Spazio 1999: differenze tra le versioni
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== Trama ==
Ben presto, si rileva un repentino aumento del campo magnetico generato dalle stesse scorie e, nonostante il tentativo disperato di evacuare i depositi, il 13 settembre si innesca un'esplosione di incredibile violenza, tale da provocare l'uscita della Luna dall'orbita terrestre. Inizia così per gli sventurati l'odissea nel cosmo, mentre eventi catastrofici colpiscono la Terra privata del suo satellite. Gli uomini della base lunare Alfa vengono in contatto nel loro peregrinare con civiltà aliene (ora ostili, ora amichevoli) e forme di vita insolite, che li inducono sovente a una riflessione filosofica sul senso ultimo della vita.
Esiste un possibile finale di ''Spazio 1999'' mai realizzato<ref>{{Cita pubblicazione |url=http://www.delos.fantascienza.com/delos16 |titolo=Speciale Spazio: 1999 |pubblicazione=Delos Science Fiction |numero=16 |data=maggio 1996 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070929111101/http://www.delos.fantascienza.com/delos16/}}</ref>, dal titolo ''Children of the Gods'': in un futuro lontano (il XXIV secolo) i discendenti degli Alphani si sono stabiliti su un nuovo pianeta e da lì hanno iniziato a colonizzare altri mondi. Una civiltà aliena più avanzata sorveglia questa espansione e, per sondare la natura di questi discendenti della razza umana, rapisce due bambini, li dota dei loro poteri e lascia che essi si sviluppino secondo i propri naturali istinti. Li rimanda, poi, indietro nel tempo al XXI secolo su Alpha, dove essi dimostrano perfidia (che mette in grave pericolo la sopravvivenza della comunità alphana) alternata a generosità, enfatizzate dai poteri di cui dispongono. Il comandante Koenig riesce a scoprire che i bambini sono in realtà dei loro discendenti e oggetto di un esperimento che la civiltà aliena sta conducendo sugli umani: se i bambini distruggeranno la vita sulla base lunare, gli Alphani non avranno discendenza, dimostrando che la razza umana non merita di sopravvivere. Un inaspettato atto di sacrificio da parte di uno dei due bambini convince l'osservatore alieno che nella razza umana si può trovare qualcosa di buono: gli alieni lasceranno che gli Alphani crescano e si espandano, preludendo a un futuro contatto tra umani e alieni e a una loro pacifica convivenza.▼
== Episodi ==
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{{Vedi anche|Personaggi di Spazio 1999}}
* '''[[John Koenig]]''' (stagioni 1-2), interpretato da [[Martin Landau]], doppiato in italiano da [[Michele Kalamera]].<ref name="dopp">{{Dopp|telefilm|spazio1999|Spazio 1999|accesso=17 giugno 2023}}</ref><br />Comandante della base lunare Alpha, astrofisico, americano, membro dell'Amministrazione Spaziale Internazionale. Pochi giorni prima della catastrofe subentra al suo predecessore, il russo Anton Gorskij, allontanato per scelta politica dall'Amministrazione.
* '''Helen Russell''' (Helena Russel nella versione originale, stagioni 1-2), interpretata da [[Barbara Bain]], doppiata in italiano da [[Laura Rizzoli]] e [[Lucia Catullo]].<ref name="dopp" /><br />È una dottoressa statunitense, capo dello staff medico. Lei
* '''Victor Bergman''' (stagione 1), interpretato da [[Barry Morse]], doppiato in italiano da [[Giuseppe Fortis]].<ref name="dopp" /><br />Professore britannico, presente solo nella prima stagione, è un ricercatore puro e geniale, direttore del dipartimento scientifico della base lunare.
* '''Paul Morrow''' (stagione 1), interpretato da [[Prentis Hancock]], doppiato in italiano da [[Carlo Valli]] e [[Gianni Giuliano]].<ref name="dopp" /><br />Britannico di natali scozzesi, è il vicecomandante della base e addetto alle telecomunicazioni. E' presente solo nella prima stagione.
* '''Alan Carter''' (stagioni 1-2), interpretato da [[Nick Tate]], doppiato in italiano da [[Sergio Di Stefano]].<ref name="dopp" /><br />Australiano, è il comandante della flotta di ''[[Aquila (Spazio 1999)|Aquila]]''. Al momento dell'esplosione si trova in volo tra la Terra e la Luna e sceglie di seguire la sorte dei suoi compagni. In una prima stesura avrebbe dovuto interpretare un personaggio italiano, Alfonso Cattani, ma il suo forte accento originale ha indotto la scelta per un personaggio australiano.
* '''Sandra Benes''' (stagioni 1-2), interpretata da [[Zienia Merton]], doppiata in italiano da [[Anna Leonardi]] (stagione 2).<ref name="dopp" /><br />Tecnico informatico. Dapprima legata sentimentalmente con il pilota Mike Ryan, morto per un impatto su un [[buco nero]], poi con Paul Morrow. Attrice britannica di sangue birmano, avrebbe dovuto interpretare un personaggio italiano di nome Sandra Sabatini.
* '''David Kano''' (stagione 1), interpretato da [[Clifton Jones]], doppiato in italiano da [[Giulio Platone]].<ref name="dopp" /><br />[[Nigeria]]no, ingegnere informatico. Omonimo [[Kano|di una città]] del suo paese natale, subentra al suo connazionale Ouma, che appare nel primo episodio ''Separazione'', il cui interprete fu allontanato per dispute contrattuali.
* '''Maya''' (stagione 2), interpretata da [[Catherine Schell]], doppiata in italiano da [[Noemi Gifuni]].<ref name="dopp" /><br />Aliena, ultima superstite di un pianeta distrutto. Subentra nella seconda stagione alla figura del professor Bergman. Maya diviene parte dell'equipaggio sfruttando appieno la sua caratteristica di [[mutaforma]], capace di assumere le più disparate sembianze di forme di vita, per venire spesso in soccorso degli altri protagonisti. L'attrice Catherine Schell era già apparsa nell'episodio della prima stagione ''Il pianeta incantato'', interpretando un altro personaggio.
* '''Tony Verdeschi''' (stagione 2), interpretato da [[Tony Anholt]], doppiato in italiano da [[
== Produzione ==
=== Preproduzione ===
Nel 1972, Sir Lew Grade, capo della [[ITC Entertainment]], propose di finanziare una seconda stagione della serie ''[[UFO (serie televisiva)|UFO]]'' ai coniugi Gerry e Sylvia Anderson. La nuova serie sarebbe stata ambientata principalmente sulla Luna, nei dintorni di una SHADO Moonbase ampliata, infatti gli indici di ascolto indicavano che gli episodi incentrati sulla Luna si erano rivelati i più apprezzati dal pubblico.
Tuttavia, verso la fine della sua programmazione, ''UFO'' sperimentò un calo negli ascolti e così i dirigenti dell'ITC iniziarono a mettere in discussione la fattibilità finanziaria della nuova serie e venne meno il supporto per il progetto. Nel frattempo, lo scenografo Keith Wilson e il dipartimento artistico avevano fatto notevoli progressi nell'immaginare l'aspetto e il design della nuova serie. Il loro lavoro fu quindi accantonato per una possibile nuova serie. <ref>{{Cita|Robert E Wood, 2011}}</ref>
Gli Anderson rielaborarono ''UFO'' con una nuova premessa: il comandante Steven Maddox avrebbe controllato le forze di difesa della Terra, da ''Moon City'', un'installazione sulla Luna. Nell'episodio pilota, una razza aliena utilizza un raggio per ridurre a zero l'influenza gravitazionale della Luna, mandandola fuori dall'orbita nello spazio profondo. <ref name="herald">{{Cita|Tim Herald, 1976}}</ref>
Il progetto andò avanti, cambiando però la storia e i personaggi, con una partnership formata dagli Anderson e dal dirigente di produzione Reg Hill. ITC Entertainment e l'emittente televisiva italiana [[Rai]] avrebbero dovuto fornire i finanziamenti. Le star principali sarebbero stati gli attori [[Martin Landau]] e [[Barbara Bain]], che all'epoca erano sposati ed erano reduci dal successo nella popolare serie di spionaggio ''[[Missione impossibile]]'' . Per attrarre il mercato televisivo statunitense e vendere la serie alle principali reti locali, i due attori furono scelti su insistenza di Lew Grade nonostante le obiezioni di Sylvia Anderson, che voleva attori britannici.<ref>{{Cita web |url=http://www.space1999.net/users/catacombs/main/pguide/viu.html |titolo=Space 1999 In The USA |sito=The Catacombs International Guide Space: 1999 around the world |editore=Martin Willey |data=30 settembre 2007 |accesso=25 ottobre 2024 |lingua=en |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070930020308/http://www.space1999.net/users/catacombs/main/pguide/viu.html}}</ref>
La produzione degli effetti speciali fu molto accurata per l'epoca, utilizzando soluzioni di alto livello nella progettazione delle ''Aquila'' e con l'arredamento futuristico degli interni. Il direttore degli effetti speciali, [[Brian Johnson (effetti speciali)|Brian Johnson,]] e buona parte del suo team, avevano già collaborato in ''[[2001: Odissea nello spazio]]'' e continuarono per i film ''[[Alien]]'' e ''[[L'Impero colpisce ancora]]''. Le astronavi e i veicoli, erano modelli in scala realizzati con grande accuratezza.▼
=== Riprese ===
I coniugi Anderson realizzarono la prima stagione tra la fine del 1973 e l'inizio del 1975, nei teatri di posa L e M dei [[Pinewood Studios]]. Il loro divorzio e la ricerca di capitale statunitense per la continuazione della serie, portò Anderson alla discussa collaborazione con il produttore statunitense [[Fred Freiberger]], già produttore della terza stagione della serie classica ''[[Star Trek (serie televisiva)|Star Trek]]''. Fred Freiberger introdusse delle novità nella nuova stagione con l'aggiunta di un personaggio alieno nella Base Lunare ''Alpha'', di nome Maya. Egli inoltre enfatizzò l'azione nelle storie, escludendo i temi metafisici esplorati nella prima stagione. Inoltre fu inserito maggiore umorismo nelle storie che però appariva come un qualcosa di totalmente fuori luogo agli spettatori - come ad esempio quando, alla conclusione di un episodio, gli Alphani si mostrano allegri e spensierati nonostante gli eventi tragici avvenuti durante l'episodio stesso.
Il cambio di produzione tra le due stagioni è abbastanza evidente sotto molti aspetti, cominciando dalle ''location'', in particolare della sala comando, che nella prima serie era molto ampia, con un soppalco e finestre da cui si scorgeva la superficie lunare, divenuta molto più piccola e più simile alla sala comandi di un'astronave. Le uniformi furono modificate e vennero aggiunte cuciture decorative, girocolli, distintivi e toppe. Apparvero anche giacche rosse, blu e verdi indossate sopra le uniformi, I personaggi femminili tendevano a indossare gonne piuttosto che i pantaloni usati nella prima stagione. L'aspetto più evidente è tuttavia la scomparsa di alcuni protagonisti della prima stagione e la comparsa di nuovi personaggi mai visti prima, senza che di ciò venisse fornita alcuna spiegazione.
Altri cambiamenti includevano i titoli principali e la colonna sonora. Il montaggio iniziale nella sigla della prima stagione era composto con brevi filmati degli eventi occorsi nel primo episodio ''[[Episodi di Spazio 1999 (prima stagione)#Separazione|Separazione]]''. Questo incipit fu eliminato in favore di una sequenza di effetti speciali che raffigurava la Luna che veniva lanciata fuori dall'orbita nello spazio.
Era in progetto una terza stagione, ma a causa della caduta dell'indice di gradimento, unita a un disinteresse degli sponsor e della distribuzione, la serie si interruppe con l'episodio: ''[[Episodi di Spazio 1999 (seconda stagione)#I dorconiani|I dorconiani]]''. Inoltre alcuni membri del cast si dicevano delusi dalle sceneggiature, in particolare Martin Landau.<ref>{{Cita|David Hirsch, 1986}}</ref> Tony Anholt rivelò anche che "più il cast si lamentava dei difetti di una sceneggiatura, più Freiberger diventava intrattabile e inflessibile".
=== Effetti speciali ===
▲La produzione degli effetti speciali fu molto accurata per l'epoca,
Invece di affidarsi al costoso e dispendioso processo del [[Chroma key]], così come avvenuto in ''Star Trek'', il team dei Johnson spesso impiegava una tecnica che risaliva ai primi tempi degli effetti speciali: astronavi e pianeti venivano filmati su sfondi neri, con la telecamera che veniva riavvolta per ogni elemento successivo, finché i vari elementi non si sovrapponevano, Il vantaggio era che tutti gli elementi venivano registrati sul negativo originale, al contrario del chroma key, e inoltre il negativo conteneva effetti completi, con ulteriori risparmi sul ''budget''. Lo svantaggio era che il numero di angolazioni possibili era limitato.<ref name="herald" />
== Colonna sonora ==
La colonna sonora principale, compresi i titoli di apertura e chiusura della prima stagione, furono composti da Vic Elmes e
La colonna sonora della seconda stagione fu invece composta da [[Derek Wadsworth]], poiché il produttore statunitense Fred Freiberger voleva una colonna sonora più "travolgente e bruciante" per il suo nuovo ''format'' di azione e avventura.
La seconda stagione è stata trasmessa dalla Rai con una sigla finale composta
== Distribuzione ==
La serie fu trasmessa in [[Regno Unito|Gran Bretagna]] e negli [[Stati Uniti d'America|
La serie venne trasmessa fuori dal Regno Unito a partire dal 1976. In [[Francia]] è conosciuta come ''Cosmos: 1999''
=== Edizione italiana ===
L'edizione italiana fu anticipata di un anno da un'omonima trasposizione cinematografica, che montava gli episodi ''Separazione'', ''Gli occhi di Tritone'' e ''Un altro tempo un altro luogo'', con musiche di [[Ennio Morricone]]. Alla regia è accreditato il solo [[Lee H. Katzin]], regista del primo dei tre episodi utilizzati. Al contempo ''Spazio 1999'' divenne familiare ai giovanissimi attraverso
I primi sei episodi della prima stagione furono trasmessi dall'allora [[Rai 2|Secondo Programma]] della [[Rai]], a partire da sabato 31 gennaio 1976, con cadenza settimanale nella seconda fascia serale. I seguenti sei a partire da luglio, di giovedì in prima serata, e gli ultimi dodici nell'autunno seguente, la domenica nel tardo pomeriggio, tra ''[[L'altra domenica]]'' e il telegiornale serale. La seconda stagione fu trasmessa sul [[Rai 1|Primo Programma]] in fascia preserale a partire dalla primavera 1979, dividendo ciascun episodio in due serate. L'ordine di trasmissione degli episodi fu quasi aderente a quello di produzione, con piccole variazioni, terminando infatti con ''Attenti ai terrestri''.
Le serie venne replicata nel 1988 da [[Rai 3]]<ref>{{Cita pubblicazione |url=http://www.firenzemedia.com/rai-4888.html |titolo=Palinsesto di giovedì 4 agosto 1988 |pubblicazione=[[La Nazione]] |editore=Editoriale Nazionale |data=4 agosto 1988 |p=10}}</ref> e nuovamente nel 1994 e nel 1996. Dal 2000 da [[Jimmy (rete televisiva)|Jimmy]], mentre, da agosto 2007 la Rai ha proposto sul proprio sito internet alcuni degli episodi della prima stagione in ordine cronologico.<ref>{{Cita web |url=http://www.rai.tv/mpprogramma/0,,Fiction%5E25%5E49428%5Et-1,00.html |titolo=Spazio 1999 |sito=[[Rai]] |editore=[[Rai|Rai - Radio Televisione Italiana]] |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071006105414/http://www.rai.tv/mpprogramma/0,,Fiction%5E25%5E49428%5Et-1,00.html}}</ref> Nell'estate del 2012 la serie viene ritrasmessa su [[Rai 2]] in fascia notturna e su [[Fox Retro]], nel mese di ottobre. La trasmissione televisiva della serie sui canali Rai avvenne con i nastri video originali non restaurati degli anni settanta mentre, su tutte le altre, sono state adottate versioni restaurate.▼
[[Rai Teche]] in collaborazione con ITV ha curato la riedizione della prima stagione della serie e dal 30 ottobre 2022 è possibile guardarla in versione restaurata in HD, in [[lingua italiana]]
* ''Destination Moonbase Alpha'' (1978) costituito da ''Attenti ai terrestri'' e alcuni brani da ''Separazione, Psycon, Golos'' ed un'immagine da ''Il cervello spaziale'', lungometraggio promosso dalla ITC Entertainment sull'onda del successo di ''Star Wars''.▼
* ''Alien Attack'' (''Attacco Alieno'', 1979) costituito da ''Separazione'' e ''Mondo proibito'', con brevi sequenze tratte da ''Sole nero, Gli amanti dello spazio, Il cervello spaziale'' e dalla prima parte di ''Attenti ai terrestri''.▼
* ''Cosmic Princess'' (1982) costituito da ''Psycon'' e ''I naufraghi'', con una breve sequenza tratta da ''Separazione''.▼
* ''Journey Through the Black Sun'' (1982) costituito da ''Sole nero'' e ''Rotta di collisione'', con alcune brevi sequenze da ''Magus''.▼
== Film di montaggio ==
▲Le serie venne replicata nel 1988 da [[Rai 3]]<ref>{{Cita pubblicazione |url=http://www.firenzemedia.com/rai-4888.html |titolo=Palinsesto di giovedì 4 agosto 1988 |pubblicazione=[[La Nazione]] |editore=Editoriale Nazionale |data=4 agosto 1988 |p=10}}</ref> e nuovamente nel 1994 e nel 1996. Dal 2000 da [[Jimmy (rete televisiva)|Jimmy]], mentre, da agosto 2007 la Rai ha proposto sul proprio sito internet alcuni degli episodi della prima stagione in ordine cronologico.<ref>{{Cita web |url=http://www.rai.tv/mpprogramma/0,,Fiction%5E25%5E49428%5Et-1,00.html |titolo=Spazio 1999 |sito=[[Rai]] |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071006105414/http://www.rai.tv/mpprogramma/0,,Fiction%5E25%5E49428%5Et-1,00.html}}</ref> Nell'estate del 2012 la serie viene ritrasmessa su [[Rai 2]] in fascia notturna e su [[Fox Retro]], nel mese di ottobre. La trasmissione televisiva della serie sui canali Rai avvenne con i nastri video originali non restaurati degli anni settanta mentre, su tutte le altre, sono state adottate versioni restaurate.
Sono stati realizzati in tutto cinque film di montaggio, accorpando più episodi della serie, il primo distribuito nei cinema, i successivi come film per la televisione.
=== Cinema ===
▲[[Rai Teche]] in collaborazione con ITV ha curato la riedizione della prima stagione della serie e dal 30 ottobre 2022 è possibile guardarla in versione restaurata in HD, in lingua italiana ed inglese, sulla piattaforma [[RaiPlay]]. La presentazione della riedizione è avvenuta al ''[[Lucca Comics & Games]]'' il 29 ottobre 2022 con la proiezione della prima puntata ''Separazione''.
* ''Spazio 1999'' (''Space: 1999''), regia di [[Lee H. Katzin]] (1975)<br />Composto dagli episodi ''Separazione'', ''Gli occhi di Tritone'' e ''Un altro tempo un altro luogo''
===
▲* ''Destinazione: base lunare Alpha'' (''Destination Moonbase
Lo scienziato e scrittore [[Isaac Asimov]] avanzò ironicamente alcune critiche alle implausibilità scientifiche presenti nella serie in un articolo apparso su ''[[The New York Times]]'' nel settembre del 1975:<ref>{{Cita news |autore=[[Isaac Asimov]] |url=https://www.nytimes.com/1975/09/28/archives/is-space-1999-more-fi-than-sci-space-1999more-fi-than-sci.html |titolo=Is 'Space 1999 More Fi Than Sci? |pubblicazione=[[The New York Times]] |editore=[[The New York Times Company]] |data=28 settembre 1975 |p=2:1 |lingua=en}}</ref>▼
▲* ''
* una detonazione tale da scardinare la Luna dall'orbita terrestre frantumerebbe il satellite stesso causando un'incredibile pioggia di detriti sulla Terra;▼
▲* ''Cosmic Princess'', regia di Charles Crichton e [[Peter Medak]] - film TV (1982)<br
* un universo popolato di sistemi tale da rendere praticabile tale viaggio sarebbe incandescente, data l'eccessiva vicinanza delle stelle. Per ovviare a questa obiezione, gli sceneggiatori fecero spesso ricorso a vari agenti di curvatura spaziale - come ad esempio il buco nero dell'episodio ''Sole nero'' - onde rendere plausibile un trasferimento verso altre zone dello spazio, spesso con esiti drammatici;▼
▲* ''Oltre lo spazio tempo'' (''Journey Through the Black Sun''), regia di [[Ray Austin]] e Lee H. Katzin - film TV (1982)<br
* pur elogiando il soggetto e la qualità della serie, terminava l'articolo posticipando di almeno mezzo secolo l'ipotesi di una colonia lunare permanente.▼
== Finale alternativo ==
A proposito della detonazione che spinse la Luna fuori dalla sua orbita terrestre, lo scrittore [[Harlan Ellison]] osservò che tale esplosione sul [[Faccia nascosta della Luna|lato invisibile della Luna]], opposto alla Terra, l'avrebbe spinta contro il nostro pianeta.▼
▲
== Sequel ==
Il 13 settembre 1999, data della presunta catastrofe lunare, si tenne a [[Los Angeles]] una convention rievocativa chiamata ''Breakaway'', titolo del primissimo episodio, con annessa proiezione del cortometraggio ''Message from Moonbase Alpha'', proposto in Italia attraverso la raccolta della serie in DVD, scritto da Johnny Byrne, uno dei più prolifici sceneggiatori della serie originale, e prodotto dai fan del club ''[[Fanderson]]''. [[Zienia Merton]] ritorna dopo ventitré anni nei panni dell'analista dati Sandra Benes, in un ultimo
Le riprese furono effettuate il 29 agosto 1999 in un set allestito nel garage della casa di un fan in Gran Bretagna, ricostruendo fedelmente il pannello principale della sala operativa, caratterizzato dal celebre monitor, e avvalendosi di alcune elaborazioni digitali per le immagini delle ''Aquila'' nello spazio. Originariamente il cortometraggio avrebbe dovuto costituire il germe di un futuro
== Merchandising ==
* Di tutta la serie e delle rispettive stagioni, furono editi due album di figurine dalla [[Franco Cosimo Panini Editore|Panini.]]
* La casa editrice AMZ commercializzò una serie di libri illustrati con la narrazione degli episodi e delle immagini di bassa qualità
** ''Il distacco''
* Nel 1976, la [[Clementoni]] mise in commercio un gioco da tavolo ispirato alla serie, con tanto di astronavi ''Aquila'' in miniatura, la Luna che cambia posizione nel cosmo ed addirittura un rudimentale computer con [[scheda perforata]].▼
** ''I naufraghi dello spazio''
** ''I pirati della galassie''
** ''Verso il tremila''
** ''I giustizieri del cosmo''
** ''Al di là del tempo''
** ''L'ultimo tramonto''
** ''Gli eredi del passato''
** ''Guerra nel cosmo''
** ''I giorni del terrore''
** ''Gli esploratori dell'eternità''
** ''La grande dominatrice''
** ''Gli alieni dai mille volti''
** ''Gli stregoni del cosmo''
** ''Il ritorno degli ibernati''
** ''Rapimento nello spazio''
▲* Nel 1976, la [[Clementoni]] mise in commercio un gioco da tavolo ispirato alla serie, con tanto di astronavi ''Aquila'' in miniatura, la Luna che cambia posizione nel cosmo
* La ditta di giocattoli britannica [[Dinky Toys]], già nota per aver prodotto i modellini della serie ''Star Trek'' e ''UFO'', mise in commercio un modellino in metallo dell{{'}}''Aquila'' al prezzo di {{formatnum:8000}} [[Lira italiana|Lire]] di allora.
* La casa di modellismo Airfix propose delle scatole di montaggio delle ''Aquila'' e delle astronavi da combattimento Falcon, apparse nell'episodio ''Mondo proibito''.
* Nel 1976 la ditta di giocattoli statunitense [[Mego Corporation]] produsse nella propria linea di ''action figure'' da {{converti|8|in}} una serie dedicata a ''Spazio 1999'', distribuita dalla [[Palitoy]] nel Regno Unito.<ref name="megomuseum">{{Cita web |url=http://www.megomuseum.com/galleries/space1999intro/ |titolo=Space 1999: Introduction |sito=Mego Museum |accesso=17 giugno 2023 |lingua=en}}</ref> La serie comprendeva i personaggi: Capitano Koenig, Alan Carter, Paul Morrow, Capitano Zantor e un ''Misterioso Alieno'' ({{Inglese|Mysterious Alien}}).<ref name="megomuseum" /> La linea è stata riprodotta dalla Classic TV Toys con l'aggiunta di numerosi altri personaggi principali assenti nella linea originale, tra cui il Professor Bergman e Maya.<ref>{{Cita web |url=https://megomuseum.com/remego/ctvt1999.shtml |titolo=Re-Mego: CTVT Space 1999 |sito=Mego Museum |accesso=17 giugno 2023 |lingua=en}}</ref>
== Incongruenze ==
▲Lo scienziato e scrittore [[Isaac Asimov]] avanzò ironicamente alcune critiche alle implausibilità scientifiche presenti nella serie in un articolo apparso su ''[[The New York Times]]'' nel settembre del 1975:<ref>{{Cita news |autore=[[Isaac Asimov]] |url=https://www.nytimes.com/1975/09/28/archives/is-space-1999-more-fi-than-sci-space-1999more-fi-than-sci.html |titolo=Is 'Space 1999 More Fi Than Sci? |pubblicazione=[[The New York Times]] |editore=[[The New York Times Company]] |data=28 settembre 1975 |p=2:1 |lingua=en}}</ref>
▲* una detonazione tale da scardinare la Luna dall'orbita terrestre frantumerebbe il satellite stesso causando un'incredibile pioggia di detriti sulla Terra;
▲* un universo popolato di sistemi tale da rendere praticabile tale viaggio sarebbe incandescente, data l'eccessiva vicinanza delle stelle. Per ovviare a questa obiezione, gli sceneggiatori fecero spesso ricorso a vari agenti di curvatura spaziale - come ad esempio il buco nero dell'episodio ''Sole nero'' - onde rendere plausibile un trasferimento verso altre zone dello spazio, spesso con esiti drammatici;
▲* pur elogiando il soggetto e la qualità della serie, terminava l'articolo posticipando di almeno mezzo secolo l'ipotesi di una colonia lunare permanente.
▲A proposito della detonazione che spinse la Luna fuori dalla sua orbita terrestre, lo scrittore [[Harlan Ellison]] osservò che tale esplosione sul [[Faccia nascosta della Luna|lato invisibile della Luna]], opposto alla Terra, l'avrebbe spinta contro il nostro pianeta.
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro |autore=Chris Bentley |titolo=The Complete Gerry Anderson. The Authorised Episode Guide |città= |editore=Reynolds & Hearn |anno=2005 |isbn=1-903111-97-8 |lingua=en |cid=Chris Bentley. 2005}}
* {{Cita libro |autore=Chris Bentley |titolo=Space: 1999. The Vault Signum Books |città= |editore= |anno=2022 |isbn=978-0-99551914-5 |lingua=en |cid=Chris Bentley. 2022}}
* {{Cita libro |autore=Chris Drake |titolo=UFO and Space: 1999 |città= |editore=Boxtree |anno=1994 |isbn=1-85283-393-9 |lingua=en |cid=Chris Drake, 1994}}
* {{Cita pubblicazione |autore=David Hirsch |titolo=Martin Landau Space Age Hero |pubblicazione=Starlog |numero=108 |data=luglio 1986 |pp=44-47 |lingua=en |cid=David Hirsch, 1986}}
* {{Cita libro |autore=Henry Keazor |capitolo=A Stumble in the Dark. Contextualizing Gerry and Sylvia Anderson's Space: 1999 |curatore=Alexander Geppert |titolo=Imagining Outer Space. European Astroculture in the Twentieth Century |città= |editore=Palgrave Macmillan |anno=2012 |isbn=978-0-230-23172-6 |pp=189-207 |lingua=en |cid=Henry Keazor, 2012}}
* {{Cita libro |autore=Barry Morse |titolo=Remember with Advantages |città= |editore=McFarland & Company |anno=2007 |isbn=978-0-7864-2771-0 |lingua=en |cid=Barry Morse, 2007}}
* {{Cita libro |autore=John Kenneth Muir |titolo=Exploring Space: 1999.-An Episode Guide and Complete History of the Mid-1970s Science Fiction Television Series |città= |editore=McFarland & Company |anno=2005 |isbn=0-7864-2276-9 |lingua=en |cid=John Kenneth Muir, 2005}}
* {{Cita libro |autore=Giuseppe Turdo |titolo=Destinazione Obbligata: Alpha: Guida non ufficiale a Spazio 1999 |città= |editore=Topes Edizioni |anno=2015 |isbn=978-13-262-1675-7 |cid=Giusppe Turdo, 2015}}
* {{Cita libro |autore=Tim Heralhs |titolo=The Making of Space: 1999. A Gerry Anderson production |città=New York |editore=Ballantine Books |anno=1976 |isbn=978-0345252654 |lingua=en |cid=Tim Herald, 1976}}
* {{Cita libro |autore=Robert E Wood |titolo=Destination: Moonbase Alpha. The Unofficial and Unauthorised Guide to Space: 1999 |città= |editore=Telos |anno=2011 |isbn=978-1845830342 |lingua=en |cid=Robert E Wood, 2011}}
== Voci correlate ==
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[[Categoria:Spazio 1999| ]]
[[Categoria:Gerry Anderson]]
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