [[Firenze]], [[Accademia delle Artiarti del Disegnodisegno]]<ref>[https://www.aadfi.it/opera/mario-moschi-testa/]</ref>
*''Immacolata'', 1962, [[Assisi]], [[basilica di San Francesco (Assisi)|basilica di San Francesco]]
*''Immacolata'', 1962, [[Arezzo]], [[basilica di San Francesco (Arezzo)|basilica di San Francesco]]
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*''Fontana del Bambino sul pesce'', 1962, [[Firenze]], Società di Mutuo Soccorso di Rifredi, giardino
*''Fontana del Bambino sul pesce'', [[Forlì]], giardino delle Palme del Palazzo di Residenza della [[Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna]]
*''Ritratto di Pietro Borsini'', 1963 circa, [[Prato (Italia)|Prato]], [[cimitero della Misericordia (Prato)|cimitero della Misericordia]]
*''Medaglia per il centenario di Michelangelo'', 1964 (una copia a [[Firenze]], [[Casa Siviero]])
*''Medaglia con San Francesco d'Assisi riceve le stimmate e spighe di grano con grappolo d'uva'', 1964
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*''Donna accovacciata'', 1967, [[Firenze]], Società di Mutuo Soccorso di Rifredi, giardino
*Battenti bronzei, 1968, [[Sassari]], [[chiesa del Sacro Cuore (Sassari)|chiesa del Sacro Cuore]]
*''Lapide a don Giulio Facibeni'', 1969, [[Firenze]], [[loggia del Mercato Nuovo]]
*''Monumento all'eccidio di Civitella'', 1969, [[Civitella della Chiana]], piazzale della [[chiesa di Santa Maria Assunta (Civitella in Val di Chiana)|chiesa di Santa Maria Assunta]]
*''Lapide di Francesco Antonio Marasco'', 1970, [[Firenze]], [[cimitero di Trespiano]]
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== Collegamenti esterni ==
* Marco Moretti ( a cura di) '''Mario Moschi, il dovere della memoria,''' catalogo della mostra retrospettiva nel 40° della scomparsa, Antico Spedale di Sant'Antonio, Lastra a Signa, 12-30 novembre 2011.{{Collegamenti esterni}}
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Artisti di scuola fiorentina]]
[[Categoria:Autori di sacrari militari e monumenti ai caduti]]