Spazio 1999: differenze tra le versioni

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{{F|fiction televisive britanniche|giugno 2023|Fonti decisamente scarse, molte parti del testo ne sono totalmente prive, lasciando supporre che parte della voce si possa configurare come RO.}}
{{FictionTV
|titolo italiano = Spazio 1999
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|tipo fiction = serie TV
|genere = fantascienza
|genere 2 = drammatico
|durata = 50 min (episodio)
|lingua originale = [[Lingua inglese|inglese]]
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|fine prima visione = 7 maggio 1978
|rete TV = ITV
|inizio prima visione in italiano = 31 gennaio 1976
|fine prima visione in italiano = 27 marzo 1980
|rete TV italiana = [[Rai 2]]
|rete TV italiana 2 = [[Rai 1]]
}}
 
'''''Spazio 1999''''' (''Space: 1999'') è una [[serie televisiva]] [[Regno Unito|britannica]] di [[fantascienza]] ideata nel [[1973]] da [[Gerry Anderson|Gerry]] e [[Sylvia Anderson]] e originariamente trasmessa dal [[1975]] al [[1977]].<ref>{{citaCita web |autore=Anthony Clark |url=http://www.screenonline.org.uk/tv/id/442067/ |titolo=Space: 1999 (1975-77) |sito=BFI ScreenOnline |editore=British Film & Television Institute (BFI ScreenOnline)|editore=Screenonline.org.uk|accesso=6 luglio 2012 |lingua=en}}</ref> Narra l'odissea dei membri di una colonia lunare, alla deriva nello spazio in seguito all'allontanamento del nostro satellite dall'orbita terrestre. La prima stagione di questa serie fu l'ultima collaborazione fra Gerry Anderson e Sylvia AndersonThomas e la più costosa fino ad allora realizzata per la televisione britannica. La seconda stagione fu invece frutto della collaborazione di Gerry Anderson con il produttore americano [[Fred Freiberger]]. La produzione era a bassissimo badget come le altre produzioni degli Anderson; le serie vennero girate nel formato 16mm invece che nel normale formato 35mm.
 
== Trama ==
Il 9 settembre [[1999]] - John Robert Koenig assume il comando della base lunare Alpha (Alfa, nella versione italiana), un'installazione scientifica permanente collocata nel [[cratere Plato]]<ref>{{SenzaCita fonte}},web con|url=https://apod.astronomia.com/2021/07/16/cratere-plato/ il|titolo=Cratere compitoPlato di|sito=Astronomia.com approntare|data=16 unaluglio spedizione2021 esplorativa|accesso=27 sulottobre pianeta Meta, di recente scoperta2022}}</ref>. NelSul frattempolato incidentiinvisibile edella decessiLuna inspiegabilivi colpisconoè glida addetti atempo un deposito di scorie nucleari nonchédiretto glie astronautimonitorato candidati.dalla Benbase presto,Alfa. siIl rilevacompito undi repentinoKoenig aumentoè deldi campoapprontare magneticouna generatospedizione dalleesplorativa stessedel scorie.misterioso Nonostantepianeta il tentativo disperato di evacuare i depositiMeta, il 13 settembre si innesca un'esplosione di incredibilerecente violenzascoperta, taleche dapotrebbe provocareospitare l'uscitala della Luna dall'orbita terrestrevita. IniziaNel perfrattempo glidegli sventuratiincidenti l'odisseae perdei ildecessi cosmo,inspiegabili venendocolpiscono ingli contattoaddetti cona civiltàun aliene (ora ostili, ora amichevoli) e formedeposito di vitascorie insolite,nucleari chenonché ligli induconoastronauti acandidati unaalla riflessione filosofica sul senso ultimo della vitamissione.
 
Ben presto, si rileva un repentino aumento del campo magnetico generato dalle stesse scorie e, nonostante il tentativo disperato di evacuare i depositi, il 13 settembre si innesca un'esplosione di incredibile violenza, tale da provocare l'uscita della Luna dall'orbita terrestre. Inizia così per gli sventurati l'odissea nel cosmo, mentre eventi catastrofici colpiscono la Terra privata del suo satellite. Gli uomini della base lunare Alfa vengono in contatto nel loro peregrinare con civiltà aliene (ora ostili, ora amichevoli) e forme di vita insolite, che li inducono sovente a una riflessione filosofica sul senso ultimo della vita.
=== Finale mai realizzato ===
Esiste un possibile finale di ''Spazio 1999'' mai realizzato<ref>[http://www.delos.fantascienza.com/delos16 Delos - segreti di Spazio: 1999, da fantascienza.com.] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070929111101/http://www.delos.fantascienza.com/delos16/|data=29 settembre 2007}}</ref>, dal titolo ''Children of the Gods'' ("Figli degli Dei"): in un futuro lontano (il XXIV secolo) i discendenti degli Alphani si sono stabiliti su un nuovo pianeta e da lì hanno iniziato a colonizzare altri mondi. Una civiltà aliena più avanzata sorveglia questa espansione e, per sondare la natura di questi discendenti della razza umana, rapisce due bambini, li dota dei loro poteri e lascia che essi si sviluppino secondo i propri naturali istinti. Li rimanda, poi, indietro nel tempo al XXI secolo su Alpha, dove essi dimostrano perfidia (che mette in grave pericolo la sopravvivenza della comunità alphana) alternata a generosità, enfatizzate dai poteri di cui dispongono. Il comandante Koenig riesce a scoprire che i bambini sono in realtà dei loro discendenti e oggetto di un esperimento che la civiltà aliena sta conducendo sugli umani: se i bambini distruggeranno la vita sulla base lunare, gli Alphani non avranno discendenza, dimostrando che la razza umana non merita di sopravvivere. Un inaspettato atto di sacrificio da parte di uno dei due bambini convince l'osservatore alieno che nella razza umana si può trovare qualcosa di buono: gli alieni lasceranno che gli Alphani crescano e si espandano, preludendo a un futuro contatto tra umani e alieni e a una loro pacifica convivenza.
 
== ProduzioneEpisodi ==
{| class="wikitable" style="text-align:center"
Nata dal progetto di un [[sequel]] della serie ''[[UFO (serie televisiva)|UFO]]'', e dal nome ''UFO 1999'', l'ideatore Gerry Anderson non trovò finanziamenti, così l'idea fu dapprima accantonata e poi ripresa, trasformandola drasticamente.
|-
! Stagione!! Episodi!! Prima TV UK!! Prima TV Italia
|-
| [[Episodi di Spazio 1999 (prima stagione)|Prima stagione]]
| 24
| 1975-1976
| 1976-1977
|-
| [[Episodi di Spazio 1999 (seconda stagione)|Seconda stagione]]
| 24
| 1976-1977
| 1979-1980
|}
 
== Personaggi e interpreti ==
I coniugi Anderson realizzarono la prima stagione tra la fine del [[1973]] e l'inizio del [[1975]], in una coproduzione tra la britannica [[Incorporated Television Company|ITC]] e la [[RAI]], terminando il loro lungo sodalizio professionale, che aveva portato a numerosi successi televisivi quali ''[[Thunderbirds]]'' e ''[[UFO (serie televisiva)|UFO]]''. Il loro divorzio e la ricerca di capitale americano, per la continuazione della serie, portò Anderson alla discussa collaborazione con lo statunitense [[Fred Freiberger]]. Furono realizzati 24 episodi per stagione.
{{Vedi anche|Personaggi di Spazio 1999}}
* '''[[John Koenig]]''' (stagioni 1-2), interpretato da [[Martin Landau]], doppiato in italiano da [[Michele Kalamera]].<ref name="dopp">{{Dopp|telefilm|spazio1999|Spazio 1999|accesso=17 giugno 2023}}</ref><br />Comandante della base lunare Alpha, astrofisico, americano, membro dell'Amministrazione Spaziale Internazionale. Pochi giorni prima della catastrofe subentra al suo predecessore, il russo Anton Gorskij, allontanato per scelta politica dall'Amministrazione.
* '''Helen Russell''' (Helena Russel nella versione originale, stagioni 1-2), interpretata da [[Barbara Bain]], doppiata in italiano da [[Laura Rizzoli]] e [[Lucia Catullo]].<ref name="dopp" /><br />È una dottoressa statunitense, capo dello staff medico. Lei e il comandante non nascondono una certa attrazione reciproca.
* '''Victor Bergman''' (stagione 1), interpretato da [[Barry Morse]], doppiato in italiano da [[Giuseppe Fortis]].<ref name="dopp" /><br />Professore britannico, presente solo nella prima stagione, è un ricercatore puro e geniale, direttore del dipartimento scientifico della base lunare.
* '''Paul Morrow''' (stagione 1), interpretato da [[Prentis Hancock]], doppiato in italiano da [[Carlo Valli]] e [[Gianni Giuliano]].<ref name="dopp" /><br />Britannico di natali scozzesi, è il vicecomandante della base e addetto alle telecomunicazioni. E' presente solo nella prima stagione.
* '''Alan Carter''' (stagioni 1-2), interpretato da [[Nick Tate]], doppiato in italiano da [[Sergio Di Stefano]].<ref name="dopp" /><br />Australiano, è il comandante della flotta di ''[[Aquila (Spazio 1999)|Aquila]]''. Al momento dell'esplosione si trova in volo tra la Terra e la Luna e sceglie di seguire la sorte dei suoi compagni. In una prima stesura avrebbe dovuto interpretare un personaggio italiano, Alfonso Cattani, ma il suo forte accento originale ha indotto la scelta per un personaggio australiano.
* '''Sandra Benes''' (stagioni 1-2), interpretata da [[Zienia Merton]], doppiata in italiano da [[Anna Leonardi]] (stagione 2).<ref name="dopp" /><br />Tecnico informatico. Dapprima legata sentimentalmente con il pilota Mike Ryan, morto per un impatto su un [[buco nero]], poi con Paul Morrow. Attrice britannica di sangue birmano, avrebbe dovuto interpretare un personaggio italiano di nome Sandra Sabatini.
* '''David Kano''' (stagione 1), interpretato da [[Clifton Jones]], doppiato in italiano da [[Giulio Platone]].<ref name="dopp" /><br />[[Nigeria]]no, ingegnere informatico. Omonimo [[Kano|di una città]] del suo paese natale, subentra al suo connazionale Ouma, che appare nel primo episodio ''Separazione'', il cui interprete fu allontanato per dispute contrattuali.
* '''Maya''' (stagione 2), interpretata da [[Catherine Schell]], doppiata in italiano da [[Noemi Gifuni]].<ref name="dopp" /><br />Aliena, ultima superstite di un pianeta distrutto. Subentra nella seconda stagione alla figura del professor Bergman. Maya diviene parte dell'equipaggio sfruttando appieno la sua caratteristica di [[mutaforma]], capace di assumere le più disparate sembianze di forme di vita, per venire spesso in soccorso degli altri protagonisti. L'attrice Catherine Schell era già apparsa nell'episodio della prima stagione ''Il pianeta incantato'', interpretando un altro personaggio.
* '''Tony Verdeschi''' (stagione 2), interpretato da [[Tony Anholt]], doppiato in italiano da [[Gianni Giuliano]].<ref name="dopp" /><br />Italiano, nato a Firenze<ref group="N">Nell'episodio ''[[Episodi di Spazio 1999 (seconda stagione)#Il lampo che uccide|Il lampo che uccide]]'' vi è una sequenza dove su un computer del centro medico si leggono le note biografiche di Tony Verdeschi tra le quali la città di nascita.</ref>, è il vicecomandante della base lunare e ha una relazione sentimentale con Maya.
 
== Produzione ==
Era in progetto una terza stagione{{Senza fonte}} ma a causa della caduta dell'indice di gradimento, unita a un disinteresse degli sponsor e della distribuzione, la serie si interruppe bruscamente con l'episodio: ''I dorconiani''.
=== Preproduzione ===
Nel 1972, Sir Lew Grade, capo della [[ITC Entertainment]], propose di finanziare una seconda stagione della serie ''[[UFO (serie televisiva)|UFO]]'' ai coniugi Gerry e Sylvia Anderson. La nuova serie sarebbe stata ambientata principalmente sulla Luna, nei dintorni di una SHADO Moonbase ampliata, infatti gli indici di ascolto indicavano che gli episodi incentrati sulla Luna si erano rivelati i più apprezzati dal pubblico.
 
Tuttavia, verso la fine della sua programmazione, ''UFO'' sperimentò un calo negli ascolti e così i dirigenti dell'ITC iniziarono a mettere in discussione la fattibilità finanziaria della nuova serie e venne meno il supporto per il progetto. Nel frattempo, lo scenografo Keith Wilson e il dipartimento artistico avevano fatto notevoli progressi nell'immaginare l'aspetto e il design della nuova serie. Il loro lavoro fu quindi accantonato per una possibile nuova serie. <ref>{{Cita|Robert E Wood, 2011}}</ref>
La trasmissione in RAI fu anticipata da un'omonima trasposizione cinematografica, che montava gli episodi ''Separazione'', ''Gli occhi di Tritone'' e ''Un altro tempo un altro luogo''. Sono stati realizzati in seguito degli altri, diffusi in Italia solo per la visione domestica:<br />- ''Destination Moonbase Alpha'' (1978) costituito da ''Attenti ai terrestri'' ed alcuni brani da ''Separazione, Psycon, Golos'' ed un'immagine da ''Il cervello spaziale'', lungometraggio promosso dalla ITC Entertainment sull'onda del successo di ''Star Wars''.<br />- ''Alien Attack'' ("Attacco Alieno", 1979) costituito da ''Separazione'' e ''Mondo proibito'', con brevi sequenze tratte da ''Sole nero, Gli amanti dello spazio, Il cervello spaziale'' e dalla prima parte di ''Attenti ai terrestri''.<br />- ''Cosmic Princess'' (1982) costituito da ''Psycon'' e ''I naufraghi'', con una breve sequenza tratta da ''Separazione''.<br />- ''Journey Through the Black Sun'' (1982) costituito da ''Sole nero'' e ''Rotta di collisione'', con alcune brevi sequenze da ''Magus''.
 
Gli Anderson rielaborarono ''UFO'' con una nuova premessa: il comandante Steven Maddox avrebbe controllato le forze di difesa della Terra, da ''Moon City'', un'installazione sulla Luna. Nell'episodio pilota, una razza aliena utilizza un raggio per ridurre a zero l'influenza gravitazionale della Luna, mandandola fuori dall'orbita nello spazio profondo. <ref name="herald">{{Cita|Tim Herald, 1976}}</ref>
== Effetti speciali ==
La produzione degli effetti speciali fu molto accurata per l'epoca, utilizzando soluzioni di alto livello nella progettazione delle ''Aquile'' e con l'arredamento futuristico degli interni. Il direttore degli effetti speciali, [[Brian Johnson (effetti speciali)|Brian Johnson,]] e buona parte del suo team, avevano già collaborato in ''[[2001: Odissea nello spazio]]'' e continuarono per i film ''[[Alien]]'' e ''[[L'Impero colpisce ancora]]''. Le [[Aquila (Spazio 1999)|astronavi e i veicoli]], sebbene concepiti per una [[serie televisiva]], erano modelli in scala realizzati con grande accuratezza e della migliore fattura.
 
Il progetto andò avanti, cambiando però la storia e i personaggi, con una partnership formata dagli Anderson e dal dirigente di produzione Reg Hill. ITC Entertainment e l'emittente televisiva italiana [[Rai]] avrebbero dovuto fornire i finanziamenti. Le star principali sarebbero stati gli attori [[Martin Landau]] e [[Barbara Bain]], che all'epoca erano sposati ed erano reduci dal successo nella popolare serie di spionaggio ''[[Missione impossibile]]'' . Per attrarre il mercato televisivo statunitense e vendere la serie alle principali reti locali, i due attori furono scelti su insistenza di Lew Grade nonostante le obiezioni di Sylvia Anderson, che voleva attori britannici.<ref>{{Cita web |url=http://www.space1999.net/users/catacombs/main/pguide/viu.html |titolo=Space 1999 In The USA |sito=The Catacombs International Guide Space: 1999 around the world |editore=Martin Willey |data=30 settembre 2007 |accesso=25 ottobre 2024 |lingua=en |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070930020308/http://www.space1999.net/users/catacombs/main/pguide/viu.html}}</ref>
== Colonna sonora ==
La colonna sonora principale, compresi i titoli di apertura e chiusura della prima stagione, furono composti da Vic Elmes e da [[Barry Gray]], che già aveva composto le musiche di ''[[Thunderbirds]]'', ''[[UFO (serie televisiva)|UFO]]'' e molte altre serie degli Anderson. Altre musiche furono composte da [[Ennio Morricone]] per la versione cinematografica italiana. Per la seconda stagione fu chiamato invece [[Derek Wadsworth]], mentre per l'edizione italiana la sigla fu composta dal duo [[Oliver Onions]] (Guido e Maurizio De Angelis) e si intitolava "[[S.O.S. Spazio 1999]]".
 
=== Personaggi principaliRiprese ===
I coniugi Anderson realizzarono la prima stagione tra la fine del 1973 e l'inizio del 1975, nei teatri di posa L e M dei [[Pinewood Studios]]. Il loro divorzio e la ricerca di capitale statunitense per la continuazione della serie, portò Anderson alla discussa collaborazione con il produttore statunitense [[Fred Freiberger]], già produttore della terza stagione della serie classica ''[[Star Trek (serie televisiva)|Star Trek]]''. Fred Freiberger introdusse delle novità nella nuova stagione con l'aggiunta di un personaggio alieno nella Base Lunare ''Alpha'', di nome Maya. Egli inoltre enfatizzò l'azione nelle storie, escludendo i temi metafisici esplorati nella prima stagione. Inoltre fu inserito maggiore umorismo nelle storie che però appariva come un qualcosa di totalmente fuori luogo agli spettatori - come ad esempio quando, alla conclusione di un episodio, gli Alphani si mostrano allegri e spensierati nonostante gli eventi tragici avvenuti durante l'episodio stesso.
* '''Comandante John Robert Koenig''' ([[Martin Landau]]) (stagioni 1-2), astrofisico, americano, membro dell'Amministrazione Spaziale Internazionale. Pochi giorni prima della catastrofe subentra al suo predecessore, il russo Gorski, allontanato per scelta politica dall'Amministrazione;
* '''Dottor Helena Russell''' ([[Barbara Bain]]) (stagioni 1-2) - Helen nella versione italiana - americana, capo dello staff medico. Lei ed il comandante non nascondono una certa attrazione reciproca (Landau e Bain, all'epoca, erano sposati).
* '''Professor Victor Bergman''' ([[Barry Morse]]) (stagione 1), inglese, ricercatore puro e geniale, direttore del dipartimento scientifico della base lunare; il personaggio di Bergman è totalmente assente nella seconda stagione.
* '''Paul Morrow''' ([[Prentis Hancock]]) (stagione 1), scozzese, è il vicecomandante della base e addetto alle telecomunicazioni. Il personaggio Paul Morrow è assente nella seconda stagione.
* '''Alan Carter''' ([[Nick Tate]]) (stagioni 1-2), australiano (così l'interprete), comandante della flotta di Aquile. Al momento dell'esplosione si trova in volo tra la [[Terra]] e la Luna e sceglie di seguire la sorte dei suoi compagni. In una prima stesura avrebbe dovuto interpretare un personaggio italiano, Alfonso Cattani, ma il suo forte accento originale ha indotto la scelta per un personaggio australiano;
* '''Sandra Benes''' ([[Zienia Merton]]) (stagioni 1-2), tecnico informatico. Dapprima legata sentimentalmente con il pilota Mike Ryan, morto per un impatto su un [[buco nero]], poi con Morrow. Attrice britannica di sangue birmano, avrebbe dovuto interpretare un personaggio italiano di nome Sandra Sabatini.
* '''David Kano''' ([[Clifton Jones]]) (stagione 1), nigeriano, ingegnere informatico. Omonimo [[Kano|di una città]] del suo paese natale, subentra al suo connazionale Ouma, che appare nel primo episodio ''Separazione'', il cui interprete fu allontanato per dispute contrattuali.
* '''Gerald Simmonds''' ([[Roy Dotrice]]) (stagione 1), americano, politico, quadro dirigente dell'Amministrazione Spaziale. Noto per il suo cinismo, preoccupato per il progetto esplorativo di Meta più per fini di carriera che non per la morte misteriosa degli astronauti candidati. Recatosi su Alpha con il precipitare degli eventi, finisce per condividere la sorte degli altri sventurati. Simmonds ricompare nell'episodio ''Destinazione obbligata la Terra'' dove palesa appieno la propria natura per soccombere in circostanze grottesche.
* '''Maya''' ([[Catherine Schell]]) (stagione 2), ultima superstite di un [[pianeta]] distrutto. Subentra nella seconda stagione alla figura del professor Bergman. Maya diviene parte dell'equipaggio sfruttando appieno la sua caratteristica di [[mutaforma]], capace di assumere le più disparate sembianze di forme di vita, per venire spesso in soccorso degli altri protagonisti.
* '''Tony Verdeschi''' ([[Tony Anholt]]) (stagione 2), compare nella seconda stagione, nato a [[Firenze]]<ref>Nell'episodio ''The Immunity Syndrome'' - ''Il lampo che uccide'' vi è una sequenza dove su un computer del centro medico si leggono le note biografiche di Tony Verdeschi tra le quali la città di nascita</ref>, è il vicecomandante della base lunare e ha una relazione sentimentale con Maya.
===Personaggi secondari===
* '''Tanya Alexander''' ([[Suzanne Roquette]]) (stagione 1), ufficiale delle operazioni della base.
* '''Bill Fraser''' ([[John Hug]]) (stagione 2), pilota della flotta delle aquile.
* '''Yasko''' ([[Yasuko Nagazumi]]) (stagione 2), analista.
* '''Ben Vincent''' ([[Jeffrey Kissoon]]) (stagione 2), vice-capo dello staff medico.
 
Il cambio di produzione tra le due stagioni è abbastanza evidente sotto molti aspetti, cominciando dalle ''location'', in particolare della sala comando, che nella prima serie era molto ampia, con un soppalco e finestre da cui si scorgeva la superficie lunare, divenuta molto più piccola e più simile alla sala comandi di un'astronave. Le uniformi furono modificate e vennero aggiunte cuciture decorative, girocolli, distintivi e toppe. Apparvero anche giacche rosse, blu e verdi indossate sopra le uniformi, I personaggi femminili tendevano a indossare gonne piuttosto che i pantaloni usati nella prima stagione. L'aspetto più evidente è tuttavia la scomparsa di alcuni protagonisti della prima stagione e la comparsa di nuovi personaggi mai visti prima, senza che di ciò venisse fornita alcuna spiegazione.
=== Altri interpreti ===
Nella prima stagione appaiono attori celebri britannici e statunitensi, tra i quali:
* [[Christopher Lee]] ''- Destinazione obbligata: Terra'' (Capitano Zantor)
* [[Joan Collins]] ''- La missione dei Dariani'' (Kara)
* [[Peter Cushing]] ''- Gli amanti dello spazio'' (Raan)
* [[Ian McShane]] ''- Forza vitale'' (Anton Zoref)
* [[Brian Blessed]] ''- Il pianeta di ghiaccio'' (Dott. Cabot Rowland)
* [[Peter Bowles]] ''- Fine dell'immortalità'' (Bal-hor)
 
Altri cambiamenti includevano i titoli principali e la colonna sonora. Il montaggio iniziale nella sigla della prima stagione era composto con brevi filmati degli eventi occorsi nel primo episodio ''[[Episodi di Spazio 1999 (prima stagione)#Separazione|Separazione]]''. Questo incipit fu eliminato in favore di una sequenza di effetti speciali che raffigurava la Luna che veniva lanciata fuori dall'orbita nello spazio.
Nell'episodio della prima stagione ''Il pianeta incantato'' partecipa l'attrice ungherese [[Catherine Schell]], poi interprete di Maya nella stagione successiva.
 
Era in progetto una terza stagione, ma a causa della caduta dell'indice di gradimento, unita a un disinteresse degli sponsor e della distribuzione, la serie si interruppe con l'episodio: ''[[Episodi di Spazio 1999 (seconda stagione)#I dorconiani|I dorconiani]]''. Inoltre alcuni membri del cast si dicevano delusi dalle sceneggiature, in particolare Martin Landau.<ref>{{Cita|David Hirsch, 1986}}</ref> Tony Anholt rivelò anche che "più il cast si lamentava dei difetti di una sceneggiatura, più Freiberger diventava intrattabile e inflessibile".
* La prima serie, coproduzione RAI e ITC, vede la partecipazione di attori italiani come [[Orso Maria Guerrini]] ne ''Il testamento degli Arcadi'', [[Gianni Garko]] ne ''Il dominio del drago'', [[Carla Romanelli]] ne ''Il cervello spaziale'' e [[Giancarlo Prete]] in ''Fantasma su Alpha''.
* Nella seconda stagione ricorre la maschera di un mostro negli episodi ''La nuvola'', ''I naufraghi'' e ''Vindrus'', tutti interpretati dal gigante [[David Prowse]] (noto per essere l'interprete di [[Dart Fener]] nella trilogia originale di [[Guerre stellari]]).
 
=== Effetti speciali ===
=== Personaggi assenti nella seconda stagione ===
La produzione degli effetti speciali fu molto accurata per l'epoca, vennero utilizzate soluzioni di alto livello nella progettazione delle ''Aquila'' e nell'arredamento futuristico degli interni. Il direttore degli effetti speciali, [[Brian Johnson (effetti speciali)|Brian Johnson,]] e buona parte del suo team, avevano già collaborato in ''[[2001: Odissea nello spazio]]'' e continuarono per i film ''[[Alien]]'' e ''[[L'Impero colpisce ancora]]''. I veicoli dello show, tra cui le ''Aquila'', erano rappresentati con un mix di oggetti di scena a grandezza naturale, ingrandimenti fotografici e modelli in scala dettagliati con grande accuratezza.
I personaggi di Victor Bergman, Paul Morrow e David Kano sono stati eliminati nella seconda stagione. Sandra Benes e Bob Mathias appaiono soltanto in alcuni episodi.
A tal proposito ci sono varie dichiarazioni degli interpreti:
* Victor Bergman
Nel corso degli anni si sono alternate varie voci sul vero motivo della sua partenza. Dall’agenda personale dell’attore canadese, lo scrittore [[Robert Wood (scrittore)|Robert Wood]] è riuscito a estrapolare una catena di eventi che ha permesso di risolvere il mistero e che possiamo riassumere nel modo seguente: il 4 dicembre 1975, la direttrice del casting [[Lesley de Pettitt]] fa un’offerta a Barry per la seconda stagione proponendo un taglio del 33% rispetto al salario dell’anno precedente, togliendo anche l’autista; l’agente di Morse, [[Michael Whitehall]], presenta una contro proposta che viene però rifiutata; l’attore stesso cerca di mettersi in contatto con Gerry Anderson che non risponde mai alle sue chiamate; il 17 dicembre, Whitehall riesce a contattare Gerry Anderson e gli comunica che Barry Morse ha deciso di accettare l’offerta originale; Anderson risponde che ormai sono stati fatti dei cambiamenti e che il personaggio di Bergman non rientra più nei loro piani.
Quindi, Barry Morse aveva comunque manifestato l’intenzione di ritornare ma la decisione era arrivata fuori tempo massimo. In realtà, si era capito che Fred Freiberger non voleva che Bergman facesse parte della seconda stagione e si può presumere che l’offerta iniziale di Pettitt fosse così ridotta di proposito, per indurlo a rinunciare. Inoltre, le riprese iniziarono solo il 26 gennaio 1976, ben un mese dopo l’approvazione di Morse, quindi vi era tutto il tempo disponibile per un suo reinserimento. Il professor Bergman, così come gli altri, era sparito senza nemmeno fornire una spiegazione.
-Fred Freiberger: “Per il fatto che non sia stata fornita nessuna spiegazione circa la sparizione di alcuni personaggi, mi assumo tutte le responsabilità. È stata colpa mia; all’epoca non pensavo fosse necessario dare dei motivi, non pensavo che all’audience potesse importare.”
-Barry Morse: “Mi ha sempre divertito il fatto che non fu mai data nessuna spiegazione sulla scomparsa di Victor Bergman. Sono comunque contento di sapere che Martin mi abbia difeso e cercato di convincere Gerry e Freddy affinché ritornassi.”<ref>Turdo, Giuseppe. 2015, Destinazione Obbligata: Alpha: Guida non ufficiale a Spazio 1999, Topes Edizioni, p. 204</ref>
* Paul Morrow
-Prentis Hancock: “Non mi hanno mai detto che non sarei stato chiamato per la seconda stagione. D’altra parte, è abbastanza normale, fare l’attore non è diverso dall’idraulico: lo chiami per fare un lavoro e lui lo fa. La prossima volta magari chiami un idraulico diverso; non è che chiami il primo idraulico per informarlo che non sarà richiamato! Di fatto, noi non siamo stati licenziati ma, semplicemente, non richiamati." “Era un lavoro come un altro. Avevo finito la prima serie e semplicemente non mi avevano più richiamato. Qualche anno dopo, invece, mi resi conto di aver sviluppato un certo affetto per quel ruolo e a quel punto pensai che era stato un peccato non potere continuare. Da quello che sentii da Zienia e gli altri, non deve essere stato comunque un anno facile; so che c’erano tanti problemi e penso che, in fondo, se avessi partecipato in quelle condizioni non ne sarei stato contento. Continuai a seguire quello che gli altri colleghi stavano facendo durante la seconda serie e fui sorpreso, comunque, che non vi fu un’estensione ad una terza stagione.”<ref>Turdo, Giuseppe. 2015, Destinazione Obbligata: Alpha: Guida non ufficiale a Spazio 1999, Topes Edizioni, p. 209</ref>
 
Invece di affidarsi al costoso e dispendioso processo del [[Chroma key]], così come avvenuto in ''Star Trek'', il team dei Johnson spesso impiegava una tecnica che risaliva ai primi tempi degli effetti speciali: astronavi e pianeti venivano filmati su sfondi neri, con la telecamera che veniva riavvolta per ogni elemento successivo, finché i vari elementi non si sovrapponevano, Il vantaggio era che tutti gli elementi venivano registrati sul negativo originale, al contrario del chroma key, e inoltre il negativo conteneva effetti completi, con ulteriori risparmi sul ''budget''. Lo svantaggio era che il numero di angolazioni possibili era limitato.<ref name="herald" />
La sparizione dei personaggi della prima stagione avvenne tutta dietro le quinte; non fu mai rivelata, in nessuno degli episodi, la causa della loro assenza. In realtà, lo sceneggiatore Johnny Byrne aveva tentato di inserire una spiegazione che lasciasse intuire l’assenza di Bergman. Il dialogo in questione era parte della scena 146 dell’episodio Psycon:
 
== Colonna sonora ==
Simon (cambiato poi in Tony): ''Vorrei che Bergman fosse qui''
La colonna sonora principale, compresi i titoli di apertura e chiusura della prima stagione, furono composti da Vic Elmes e [[Barry Gray]], che già aveva composto le musiche di ''[[Thunderbirds]]'', ''[[UFO (serie televisiva)|UFO]]'' e molte altre serie degli Anderson. Altre musiche furono composte da [[Ennio Morricone]] per la versione cinematografica italiana.
 
La colonna sonora della seconda stagione fu invece composta da [[Derek Wadsworth]], poiché il produttore statunitense Fred Freiberger voleva una colonna sonora più "travolgente e bruciante" per il suo nuovo ''format'' di azione e avventura.
Sandra (annuendo): ''Purtroppo non c’è''
 
La seconda stagione è stata trasmessa dalla Rai con una sigla finale composta da [[Oliver Onions|Guido e Maurizio De Angelis]], dal titolo ''[[S.O.S. Spazio 1999]]''. La canzone era stata precedentemente registrata in [[Lingua inglese|inglese]] con il titolo ''Miss Robot''. Tale versione è presente nei film ''[[Pari e dispari (film)|Pari e dispari]]'' e ''[[Lo chiamavano Bulldozer]]'', entrambi interpretati da [[Bud Spencer]].<ref>{{Cita web |url=http://www.budterence.tk/colsonparidispari.php |titolo=Colonna sonora - Pari e dispari |sito=But & Terence Hill Style |accesso=2 maggio 2018}}</ref>
Simon: ''L’unica tuta con l’elmetto difettoso, la doveva indossare proprio lui!''
 
== Distribuzione ==
Sandra (con gentilezza): ''È inutile rimpiangerlo, Simon''
La serie fu trasmessa in [[Regno Unito|Gran Bretagna]] e negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] dal 1975, facendo seguito all'episodio pilota, anche se questo episodio era già stato realizzato nel 1973. In entrambi i casi non vi furono network a trasmettere la serie, ma venne trasmessa in ''[[Syndication (mass media)|syndication]]'', ragion per cui non fu mai messa in onda in contemporanea sui rispettivi territori nazionali.
 
La serie venne trasmessa fuori dal Regno Unito a partire dal 1976. In [[Francia]] è conosciuta come ''Cosmos: 1999''; in [[Danimarca]] come ''Månebase Alpha''; in [[Portogallo]] e [[Brasile]] come ''Espaço: 1999''; in [[Germania Occidentale]] come ''Mondbasis Alpha 1''; in [[Spagna]] come ''Espacio: 1999''; in [[Svezia]] come ''Månbas Alpha 1999''; in [[Polonia]] come ''Kosmos 1999''; in [[Finlandia]] la serie uscì col titolo di ''Avaruusasema Alfa'' e in [[Argentina]] e [[Cile]] come ''Cosmos 1999''. Esiste anche una versione doppiata in [[Lingua afrikaans|afrikaans]] per il mercato [[sudafrica]] intitolata ''Alpha 1999''.
Questo dialogo lasciava intendere la morte accidentale di Bergman dando agli spettatori un’idea sul perché della sua assenza, ma Freiberger decise di eliminarlo dal copione.
 
=== EpisodiEdizione italiana ===
L'edizione italiana fu anticipata di un anno da un'omonima trasposizione cinematografica, che montava gli episodi ''Separazione'', ''Gli occhi di Tritone'' e ''Un altro tempo un altro luogo'', con musiche di [[Ennio Morricone]]. Alla regia è accreditato il solo [[Lee H. Katzin]], regista del primo dei tre episodi utilizzati. Al contempo ''Spazio 1999'' divenne familiare ai giovanissimi attraverso libri illustrati e le immagini delle copertine di quaderni scolastici.
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! Stagione!! Episodi!! Prima TV UK!! Prima TV Italia
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| [[Episodi di Spazio 1999 (prima stagione)|Prima stagione]]
| 24
| 1975-1976
| 1976
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| [[Episodi di Spazio 1999 (seconda stagione)|Seconda stagione]]
| 24
| 1976-1977
| 1979
|}
 
I primi sei episodi della prima stagione furono trasmessi dall'allora [[Rai 2|Secondo Programma]] della [[Rai]], a partire da sabato 31 gennaio 1976, con cadenza settimanale nella seconda fascia serale. I seguenti sei a partire da luglio, di giovedì in prima serata, e gli ultimi dodici nell'autunno seguente, la domenica nel tardo pomeriggio, tra ''[[L'altra domenica]]'' e il telegiornale serale. La seconda stagione fu trasmessa sul [[Rai 1|Primo Programma]] in fascia preserale a partire dalla primavera 1979, dividendo ciascun episodio in due serate. L'ordine di trasmissione degli episodi fu quasi aderente a quello di produzione, con piccole variazioni, terminando infatti con ''Attenti ai terrestri''.
== Distribuzione ==
Fu trasmesso in [[Regno Unito|Gran Bretagna]] e negli [[Stati Uniti d'America|USA]] dal [[1975]] anche se il primo episodio era già stato realizzato come pilota nel [[1973]]. In entrambi i casi non furono [[Emittente televisiva|network]] ma [[syndication (mass media)|syndication]] a trasmettere la serie, ragion per cui non fu mai trasmessa in contemporanea sui rispettivi interi territori nazionali.
La serie venne trasmessa fuori dalla [[Gran Bretagna]] a partire dal [[1976]]. In [[Francia]] è conosciuta come ''Cosmos: 1999'', in [[Danimarca]] come ''Månebase Alpha'', in [[Portogallo]] e [[Brasile]] è nota come ''Espaço: 1999'', i [[Germania|Tedeschi]] la chiamarono ''Mondbasis Alpha 1'', gli [[Spagna|Spagnoli]] ''Espacio: 1999'', per gli [[Svezia|Svedesi]] fu ''Månbas Alpha 1999'', per i [[Polonia|Polacchi]] ''Kosmos 1999,'' in [[Finlandia]] la serie uscì col titolo di ''Avaruusasema Alfa'' e in [[Argentina]] e [[Cile]] ''Cosmos 1999''. Esiste anche una versione doppiata in [[lingua afrikaans]] per il mercato [[sudafrica]]no, dal titolo ''Alpha 1999''.
 
Le serie venne replicata nel 1988 da [[Rai 3]]<ref>{{Cita pubblicazione |url=http://www.firenzemedia.com/rai-4888.html |titolo=Palinsesto di giovedì 4 agosto 1988 |pubblicazione=[[La Nazione]] |editore=Editoriale Nazionale |data=4 agosto 1988 |p=10}}</ref> e nuovamente nel 1994 e nel 1996. Dal 2000 da [[Jimmy (rete televisiva)|Jimmy]], mentre, da agosto 2007 la Rai ha proposto sul proprio sito internet alcuni degli episodi della prima stagione in ordine cronologico.<ref>{{Cita web |url=http://www.rai.tv/mpprogramma/0,,Fiction%5E25%5E49428%5Et-1,00.html |titolo=Spazio 1999 |sito=[[Rai]] |editore=[[Rai|Rai - Radio Televisione Italiana]] |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071006105414/http://www.rai.tv/mpprogramma/0,,Fiction%5E25%5E49428%5Et-1,00.html}}</ref> Nell'estate del 2012 la serie viene ritrasmessa su [[Rai 2]] in fascia notturna e su [[Fox Retro]], nel mese di ottobre. La trasmissione televisiva della serie sui canali Rai avvenne con i nastri video originali non restaurati degli anni settanta mentre, su tutte le altre, sono state adottate versioni restaurate.
L'edizione italiana fu anticipata di un anno da un'omonima trasposizione cinematografica, che montava gli episodi ''Separazione'', ''Gli occhi di Tritone'' e ''Un altro tempo un altro luogo'', con musiche di [[Ennio Morricone]]. Alla regia è accreditato il solo [[Lee H. Katzin]], regista del primo dei tre episodi utilizzati. Al contempo Spazio 1999 divenne familiare ai giovanissimi attraverso immagini sulle copertine di [[quaderno scolastico|quaderni scolastici]] e l'edizione di libri illustrati.
 
[[Rai Teche]] in collaborazione con ITV ha curato la riedizione della prima stagione della serie e dal 30 ottobre 2022 è possibile guardarla in versione restaurata in HD, in [[lingua italiana]] e [[Lingua inglese|inglese]], sulla piattaforma [[RaiPlay]]. La presentazione della riedizione è avvenuta al ''[[Lucca Comics & Games]]'' il 29 ottobre 2022 con la proiezione della prima puntata ''Separazione''.
I primi sei episodi della prima stagione furono trasmessi dall'allora Secondo Programma [[Rai]] a partire da sabato 31 gennaio [[1976]], con cadenza settimanale nella seconda fascia serale. I seguenti sei a partire da luglio, di giovedì in prima serata, e gli ultimi dodici nell'autunno seguente, la domenica in fascia pomeridiana, all'interno di ''[[Domenica in]]''.
La seconda stagione fu trasmessa su ''[[Rai 1]]'' in fascia preserale a partire dalla primavera [[1979]], dividendo ciascun episodio in due serate con una canzone finale composta dal duo ''[[Oliver Onions]]'', ''S.O.S. Spazio 1999''<ref>pista audio di cattiva qualità.</ref><ref>L'edizione DVD della seconda serie dispone, tra i "Contenuti Speciali", il video originale ed una versione ''[[karaoke]]''.</ref>. La canzone era stata precedentemente registrata in versione inglese con il titolo "Miss Robot" ed è ascoltabile brevemente nei film ''[[Pari e dispari (film)|Pari e dispari]]'' e ''[[Lo chiamavano Bulldozer]]'' entrambi interpretati da [[Bud Spencer]]<ref>{{Cita web|url=http://www.budterence.tk/colsonparidispari.php|titolo=Budterence.tk - Pari e dispari {{!}} Colonna sonora|sito=www.budterence.tk|accesso=2 maggio 2018}}</ref>. L'ordine di trasmissione degli episodi fu quasi aderente a quello di produzione, con piccole variazioni, terminando infatti con ''Attenti ai terrestri''.
 
== Film di montaggio ==
Le serie venne replicata nel [[1988]] da [[Rai 3]]<ref>[http://www.firenzemedia.com/rai-4888.html RAI - Palinsesto Giovedi' 4.8.1988]</ref> e nuovamente nel [[1994]] e nel [[1996]]; dal [[2000]] da ''[[Jimmy (rete televisiva)|Jimmy]]'', mentre, da agosto 2007 la Rai ha proposto sul proprio sito internet alcuni degli episodi della prima stagione in ordine cronologico.<ref>rai.tv - [http://www.rai.tv/mpprogramma/0,,Fiction%5E25%5E49428%5Et-1,00.html Spazio 1999] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071006105414/http://www.rai.tv/mpprogramma/0,,Fiction%5E25%5E49428%5Et-1,00.html |data=6 ottobre 2007 }}</ref> Nell'estate del [[2012]] la serie viene ritrasmessa su [[Rai 2]] in fascia notturna e su ''[[Fox Retro]]'' nel mese di ottobre. La trasmissione televisiva della serie sui canali Rai avvenne con i nastri video originali non restaurati degli anni settanta mentre, su tutte le altre, sono state adottate versioni restaurate.
Sono stati realizzati in tutto cinque film di montaggio, accorpando più episodi della serie, il primo distribuito nei cinema, i successivi come film per la televisione.
 
=== IncongruenzeCinema ===
* ''Spazio 1999'' (''Space: 1999''), regia di [[Lee H. Katzin]] (1975)<br />Composto dagli episodi ''Separazione'', ''Gli occhi di Tritone'' e ''Un altro tempo un altro luogo''
Alcune critiche alla serie rimarcarono delle implausibilità scientifiche.
 
=== Televisione ===
Lo scienziato e scrittore [[Isaac Asimov]] avanzò ironicamente alcune obiezioni in un articolo sul [[New York Times]]<ref>{{cita news|cognome=Asimov |nome=Isaac |titolo=Is 'Space 1999 More Fi Than Sci? |opera=[[The New York Times]] |data=28 settembre 1975 |p=2:1 |url=https://www.nytimes.com/1975/09/28/archives/is-space-1999-more-fi-than-sci-space-1999more-fi-than-sci.html}}</ref>:
* ''Destinazione: base lunare Alpha'' (''Destination Moonbase-Alpha''), regia di [[Tom Clegg]] - film TV (1978)<br />Composto dall'episodio ''Attenti ai terrestri'' e da parte di ''Separazione, Psycon, Golos'' e ''Il cervello spaziale'', lungometraggio promosso dalla ITC Entertainment sull'onda del successo di ''[[Guerre stellari (film)|Guerre stellari]]''
* una detonazione tale da scardinare la Luna dall'orbita terrestre frantumerebbe il satellite stesso causando un'incredibile pioggia di detriti sulla Terra.<ref>Lo scrittore [[Harlan Ellison]] osservò che tale esplosione sul [[Faccia nascosta della Luna|lato invisibile della Luna]], opposto alla Terra, l'avrebbe spinta contro il nostro pianeta.</ref>
* ''Attacco Alieno'' (''Alien Attack''), regia di [[Charles Crichton]], [[Lee H. Katzin]] e [[Bill Lenny]] - film TV (1979)<br />Composto dagli episodi ''Separazione'' e ''Mondo proibito'', e da sequenze tratte da ''Sole nero, Gli amanti dello spazio, Il cervello spaziale'' e ''Attenti ai terrestri''
* un universo popolato di sistemi tale da rendere praticabile tale viaggio sarebbe incandescente, data l'eccessiva vicinanza delle stelle. Per ovviare a questa obiezione, gli sceneggiatori fecero spesso ricorso a vari agenti di [[curvatura]] spaziale - come ad esempio il [[buco nero]] dell'episodio ''Sole nero'' - onde rendere plausibile un trasferimento verso altre zone dello spazio, spesso con esiti drammatici.
* ''Cosmic Princess'', regia di Charles Crichton e [[Peter Medak]] - film TV (1982)<br />Composto dagli episodi ''Psycon'' e ''I naufraghi'', e da una breve sequenza tratta da ''Separazione''
* pur elogiando il soggetto e la qualità della serie, terminava l'articolo posticipando di almeno mezzo secolo l'ipotesi di una colonia lunare permanente.
* ''Oltre lo spazio tempo'' (''Journey Through the Black Sun''), regia di [[Ray Austin]] e Lee H. Katzin - film TV (1982)<br />Composto dagli episodi ''Sole nero'' e ''Rotta di collisione'', e da alcune brevi sequenze da ''Magus''.
 
== Finale alternativo ==
Altre licenze narrative scientificamente poco plausibili:
Un finale alternativo di ''Spazio 1999'', mai realizzato, avrebbe dovuto intitolarsi ''Children of the Gods''.<ref>{{Cita pubblicazione |url=http://www.delos.fantascienza.com/delos16 |titolo=Speciale Spazio: 1999 |pubblicazione=Delos Science Fiction |numero=16 |data=maggio 1996 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070929111101/http://www.delos.fantascienza.com/delos16/}}</ref> In questo episodio, in un futuro XXIV secolo, i discendenti degli alphani si stabiliscono su un nuovo pianeta e da lì iniziano a colonizzare altri mondi. Una civiltà aliena più avanzata sorveglia questa espansione e, per sondare la natura di questi discendenti della razza umana, rapisce due bambini, li dota dei loro poteri e lascia che essi si sviluppino secondo i propri naturali istinti. Li rimanda, poi, indietro nel tempo al XXI secolo su ''Alpha'', dove dimostrano di possedere una natura perfida (cosa che mette in grave pericolo la sopravvivenza della comunità alphana) alternata a una generosa, enfatizzate dai poteri di cui dispongono. Il comandante Koenig riesce a scoprire che i bambini sono in realtà dei loro discendenti e oggetto di un esperimento che la civiltà aliena sta conducendo sugli umani: se i bambini distruggeranno la vita sulla base lunare, gli alphani non avranno discendenza, dimostrando che la razza umana non merita di sopravvivere. Un inaspettato atto di sacrificio da parte di uno dei due bambini convince l'osservatore alieno che nella razza umana si può trovare qualcosa di buono: gli alieni lasceranno che gli Alphani crescano e si espandano, preludendo a un futuro contatto tra umani e alieni e a una loro pacifica convivenza.
 
* nella base Alpha vi è l'impiego di un'improbabile "gravitazione artificiale" di tipo terrestre per consentire un'ambulazione normale e semplificare le riprese in interni, non ricorrendo così allo ''[[slow motion]]'' che veniva impiegato negli esterni, dove è simulata efficacemente la gravità lunare. Con il medesimo principio la base lunare e le Aquila sono dotate di un "campo di forze" con la funzione di schermo da radiazioni e tanto altro.
* l'atmosfera respirabile sulla Luna creata dagli alieni dell'episodio ''L'ultimo tramonto''<ref>Nell'episodio ''The Last Sunset'' - ''L'ultimo tramonto'' vi è una sequenza dove il comandante apre inverosimilmente una finestra che dà sull'esterno, dal momento che gli alieni hanno provvisto la Luna di atmosfera respirabile, un'anomalia chiarita nell'edizione in DVD. Secondo il copione doveva trattarsi di un gesto simbolico, susseguente all'installazione di un vetro apribile, una scena in seguito tagliata.</ref>, considerando la gravitazione lunare insufficiente per poter trattenere una qualsivoglia atmosfera, tra l'altro simile, in accordo con le affermazioni del dottor Russell, a quella terrestre a diecimila metri di quota, invero irrespirabile e priva di un qualsiasi filtro dalle radiazioni ultraviolette.
* un mondo costituito da [[antimateria]], come nell'episodio ''Questione di vita o di morte''. Un suo abitante - inviato sulla colonia lunare con le sembianze del marito di Helen Russell - dovrebbe annichilirsi al contatto con la materia ordinaria in un'esplosione migliaia di volte più potente di quella della [[Bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki|bomba di Hiroshima]].
* il funesto incontro con una sonda automatica terrestre ne ''Il ritorno del Voyager''<ref>Pura omonimia con le [[programma Voyager|sonde automatiche]] lanciate realmente nel 1977.</ref> la cui propulsione interstellare con [[neutrone|neutroni]] accelerati causa morte e distruzione ovunque transiti, all'insaputa dei costruttori e dimenticando come nel vuoto non sia necessaria una spinta continua.
* l'esistenza di pianeti abitabili di tipo terrestre oltre [[Plutone (astronomia)|Plutone]], come il pianeta Ultra, meta di una tragica missione ne ''Il dominio del drago'', o il pianeta Meta, dal quale giungono misteriosi segnali, menzionato nel primo episodio, ''Separazione,'' poi accantonato.
* l'origine e la sorte di un sistema stellare di un'altra galassia, popolato da una civiltà ostile oramai distrutta da una [[supernova]], come inverosimilmente riportato da antichi documenti terrestri (episodio ''Gli occhi di Tritone'').
* l'eventualità di un sistema planetario con due pianeti simili, stabilmente in [[opposizione (astronomia)|opposizione]] (episodio ''Nemici invisibili'').
* la Luna come un qualsiasi corpo di massa rilevante, in avvicinamento a un grosso pianeta, si disgregherebbe per [[marea|azione mareale]], come probabilmente sarà accaduto intorno a [[Saturno (astronomia)|Saturno]] per costituire il caratteristico sistema di [[anelli|anelli di Saturno]] (episodio ''Rotta di collisione'').
 
== Sequel ==
Il 13 settembre [[1999]], data della presunta catastrofe lunare, si tenne pressoa [[Los Angeles]] una ''convention'' rievocativa chiamata ''Breakaway'', come il titolo del primissimo episodio., Vicon fuannessa proiettatoproiezione undel [[cortometraggio]] intitolato ''Message from Moonbase Alpha'' ("Messaggio da Base Lunare Alpha"), proposto in Italia attraverso la raccolta della serie in DVD<ref>[https://www.youtube.com/watch?v=0XVqv4pXExc Video su YouTube "Message from Moonbase Alpha"]</ref>, scritto da Johnny Byrne, uno dei più prolifici sceneggiatori della serie originale, e prodotto dai fan del club ''[[Fanderson]]''. [[Zienia Merton]] ritorna dopo ventitré anni nei panni dell'analista dati Sandra Benes, in un ultimo ede accorato messaggio di saluto alla Terra, riportando come gli "alphani" siano costretti a trasferirsi definitivamente su un pianeta ribattezzato "Terra Alpha", abbandonando la Luna prima che si allontani dall'orbita del pianeta. Le riprese furono effettuate il 29 agosto [[1999]] in un set allestito nel garage della casa di un fan in [[Gran Bretagna]], ricostruendo fedelmente il pannello principale della sala operativa, caratterizzato dal celebre monitor, e avvalendosi di alcune elaborazioni digitali per le immagini delle Aquila nello spazio. Originariamente il cortometraggio avrebbe dovuto costituire il germe di un futuro ''[[sequel]]'' della serie, ambientato sul nuovo pianeta venticinque anni dopo il messaggio, con un cast composto dalla discendenza dei personaggi originali. Il progetto è però stato abbandonato e il monologo di Sandra viene considerato il lungamente atteso ma dignitoso epilogo della serie ''Spazio 1999''.{{Senza fonte}}
 
Le riprese furono effettuate il 29 agosto 1999 in un set allestito nel garage della casa di un fan in Gran Bretagna, ricostruendo fedelmente il pannello principale della sala operativa, caratterizzato dal celebre monitor, e avvalendosi di alcune elaborazioni digitali per le immagini delle ''Aquila'' nello spazio. Originariamente il cortometraggio avrebbe dovuto costituire il germe di un futuro sequel della serie, ambientato sul nuovo pianeta venticinque anni dopo il messaggio, con un cast composto dalla discendenza dei personaggi originali. Il progetto è però stato abbandonato e il monologo di Sandra viene considerato l'epilogo della serie ''Spazio 1999''.
== Merchandising ==
 
== Merchandising ==
* Di tutta la serie e delle rispettive stagioni, furono editi due album di figurine dalla [[Franco Cosimo Panini Editore|Panini.]]
* La casa editrice AMZ commercializzò una serie di libri illustrati con la narrazione degli episodi e delle immagini di bassa qualità<ref>Si trattava di immagini, stampate dalle pellicole 16 millimetri e nonanziché da delle foto di scena</ref>, dodici volumi per la prima stagione<ref>I volumi avevano i seguenti titoli, diversi da quelli degli episodi narrati:''Il distacco, I naufraghi dello spazio, I pirati della galassie, Verso il tremila, I giustizieri del cosmo, Al di là del tempo, L'ultimo tramonto, Gli eredi del passato, Guerra nel cosmo, I giorni del terrore, Gli esploratori dell'eternità, La grande dominatrice''</ref> e quattro per la seconda<ref>''Gli. alieniI daivolumi mille volti, Gli stregoni del cosmo, Il ritorno degli ibernati, Rapimento nello spazio''</ref>.sono:
** ''Il distacco''
* Nel 1976, la [[Clementoni]] mise in commercio un [[gioco da tavolo]] ispirato alla serie, con tanto di astronavi Aquila in miniatura, la Luna che cambia posizione nel cosmo ed addirittura un rudimentale computer con [[scheda perforata]].
** ''I naufraghi dello spazio''
* La ditta di giocattoli inglese ''[[Dinky Toys]]'', già nota per aver prodotto i modellini della serie ''[[Star Trek]]'' ed ''[[UFO]]'', mise in commercio un modellino in metallo dell'Aquila al prezzo di 8000 [[Lira italiana|Lire]] di allora. La casa di modellismo Airfix propose delle scatole di montaggio delle Aquila e delle astronavi da combattimento Falcon, apparse nell'episodio ''Mondo proibito''.
** ''I pirati della galassie''
** ''Verso il tremila''
** ''I giustizieri del cosmo''
** ''Al di là del tempo''
** ''L'ultimo tramonto''
** ''Gli eredi del passato''
** ''Guerra nel cosmo''
** ''I giorni del terrore''
** ''Gli esploratori dell'eternità''
** ''La grande dominatrice''
** ''Gli alieni dai mille volti''
** ''Gli stregoni del cosmo''
** ''Il ritorno degli ibernati''
** ''Rapimento nello spazio''
* Nel 1976, la [[Clementoni]] mise in commercio un gioco da tavolo ispirato alla serie, con tanto di astronavi ''Aquila'' in miniatura, la Luna che cambia posizione nel cosmo e addirittura un rudimentale computer con [[scheda perforata]].
* La ditta di giocattoli britannica [[Dinky Toys]], già nota per aver prodotto i modellini della serie ''Star Trek'' e ''UFO'', mise in commercio un modellino in metallo dell{{'}}''Aquila'' al prezzo di {{formatnum:8000}} [[Lira italiana|Lire]] di allora.
* La casa di modellismo Airfix propose delle scatole di montaggio delle ''Aquila'' e delle astronavi da combattimento Falcon, apparse nell'episodio ''Mondo proibito''.
* Nel 1976 la ditta di giocattoli statunitense [[Mego Corporation]] produsse nella propria linea di ''action figure'' da {{converti|8|in}} una serie dedicata a ''Spazio 1999'', distribuita dalla [[Palitoy]] nel Regno Unito.<ref name="megomuseum">{{Cita web |url=http://www.megomuseum.com/galleries/space1999intro/ |titolo=Space 1999: Introduction |sito=Mego Museum |accesso=17 giugno 2023 |lingua=en}}</ref> La serie comprendeva i personaggi: Capitano Koenig, Alan Carter, Paul Morrow, Capitano Zantor e un ''Misterioso Alieno'' ({{Inglese|Mysterious Alien}}).<ref name="megomuseum" /> La linea è stata riprodotta dalla Classic TV Toys con l'aggiunta di numerosi altri personaggi principali assenti nella linea originale, tra cui il Professor Bergman e Maya.<ref>{{Cita web |url=https://megomuseum.com/remego/ctvt1999.shtml |titolo=Re-Mego: CTVT Space 1999 |sito=Mego Museum |accesso=17 giugno 2023 |lingua=en}}</ref>
 
== CuriositàIncongruenze ==
Lo scienziato e scrittore [[Isaac Asimov]] avanzò ironicamente alcune critiche alle implausibilità scientifiche presenti nella serie in un articolo apparso su ''[[The New York Times]]'' nel settembre del 1975:<ref>{{Cita news |autore=[[Isaac Asimov]] |url=https://www.nytimes.com/1975/09/28/archives/is-space-1999-more-fi-than-sci-space-1999more-fi-than-sci.html |titolo=Is 'Space 1999 More Fi Than Sci? |pubblicazione=[[The New York Times]] |editore=[[The New York Times Company]] |data=28 settembre 1975 |p=2:1 |lingua=en}}</ref>
{{Curiosità}}
* una detonazione tale da scardinare la Luna dall'orbita terrestre frantumerebbe il satellite stesso causando un'incredibile pioggia di detriti sulla Terra;
{{F|fiction televisive|arg2=fantascienza|febbraio 2021|curiosità o meno, ci vorrebbe qualche fonte migliore di dvdweb.it}}
* un universo popolato di sistemi tale da rendere praticabile tale viaggio sarebbe incandescente, data l'eccessiva vicinanza delle stelle. Per ovviare a questa obiezione, gli sceneggiatori fecero spesso ricorso a vari agenti di curvatura spaziale - come ad esempio il buco nero dell'episodio ''Sole nero'' - onde rendere plausibile un trasferimento verso altre zone dello spazio, spesso con esiti drammatici;
* L'episodio ''The Last Sunset'' ("L'ultimo tramonto") ebbe un'unica trasmissione in Rai nell'estate del [[1976]]. Secondo un comunicato ufficiale, l'unica copia in [[lingua italiana|italiano]] sarebbe andata perduta. Nell'edizione in [[DVD]] della serie, la pista audio in italiano si basa su una registrazione su [[audiocassetta]] fornita da un telespettatore, in un'epoca anteriore all'introduzione del [[videoregistratore]], apponendo il microfono di un [[registratore a nastro]] accanto all'apparecchio televisivo. La registrazione, tuttavia, non copre i primi minuti dell'episodio: per uno sciopero dei giornalisti RAI, l'edizione serale del [[telegiornale]] fu soppressa senza preavviso e il telespettatore si sintonizzò, come tanti, a trasmissione iniziata. I minuti mancanti sono in audio originale sottotitolato. Un comunicato del 1º aprile [[2007]] da un sito web che opera nel settore del commercio di DVD<ref>dvdweb.it - [http://www.dvdweb.it/index.mv?1180389494_465B50760006C5550000605800000000_88.149.141.17+View_News+20070401135847 L'ultimo tramonto... ritrovato!]</ref> ha ufficializzato il ritrovamento della copia italiana in 16&nbsp;mm dell'episodio, con il doppiaggio integro in italiano; dalla ricostruzione degli avvenimenti la bobina audio originale del doppiaggio, fornita alla RAI per la sincronizzazione con il filmato, fu per qualche motivo rispedita all'istituto di doppiaggio e da questi venduta accidentalmente ad un collezionista con altri reperti della serie; l'acquirente, leggendo su dei blog dello smarrimento dell'episodio, accetta di mettere a disposizione il materiale in suo possesso per ricavarne una copia. Il 5 febbraio [[2009]] alle ore 01:30 (in replica il giorno successivo alle 15.20) il canale digitale terrestre ''[[Steel (rete televisiva)|Steel]]'' ha trasmesso ''L'ultimo tramonto'' con audio italiano integrale e totalmente restaurato, direttamente tratto dal materiale ritrovato.
* pur elogiando il soggetto e la qualità della serie, terminava l'articolo posticipando di almeno mezzo secolo l'ipotesi di una colonia lunare permanente.
* L'episodio ''Il dominio del drago'' è l'unico della prima stagione con delle scene ambientate sulla Terra, dove oltre allo sfortunato co-protagonista, l'italiano Tony Cellini ([[Gianni Garko]]), compaiono John e Helen privi delle uniformi di Alpha. Delle coloratissime giacche da sci danno un'impronta futuribile al contesto. Durante la tragica spedizione l'astronauta ascolta l'[[Adagio in Sol minore|''Adagio'' di Albinoni]] da una cuffia [[Sennheiser]].
 
* La data apocalittica del 13 settembre 1999 coincide con il compleanno di [[Barbara Bain]], nata nel [[1931]], nel ruolo della dottoressa Helena Russell. L'attrice statunitense era sposata con [[Martin Landau]], interprete del comandante John Koenig. Negli anni Sessanta avevano lavorato insieme nella serie ''[[Missione Impossibile]]'', diretti da [[Lee H. Katzin]]<ref>Nella trasposizione cinematografica italiana, è accreditato come "Lee H. Hatzin"</ref>, regista di alcuni episodi della serie ''Spazio 1999''.
A proposito della detonazione che spinse la Luna fuori dalla sua orbita terrestre, lo scrittore [[Harlan Ellison]] osservò che tale esplosione sul [[Faccia nascosta della Luna|lato invisibile della Luna]], opposto alla Terra, l'avrebbe spinta contro il nostro pianeta.
* In una scena del primo episodio, ''Separazione'', vi sono tre astronauti omonimi di alcuni personaggi principali nel cast della precedente serie ''[[UFO (serie televisiva)|UFO]]'': Ellis, Jackson e Collins. Quest'ultimo, omonimo di un sicario che attenta alla vita del comandante Straker, tenta di uccidere Koenig in un ''[[raptus (psicologia)|raptus]]'' di follia.
* Nello stesso episodio vi è un clamoroso errore di ripresa, divenuto simbolico per tutti gli altri, ovvero si vede la visiera del casco di un astronauta alzarsi durante una colluttazione.
* Nello stesso episodio si ode via radio la voce inconfondibile di [[Renzo Palmer]], direttore del doppiaggio italiano.
* Le scene in esterna sulla Luna, onde riprodurre l'effetto rallentato per la ridotta gravità, furono effettuate con una cinepresa 35 mm che filmava alla velocità di 48 fotogrammi al secondo.
* Il termine ''vegano'' viene introdotto nei media italiani nell'episodio ''Vega'', terzo episodio della Seconda Stagione<ref>Episodio trasmesso il 14 aprile 1979 {{Cita web|url=http://www.radiocorriere.teche.rai.it/Download.aspx?data=AQAAANCMnd8BFdERjHoAwE/Cl+sBAAAAmEL/qaEkiUCTxvNp4Kd0QwQAAAACAAAAAAADZgAAwAAAABAAAAC3dZU7a+L0KAJp4DOdBBURAAAAAASAAACgAAAAEAAAAICdmruO8yR2+VT7+ektGrgQAAAArYQDRIDB5BhR7mBcRfOYpxQAAABKGzq/9RkghNEifqbZmExJZ1uvAA==|titolo=Fonte: RadioCorriereTV n.15 del 08/04/1979}}</ref> per indicare l'abitante alieno del sistema stellare di [[Vega]] per poi assumere l'accezione attuale del [[veganesimo|regime alimentare]] nel decennio successivo.
* L'episodio ''Il ritorno del Voyager'' menziona per la prima volta il nome della [[Programma Voyager|sonda planetaria omonima]], lanciata nel 1977.
* L'episodio ''Il ritorno'' cita la sospirata vittoria del campionato della squadra di baseball ''[[Red Sox]]'' di [[Boston]] nel 1998, titolo effettivamente conquistato sei anni dopo, dopo quasi un secolo dall'ultimo primato.
 
== Note ==
;Annotazioni
<references group="N" />
 
;Fonti
<references />
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro |autore=Chris Bentley |titolo=The Complete Gerry Anderson. The Authorised Episode Guide |città= |editore=Reynolds & Hearn |anno=2005 |isbn=1-903111-97-8 |lingua=en |cid=Chris Bentley. 2005}}
* {{Cita libro |autore=Chris Bentley |titolo=Space: 1999. The Vault Signum Books |città= |editore= |anno=2022 |isbn=978-0-99551914-5 |lingua=en |cid=Chris Bentley. 2022}}
* {{Cita libro |autore=Chris Drake |titolo=UFO and Space: 1999 |città= |editore=Boxtree |anno=1994 |isbn=1-85283-393-9 |lingua=en |cid=Chris Drake, 1994}}
* {{Cita pubblicazione |autore=David Hirsch |titolo=Martin Landau Space Age Hero |pubblicazione=Starlog |numero=108 |data=luglio 1986 |pp=44-47 |lingua=en |cid=David Hirsch, 1986}}
* {{Cita libro |autore=Henry Keazor |capitolo=A Stumble in the Dark. Contextualizing Gerry and Sylvia Anderson's Space: 1999 |curatore=Alexander Geppert |titolo=Imagining Outer Space. European Astroculture in the Twentieth Century |città= |editore=Palgrave Macmillan |anno=2012 |isbn=978-0-230-23172-6 |pp=189-207 |lingua=en |cid=Henry Keazor, 2012}}
* {{Cita libro |autore=Barry Morse |titolo=Remember with Advantages |città= |editore=McFarland & Company |anno=2007 |isbn=978-0-7864-2771-0 |lingua=en |cid=Barry Morse, 2007}}
* {{Cita libro |autore=John Kenneth Muir |titolo=Exploring Space: 1999.-An Episode Guide and Complete History of the Mid-1970s Science Fiction Television Series |città= |editore=McFarland & Company |anno=2005 |isbn=0-7864-2276-9 |lingua=en |cid=John Kenneth Muir, 2005}}
* {{Cita libro |autore=Giuseppe Turdo |titolo=Destinazione Obbligata: Alpha: Guida non ufficiale a Spazio 1999 |città= |editore=Topes Edizioni |anno=2015 |isbn=978-13-262-1675-7 |cid=Giusppe Turdo, 2015}}
* {{Cita libro |autore=Tim Heralhs |titolo=The Making of Space: 1999. A Gerry Anderson production |città=New York |editore=Ballantine Books |anno=1976 |isbn=978-0345252654 |lingua=en |cid=Tim Herald, 1976}}
* {{Cita libro |autore=Robert E Wood |titolo=Destination: Moonbase Alpha. The Unofficial and Unauthorised Guide to Space: 1999 |città= |editore=Telos |anno=2011 |isbn=978-1845830342 |lingua=en |cid=Robert E Wood, 2011}}
 
== Voci correlate ==
* [[Aquila (Spazio 1999)]]
 
== Altri progetti ==
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[[Categoria:Spazio 1999| ]]
[[Categoria:Gerry Anderson]]