Norma (opera): differenze tra le versioni
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|autografo=[[Conservatorio Santa Cecilia|Conservatorio di musica S. Cecilia]], [[Roma]]
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{{Citazione|Casta Diva, che inargenti▼
Queste sacre antiche piante,▼
A noi volgi il bel sembiante,▼
Senza nube e senza vel|Norma, preghiera, Atto I}}▼
'''''Norma''''' è un'[[opera]] in due atti di [[Vincenzo Bellini]] su libretto di [[Felice Romani]], tratto dalla tragedia ''Norma, ou L'infanticide'' di Louis-Alexandre Soumet (1786-1845).
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==Trama==
[[File:Norma Libretto 1891.jpg|thumb|Libretto edito da [[Casa Ricordi|Ricordi]] nel 1891|sinistra|310x310px]]L'azione si svolge nelle [[Gallia|Gallie]], all'epoca della dominazione romana. Nell'antefatto la
===Atto I===
▲{{Citazione|Casta Diva, che inargenti
I Galli sono riuniti nella foresta sacra al dio Irminsul e, capeggiati da Oroveso, inneggiano alla liberazione dal giogo romano.▼
▲Queste sacre antiche piante,
▲A noi volgi il bel sembiante,
▲Senza nube e senza vel|Norma, preghiera, Atto I}}
▲I Galli sono riuniti nella foresta sacra al dio [[Irminsul]] e, capeggiati da Oroveso, inneggiano alla liberazione dal giogo romano.
Intanto Pollione, inoltratosi anch'egli nel sacro bosco, confida all'amico Flavio di essersi innamorato di una giovane novizia del tempio d'Irminsul, Adalgisa, e di voler lasciare Norma.
Questa intanto interviene all'assembramento dei Galli spiegando che gli dèi le hanno rivelato che Roma dovrà cadere, ma non in quel momento e non per loro mano. Con una [[Casta Diva|preghiera alla luna]] riesce a placare gli animi.
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===Atto II===
Nella sua abitazione, Norma, sconvolta dalla rivelazione, medita inizialmente di
Quando la grande sacerdotessa però apprende che il tentativo di Adalgisa non ha sortito l'effetto sperato, ella, che si era sempre opposta alla volontà di rivolta del suo popolo, chiama i Galli a raccolta e proclama guerra ai Romani. Oroveso le chiede allora di indicare la vittima sacrificale da immolare al dio, quando giunge notizia che un romano è penetrato nel recinto delle sacerdotesse: è Pollione, venuto a rapire Adalgisa. Norma sta per colpirlo con un pugnale, ma poi si ferma, invita tutti a uscire col pretesto di interrogarlo e, rimasta sola con Pollione, gli offre la vita purché egli abbandoni Adalgisa. L'uomo rifiuta e Norma chiama i suoi a raccolta; ha deciso quale sarà la vittima sacrificale: una sacerdotessa che ha infranto i sacri voti e tradito la patria. Sta per pronunciare il nome di Adalgisa, quando si rende conto che la colpa di Adalgisa è la sua e, nello sbigottimento generale, pronuncia il proprio nome. Commosso, Pollione comprende la grandezza di Norma e decide di morire con lei. In segreto, Norma confida a Oroveso di essere madre e lo supplica di prendersi cura dei bambini, affinché possano salvarsi insieme a Clotilde. Quindi sale sul [[morte sul rogo|rogo]] con l'uomo amato.
[[File:Bellini-Norma-original cast-detail.jpg|miniatura|Dipinto della ''Norma'']]
== Organico orchestrale ==
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== Numeri musicali ==
* Sinfonia
=== Atto I ===
* 1 Coro d'Introduzione - ''Ite sul colle''
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** Recitativo - ''Svanir le voci!''
** Cavatina - ''Meco all'altar di Venere''
[[File:Riproduzione_della_scenografia_della_opera_"Norma",_Museo_Civico_Belliniano_di_Catania.jpg|thumb
* 3 Coro - ''Norma viene''
* 4 Recitativo e Cavatina Norma
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** Scena ultima - ''Deh! non volerli vittime''
[[File:Cast Norma.JPG|thumb|
== Cast della prima assoluta ==
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|}
== Adalgisa:
Entrambe le protagoniste femminili della prima assoluta di ''Norma'' erano qualificabili come [[Soprano|soprani]]: [[Giulia Grisi]], a cui fu affidata la parte di Adalgisa (e che quattro anni dopo avrebbe creato anche il personaggio di Elvira ne ''[[I puritani]]''), doveva divenire il prototipo del nuovo soprano angelicato di stampo [[Romanticismo musicale|romantico]], dal timbro chiaro e in grado di sostenere [[Tessitura (musica)|tessiture]] acutissime; [[Giuditta Pasta]], che ebbe invece il ruolo di protagonista assoluta, era stata classificata in origine come [[contralto]], ma, pur mantenendo in repertorio ruoli come [[Tancredi (opera)|Tancredi]] o [[La Cenerentola|Cenerentola]], si era poi spostata decisamente verso il registro sopranile: in effetti la si poteva considerare, al pari di [[Isabella Colbran]] e di [[Maria Malibran]], un [[mezzosoprano]] acutissimo, in grado di convergere senza problemi su ruoli da soprano centrale.<ref>[[Rodolfo Celletti]], ''Storia del belcanto'', Fiesole, Discanto, 1983, pp. 159 e 163</ref> Nei decenni successivi però il registro di mezzosoprano, sconosciuto come tale in epoca [[Musica barocca|barocca]] e [[Classicismo (musica)|classica]], andò conquistandosi una sua marcata e crescente autonomia, e invalse l'uso di affidare a mezzosoprani le parti originariamente scritte per secondo soprano, qual era, nel caso in specie, il personaggio di Adalgisa. Si giunse così alla contraddizione, in termini di stilemi musicali e drammatici romantici, di affidare il colore verginale della giovane sacerdotessa al registro brunito dei mezzosoprani, di regola evocativo di sensualità e voluttà, mentre rimaneva appannaggio del soprano il personaggio più maturo e psicologicamente screziato di Norma, la cui parte, per di più, è caratterizzata da una maggiore estensione verso il basso.<ref>L'estensione della parte di Adalgisa è compresa tra il do<sub>3</sub> e il do<sub>5</sub>, mentre quella di Norma discende fino al si♭<sub>2</sub> (Naomi André, ''Voicing Gender. Castrati, Travesti and the Second Woman in Early-Nineteenth-Century Italian Opera'', Bloomington and Indianapolis, Indiana University Press, 2006, p. 5, ISBN 0-253-21789-X). La tessitura della prima rimane comunque "alquanto più bassa" (e quindi "meno temibile") di quella della seconda (ivi, p. 167).</ref>
Tale tradizione esecutiva, conservatasi anche nel [[XX secolo|Novecento]], contrasta probabilmente con la volontà originaria dell'autore, ed è stata parzialmente sottoposta a revisione solo nell'ultimo scorcio del secolo, a partire da un celebre allestimento dell'opera al [[Festival della Valle d'Itria]] a [[Martina Franca]], nel 1977, nel quale la parte della protagonista fu affidata a [[Grace Bumbry]], un mezzosoprano acuto (come doveva essere l'interprete originaria), mentre Adalgisa fu interpretata dall'angelica [[Lella Cuberli]], tipico soprano lirico di stampo [[Belcantismo|belcantista]]. Di tale edizione è stata anche pubblicata una registrazione discografica dal vivo.<ref>Franco Chieco, ''Mira o Norma il canto di Adalgisa'', «ContrAppunti», IX, 1, gennaio 2005, p. 15</ref> L'idea di affiancare alla protagonista un'altra voce di soprano, che aveva avuto un precedente di minore risonanza, nello stesso anno 1977, al [[Teatro Filarmonico (Verona)|Filarmonico]] di [[Verona]], dove a Radmila Bakocevic (Norma) era stata contrapposta l'Adalgisa sopranile della giapponese Emiko Maruyama, trovò sviluppo già a partire dall'anno successivo, in occasione della famosa ''Norma'' [[Maggio Musicale Fiorentino|fiorentina]] di [[Riccardo Muti]], interpretata da [[Renata Scotto]] e [[Margherita Rinaldi]], «due soprani di timbro così simile però da poter essere confuse per una coppia di Adalgise. Meglio sarebbe riuscito a Muti nel 1994 – a [[Ravenna]] e in disco – con [[Jane Eaglen]] ed [[Eva Mei]], voci di soprano sufficientemente diverse per restituire l'adeguato contrasto timbrico-psicologico delle due donne».
La nuova tendenza verso l'utilizzo di due soprani ebbe comunque il suo culmine negli anni ottanta con l'incisione discografica dell'opera da parte di due delle più grandi cantanti del secolo, già entrambe grandi Norme in teatro e in disco: [[Joan Sutherland]] e [[Montserrat Caballé]], «che per quanto attempate nel 1984 fisseranno un'interpretazione di tutto rispetto, l'una come druidessa strenuamente belcantistica, l'altra come inedita e liricissima Adalgisa, forse la più vicina a rievocare il modello perlaceo della Grisi».<ref>Davide Annachini, ''[http://www.musiculturaonline.it/musicult/musicae/showpar.php?p=89 "Norma" per 2 soprani - La storia e le interpreti del doppio personaggio soprani "Norma-Adalgisa"]'', «MusiCulturA on line», 2004.</ref> Nel [[1987]], anche al San Carlo di [[Napoli]], l'opera fu allestita secondo i criteri originali con due soprani, [[Ghena Dimitrova]] nei panni di Norma e [[Maria Dragoni]] in quelli di Adalgisa, ripristinando il colore scuro e corposo per la protagonista e la voce più chiara e morbida per la giovane ministra. Successivamente peraltro, pur nello scarso numero complessivo di allestimenti dell'opera, tale tendenza ha subìto, inopinatamente, un deciso ridimensionamento.<ref>Non sono mancati, ovviamente, anche allestimenti in controtendenza, come quello di [[Ancona]] del dicembre 2004 (poi riversato anche in disco), quello di Roma (Terme di Caracalla) del 2012 e quello di Bologna del 2013, in cui alla rodata Adalgisa di [[Carmela Remigio]] si sono affiancate rispettivamente la Norma di [[Fiorenza Cedolins]], quella di Julianna Di Giacomo e quella di una debuttante nel ruolo, [[Mariella Devia]].</ref>
Nuove tappe nella vicenda interpretativa del capolavoro belliniano continuano comunque a essere tracciate con il passare degli anni, e il 2013 ha visto la pubblicazione da parte della [[Decca Records|Decca]] della registrazione in studio, con strumenti originali, dell'edizione critica dell'opera, curata da Maurizio Biondi e Riccardo Minasi.<ref>Tale edizione è in corso di pubblicazione da parte della casa editrice tedesca ''Bärenreiter-Verlag'' (cfr. [http://www.riccardominasi.com/site/Riccardo_Minasi_Bio.html sito di Riccardo Minasi] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131215012421/http://www.riccardominasi.com/site/Riccardo_Minasi_Bio.html |data=15 dicembre 2013 }}).</ref> In questa versione la parte della protagonista torna a essere affidata a un mezzosoprano ''tout court'' come [[Cecilia Bartoli]], mentre il ruolo di Adalgisa è attribuito a un vero e proprio [[soprano di coloratura]] come [[Sumi Jo]].<ref>Per una recensione cfr., ad esempio, Ilaria Badino, ''[http://www.ilcorrieremusicale.it/2013/07/20/bellini-norma-cecilia-bartoli/ Bellini, "Norma", Cecilia Bartoli] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140202232839/http://www.ilcorrieremusicale.it/2013/07/20/bellini-norma-cecilia-bartoli/ |date=2 febbraio 2014 }}'', «Il corriere musicale», 20 luglio 2013, oppure {{en}} Joseph Newsome, ''[http://www.operatoday.com/content/2013/05/cecilia_bartoli.php Cecilia Bartoli as Norma]'', «Opera Today», 30 maggio 2013.</ref> Questa medesima versione, con gli stessi complessi orchestrali e vocali, è stata poi eseguita al [[Festival di Salisburgo]] dello stesso anno, con l'unica modifica di rilievo rappresentata dal "sopranino" Rebeca Olvera al posto della Jo.<ref>Alberto Mattioli, ''[http://www.lastampa.it/2010/07/01/spettacoli/per-la-superdiva-bartoliun-debutto-fuori-norma-PbIdxDqVWf30Pkf8Sa1oOO/pagina.html Per la superdiva Bartoli un debutto fuori Norma]'', «La Stampa», 1º luglio 2010. La stessa compagnia di canto aveva già eseguito l'opera in concerto a Dortmund, nel 2010, con una diversa direzione e diversi complessi orchestrali.</ref>[[File:Disegno per copertina di libretto, disegno di Peter Hoffer per Norma (s.d.) - Archivio Storico Ricordi ICON012382.jpg|thumb|Disegno per copertina di libretto, disegno per Norma (s.d.). [[Archivio storico Ricordi|Archivio Storico Ricordi]]]]
== Parafrasi e fantasie strumentali ==
L'enorme popolarità e ammirazione ottenuta dall'opera tra i compositori e virtuosi dell'epoca è testimoniata anche dalle numerose composizioni basate su alcune delle arie della Norma di Bellini. Tra queste sono da ricordare, per pianoforte, la [[Fantasia (musica)|fantasia]] ''Réminiscences de Norma'' (S.394) di [[Franz Liszt]],<ref>{{cita web|url=https://www.gregandersonpiano.com/belliniliszt-norma|titolo=Réminiscences of Norma|lingua=en|accesso=26 settembre 2020}}</ref> la ''Grande Fantaisie et Variations sur des motifs de l'opéra Norma'' di [[Sigismund Thalberg]],<ref>{{cita web|url=http://www.bruzanemediabase.com/ita/Opere/Casta-diva-transcription-de-la-cavatine-de-Norma-de-Bellini-op.-76-Sigismund-Thalberg|titolo=Casta Diva, Thalberg|accesso=26 settembre 2020}}</ref> il ''Thême favori de la Norma de Bellini varié'' (Op.122) [[Variazione (musica)|variazioni]] ad opera di [[Friedrich Kalkbrenner]], le ''Grandes fantaisies sur des motifs favoris de Norma'' (op.689) di [[Carl Czerny]]<ref>{{cita web|url=https://www.naxos.com/catalogue/item.asp?item_code=8.573254|titolo=Bel Canto Concertante|lingua=en|accesso=26 settembre 2020}}</ref> e il ''Valse sur Norma'' di [[Ferdinand Beyer]].<ref>{{cita web|url=https://www.digitalarchivioricordi.com/it/catalogo?relatedPeople=Ferdinand+Beyer|titolo=Archivio Ricordi|accesso=26 settembre 2020}}</ref> Anche [[Fryderyk Chopin]], noto ammiratore di Bellini, lavorò ad uno [[Studio (musica)|studio pianistico]] in particolare sulla musica della [[Casta Diva]].<ref>Wojciech Nowik, ''Chopin e Bellini. Casta diva, manoscritto di F. Chopin.'', in ''Quadrivium'', prima serie, Vol. XVII, fasc. 2, Accademia Filarmonica di Bologna, 1976</ref>
Altri strumentisti virtuosi hanno interpretato l'opera in modo simile. [[Henri Vieuxtemps]], ad esempio, ha composto una fantasia sulla Norma per violino e orchestra, [[Giovanni Bottesini]] per contrabbasso e pianoforte e [[Jean-Baptiste Arban]] delle variazioni per cornetta e pianoforte. [[Saverio Mercadante]] è invece autore di una fantasia a grande orchestra ''Omaggio a Bellini'', basata in larga misura sui temi della Norma.<ref>{{cita web|url=https://www.naxos.com/mainsite/blurbs_reviews.asp?item_code=8.573035&catNum=573035&filetype=About%20this%20Recording&language=Italian|titolo=Saverio Mercadante -Musiche per orchestra|accesso=26 settembre 2020|urlmorto=sì}}</ref>
== Discografia ==
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|[[Gina Cigna]], [[Giovanni Breviario]], [[Ebe Stignani]], [[Tancredi Pasero]]
|[[Vittorio Gui]]<br />[[Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI|Orchestra e Coro dell'EIAR di Torino]]
|[[Cetra (casa discografica)|Cetra]]
|-
|1954
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|1974
|[[Montserrat Caballé]], [[Jon Vickers]], [[Josephine Veasey]], [[Agostino Ferrin]]
|[[Giuseppe Patanè|Giuseppe Patané]]<br />Orchestra e coro del [[Teatro Regio di Torino]]
|Dreamlife
|-
Line 259 ⟶ 258:
|Parigi
|Eklipse
|-
|1974<ref>Festival di [[Orange (Francia)|Orange]]. Registrazione audio e video</ref>
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=== DVD & BLU-RAY (selezione) ===
* Festival d'Orange, 1974 - Montserrat Caballé/Josephine Veasey/Jon Vickers/Agostino Ferrin/Giuseppe Patané/Dreamlife
*
* [[Teatro Regio di Parma]], 2001 - [[June Anderson]]/[[Daniela Barcellona]]/[[Europa Galante]]/[[Fabio Biondi]], Arthaus Musik/Naxos
* [[New National Theatre]] di Tokyo, 2003 - [[Fiorenza Cedolins]]/ [[Vincenzo La Scola]], direttore [[Bruno Campanella]], regia [[Hugo De Ana]], Edition La Voce
* Norma - [[Friedrich Haider]]/[[Edita Gruberová]]/[[Zoran Todorovich]], 2006 Deutsche Grammophon▼
*
▲*
* [[Gran Teatre del Liceu|Liceu]], 2007 - [[Fiorenza Cedolins]]/[[Vincenzo La Scola]]/[[Sonia Ganassi]]/Giuliano Carella, Arthaus Musik/Naxos
* [[Teatro Carlo Felice]], 2018 - [[Mariella Devia]]/[[Annalisa Stroppa]]/Andrea Battiston, Bongiovanni
== Note ==
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=== Libretto originale ===
* ''Norma'', tragedia lirica di Felice Romani, Milano, Truffi, 1831 (accessibile gratuitamente on-line in [http://books.google.it/books?id=HJJEAAAAcAAJ&printsec=frontcover&dq=Norma+Bellini+Romani+1831&hl=it&sa=X&ei=AM4BT6i6HYHk4QSsw7BO&sqi=2&ved=0CDcQuwUwAA#v=onepage&q&f=false books.google])
=== Altro ===
* {{de}} [[Michele Calella]]: ''Norma ohne Worte, oder: Wie "erzählen" Opernfantasien?''. In: Hans-Joachim Hinrichsen/Klaus Pietschmann (Hrsg.): ''Jenseits der Bühne: Bearbeitungs- und Rezeptionsformen der Oper im 19. und 20. Jahrhundert'' (= ''Schweizer Beiträge zur Musikforschung''; 15), Kassel 2010, S. 71–87.
* {{de}} Werner Oehlmann: ''Vincenzo Bellini''. Verlag Atlantis, Freiburg/B. 1974, ISBN 3-7611-0447-2.
*Carmelo Neri, ''Sulla presunta falsificazione di una notissima lettera di Bellini'', in "Incontri. La Sicilia e l'altrove, a. VI, n. 23 (aprile-giugno 2018), pp. 63-65.
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