Aleksandr Vasil'evič Suvorov: differenze tra le versioni

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|Nome = Aleksandr Vasil'evič Suvorov
|Immagine = Suvorov Alex V.jpg
|Didascalia =
|Soprannome =
|Data_di_nascita = 24 novembre 1729
|Nato_a = [[Mosca (Russia)|Mosca]]
|Data_di_morte = 18 maggio 1800
|Morto_a = [[San Pietroburgo]]
|Cause_della_morte =
|Luogo_di_sepoltura = Chiesa dell'Annunciazione nel [[Monastero di Aleksandr Nevskij]], San Pietroburgo
|Etnia = [[Slavi|Slavo]]
|Religione = [[Cristianesimo ortodosso]]
|Nazione_servita = [[Impero russo]]
|Forza_armata =
|Arma =
|Corpo =
|Specialità =
|Unità =
|Reparto =
|Anni_di_servizio =
|Grado = [[Feldmaresciallo]] e [[Generalissimo (grado)|Generalissimo]]
|Ferite =
|Comandanti =
|Guerre = [[Guerra dei sette anni]] <br/> [[Guerra della confederazione di Bar]] <br/> [[Guerra russo-turca (1768-1774)]] <br/> [[Rivolta di Kuban Nogai]] <br/> [[Guerra russo-turca (1787-1792)]] <br/> [[Rivolta di Kościuszko]] <br/> [[Seconda coalizione|Guerra della seconda coalizione antifrancese]]
|Campagne = [[Campagna italiana di Suvorov]] <br/> [[Campagna svizzera di Suvorov]]
|Battaglie = [[Battaglia di Kunersdorf]] <br/> [[Raid su Berlino]] <br/> [[Assedio di Kolberg (1758-1761)|Assedio di Kolberg]] <br/> [[Battaglia di Lanckorona]] <br/> [[Battaglia di Stołowicze]] <br/> [[Battaglia di Kozludža]] <br/> [[Battaglia di Kinburn (1787)|Battaglia di Kinburn]] <br/> [[Assedio di Očakov (1788)|Assedio di Očakov]] <br/> [[Battaglia di Focșani]] <br/> [[Battaglia di Rymnik]] <br/> [[Assedio di Izmaïl]] <br/> [[Battaglia di Maciejowice]] <br/> [[Battaglia di Praga (1794)]] <br/> [[Battaglia della Trebbia (1799)]] <br/> [[Battaglia di Novi]] <br/> [[Battaglia di Cassano d'Adda (1799)]]
|Comandante_di =
|Decorazioni =
|Studi_militari =
|Pubblicazioni =
|Frase_celebre =
|Altro_lavoro =
|Altro_campo =
|Altro =
|Note =
|Ref =
}}
{{Bio
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Conte di Suvorov di Rymnik, principe ed eroe nazionale russo, fu un famoso ''[[Generalissimo (grado)|generalissimo]]'', l'ultimo nella storia del suo Paese prima di [[Iosif Stalin|Stalin]].<ref>Grado però da lui mai formalmente accettato, continuando invece a considerarsi un [[Maresciallo dell'Unione Sovietica]].</ref>
 
Considerato uno fra i più grandi generali dei suoi tempi, fedele al [[Ancien régime|vecchio regime]] per tutta la vita, vinse diverse battaglie contro i [[Impero ottomano|turchi]] e i [[Confederazione polacco-lituana|polacchi]], ottenendo prestigio e fama e passando alla storia come uno dei pochi generali a non essere mai stato sconfitto in una battaglia campale. Gli viene riconosciuta l'imbattibilità in più di 60 grandi battaglie, spesso cominciate in inferiorità numerica.<ref name="ReferenceB">А. В. Шишов. [http://books.google.com/books?hl=en&lr=&id=t94ydAB7mw4C&oi=fnd&pg=PA4&dq=всегда+выходил+победителем Генералиссимус Суворов]. ОЛМА Медиа Групп, 2003. С. 4.</ref>
 
Personalità in grado di galvanizzare le sue truppe con le quali amava intrattenere rapporti molto diretti, mostrò grandi qualità di [[Stratego|stratega]] durante la campagna del 1799 in [[Campagna svizzera di Suvorov|Svizzera]] seguita a quella vittoriosa in [[Campagna italiana di Suvorov|Italia]];. dopoDopo una serie di successi apparentemente decisivi contro i francesi in [[Lombardia]] e [[Piemonte]]<ref name="Mikaberidze127 128">{{Cita|Mikaberidze 2003|pp. 127-8}}.</ref><ref name="Botta359 360">{{Cita|Botta 1834|pp. 359-360}}.</ref>, fu costretto a una disastrosa ritirata attraverso le montagne svizzere per evitare la disfatta completa<ref>A. Mathiez, G. Lefebvre, ''La rivoluzione francese'', pp. 476-477 e 491-492.</ref>.
 
== Biografia ==
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=== Le origini della famiglia ===
[[File:Суворов Василий Иванович.jpg|miniatura|sinistra|Il generale [[Vasilij Ivanovič Suvorov]], padre di Aleksandr]]
Era l'unico figlio maschio del generale [[Vasilij Ivanovič Suvorov]], appartenente a una nobile famiglia originaria di [[Velikij Novgorod]]; sua madre era Eudossia Feodosievna Manukova, figlia di Feodosej Manukov, appartenente alla vecchia aristocrazia di Mosca, a casa del quale il giovane Suvorov venne alla luce. Secondo quanto riportato dallo stesso Suvorov successivamente nei suoi scritti, i suoi antenati avrebbero avuto origini svedesi e sarebbero giunti in Russia con un certo Suvor che dal 1622 si sarebbe posto al servizio dello zar [[Michele I di Russia]] e per lui avrebbe combattuto nelle [[guerre russo-crimee|guerre contro i Tatari]] e i Polacchi.<ref>{{Cita libro|nome=Prince Aleksandr Vasil'evich SUVOROV (Field|cognome=Marshal.)|titolo=History of the Life and Campaigns of Count A. Suworow Rymnikski. Translated [and abridged] from the German|url=https://books.google.it/books?id=r4laAAAAcAAJ&printsec=frontcover&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false|accesso=27 ''History of the Life and Campaigns of Count A. Suworow Rymnikski'' di Fr. Anthing,settembre 2024|data=1799]|lingua=en}}</ref>
 
Gli studiosi [[Nikolaj Baskakov]] e [[Aleksandra Superanskaja]] hanno recentemente fatto notare come la parola Suvorov in russo antico era afferente a un nome maschile, ''Suvor'' appunto, basato sull'aggettivo ''suvory'' o ''surovy'' che significa "severo". Baskakov ha inoltre fatto notare come lo stemma della famiglia Suvorov non riporti simboli di origine o tradizione araldica svedese. Tra i primi a sfatare quanto sostenuto dal generale Suvorov sulle origini svedesi della sua casata vi fu certamente la zarina [[Caterina II di Russia]], la quale scrisse in una sua lettera a [[Johann von Zimmerman]] nel 1790: "È senz'ombra di dubbio che il nome dei Suvorov sia da tempo nobile e da tempo essi risiedano in Russia". La tesi degli storici, supportata da queste asserzioni, si baserebbe sul fatto che al 1699 vi erano almeno diciannove famiglie Suvorov tra loro imparentate, tutte con proprietà terriere consistenti, che certamente non potevano essere tipiche di una famiglia giunta in Russia solo nel 1622 dall'estero.
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La prima preoccupazione di Suvorov fu di saggiare gli umori dei lombardi e dei veneti, cui indirizzò il celebre "[[Proclama agli Italiani]]", facendo leva sui valori religiosi e della proprietà privata e promettendo il più crudo trattamento nei confronti di coloro che intendessero allearsi ai francesi.
[[File:Suvorovs Battle By Adda.jpg|miniatura|sinistra|Suvorov alla battaglia di Cassano d'Adda, dipinto di [[Luigi Schiavonetti]] (1765-1810)]]
{{Citazione|... Ma riflettete: se mai si trovassero in mezzo dia voi degli uomini tanto perfidi cheda brandisconobrandire le armi contro il nostro Augusto Sovrano, o favorisconofavorire in qualche modo le astute manovre della Repubblica francese, se mai, io dico, si trovassero persone di tal sorta, sul momento, senza alcun riguardo per il loro stato, nascita, impiego, condizione, saranno fucilati; e inoltre le loro famiglie perseguitate e annientate, le loro case rase e confiscati i beni. ...|dal Proclama agli Italiani del generale Suvorov - 14 marzo 1799}}
[[File:Suvorov in Milan.jpg|miniatura|destra|L'ingresso trionfale delle truppe di Suvorov a Milano]]
In poche settimane, Suvorov riuscì a reclutare 10.000 volontari, tra le popolazioni scontente e impaurite dalle ruberie messe in atto dall'esercito francese. Già dal 19 aprile gli alleati russo-austriaci con circa 80.000 uomini giunsero al fiume [[Adda]] sotto il comando di Suvorov.
In poche settimane, Suvorov riuscì a reclutare 10.000 volontari, tra le popolazioni scontente e impaurite dalle ruberie messe in atto dall'esercito francese. Già dal 19 aprile gli alleati russo-austriaci con circa 80.000 uomini giunsero al fiume [[Adda]] sotto il comando di Suvorov. Il primo scontro delle truppe di Suvorov con i francesi sul territorio italiano portò alla cattura della città fortificata di [[Brescia]] il 21 aprile (in questa battaglia si distinse il maggiore generale principe Bagration). La cattura di Brescia permise di iniziare il blocco delle fortezze nemiche di [[Mantova]] e [[Peschiera del Garda|Peschiera]] e di iniziare il movimento del grosso delle truppe verso [[Milano]] dove parte dell'esercito si stava ritirando, trincerandosi all'[[Adda]]. La città di [[Lecco]] venne presa il 26 aprile, mentre lo scontro a [[Cassano d'Adda]] iniziò il 27 aprile e si concluse con la sconfitta delle truppe francesi. [[Battaglia della Trebbia (1799)|Sul Trebbia]] venne sconfitto il generale francese [[Étienne Jacques Joseph Alexandre Macdonald|MacDonald]], mentre a [[Battaglia di Novi|Novi]] vennero sconfitte le truppe del generale [[Barthélemy Catherine Joubert|Joubert]] (che morì nel principio dello scontro) e poi quelle di [[Jean Victor Marie Moreau]]. I francesi vennero costretti alla ritirata generale di tutte le forze presenti in Italia, perdendo circa 3000 morti e circa 5000 prigionieri. A seguito a queste vittorie, il [[re di Sardegna]] concesse a Suvorov il rango di principe.
 
Il primo scontro delle truppe di Suvorov con i francesi sul territorio italiano portò alla conquista della città fortificata di [[Brescia]] il 21 aprile (in questa battaglia si distinse il maggiore generale principe Bagration). La conquista di Brescia permise di iniziare il blocco delle fortezze nemiche di [[Mantova]] e [[Peschiera del Garda|Peschiera]] e di iniziare il movimento del grosso delle truppe verso [[Milano]] dove parte dell'esercito si stava ritirando, trincerandosi all'[[Adda]].
A seguito di queste operazioni, il 28 aprile l'esercito francese abbandonò Milano e consentì l'ingresso delle truppe alleate nella capitale lombarda. Il 1º maggio gli austro-russi si diressero verso il [[Po]]. In questa campagna furono prese le fortezze di Peschiera, [[Tortona]] e [[Pizzighettone]], in ognuna delle quali Suvorov lasciò un presidio austriaco, e quindi il suo esercito fu gradualmente ridotto. All'inizio di maggio, Suvorov iniziò a trasferirsi a [[Torino]]. Il 16 maggio, il distaccamento francese del generale Moreau vicino a [[Marengo (Marmirolo)|Marengo]] attaccò la divisione austriaca, ma con l'aiuto del distacco di Bagration venne respinto. Le truppe francesi furono costrette a ritirarsi, lasciando le fortezze di [[Casale Monferrato]] e [[Valenza Po|Valenza]] senza combattere e, dopo avere aperto la strada per Torino, anch'essa venne conquistata senza combattere (grazie al sostegno dei residenti locali e della Guardia Nazionale del Piemonte) il 26 maggio successivo. Di conseguenza, praticamente tutto il nord Italia fu liberato dalle truppe francesi.
In poche settimane, Suvorov riuscì a reclutare 10.000 volontari, tra le popolazioni scontente e impaurite dalle ruberie messe in atto dall'esercito francese. Già dal 19 aprile gli alleati russo-austriaci con circa 80.000 uomini giunsero al fiume [[Adda]] sotto il comando di Suvorov. Il primo scontro delle truppe di Suvorov con i francesi sul territorio italiano portò alla cattura della città fortificata di [[Brescia]] il 21 aprile (in questa battaglia si distinse il maggiore generale principe Bagration). La cattura di Brescia permise di iniziare il blocco delle fortezze nemiche di [[Mantova]] e [[Peschiera del Garda|Peschiera]] e di iniziare il movimento del grosso delle truppe verso [[Milano]] dove parte dell'esercito si stava ritirando, trincerandosi all'[[Adda]]. <br>La città di [[Lecco]] venne presa il 26 aprile, mentre lo scontro a [[Cassano d'Adda]] iniziò il 27 aprile e si concluse con la sconfitta delle truppe francesi. [[Battaglia della Trebbia (1799)|Sul Trebbia]] venne sconfitto il generale francese [[Étienne Jacques Joseph Alexandre Macdonald|MacDonald]], mentre a [[Battaglia di Novi|Novi]] vennero sconfitte le truppe del generale [[Barthélemy Catherine Joubert|Joubert]] (che morì nel principioall'inizio dello scontro) e poi quelle di [[Jean Victor Marie Moreau]]. <br>I francesi vennero costretti alla ritirata generale di tutte le loro forze presenti in Italia, perdendolasciando circa 3000 morti ementre circa 5000 furono fatti prigionieri. A seguito adi queste vittorie, il [[re di Sardegna]] concesse a Suvorov il rango di principe.
 
A seguito di queste operazioni, il 28 aprile l'esercito francese abbandonò Milano e consentì l'ingresso delle truppe alleate nella capitale lombarda. Il 1º maggio gli austro-russi si diressero verso il [[Po]]. In questa campagna furono prese le fortezze di Peschiera, [[Tortona]] e [[Pizzighettone]], in ognuna delle quali Suvorov lasciò un presidio austriaco, e quindi il suo esercito fu gradualmente ridotto.
A seguito di queste operazioni, il 28 aprile l'esercito francese abbandonò Milano e consentì l'ingresso delle truppe alleate nella capitale lombarda. Il 1º maggio gli austro-russi si diressero verso il [[Po]]. In questa campagna furono prese le fortezze di Peschiera, [[Tortona]] e [[Pizzighettone]], in ognuna delle quali Suvorov lasciò un presidio austriaco, e quindi il suo esercito fu gradualmente ridotto. <br>All'inizio di maggio, Suvorov iniziò a trasferirsi a [[Torino]]. Il 16 maggio, il distaccamentocontingente francese del generale Moreau vicino a [[Marengo (Marmirolo)|Marengo]] attaccò la divisione austriaca, ma con l'aiuto deldelle distaccotruppe di Bagration venne respinto. Le truppeI francesi furono costrettecostretti a ritirarsi, lasciando le fortezze di [[Casale Monferrato]] e [[Valenza Po|Valenza]] senza combattere e, dopo avere aperto la strada per Torino, anch'essa venne conquistata senza combattere (grazie al sostegno dei residenti locali e della Guardia Nazionale del Piemonte) il 26 maggio successivo. Di conseguenza, praticamente tutto il nord Italia fusi liberatoliberò dalledella truppepresenza dei francesi.
 
Il re di Sardegna [[Carlo Emanuele IV di Savoia|Carlo Emanuele IV]] lo volle ricompensare, concedendogli con lettere patenti datate Torino 4 luglio 1799 i titoli di principe su cognome (per sé e per i suoi successori in linea maschile e primogenita) e di "cugino del re", il grado civile di Grande di corona e quello militare di Grande Maresciallo di campo dell'Armata Sarda. Il titolo sardo fu in Russia tradotto come "principe di Sardegna" o "principe del Regno di Sardegna" ma, in realtà, era privo di alcun predicato.<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|autore=Alberto Casella|titolo=Cadetti della Real Casa, feudatari del Papa e dell’Imperatore, principi - vescovi. Il titolo di principe in Piemonte (seconda parte)|rivista=Rivista del Collegio Araldico|volume=anno CXIX|numero=2 (dicembre 2022)|pp=122-123}}</ref>
 
=== La campagna in Svizzera ===
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[[File:Vasily Surikov - Suvorov Crossing the Alps in 1799 - Google Art Project.jpg|miniatura|Le truppe del ''generalíssimo'' Suvorov attraversano le [[Alpi]] nel 1799, dipinto di [[Vasilij Ivanovič Surikov]]]]
 
Dopo la liberazione del nord Italia, Suvorov intendeva lanciare un'offensiva diretta alla [[Francia]], in direzione di [[Grenoble]], [[Lione]] e poi [[Parigi]]. Questo piano gli fu impedito dai suoi stessi alleati, che temevano che l'influenza russa potesse così aumentare a dismisura nel [[Mediterraneo]] e in [[Italia]] a loro svantaggio. Per tali motivi la [[Gran Bretagna]] e l'[[Austria]] decisero di rimuovere il suo esercito dal nord Italia. Le forze del generale [[Aleksandr Michajlovič Rimskij-Korsakov]], inoltre, erano state recentemente battute da quelle del generale [[Andrea Massena]] a [[Zurigo]] e per questo Suvurov venne caldamente invitatochiamato a spostarsi sul fronte elvetico per dare assistenza.
 
Tradito dai suoi stessi compagni d'arme<ref>{{cita|Gachot 1904|p. 264}}.</ref>, il vecchio maresciallo di campo dovette passare attraverso le Alpi fino all'alto Reno e ritirarsi nel [[Vorarlberg]], dove l'esercito in disfatta, senza cavalli né artiglieria, aveva i suoi acquartieramenti invernali. Quando Suvorov si fece strada attraverso le cime innevate delle Alpi, il suo esercito si vide sottoposto a una dura prova, benché non fosse stato sconfitto. Per una così grande ritirata strategica, che non si vedeva dai tempi di [[Annibale]], Suvorov venne elevato al rango, senza precedenti, di Generalissimo. Gli venne promesso ufficialmente che gli sarebbero stati tributati gli onori militari al suo ritorno in Russia, ma gli intrighi della corte portarono lo zar Paolo a cancellare la cerimonia.
 
Lo zar Paolo, comunque, con decreto datato 8 agosto 1799 (S.O.) gli concesse il titolo di principe dell'Impero Russo per sé e i suoi discendenti di ambo i sessi con il titolo di "principe d'Italia" (Italijskij) a ricordare il luogo delle sue campagne vittoriose, cosicché tutta la sua discendenza portò i titoli di principi e principesse Italijskij e di conti e contesse Suvurov-Ryminiskij.<ref name=":0" />
 
=== Il ritorno in Russia e la morte ===
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Suvorov possedeva una vastissima conoscenza non solo nelle scienze militari, ma anche in altri campi dello scibile umano. Suvorov ha lasciato un enorme contributo teorico e pratico all'arte militare, arricchendo tutte le aree dell'arte militare con nuove conclusioni, strategie e disposizioni. Egli scartò i principi ormai ritenuti obsoleti della strategia lineare della tattica militare, sviluppando e applicando forme e metodi di guerra più avanzati nella pratica militare, fatto che contribuì a fare eccellere l'esercito russo dell'epoca.
[[File:Joseph Kreutzinger - Portrait of Count Alexander Suvorov - WGA12281.jpg|miniatura|sinistra|Ritratto del generale Suvorov di [[Joseph Kreutzinger]], 1799.]]
La strategia di Suvorov si distinse già alla sua epoca per una capacità di attività e determinazione eccezionali. L'obiettivo principale delle operazioni militari secondo Suvorov era quello di distruggere l'esercito nemico in battaglia in campo aperto. La tattica vincente della sua opera era l'offensiva. "La vera regola dell'arte militare", insegnava Suvorov, "è attaccare direttamente il nemico dal lato dove esso si presenta più debole, e non convergere timidamente facendosi strada attraverso continui volteggiamenti... la questione può essere risolta solo da un'offensiva audace diretta". Dando la preferenza all'offensiva, Suvorov ha ritenuto possibile in alcuni casi ricorrere alla difesa e persino ritirarsi nell'interesse di preservare le truppe dalla presenza di un corpo superiore di nemici. Suvorov non fu così, nel suo tempo, solo il più grande stratega, ma anche un insuperabile esperto di tattica del suo tempo. Il merito speciale di Suvorov in questo senso era quello di avere migliorato la tattica dell'uso delle colonne di uomini in combinazione con il sistema d'azione libera, un metodo di battaglia creato in occidente solo durante le guerre della Rivoluzione francese della fine del XVIII secolo e poi sviluppato da Napoleone. La tattica di Suvorov combinava correttamente il colpo a fuoco con quello a baionetta. Le tattiche di Suvorov erano basate sulla conoscenza il più perfetta possibile della situazione militare del nemico, oltre a un'attenta considerazione della situazione e delle risorse, velocità e sorpresa.<ref name="ReferenceA"/>
 
Suvorov ha contribuito per primo alla creazione di un sistema avanzato di educazioneistruzione e addestramento delle truppe. Questo si basava sulla convinzione che l'uomo può essere un fattore decisivo nella vittoria. Egli si oppose sempre categoricamente alla pura esercitazione teorica o da parata che egli giudicava insensata, stancante e svilente per i soldati, cercando invece di suscitare nei suoi soldati un senso di identità nazionale e amore per la patria, di abituarli ad azioni coraggiose, di renderli versatili e abili nella più ampia varietà di condizioni di combattimento. Suvorov esigeva che i suoi subordinati avessero una chiara comprensione dell'essenza dei compiti che dovevano affrontare: il piano d'azione veniva spiegato correttamente agli ufficiali come ai semplici soldati, poiché "ogni soldato deve capire la sua manovra".<ref name="ReferenceA">{{Cita web |url=http://bse.sci-lib.com/article107301.html |titolo=Biografia di Suvorov nella "Grande Enciclopediaenciclopedia Sovieticasovietica" (in russo) |accesso=1º dicembre 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110802010200/http://bse.sci-lib.com/article107301.html |urlmorto=sì }}</ref>
 
Suvorov prestò grande attenzione alla vita e al benessere dei soldati e sotto la sua direzione le malattie che furono il "flagello" degli eserciti del XVIII secolo diminuirono drasticamente. Mostrando instancabile cura per i suoi soldati, la loro vita e le loro necessità e condividendo con loro tutte le difficoltà della vita del campo, Suvorov seppe guadagnarsi una fiducia e una stima illimitatiillimitate dell'esercito.<ref name="ReferenceA"/>
 
L'attività di comando di Suvorov ha lasciato un segno profondo nella storia dell'esercito russo. Seguace delle dottrine di [[Pietro I di Russia]] e allievo di P. A. Rumjancev, Suvorov formò molti dei più famosi comandanti militari della Russia dell'epoca tra cui M. I. Kutuzov e P. I. Bagration.
Line 201 ⟶ 209:
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine imperiale di Sant'Andrea con diamanti
|collegamento_onorificenza = Ordine di Sant'Andrea
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
Line 207 ⟶ 215:
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine imperiale di Sant'Aleksandr Nevskij con diamanti
|collegamento_onorificenza = Ordine Imperiale di Sant'Aleksandr Nevskij
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
Line 213 ⟶ 221:
|nome_onorificenza = Cavaliere di I Classe dell'Ordine imperiale di San Giorgio
|collegamento_onorificenza = Ordine di San Giorgio
|motivazione =
|data = 18 ottobre 1789
}}
Line 220 ⟶ 228:
|nome_onorificenza = Cavaliere di I Classe dell'Ordine imperiale di San Vladimiro
|collegamento_onorificenza = Ordine di San Vladimiro
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
Line 226 ⟶ 234:
|nome_onorificenza = Cavaliere di I Classe dell'Ordine imperiale di Sant'Anna
|collegamento_onorificenza = Ordine di Sant'Anna
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
Line 232 ⟶ 240:
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine imperiale dell'Aquila Bianca
|collegamento_onorificenza = Ordine dell'Aquila Bianca
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
Line 238 ⟶ 246:
|nome_onorificenza = Cavaliere di I Classe dell'Ordine imperiale di San Stanislao
|collegamento_onorificenza = Ordine di San Stanislao
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = Order of St Giovanni of Gerusalem-Russia BAR.jpg
|nome_onorificenza = Gran Commendatore dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme in Russia
|collegamento_onorificenza = Ordine di San Giovanni di Gerusalemme (Russia)
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
Line 250 ⟶ 258:
|nome_onorificenza = Spada d'oro al coraggio con diamanti (2 volte)
|collegamento_onorificenza = Spada d'oro al coraggio
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = St.AndrewOrder.png
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro per la presa di Izmaïl
|collegamento_onorificenza =
|motivazione =
}}
 
=== Onorificenze straniere ===
{{Onorificenze
|immagine = Ordre du Lion de Bavière.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine del leone del Palatinato
|collegamento_onorificenza = Ordine del leone del Palatinato
|motivazione= =
}}
{{Onorificenze
|immagine = DE-BY Orden des Heiligen Hubertus BAR.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine di Sant'Uberto (Regno di Baviera)
|collegamento_onorificenza = Ordine di Sant'Uberto
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = IT TSic Order Santo Gennaro BAR.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Insigne e Reale Ordine di San Gennaro (Regno delle Due Sicilie)
|collegamento_onorificenza = Insigne e Reale Ordine di San Gennaro
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine =Komtur_Ehrenkreuz_des_CSLI Komtur Ehrenkreuz des CSLI.png
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine di San Lazzaro e di Nostra Signora del Monte Carmelo (Regno di Francia)
|collegamento_onorificenza = Ordine di San Lazzaro e di Nostra Signora del Monte Carmelo
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = Ord.Aquilanera.png
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine dell'Aquila Nera (Regno di Prussia)
|collegamento_onorificenza = Ordine dell'Aquila nera
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = Ord.Aquilarossa-GC.png
|nome_onorificenza = Cavaliere di I Classe dell'Ordine dell'Aquila Rossa (Regno di Prussia)
|collegamento_onorificenza = Ordine dell'Aquila rossa
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = D-PRU Pour le Merite 1 BAR.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine Pour le Mérite (Regno di Prussia)
|collegamento_onorificenza = Pour le Mérite
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = Order of the Most Holy Annunciation BAR.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata (Regno di Sardegna)
|collegamento_onorificenza = Ordine Supremo della Santissima Annunziata
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = Cavaliere di gran Croce Regno SSML BAR.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro (Regno di Sardegna)
|collegamento_onorificenza = Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = Ord.MariaTeresa-GC.png
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Militare di Maria Teresa (Impero austriaco)
|collegamento_onorificenza = Ordine Militare di Maria Teresa
|motivazione =
}}
 
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== Bibliografia italiana ==
<!--if any of those were used as references, please move them to the appopriate section as per WP:CITE. External links are not references.-->
* {{cita libro |autore=Carlo Botta |wkautore=Carlo Botta |titolo=Storia d'Italia dal 1789 al 1814 (in ventisette libri) |città=Lugano |editore=Giuseppe Ruggia e C. |anno=1834 |annooriginale=1824 |url=http://books.google.co.ug/books?id=mMdWy6Hel6IC&hl=it&source=gbs_navlinks_s |cid=Botta 1834 }}
* Marco Galandra e Marco Baratto, ''1799 le baionette sagge'', Pavia, 1999.
* Francesco Frasca, ''La campagna degli Austro-Russi in Italia: aspetti tattici e strategici'', in atti del ''Colloque Souvorov du Bicentenaire 1799-1999'', Zurich: Bibliothèque militaire fédérale, 2001, pp.&nbsp;144–161.
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<!--if any of those were used as references, please move them to the appopriate section as per WP:CITE. External links are not references.-->
* {{cita libro |autore=Édouard Gachot|titolo=Histoire militaire de Masséna: la campagne d'Helvétie (1799) |editore=Perrin et cie. |anno=1904 |lingua=fr |isbn={{no ISBN}} |url=https://archive.org/stream/histoiremilitai01gachgoog#page/n7/mode/2up|cid=Gachot 1904}}
* Anthing, ''Versuch einer Kriegsgeschichte des Grafen Suworow'' (Gotha, 1796 - 1799)
* {{cita libro |nome=Alexander |cognome=Mikaberidze |titolo="The lion of the russian army": Life and Military Career of General Prince Peter Bagration |altri=tesi di laurea |editore=Florida State University |anno=2003 |lingua=inglese |url=https://www.yumpu.com/en/document/view/21925528/the-lion-of-the-russian-army-florida-state-university/883%20pag.%2015%20a%20131 |cid=Mikaberidze 2003 }}
* F. von Smut, ''Suworows Leben und Heerzüge'' (Vilna, 1833–1834) and ''Suworow and Polens Untergang'' (Leipzig, 1858,).
* Von Reding-Biberegg, ''Der Zug Suworows durch die Schweiz'' (Zürich, 1896).
* Lieut.-Colonel Spalding, ''Suvorof'' (London, 1890).
* G. von Fuchs, ''Suworows Korrespondenz, 1799'' (Glogau, 1835).
* ''Souvorov en Italie'' by Gachot, Masséna's biographer (Paris, 1903).
* ''The standard Russian biographies of Polevoi'' (1853; Ger. trans., Mitau, 1853); Rybkin (Moscow, 1874), Vasiliev (Vilna, 1899), Meshcheryakov and Beskrovnyi (Moscow, 1946), and Osipov (Moscow, 1955).
* ''The Russian examinations of his martial art'', by Bogolyubov (Moscow, 1939) and Nikolsky (Moscow, 1949).