Aleksandr Vasil'evič Suvorov: differenze tra le versioni

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{{Nota disambigua||Suvorov (disambigua)|Suvorov}}
{{militare
|Nome = Aleksandr Vasil'evič Suvorov
|Immagine = Suvorov Alex V.jpg
|Didascalia =
|Soprannome =
|Data_di_nascita = 24 novembre 1729
|Nato_a = [[Mosca (Russia)|Mosca]]
|Data_di_morte = 18 maggio 1800
|Morto_a = [[San Pietroburgo]]
|Cause_della_morte =
|Luogo_di_sepoltura = Chiesa dell'Annunciazione nel [[Monastero di Aleksandr Nevskij]], (San Pietroburgo)
|Etnia = <!-- solo se enciclopedica -->[[Slavi|Slavo]]
|Religione = <!--[[Cristianesimo solo se enciclopedica -->ortodosso]]
|Nazione_servita = [[Impero russo]]
|Forza_armata =
|Arma =
|Corpo =
|Specialità =
|Unità =
|Reparto =
|Anni_di_servizio =
|Grado = [[Feldmaresciallo]] e [[Generalissimo (grado)|Generalissimo]]
|Ferite =
|Comandanti =
|Guerre = [[Guerra dei sette anni]] <br/> [[Guerra della confederazione di Bar]] <br/> [[Guerra russo-turca (1768-1774)]] <br/> [[Rivolta di Kuban Nogai]] <br/> [[Guerra russo-turca (1787-1792)]] <br/> [[Rivolta di Kościuszko]] <br/> [[Seconda coalizione|Guerra della seconda coalizione antifrancese]]
|Campagne = [[Campagna italiana di Suvorov]] <br/> [[Campagna svizzera di Suvorov]]
|Battaglie = [[Battaglia di Kunersdorf]] <br/> [[Raid su Berlino]] <br/> [[Assedio di Kolberg (1758-1761)|Assedio di Kolberg]] <br/> [[Battaglia di Lanckorona]] <br/> [[Battaglia di Stołowicze]] <br/> [[Battaglia di KozludzhaKozludža]] <br/> [[Battaglia di Kinburn (1787)|Battaglia di Kinburn]] <br/> [[Assedio di Očakov (1788)|Assedio di Očakov]] <br/> [[Battaglia di Focșani]] <br/> [[Battaglia di Rymnik]] <br/> [[Assedio di Izmaïl]] <br/> [[Battaglia di Maciejowice]] <br/> [[Battaglia di Praga (1794)]] <br/> [[Battaglia della Trebbia (1799)]] <br/> [[Battaglia di Novi]] <br/> [[Battaglia di Cassano d'Adda (1799)]]
|Comandante_di =
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|Studi_militari =
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|Frase_celebre =
|Altro_lavoro =
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|Note =
|Ref =
}}
{{Bio
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Conte di Suvorov di Rymnik, principe ed eroe nazionale russo, fu un famoso ''[[Generalissimo (grado)|generalissimo]]'', l'ultimo nella storia del suo Paese prima di [[Iosif Stalin|Stalin]].<ref>Grado però da lui mai formalmente accettato, continuando invece a considerarsi un [[Maresciallo dell'Unione Sovietica]].</ref>
 
Considerato uno fra i più grandi generali dei suoi tempi, fedele al [[Ancien régime|vecchio regime]] per tutta la vita, vinse diverse battaglie contro i [[Impero ottomano|turchi]] e i [[Confederazione polacco-lituana|polacchi]], ottenendo prestigio e fama e passando alla storia come uno dei pochi generali a non essere mai stato sconfitto in una battaglia campale. Gli viene riconosciuta l'imbattibilità in più di 60 grandi battaglie, spesso cominciate in inferiorità numerica.<ref name="ReferenceB">А. В. Шишов. [http://books.google.com/books?hl=en&lr=&id=t94ydAB7mw4C&oi=fnd&pg=PA4&dq=всегда+выходил+победителем Генералиссимус Суворов]. ОЛМА Медиа Групп, 2003. С. 4.</ref>
 
Personalità in grado di galvanizzare le sue truppe con le quali amava intrattenere rapporti molto diretti, non mostrò tuttavia grandi qualità di [[strategoStratego|stratega]] durante la campagna del 1799 in [[Campagna svizzera di Suvorov|Svizzera]] seguita a quella vittoriosa in [[Campagna italiana di Suvorov|Italia]];. dopoDopo una serie di successi apparentemente decisivi contro i francesi in [[Lombardia]] e [[Piemonte]]<ref name="Mikaberidze127 128">{{Cita|Mikaberidze 2003|pp. 127-8}}.</ref><ref name="Botta359 360">{{Cita|Botta 1834|pp. 359-360}}.</ref>, fu infatti costretto a una disastrosa ritirata attraverso le montagne svizzere per evitare la disfatta completa<ref>A. Mathiez/, G. Lefebvre, ''La rivoluzione francese'', pp. 476-477 e 491-492.</ref>.
 
== Biografia ==
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=== Le origini della famiglia ===
[[File:Суворов Василий Иванович.jpg|miniatura|sinistra|Il generale [[Vasilij Ivanovič Suvorov]], padre di Aleksandr]]
Era l'unico figlio maschio del generale [[Vasilij Ivanovič Suvorov]], appartenente a una nobile famiglia originaria di [[Velikij Novgorod]]; sua madre era Eudossia Feodosievna Manukova, figlia di Feodosej Manukov, appartenente alla vecchia aristocrazia di Mosca, a casa del quale il giovane Suvorov venne alla luce. Secondo quanto riportato dallo stesso Suvorov successivamente nei suoi scritti, i suoi antenati avrebbero avuto origini svedesi e sarebbero giunti in Russia con un certo Suvor che dal 1622 si sarebbe posto al servizio dello zar [[Michele I di Russia]] e per lui avrebbe combattuto nelle [[guerre russo-crimee|guerre contro i Tatari]] e i Polacchi.<ref>{{Cita libro|nome=Prince Aleksandr Vasil'evich SUVOROV (Field|cognome=Marshal.)|titolo=History of the Life and Campaigns of Count A. Suworow Rymnikski. Translated [and abridged] from the German|url=https://books.google.it/books?id=r4laAAAAcAAJ&printsec=frontcover&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false|accesso=27 ''History of the Life and Campaigns of Count A. Suworow Rymnikski'' di Fr. Anthing,settembre 2024|data=1799]|lingua=en}}</ref>
 
Gli studiosi [[Nikolaj Baskakov]] e [[Aleksandra Superanskaja]] hanno recentemente fatto notare come la parola Suvorov in russo antico era afferente a un nome maschile, ''Suvor'' appunto, basato sull'aggettivo ''suvory'' o ''surovy'' che significa "severo". Baskakov ha inoltre fatto notare come lo stemma della famiglia Suvorov non riporti simboli di origine o tradizione araldica svedese. Tra i primi a sfatare quanto sostenuto dal generale Suvorov sulle origini svedesi della sua casata vi fu certamente la zarina [[Caterina II di Russia]], la quale scrisse in una sua lettera a [[Johann von Zimmerman]] nel 1790: "È senz'ombra di dubbio che il nome dei Suvorov sia da tempo nobile e da tempo essi risiedano in Russia". La tesi degli storici, supportata da queste asserzioni, si baserebbe sul fatto che al 1699 vi erano almeno diciannove famiglie Suvorov tra loro imparentate, tutte con proprietà terriere consistenti, che certamente non potevano essere tipiche di una famiglia giunta in Russia solo nel 1622 dall'estero.
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Dal 1777 al 1783 Suvorov servì in [[Penisola di Crimea|Crimea]] e nel [[Caucaso]], divenendo tenente-generale nel 1780 e generale di fanteria nel 1786, alla conclusione della campagna. Nel 1783 soppresse la [[rivolta di Kuban Nogai]]. Per conto della zarina Caterina II, organizzò il reinsediamento dei migranti armeni dalla Crimea e diede loro il permesso di fondare una città, che prese il nome di [[Nor Nachičevan']].
 
Dal 1787 al 1791 lottò nuovamente contro i turchi durante la [[Guerra russo-turca (1787-1792)|guerra russo-turca]] del 1787–1792]] e ottenne numerose vittorie; fu ferito due volte durante la battaglia di [[Kinburn]] (1787), prese parte all'[[assedio di Očakov (1788)|assedio di Očakov]] e nel 1788 ottenne due grandi vittorie a [[Focșani]] e sul [[fiume Rymnik]], dove le forze austro-russe composte da 25.000 unità batterono 30.000 turchi. In entrambe le battaglie fu affiancato da un [[Corpo d'armata]] austriaco sotto il comando del principe [[Federico Giosia di Sassonia-Coburgo-Saalfeld]]; nella [[battaglia di Rymnik]] ([[Râmnicu Sărat]], [[Romania]]), Suvorov si trovò però alla testa dell'intera forza alleata. Dopo l'ultima vittoria, [[Caterina II di Russia|Caterina la Grande]] creò Suvorov conte, con il predicato di "Rymnikskij", e la stessa cosa fece [[Giuseppe II del Sacro Romano Impero]].
 
Il 22 dicembre 1790 Suvorov attaccò l'impenetrabile [[fortezza di Ismail]], in [[Bessarabia]]. Le forze turche avevano ordine di mantenere la posizione fino alla fine e declinarono, in forma arrogante, l'ultimatum russo. La sconfitta significò una catastrofe per l'[[Impero ottomano]], mentre in Russia la vittoria fu glorificata nel suo primo [[inno nazionale russo|inno nazionale]], ''Grom pobedy, razdavajsja!'' ("Suonano i tuoni della Vittoria!").
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Dopo la morte di Potemkin nel 1792, Suvorov venne nominato comandante delle truppe nella Russia meridionale, nel governatorato di [[Ekaterinoslav]] e nella regione della [[Tauride]] (1792-1794).
 
Dopo la vittoria della guerra russo-turca, era nata infatti la necessità di rafforzare il nuovo confine russo-turco, che si attestava lungo il fiume [[Dniester]]. Il lavoro di preparazione di un piano di gestione delle frontiere venne affidato a Suvorov, il quale si concentrò prevalentemente sul rafforzamento della riva sinistra nella parte inferiore del corso del Dniester. Per suo ordine, sulla riva sinistra del fiume, sul sito di un villaggio incendiato e raso al suolo dai turchi, venne costruita la fortezza di Sredny e nel 1792 fu fondata la città di [[Tiraspol]]. Sempre sotto la guida di Suvorov, venne avviata la costruzione delle fortificazioni di Hadzhibey ([[Odessa]]) in preparazione di un più vasto progetto che Caterina II aveva (poi mai attuato) di conquistare un giorno [[Costantinopoli]]. Per pianificare questa nuova campagna, che poi non si realizzò, Suvorov iniziò a intessere un complesso lavoro di intelligence nella capitale ottomana, affidando tale opera a quello che diverràdivenne in seguito il suo biografo ufficiale, Friedrich Anting, il quale il 22 febbraio 1794 gli restituì una relazione completa con la risposta a 22 domande relative all'organizzazione della difesa della città, alle fonti di approvvigionamento idrico e alimentare, allo stato dell'esercito e della marina, nonché alla situazione politica nella capitale del nemico.
 
=== La "frusta dei polacchi" ===
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Al suo ritorno nella capitale russa, Suvorov scoprì che la sua sovrana e amica Caterina II era molto malata, ma un colpo ancora più duro lo subì quando ella morì, nel 1796. Il successore al trono, [[Paolo I di Russia|Paolo I]], era un fanatico sostenitore del sistema militare prussiano di [[Federico il Grande]] e tra le sue prime riforme vi fu quella dell'esercito, riempiendo la società russa di parate militari e spettacoli volti a esaltare la forza militare dell'impero zarista.
 
Questa eccessiva ingerenza del sovrano nelle questioni militari andava a scontrarsi con Suvorov, che ne aveva avuto la direzione completa sino a poco tempo prima, il quale inoltre si opponeva categoricamente alla gestione dell'esercito russo sul modello prussiano, in quanto non lo riteneva applicabile al variegato panorama dell'impero dei russi. Per tutta risposta, quindi, Suvorov continuò a istruire i soldati secondo i propri dettami, in netta contrapposizione con quanto deciso dall'alto da Paolo I. Suvorov giunse a dire in un suo discorso: "I russi hanno sempre battuto i prussiani, dunque cosa potremmo avere da imparare da loro? [...] La cipria non è polvere da sparo, una lettera non è una pistola, una falce da campo non è una mannaia e io non sono un tedesco, ma un russo per nascita".
 
Queste dichiarazioni causarono molta irritazione e rabbia nell'imperatore e il 6 febbraio 1797 Suvorov venne licenziato e privato del diritto di indossare l'uniforme, ritirandosi dalla fine di marzo nella sua tenuta nella provincia della città bielorussa di [[Kobryn]] con diciannove dei suoi ex ufficiali del suo quartier generale, a ognuno dei quali Suvorov assegnò un piccolo villaggio con dei contadini. Suvorov conduceva una vita molto semplice: le domeniche suonava la campana della chiesa e cantava con i compaesani del villaggio e nei giorni infrasettimanali lavorava come uno di loro. Paolo I continuò a informarsi costantemente sulle azioni di Suvorov, come la sua corrispondenza con la moglie, che rimaneva a [[Mosca (Russia)|Mosca]] poiché le loro relazioni matrimoniali non erano buone. Questa sorveglianza speciale si era resa necessaria in particolare perché i dubbi dello zar erano stati fomentati dal tenente generale P. Rumjancev, rancoroso nei confronti dell'ex generale e suo superiore, il quale giunse a riferirgli che Suvorov a Kobryn "si preoccupava di preparare una rivolta contro lo zar". Paolo I, senza indugio, inviò subito un gruppo di soldati per arrestare l'ex generale con i suoi collaboratori. Il generale venne trasferito nella proprietà di [[Končanskoe]], un villaggio delle campagne a est di [[Velikij Novgorod]], oggi noto in suo onore come Končanskoje-Suvorovskoe ({{russo|Кончанское-Суворовское}}), con il divieto assoluto di entrare in contatto con i suoi fedelissimi.
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La prima preoccupazione di Suvorov fu di saggiare gli umori dei lombardi e dei veneti, cui indirizzò il celebre "[[Proclama agli Italiani]]", facendo leva sui valori religiosi e della proprietà privata e promettendo il più crudo trattamento nei confronti di coloro che intendessero allearsi ai francesi.
[[File:Suvorovs Battle By Adda.jpg|miniatura|sinistra|Suvorov alla battaglia di Cassano d'Adda, dipinto di [[Luigi Schiavonetti]] (1765-1810)]]
{{Citazione|... Ma riflettete: se mai si trovassero in mezzo dia voi degli uomini tanto perfidi cheda brandisconobrandire le armi contro il nostro Augusto Sovrano, o favorisconofavorire in qualche modo le astute manovre della Repubblica francese, se mai, io dico, si trovassero persone di tal sorta, sul momento, senza alcun riguardo per il loro stato, nascita, impiego, condizione, saranno fucilati; e inoltre le loro famiglie perseguitate e annientate, le loro case rase e confiscati i beni. ...|dal Proclama agli Italiani del generale Suvorov - 14 marzo 1799}}
[[File:Suvorov in Milan.jpg|miniatura|destra|L'ingresso trionfale delle truppe di Suvorov a Milano]]
In poche settimane, Suvorov riuscì a reclutare 10.000 volontari, tra le popolazioni scontente e impaurite dalle ruberie messe in atto dall'esercito francese. Già dal 19 aprile gli alleati russo-austriaci con circa 80.000 uomini giunsero al fiume [[Adda]] sotto il comando di Suvorov.
In poche settimane, Suvorov riuscì a reclutare 10.000 volontari, tra le popolazioni scontente e impaurite dalle ruberie messe in atto dall'esercito francese. Già dal 19 aprile gli alleati russo-austriaci con circa 80.000 uomini giunsero al fiume [[Adda]] sotto il comando di Suvorov. Il primo scontro delle truppe di Suvorov con i francesi sul territorio italiano portò alla cattura della città fortificata di [[Brescia]] il 21 aprile (in questa battaglia si distinse il maggiore generale principe Bagration). La cattura di Brescia permise di iniziare il blocco delle fortezze nemiche di [[Mantova]] e [[Peschiera del Garda|Peschiera]] e di iniziare il movimento del grosso delle truppe verso [[Milano]] dove parte dell'esercito si stava ritirando, trincerandosi all'[[Adda]]. La città di [[Lecco]] venne presa il 26 aprile, mentre lo scontro a [[Cassano d'Adda]] iniziò il 27 aprile e si concluse con la sconfitta delle truppe francesi. [[Battaglia della Trebbia (1799)|Sul Trebbia]] venne sconfitto il generale francese [[Étienne Jacques Joseph Alexandre Macdonald|MacDonald]], mentre a [[Battaglia di Novi|Novi]] vennero sconfitte le truppe del generale [[Barthélemy Catherine Joubert|Joubert]] (che morì nel principio dello scontro) e poi quelle di [[Jean Victor Marie Moreau]]. I francesi vennero costretti alla ritirata generale di tutte le forze presenti in Italia, perdendo circa 3000 morti e circa 5000 prigionieri. A seguito a queste vittorie, il [[re di Sardegna]] concesse a Suvorov il rango di principe.
 
Il primo scontro delle truppe di Suvorov con i francesi sul territorio italiano portò alla conquista della città fortificata di [[Brescia]] il 21 aprile (in questa battaglia si distinse il maggiore generale principe Bagration). La conquista di Brescia permise di iniziare il blocco delle fortezze nemiche di [[Mantova]] e [[Peschiera del Garda|Peschiera]] e di iniziare il movimento del grosso delle truppe verso [[Milano]] dove parte dell'esercito si stava ritirando, trincerandosi all'[[Adda]].
A seguito di queste operazioni, il 28 aprile l'esercito francese abbandonò Milano e consentì l'ingresso delle truppe alleate nella capitale lombarda. Il 1º maggio gli austro-russi si diressero verso il [[Po]]. In questa campagna furono prese le fortezze di Peschiera, [[Tortona]] e [[Pizzighettone]], in ognuna delle quali Suvorov lasciò un presidio austriaco, e quindi il suo esercito fu gradualmente ridotto. All'inizio di maggio, Suvorov iniziò a trasferirsi a [[Torino]]. Il 16 maggio, il distaccamento francese del generale Moreau vicino a [[Marengo (Marmirolo)|Marengo]] attaccò la divisione austriaca, ma con l'aiuto del distacco di Bagration venne respinto. Le truppe francesi furono costrette a ritirarsi, lasciando le fortezze di [[Casale Monferrato]] e [[Valenza Po|Valenza]] senza combattere e, dopo avere aperto la strada per Torino, anch'essa venne conquistata senza combattere (grazie al sostegno dei residenti locali e della Guardia Nazionale del Piemonte) il 26 maggio successivo. Di conseguenza, praticamente tutto il nord Italia fu liberato dalle truppe francesi.
In poche settimane, Suvorov riuscì a reclutare 10.000 volontari, tra le popolazioni scontente e impaurite dalle ruberie messe in atto dall'esercito francese. Già dal 19 aprile gli alleati russo-austriaci con circa 80.000 uomini giunsero al fiume [[Adda]] sotto il comando di Suvorov. Il primo scontro delle truppe di Suvorov con i francesi sul territorio italiano portò alla cattura della città fortificata di [[Brescia]] il 21 aprile (in questa battaglia si distinse il maggiore generale principe Bagration). La cattura di Brescia permise di iniziare il blocco delle fortezze nemiche di [[Mantova]] e [[Peschiera del Garda|Peschiera]] e di iniziare il movimento del grosso delle truppe verso [[Milano]] dove parte dell'esercito si stava ritirando, trincerandosi all'[[Adda]]. <br>La città di [[Lecco]] venne presa il 26 aprile, mentre lo scontro a [[Cassano d'Adda]] iniziò il 27 aprile e si concluse con la sconfitta delle truppe francesi. [[Battaglia della Trebbia (1799)|Sul Trebbia]] venne sconfitto il generale francese [[Étienne Jacques Joseph Alexandre Macdonald|MacDonald]], mentre a [[Battaglia di Novi|Novi]] vennero sconfitte le truppe del generale [[Barthélemy Catherine Joubert|Joubert]] (che morì nel principioall'inizio dello scontro) e poi quelle di [[Jean Victor Marie Moreau]]. <br>I francesi vennero costretti alla ritirata generale di tutte le loro forze presenti in Italia, perdendolasciando circa 3000 morti ementre circa 5000 furono fatti prigionieri. A seguito adi queste vittorie, il [[re di Sardegna]] concesse a Suvorov il rango di principe.
 
A seguito di queste operazioni, il 28 aprile l'esercito francese abbandonò Milano e consentì l'ingresso delle truppe alleate nella capitale lombarda. Il 1º maggio gli austro-russi si diressero verso il [[Po]]. In questa campagna furono prese le fortezze di Peschiera, [[Tortona]] e [[Pizzighettone]], in ognuna delle quali Suvorov lasciò un presidio austriaco, e quindi il suo esercito fu gradualmente ridotto.
A seguito di queste operazioni, il 28 aprile l'esercito francese abbandonò Milano e consentì l'ingresso delle truppe alleate nella capitale lombarda. Il 1º maggio gli austro-russi si diressero verso il [[Po]]. In questa campagna furono prese le fortezze di Peschiera, [[Tortona]] e [[Pizzighettone]], in ognuna delle quali Suvorov lasciò un presidio austriaco, e quindi il suo esercito fu gradualmente ridotto. <br>All'inizio di maggio, Suvorov iniziò a trasferirsi a [[Torino]]. Il 16 maggio, il distaccamentocontingente francese del generale Moreau vicino a [[Marengo (Marmirolo)|Marengo]] attaccò la divisione austriaca, ma con l'aiuto deldelle distaccotruppe di Bagration venne respinto. Le truppeI francesi furono costrettecostretti a ritirarsi, lasciando le fortezze di [[Casale Monferrato]] e [[Valenza Po|Valenza]] senza combattere e, dopo avere aperto la strada per Torino, anch'essa venne conquistata senza combattere (grazie al sostegno dei residenti locali e della Guardia Nazionale del Piemonte) il 26 maggio successivo. Di conseguenza, praticamente tutto il nord Italia fusi liberatoliberò dalledella truppepresenza dei francesi.
 
Il re di Sardegna [[Carlo Emanuele IV di Savoia|Carlo Emanuele IV]] lo volle ricompensare, concedendogli con lettere patenti datate Torino 4 luglio 1799 i titoli di principe su cognome (per sé e per i suoi successori in linea maschile e primogenita) e di "cugino del re", il grado civile di Grande di corona e quello militare di Grande Maresciallo di campo dell'Armata Sarda. Il titolo sardo fu in Russia tradotto come "principe di Sardegna" o "principe del Regno di Sardegna" ma, in realtà, era privo di alcun predicato.<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|autore=Alberto Casella|titolo=Cadetti della Real Casa, feudatari del Papa e dell’Imperatore, principi - vescovi. Il titolo di principe in Piemonte (seconda parte)|rivista=Rivista del Collegio Araldico|volume=anno CXIX|numero=2 (dicembre 2022)|pp=122-123}}</ref>
 
=== La campagna in Svizzera ===
{{vedi anche|Campagna svizzera di Suvorov}}
[[File:Vasily Surikov - Suvorov crossingCrossing the alpsAlps in 1799 - Google Art Project.jpg|miniatura|Le truppe del ''generalíssimo'' Suvorov attraversano le [[Alpi]] nel 1799, dipinto di [[Vasilij Ivanovič Surikov]]]]
 
Dopo la liberazione del nord Italia, Suvorov intendeva lanciare un'offensiva diretta alla [[Francia]], colpendo l'impero napoleonico in direzione di [[Grenoble]], [[Lione]] e poi [[Parigi]]. Questo piano gli fu impedito dai suoi stessi alleati, che temevano che l'influenza russa potesse così aumentare a dismisura nel [[Mediterraneo]] e in [[Italia]] a loro svantaggio. Per tali motivi la [[Gran Bretagna]] e l'[[Austria]] decisero di rimuovere il suo esercito dal nord Italia. Le forze del generale [[Aleksandr Michajlovič Rimskij-Korsakov]], inoltre, erano state recentemente battute da quelle del generale [[Andrea Massena]] a [[Zurigo]] e per questo Suvurov venne caldamente invitatochiamato a spostarsi sul fronte elvetico per dare assistenza.
 
Tradito dai suoi stessi compagni d'arme<ref>{{cita|Gachot 1904|p. 264}}.</ref>, il vecchio maresciallo di campo dovette passare attraverso le Alpi fino all'alto Reno e ritirarsi nel [[Vorarlberg]], dove l'esercito in disfatta, senza cavalli né artiglieria, aveva i suoi acquartieramenti invernali. Quando Suvorov si fece strada attraverso le cime innevate delle Alpi, il suo esercito si vide sottoposto a una dura prova, benché non fosse stato sconfitto. Per una così grande ritirata strategica, che non si vedeva dai tempi di [[Annibale]], Suvorov venne elevato al rango, senza precedenti, di Generalissimo. Gli venne promesso ufficialmente che gli sarebbero stati tributati gli onori militari al suo ritorno in Russia, ma gli intrighi della corte portarono lo zar Paolo a cancellare la cerimonia.
 
Lo zar Paolo, comunque, con decreto datato 8 agosto 1799 (S.O.) gli concesse il titolo di principe dell'Impero Russo per sé e i suoi discendenti di ambo i sessi con il titolo di "principe d'Italia" (Italijskij) a ricordare il luogo delle sue campagne vittoriose, cosicché tutta la sua discendenza portò i titoli di principi e principesse Italijskij e di conti e contesse Suvurov-Ryminiskij.<ref name=":0" />
 
=== Il ritorno in Russia e la morte ===
Line 147 ⟶ 156:
Suvorov è sepolto nella [[Chiesa dell'Annunciazione (San Pietroburgo)|chiesa dell'Annunciazione]], nel [[monastero di Aleksandr Nevskij]]. Secondo i suoi desideri, sul suo sepolcro venne posta una semplice iscrizione: "Qui giace Suvorov". Ma un anno dopo la sua morte, il nuovo zar [[Alessandro I di Russia|Alessandro I]], che ne aveva sempre riconosciuto il valore e le straordinarie doti militari, eresse una statua alla sua memoria nel [[Campo di Marte (San Pietroburgo)|Campo di Marte]] di San Pietroburgo.
 
[[Massoneria|Massone]] fuFu membro della loggia [[Massoneria|massone]] russa "Le tre stelle", nella quale ottenne il grado di Maestro. Il 25 gennaio 1761 fu promosso Maestro scozzese (quinto grado) nella loggia "Zu den drei Kronen", appartenente alla Gran loggia nazionale prussiana "Zu den drei Weltkugeln"<ref>Tatiana Bakounine, ''Répertoire biographique des Francs-Maçons Russes'', Institut d'Etudes slaves de l'Université de Paris, 1967, Paris, p. 527.</ref>.
 
== La sua discendenza e i titoli ==
Il suo nome completo, i titoli secondo la pronuncia russa, i ranghi e le onorificenze, sono i seguenti: Aleksandr Vasil'evič Suvorov, principe d'Italia (''knjaz' italijskij''), conte di Rymnik (''graf rymnikskij''), conte del Sacro Romano Impero, principe di Sardegna, [[generalissimo (grado)|Generalissimo]] delle forze terrestri e navali della Russia, Maresciallo di Campo degli eserciti dell'Austria e Sardegna.
 
Seriamente ferito sei volte, nel corso della sua carriera militare, fu insignito dell'[[Ordine di Sant'Andrea]], [[Ordine di San Giorgio|Ordine di San Giorgio il Trionfante]] di Prima Classe, [[Ordine di San Vladimiro]] di Prima Classe, [[Ordine Imperiale di Sant'Aleksandr Nevskij|Ordine di Sant'Aleksandr Nevskij]], [[Ordine di Sant'Anna]] di Prima Classe, Gran Croce dell'[[Cavalieri Ospitalieri|Ordine di San Giovanni di Gerusalemme]], [[Ordine militare di Maria Teresa]] di Prima Classe (PrussiaAustria), [[Ordine dell'Aquila nera|Ordine dell'Aquila Nera]], [[Ordine dell'Aquila rossa]] (Prussia), Menzione [[Pour le Mérite]] (Prussia), [[Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro]] (Sardegna), Ordine di San Gubert (Baviera), la Leonessa d'Oro, [[Cavalieri di San Lazzaro|Ordine della Carmelitana Vergine Maria e San Lazzaro]] (Francia), [[Ordine dell'Aquila Bianca]], [[Ordine di San Stanislao]] (Polonia).
 
Il figlio di Suvorov, [[Arkadij Aleksandrevič Suvorov|Arkadij]] (1783 - 1811), servì come ufficiale nell'[[russkaja imperatorskaja armija|esercito imperiale russo]] durante le guerre turche e le [[Guerre napoleoniche]] agli inizi del secolo XIX e annegò nello stesso fiume Rymnik che tanta fama aveva dato a suo padre. Pure suo nipote, [[Aleksandr Arkadievič Suvorov|Aleksandr Arkadievič]] (1804 - 1882) fu un generale russo.
Line 174 ⟶ 183:
Il generale Suvorov, secondo le cronache dell'epoca, aveva fama di persona particolarmente stravagante. Nel [[Palazzo d'Inverno]] percorreva frequentemente i corridoi saltando su un solo piede, anche fermandosi a baciare il ritratto dell'[[Caterina II di Russia|imperatrice Caterina]] che le dame presenti portavano al collo. Durante le missioni belliche era solito anticipare il [[battere la Diana|battere della Diana]], mettendosi al centro dell'accampamento sul proprio cavallo, in camicia da notte, imitando il canto del gallo.<ref>[[Melchiorre Gioia]], ''Il nuovo galateo'', Editore Meline, Cans e C., [[Bruxelles|Brusselle]], 1838</ref>
 
Nel 1904 venne aperto il [[Museo Suvorov]]. Oltre che a San Pietroburgo, vennero eretti altri monumenti a Suvorov, a [[Očakiv|Očakov]] (1907), [[Sebastopoli]], [[Izmaïl]], [[Tul'čin]] (Тульчин, Ucraina), [[Kobryn]], Ladoga, [[Cherson (Ucraina)|Cherson]], [[Timanovka]], [[Sinferopoli|Simferopoli]], [[Kaliningrad]], [[Končanskoe]], [[Rymnik]] ([[Râmnicu Sărat]], Romania) e sulle [[Alpi svizzere]]. Il 29 luglio 1942 il [[Capi di Stato dell'Unione Sovietica|Presidium del Soviet Supremo]] dell'[[Unione Sovietica|URSS]] creò l{{'}}''[[Ordine di Suvorov]]'' che veniva concesso a chi si fosse distinto in imprese offensive di successo contro le forze nemiche.
 
== Il contributo alle scienze militari ==
Line 181 ⟶ 190:
Suvorov possedeva una vastissima conoscenza non solo nelle scienze militari, ma anche in altri campi dello scibile umano. Suvorov ha lasciato un enorme contributo teorico e pratico all'arte militare, arricchendo tutte le aree dell'arte militare con nuove conclusioni, strategie e disposizioni. Egli scartò i principi ormai ritenuti obsoleti della strategia lineare della tattica militare, sviluppando e applicando forme e metodi di guerra più avanzati nella pratica militare, fatto che contribuì a fare eccellere l'esercito russo dell'epoca.
[[File:Joseph Kreutzinger - Portrait of Count Alexander Suvorov - WGA12281.jpg|miniatura|sinistra|Ritratto del generale Suvorov di [[Joseph Kreutzinger]], 1799.]]
La strategia di Suvorov si distinse già alla sua epoca per una capacità di attività e determinazione eccezionali. L'obiettivo principale delle operazioni militari secondo Suvorov era quello di distruggere l'esercito nemico in battaglia in campo aperto. La tattica vincente della sua opera era l'offensiva. "La vera regola dell'arte militare", insegnava Suvorov, "è attaccare direttamente il nemico dal lato dove luiesso si presenta più debole, e non convergere timidamente facendosi strada attraverso continui volteggiamenti... la questione può essere risolta solo da un'offensiva audace diretta". Dando la preferenza all'offensiva, Suvorov ha ritenuto possibile in alcuni casi ricorrere alla difesa e persino ritirarsi nell'interesse di preservare le truppe dalla presenza di un corpo superiore di nemici. Suvorov non fu così, nel suo tempo, solo il più grande stratega, ma anche un insuperabile esperto di tattica del suo tempo. Il merito speciale di Suvorov in questo senso era quello di avere migliorato la tattica dell'uso delle colonne di uomini in combinazione con il sistema d'azione libera, un metodo di battaglia creato in occidente solo durante le guerre della Rivoluzione francese della fine del XVIII secolo e poi sviluppato da Napoleone. La tattica di Suvorov combinava correttamente il colpo a fuoco con quello a baionetta. Le tattiche di Suvorov erano basate sulla conoscenza il più perfetta possibile della situazione militare del nemico, oltre a un'attenta considerazione della situazione e delle risorse, velocità e sorpresa.<ref name="ReferenceA"/>
 
Suvorov ha contribuito per primo alla creazione di un sistema avanzato di educazioneistruzione e addestramento delle truppe. Questo si basava sulla convinzione che l'uomo può essere un fattore decisivo nella vittoria. Egli si oppose sempre categoricamente alla pura esercitazione teorica o da parata che egli giudicava insensata, stancante e svilente per i soldati, cercando invece di suscitare nei suoi soldati un senso di identità nazionale e amore per la patria, di abituarli ad azioni coraggiose, di renderli versatili e abili nella più ampia varietà di condizioni di combattimento. Suvorov esigeva che i suoi subordinati avessero una chiara comprensione dell'essenza dei compiti che dovevano affrontare: il piano d'azione veniva spiegato correttamente agli ufficiali come ai semplici soldati, poiché "ogni soldato deve capire la sua manovra".<ref name="ReferenceA">{{Cita web |url=http://bse.sci-lib.com/article107301.html |titolo=Biografia di Suvorov nella "Grande Enciclopediaenciclopedia Sovieticasovietica" (in russo) |accesso=1º dicembre 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110802010200/http://bse.sci-lib.com/article107301.html |urlmorto=sì }}</ref>
 
Suvorov prestò grande attenzione alla vita e al benessere dei soldati e sotto la sua direzione le malattie che furono il "flagello" degli eserciti del XVIII secolo diminuirono drasticamente. Mostrando instancabile cura per i suoi soldati, la loro vita e le loro necessità e condividendo con loro tutte le difficoltà della vita del campo, Suvorov seppe guadagnarsi una fiducia e una stima illimitatiillimitate dell'esercito.<ref name="ReferenceA"/>
 
L'attività di comando di Suvorov ha lasciato un segno profondo nella storia dell'esercito russo. Seguace delle dottrine di [[Pietro I di Russia]] e allievo di P. A. Rumjancev, Suvorov formò molti dei più famosi comandanti militari della Russia dell'epoca tra cui M. I. Kutuzov e P. I. Bagration.
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|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine imperiale di Sant'Andrea con diamanti
|collegamento_onorificenza = Ordine di Sant'Andrea
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}}
{{Onorificenze
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|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine imperiale di Sant'Aleksandr Nevskij con diamanti
|collegamento_onorificenza = Ordine Imperiale di Sant'Aleksandr Nevskij
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}}
{{Onorificenze
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|nome_onorificenza = Cavaliere di I Classe dell'Ordine imperiale di San Giorgio
|collegamento_onorificenza = Ordine di San Giorgio
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|data = 18 ottobre 1789
}}
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|nome_onorificenza = Cavaliere di I Classe dell'Ordine imperiale di San Vladimiro
|collegamento_onorificenza = Ordine di San Vladimiro
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}}
{{Onorificenze
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|nome_onorificenza = Cavaliere di I Classe dell'Ordine imperiale di Sant'Anna
|collegamento_onorificenza = Ordine di Sant'Anna
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
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|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine imperiale dell'Aquila Bianca
|collegamento_onorificenza = Ordine dell'Aquila Bianca
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
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|nome_onorificenza = Cavaliere di I Classe dell'Ordine imperiale di San Stanislao
|collegamento_onorificenza = Ordine di San Stanislao
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = Order of St Giovanni of Gerusalem-Russia BAR.jpg
|nome_onorificenza = Gran Commendatore dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme in Russia
|collegamento_onorificenza = Ordine di San Giovanni di Gerusalemme (Russia)
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
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|nome_onorificenza = Spada d'oro al coraggio con diamanti (2 volte)
|collegamento_onorificenza = Spada d'oro al coraggio
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = St.AndrewOrder.png
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro per la presa di Izmaïl
|collegamento_onorificenza =
|motivazione =
}}
 
=== Onorificenze straniere ===
{{Onorificenze
|immagine = Ordre du Lion de Bavière.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine del leone del Palatinato
|collegamento_onorificenza = Ordine del leone del Palatinato
|motivazione= =
}}
{{Onorificenze
|immagine = DE-BY Orden des Heiligen Hubertus BAR.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine di Sant'Uberto (Regno di Baviera)
|collegamento_onorificenza = Ordine di Sant'Uberto
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}}
{{Onorificenze
|immagine = IT TSic Order Santo Gennaro BAR.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Insigne e Reale Ordine di San Gennaro (Regno delle Due Sicilie)
|collegamento_onorificenza = Insigne e Reale Ordine di San Gennaro
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine =Komtur_Ehrenkreuz_des_CSLI Komtur Ehrenkreuz des CSLI.png
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine di San Lazzaro e di Nostra Signora del Monte Carmelo (Regno di Francia)
|collegamento_onorificenza = Ordine di San Lazzaro e di Nostra Signora del Monte Carmelo
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = Ord.Aquilanera.png
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine dell'Aquila Nera (Regno di Prussia)
|collegamento_onorificenza = Ordine dell'Aquila nera
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = Ord.Aquilarossa-GC.png
|nome_onorificenza = Cavaliere di I Classe dell'Ordine dell'Aquila Rossa (Regno di Prussia)
|collegamento_onorificenza = Ordine dell'Aquila rossa
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = D-PRU Pour le Merite 1 BAR.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine Pour le Mérite (Regno di Prussia)
|collegamento_onorificenza = Pour le Mérite
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = Order of the Most Holy Annunciation BAR.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata (Regno di Sardegna)
|collegamento_onorificenza = Ordine Supremo della Santissima Annunziata
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = Cavaliere di gran Croce Regno SSML BAR.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro (Regno di Sardegna)
|collegamento_onorificenza = Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = Ord.MariaTeresa-GC.png
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Militare di Maria Teresa (Impero austriaco)
|collegamento_onorificenza = Ordine Militare di Maria Teresa
|motivazione =
}}
 
== Riconoscimenti ==
[[File:Transnistria 10 Obverse.jpg|miniatura|374x374px|Banconota da 10 rubli transnistriani]]
Aleksandr Vasil'evič Suvorov è rappresentato sul fronte di diverse banconote di [[Rublo transnistriano|rubli transnistriani]].
 
== Ascendenza ==
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| 8 = Grigorij Ivanovič Suvorov
|16 = Ivan Parfenevič Suvorov
| 5 = MariaMarija Ivanovna ?
|10 = Ivan ?
| 3 = EudossiaEudosija Feodosievna Manukova
| 6 = FedoseyFedosej SemyonovičSemënovič Manukov
|12 = SemyonovSemën Menukov
}}
</div>
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== Bibliografia italiana ==
<!--if any of those were used as references, please move them to the appopriate section as per WP:CITE. External links are not references.-->
* {{cita libro |autore=Carlo Botta |wkautore=Carlo Botta |titolo=Storia d'Italia dal 1789 al 1814 (in ventisette libri) |città=Lugano |editore=Giuseppe Ruggia e C. |anno=1834 |annooriginale=1824 |url=http://books.google.co.ug/books?id=mMdWy6Hel6IC&hl=it&source=gbs_navlinks_s |cid=Botta 1834 }}
* Marco Galandra e Marco Baratto, ''1799 le baionette sagge'', Pavia, 1999.
* Francesco Frasca, ''La campagna degli Austro-Russi in Italia: aspetti tattici e strategici'', in atti del ''Colloque Souvorov du Bicentenaire 1799-1999'', Zurich: Bibliothèque militaire fédérale, 2001, pp.&nbsp;144–161.
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== Bibliografia straniera ==
[[File:Suvorov USSR original stamp 1980.jpg|miniatura|Francobollo commemorativo di Suvorov emesso dalle poste sovietiche (1980)]]
<!--if any of those were used as references, please move them to the appopriate section as per WP:CITE. External links are not references.-->
* {{cita libro |autore=Édouard Gachot|titolo=Histoire militaire de Masséna: la campagne d'Helvétie (1799) |editore=Perrin et cie. |anno=1904 |lingua=fr |isbn={{no ISBN}} |url=https://archive.org/stream/histoiremilitai01gachgoog#page/n7/mode/2up|cid=Gachot 1904}}
* Anthing, ''Versuch einer Kriegsgeschichte des Grafen Suworow'' (Gotha, 1796 - 1799)
* {{cita libro |nome=Alexander |cognome=Mikaberidze |titolo="The lion of the russian army": Life and Military Career of General Prince Peter Bagration |altri=tesi di laurea |editore=Florida State University |anno=2003 |lingua=inglese |url=https://www.yumpu.com/en/document/view/21925528/the-lion-of-the-russian-army-florida-state-university/883%20pag.%2015%20a%20131 |cid=Mikaberidze 2003 }}
* F. von Smut, ''Suworows Leben und Heerzüge'' (Vilna, 1833–1834) and ''Suworow and Polens Untergang'' (Leipzig, 1858,).
* Von Reding-Biberegg, ''Der Zug Suworows durch die Schweiz'' (Zürich, 1896).
* Lieut.-Colonel Spalding, ''Suvorof'' (London, 1890).
* G. von Fuchs, ''Suworows Korrespondenz, 1799'' (Glogau, 1835).
* ''Souvorov en Italie'' by Gachot, Masséna's biographer (Paris, 1903).
* ''The standard Russian biographies of Polevoi'' (1853; Ger. trans., Mitau, 1853); Rybkin (Moscow, 1874), Vasiliev (Vilna, 1899), Meshcheryakov and Beskrovnyi (Moscow, 1946), and Osipov (Moscow, 1955).
* ''The Russian examinations of his martial art'', by Bogolyubov (Moscow, 1939) and Nikolsky (Moscow, 1949).