Aleksandr Vasil'evič Suvorov: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua||Suvorov (disambigua)|Suvorov}}
{{militare
|Nome = Aleksandr Vasil'evič Suvorov
|Immagine = Suvorov Alex V.jpg
|Didascalia =
|Soprannome =
|Data_di_nascita = 24 novembre 1729
|Nato_a = [[Mosca (Russia)|Mosca]]
|Data_di_morte = 18 maggio 1800
|Morto_a = [[San Pietroburgo]]
|Cause_della_morte =
|Luogo_di_sepoltura = Chiesa dell'Annunciazione nel [[Monastero di Aleksandr Nevskij]], San Pietroburgo
|Etnia = [[Slavi|Slavo]]
|Religione = [[Cristianesimo ortodosso]]
|Nazione_servita = [[Impero russo]]
|Forza_armata =
|Arma =
|Corpo =
|Specialità =
|Unità =
|Reparto =
|Anni_di_servizio =
|Grado = [[Feldmaresciallo]] e [[Generalissimo (grado)|Generalissimo]]
|Ferite =
|Comandanti =
|Guerre = [[Guerra dei sette anni]] <br/> [[Guerra della confederazione di Bar]] <br/> [[Guerra russo-turca (1768-1774)]] <br/> [[Rivolta di Kuban Nogai]] <br/> [[Guerra russo-turca (1787-1792)]] <br/> [[Rivolta di Kościuszko]] <br/> [[Seconda coalizione|Guerra della seconda coalizione antifrancese]]
|Campagne = [[Campagna italiana di Suvorov]] <br/> [[Campagna svizzera di Suvorov]]
|Battaglie = [[Battaglia di Kunersdorf]] <br/> [[Raid su Berlino]] <br/> [[Assedio di Kolberg (1758-1761)|Assedio di Kolberg]] <br/> [[Battaglia di Lanckorona]] <br/> [[Battaglia di Stołowicze]] <br/> [[Battaglia di Kozludža]] <br/> [[Battaglia di Kinburn (1787)|Battaglia di Kinburn]] <br/> [[Assedio di Očakov (1788)|Assedio di Očakov]] <br/> [[Battaglia di Focșani]] <br/> [[Battaglia di Rymnik]] <br/> [[Assedio di Izmaïl]] <br/> [[Battaglia di Maciejowice]] <br/> [[Battaglia di Praga (1794)]] <br/> [[Battaglia della Trebbia (1799)]] <br/> [[Battaglia di Novi]] <br/> [[Battaglia di Cassano d'Adda (1799)]]
|Comandante_di =
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|Studi_militari =
|Pubblicazioni =
|Frase_celebre =
|Altro_lavoro =
|Altro_campo =
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|Note =
|Ref =
}}
{{Bio
|Nome = Aleksandr Vasil'evič
|Cognome = Suvorov
|PreData = {{russo|Александр Васильевич Суворов}}, <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|[ʌlʲɪkˈsɑndr vʌˈsʲilʲjɪvʲɪtʆ suˈvoːrəf]}}
|Sesso = M
|LuogoNascita = Mosca
|LuogoNascitaLink = Mosca (Russia)
|GiornoMeseNascita = 24 novembre
|AnnoNascita = 1729
|LuogoMorte = San Pietroburgo
|GiornoMeseMorte = 18 maggio
|AnnoMorte = 1800
|Epoca = 1700
|Attività = generale
|Attività2 = principe
|Nazionalità = russo
}}
Conte di Suvorov di Rymnik, principe ed eroe nazionale russo, fu un famoso ''[[Generalissimo (grado)|generalissimo]]'', l'ultimo nella storia del suo Paese prima di [[Iosif Stalin|Stalin]].<ref>Grado però da lui mai formalmente accettato, continuando invece a considerarsi un [[Maresciallo dell'Unione Sovietica]].</ref>
Considerato uno fra i più grandi generali dei suoi tempi, fedele al [[Ancien régime|vecchio regime]] per tutta la vita, vinse diverse battaglie contro i [[Impero ottomano|turchi]] e i [[Confederazione polacco-lituana|polacchi]], ottenendo prestigio e fama e passando alla storia come uno dei pochi generali a non essere mai stato sconfitto in una battaglia campale. Gli viene riconosciuta l'imbattibilità in più di 60 grandi battaglie, spesso cominciate in inferiorità numerica.<ref name="ReferenceB">А. В. Шишов. [http://books.google.com/books?hl=en&lr=&id=t94ydAB7mw4C&oi=fnd&pg=PA4&dq=всегда+выходил+победителем Генералиссимус Суворов]. ОЛМА Медиа Групп, 2003. С. 4.</ref>
Personalità in grado di galvanizzare le sue truppe con le quali amava intrattenere rapporti molto diretti, mostrò grandi qualità di [[Stratego|stratega]] durante la campagna del 1799 in [[Campagna svizzera di Suvorov|Svizzera]] seguita a quella vittoriosa in [[Campagna italiana di Suvorov|Italia]]. Dopo una serie di successi apparentemente decisivi contro i francesi in [[Lombardia]] e [[Piemonte]]<ref name="Mikaberidze127 128">{{Cita|Mikaberidze 2003|pp. 127-8}}.</ref><ref name="Botta359 360">{{Cita|Botta 1834|pp. 359-360}}.</ref>, fu costretto a una disastrosa ritirata attraverso le montagne svizzere per evitare la disfatta completa<ref>A. Mathiez, G. Lefebvre, ''La rivoluzione francese'', pp. 476-477 e 491-492.</ref>.
== Biografia ==
{{F|nobili russi|arg2=militari russi|dicembre 2019|}}
=== Le origini della famiglia ===
[[File:Суворов Василий Иванович.jpg|miniatura|sinistra|Il generale [[Vasilij Ivanovič Suvorov]], padre di Aleksandr]]
Era l'unico figlio maschio del generale [[Vasilij Ivanovič Suvorov]], appartenente a una nobile famiglia originaria di [[Velikij Novgorod]]; sua madre era Eudossia Feodosievna Manukova, figlia di Feodosej Manukov, appartenente alla vecchia aristocrazia di Mosca, a casa del quale il giovane Suvorov venne alla luce. Secondo quanto riportato dallo stesso Suvorov successivamente nei suoi scritti, i suoi antenati avrebbero avuto origini svedesi e sarebbero giunti in Russia con un certo Suvor che dal 1622 si sarebbe posto al servizio dello zar [[Michele I di Russia]] e per lui avrebbe combattuto nelle [[guerre russo-crimee|guerre contro i Tatari]] e i Polacchi.<ref>{{Cita libro|nome=Prince Aleksandr Vasil'evich SUVOROV (Field|cognome=Marshal.)|titolo=History of the Life and Campaigns of Count A. Suworow Rymnikski. Translated [and abridged] from the German|url=https://books.google.it/books?id=r4laAAAAcAAJ&printsec=frontcover&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false|accesso=27 settembre 2024|data=1799|lingua=en}}</ref>
Gli studiosi [[Nikolaj Baskakov]] e [[Aleksandra Superanskaja]] hanno recentemente fatto notare come la parola Suvorov in russo antico era afferente a un nome maschile, ''Suvor'' appunto, basato sull'aggettivo ''suvory'' o ''surovy'' che significa "severo". Baskakov ha inoltre fatto notare come lo stemma della famiglia Suvorov non riporti simboli di origine o tradizione araldica svedese. Tra i primi a sfatare quanto sostenuto dal generale Suvorov sulle origini svedesi della sua casata vi fu certamente la zarina [[Caterina II di Russia]], la quale scrisse in una sua lettera a [[Johann von Zimmerman]] nel 1790: "È senz'ombra di dubbio che il nome dei Suvorov sia da tempo nobile e da tempo essi risiedano in Russia". La tesi degli storici, supportata da queste asserzioni, si baserebbe sul fatto che al 1699 vi erano almeno diciannove famiglie Suvorov tra loro imparentate, tutte con proprietà terriere consistenti, che certamente non potevano essere tipiche di una famiglia giunta in Russia solo nel 1622 dall'estero.
=== I primi anni ===
[[File:Hannibal and Suvorov.png|miniatura|destra|Il piccolo Suvorov con il generale [[Abram Petrovič Gannibal]]]]
Battezzato con il nome di Aleksandr in onore dell'eroe russo [[Aleksandr Nevskij]], trascorse la sua infanzia nella tenuta di caccia del padre, dal momento che la sua salute cagionevole lo rendeva spesso debole e malato. Suo padre pertanto pensò di destinarlo alla carriera diplomatica o al servizio dello stato russo. Tuttavia, fin dall'infanzia, Suvorov mostrò una certa propensione verso le questioni militari, istruendosi in artiglieria, fortificazioni e storia militare, sfruttando la ricchissima biblioteca del padre, leggendo scritti di [[Plutarco]], [[Quinto Curzio]], [[Cornelio Nepote]], [[Giulio Cesare]] e [[Carlo XII di Svezia]]. Suvorov iniziò con questo obbiettivo in mente a impegnarsi in esercizi fisici nella speranza di recuperare a pieno le proprie forze. Grande influenza sul destino di Suvorov la ebbe il generale [[Abram Petrovič Gannibal]], amico della famiglia Suvorov e bisnonno poi di [[Aleksandr Puškin]]. Fu questi infatti a consigliare a Suvorov padre di lasciare che il figlio intraprendesse la carriera militare, notando la propensione alla strategia che il bambino riponeva nei suoi giochi di guerra. Durante gli anni della giovinezza, oltre al russo nativo, Suvorov ebbe modo di studiare anche il francese, il tedesco, il polacco e l'italiano.
Il 3 novembre 1742 Aleksandr Vasil'evič Suvorov entrò a fare parte del [[Reggimento della Guardia]] ''[[reggimento Semënovskij|Semënovskij]]''. Fino al momento del suo ingresso nella vita militare attiva con il grado di [[caporale]] il 12 gennaio 1748, i suoi compiti erano consistiti unicamente nel perfezionare la sua formazione scolastica.
Nel 1749 il [[reggimento]], fino ad allora stanziato a [[San Pietroburgo]], venne spostato a [[Mosca (Russia)|Mosca]], dove Suvorov divenne [[Allievo ufficiale|cadetto]] dell'[[Accademia militare]]. Coloro che vi si diplomavano, anche se fino a quel momento non avevano ancora partecipato a una vita militare attiva, potevano guadagnarsi due [[grado militare|gradi militari]] che permettevano di accedere sia a una carriera militare che civile. L'anno 1751 gli valse il grado di Aiutante presso il [[maggior generale]] N.F. Sokovnin. Fra marzo e ottobre seguì quest'ultimo in [[missione diplomatica]] a [[Dresda]] e a [[Vienna]]. Nel 1755 fu impegnato per la prima volta in un altro reggimento: il Reggimento di [[fanteria]] ''[[Ingria (regione storica)|Ingermanlandiano]]''.
Combatté contro i [[prussiani]] nella [[guerra dei sette anni]] (1756 - 1763). Si distinse in battaglia e divenne colonnello nel 1762.
In seguito Suvorov combatté in [[Polonia]] e prese [[Cracovia]] (1768), preparando la strada alla [[spartizioni della Polonia|prima spartizione della Polonia]] e raggiungendo il grado di maggior generale.
Nella [[Guerra russo-turca (1768-1774)|guerra contro l'Impero Ottomano]] tra il 1773 e il 1774, soprattutto con la [[battaglia di Kozluca]] (Turchia)<!-- Сражение при Козлуджи -->, il generale iniziò a consolidare la propria reputazione.
Nel 1775 ricevette l'incarico di sopprimere la [[rivolta di Pugačëv]], organizzata appunto dal cosacco [[Emel'jan Ivanovič Pugačëv]], ma arrivò sulla scena in ritardo, quando il leader ribelle era già stato tradito dai suoi [[cosacchi]]. Lo interrogò e lo condusse a Mosca, dove venne [[decapitazione|decapitato]].
=== Le guerre contro l'Impero ottomano ===
[[File:Suvorov fall.jpg|miniatura|sinistra|upright=1.2|Suvorov, ferito, salvato dal granatiere Novikov durante la [[Battaglia di Kinburn (1787)|battaglia di Kinburn]]|alt=]]
Dal 1777 al 1783 Suvorov servì in [[Penisola di Crimea|Crimea]] e nel [[Caucaso]], divenendo tenente-generale nel 1780 e generale di fanteria nel 1786, alla conclusione della campagna. Nel 1783 soppresse la [[rivolta di Kuban Nogai]]. Per conto della zarina Caterina II, organizzò il reinsediamento dei migranti armeni dalla Crimea e diede loro il permesso di fondare una città, che prese il nome di [[Nor Nachičevan']].
Dal 1787 al 1791 lottò nuovamente contro i turchi durante la [[Guerra russo-turca (1787-1792)|guerra russo-turca del 1787–1792]] e ottenne numerose vittorie; fu ferito due volte durante la battaglia di [[Kinburn]] (1787), prese parte all'[[assedio di Očakov (1788)|assedio di Očakov]] e nel 1788 ottenne due grandi vittorie a [[Focșani]] e sul [[fiume Rymnik]], dove le forze austro-russe composte da 25.000 unità batterono 30.000 turchi. In entrambe le battaglie fu affiancato da un [[Corpo d'armata]] austriaco sotto il comando del principe [[Federico Giosia di Sassonia-Coburgo-Saalfeld]]; nella [[battaglia di Rymnik]] ([[Râmnicu Sărat]], [[Romania]]), Suvorov si trovò però alla testa dell'intera forza alleata. Dopo l'ultima vittoria, [[Caterina II di Russia|Caterina la Grande]] creò Suvorov conte, con il predicato di "Rymnikskij", e la stessa cosa fece [[Giuseppe II del Sacro Romano Impero]].
Il 22 dicembre 1790 Suvorov attaccò l'impenetrabile [[fortezza di Ismail]], in [[Bessarabia]]. Le forze turche avevano ordine di mantenere la posizione fino alla fine e declinarono, in forma arrogante, l'ultimatum russo. La sconfitta significò una catastrofe per l'[[Impero ottomano]], mentre in Russia la vittoria fu glorificata nel suo primo [[inno nazionale russo|inno nazionale]], ''Grom pobedy, razdavajsja!'' ("Suonano i tuoni della Vittoria!").
=== Il servizio militare in Finlandia e nella regione del Mar Nero settentrionale ===
[[File:Monument to Suvorov - panoramio.jpg|miniatura|330x330px|Il monumento equestre a Suvorov presso la città di [[Tiraspol]]]]
Dal 1791 Suvorov venne posto al comando delle truppe russe in Finlandia, guidando la costruzione di fortificazioni al confine con la [[Svezia]]. Gli fu anche affidato il comando del porto di [[Rochensalm]] e della flottiglia di [[Saima]]. Su suggerimento di Suvorov, furono costruiti quattro canali a uso militare per la flottiglia di Saima che avrebbero garantito il passaggio delle navi da Wilmanstrand a Neyshlot attraverso il territorio russo.
Dopo la morte di Potemkin nel 1792, Suvorov venne nominato comandante delle truppe nella Russia meridionale, nel governatorato di [[Ekaterinoslav]] e nella regione della [[Tauride]] (1792-1794).
Dopo la vittoria della guerra russo-turca, era nata infatti la necessità di rafforzare il nuovo confine russo-turco, che si attestava lungo il fiume [[Dniester]]. Il lavoro di preparazione di un piano di gestione delle frontiere venne affidato a Suvorov, il quale si concentrò prevalentemente sul rafforzamento della riva sinistra nella parte inferiore del corso del Dniester. Per suo ordine, sulla riva sinistra del fiume, sul sito di un villaggio incendiato e raso al suolo dai turchi, venne costruita la fortezza di Sredny e nel 1792 fu fondata la città di [[Tiraspol]]. Sempre sotto la guida di Suvorov, venne avviata la costruzione delle fortificazioni di Hadzhibey ([[Odessa]]) in preparazione di un più vasto progetto che Caterina II aveva (poi mai attuato) di conquistare un giorno [[Costantinopoli]]. Per pianificare questa nuova campagna, che poi non si realizzò, Suvorov iniziò a intessere un complesso lavoro di intelligence nella capitale ottomana, affidando tale opera a quello che divenne in seguito il suo biografo ufficiale, Friedrich Anting, il quale il 22 febbraio 1794 gli restituì una relazione completa con la risposta a 22 domande relative all'organizzazione della difesa della città, alle fonti di approvvigionamento idrico e alimentare, allo stato dell'esercito e della marina, nonché alla situazione politica nella capitale del nemico.
=== La "frusta dei polacchi" ===
[[File:Suvorov entering Warsaw 1794.PNG|miniatura|sinistra|Suvorov entra a [[Varsavia]] nel 1794]]
Immediatamente dopo la firma della pace con i turchi, Suvorov fu trasferito nuovamente in Polonia, dove assunse la direzione di uno dei corpi d'armata sotto il comando del generale [[Nikolaj Vasil'evič Repnin]]. Inizialmente le forze di Suvorov erano composte da 4500 soldati, che aumentarono in seguito a 11.000 dopo ulteriori adesioni spontanee.
Per sei giorni consecutivi il corpo d'armata di Suvorov totalizzò ben quattro vittorie: il 14 settembre nella città di [[Divín]], il giorno successivo a [[Kobryn]], dove l'avanguardia cosacca di Suvorov sconfisse il distaccamento di cavalleria del maggiore Ruščič. Seguirono poi le imprese del 17 settembre, presso il monastero di Krupčicy vicino a Kobryn, dove Suvorov attaccò la divisione di Karol Serakovsky (5000 unità e 26 cannoni); il 19 settembre combatté poi nuovamente contro le forze di Serakovskij (8000 unità e 14 canonni) a [[Brėst]] e le sconfisse completamente. Prese parte alla [[battaglia di Maciejowice]], nella quale fu catturato il comandante in capo dei rivoltosi polacchi, [[Tadeusz Kościuszko]]
Il 4 novembre 1794 le forze di Suvorov attaccarono [[Varsavia]] e occuparono uno dei suoi sobborghi, denominato [[Praga (Varsavia)|Praga]]. L'uccisione di molti civili, in quello che fu definito il "Massacro di Praga", minò il morale dei difensori e contribuì a mettere rapidamente fine all'[[rivolta di Kościuszko|insurrezione di Kościuszko]].<ref>Si dice che il comandante russo abbia inviato una relazione alla sua sovrana consistente in tre parole: ''Urrà da Varsavia, Suvorov''. L'imperatrice russa avrebbe risposto altrettanto brevemente: ''Auguri, Maresciallo di Campo. Caterina''.</ref> Promosso [[Feldmaresciallo]] con decreto di Caterina II, rimase in Polonia fino al 1795, quando infine ottenne di fare ritorno a San Pietroburgo.
=== Il difficile rapporto con Paolo I e la caduta in disgrazia ===
[[File:Suvorov4.jpg|miniatura|destra|Suvorov durante il periodo del suo allontanamento dalla corte per le frizioni avute con lo zar Paolo I]]
Al suo ritorno nella capitale russa, Suvorov scoprì che la sua sovrana e amica Caterina II era molto malata, ma un colpo ancora più duro lo subì quando ella morì, nel 1796. Il successore al trono, [[Paolo I di Russia|Paolo I]], era un fanatico sostenitore del sistema militare prussiano di [[Federico il Grande]] e tra le sue prime riforme vi fu quella dell'esercito, riempiendo la società russa di parate militari e spettacoli volti a esaltare la forza militare dell'impero zarista.
Questa eccessiva ingerenza del sovrano nelle questioni militari andava a scontrarsi con Suvorov, che ne aveva avuto la direzione completa sino a poco tempo prima, il quale inoltre si opponeva categoricamente alla gestione dell'esercito russo sul modello prussiano, in quanto non lo riteneva applicabile al variegato panorama dell'impero dei russi. Per tutta risposta, quindi, Suvorov continuò a istruire i soldati secondo i propri dettami, in netta contrapposizione con quanto deciso dall'alto da Paolo I. Suvorov giunse a dire in un suo discorso: "I russi hanno sempre battuto i prussiani, dunque cosa potremmo avere da imparare da loro? [...] La cipria non è polvere da sparo, una lettera non è una pistola, una falce da campo non è una mannaia e io non sono un tedesco, ma un russo per nascita".
Queste dichiarazioni causarono molta irritazione e rabbia nell'imperatore e il 6 febbraio 1797 Suvorov venne licenziato e privato del diritto di indossare l'uniforme, ritirandosi dalla fine di marzo nella sua tenuta nella provincia della città bielorussa di [[Kobryn]] con diciannove dei suoi ex ufficiali del suo quartier generale, a ognuno dei quali Suvorov assegnò un piccolo villaggio con dei contadini. Suvorov conduceva una vita molto semplice: le domeniche suonava la campana della chiesa e cantava con i compaesani del villaggio e nei giorni infrasettimanali lavorava come uno di loro. Paolo I continuò a informarsi costantemente sulle azioni di Suvorov, come la sua corrispondenza con la moglie, che rimaneva a [[Mosca (Russia)|Mosca]] poiché le loro relazioni matrimoniali non erano buone. Questa sorveglianza speciale si era resa necessaria in particolare perché i dubbi dello zar erano stati fomentati dal tenente generale P. Rumjancev, rancoroso nei confronti dell'ex generale e suo superiore, il quale giunse a riferirgli che Suvorov a Kobryn "si preoccupava di preparare una rivolta contro lo zar". Paolo I, senza indugio, inviò subito un gruppo di soldati per arrestare l'ex generale con i suoi collaboratori. Il generale venne trasferito nella proprietà di [[Končanskoe]], un villaggio delle campagne a est di [[Velikij Novgorod]], oggi noto in suo onore come Končanskoje-Suvorovskoe ({{russo|Кончанское-Суворовское}}), con il divieto assoluto di entrare in contatto con i suoi fedelissimi.
=== La campagna d'Italia ===
{{vedi anche|Campagna italiana di Suvorov}}
[[File:Geller Suvorov.jpg|miniatura|Un esiliato Suvorov riceve l'ordine imperiale di comando delle truppe nella lotta contro [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]]]]
Dopo avere aderito alla [[seconda coalizione]] antinapoleonica (al fianco di [[Gran Bretagna]], [[impero austriaco]], [[impero ottomano]] e [[Regno di Napoli]]) lo zar Paolo I promise di inviare per l'operazione un forte contingente militare con l'assistenza dell'Impero austriaco. Inizialmente, a capo dell'esercito era previsto l'arciduca [[Giuseppe d'Asburgo-Lorena]], ma su insistenza degli inglesi l'imperatore austriaco chiese a Paolo I di nominare Suvorov comandante per le sue indiscusse doti di militare e per i successi ottenuti. Lo zar Paolo I, seppur inizialmente riluttante, decise infine di convocare il vecchio generale per affidargli il comando di queste truppe. Nel febbraio del 1799 lo zar reintegrò Suvorov nei ranghi dell'esercito; il generale fu insignito della Gran Croce dell'[[Cavalieri Ospitalieri|Ordine di San Giovanni di Gerusalemme]]. L'imperatore [[Francesco I d'Austria]] assegnò a Suvorov il titolo di [[feldmaresciallo]] e il diritto di guidare anche le sue truppe coalizzate.
Il 14 aprile Suvorov raggiunse [[Montebello Vicentino]], dove le forze della coalizione avevano il loro [[quartier generale]], e assunse il comando delle operazioni contro gli eserciti rivoluzionari francesi in Italia.
La prima preoccupazione di Suvorov fu di saggiare gli umori dei lombardi e dei veneti, cui indirizzò il celebre "[[Proclama agli Italiani]]", facendo leva sui valori religiosi e della proprietà privata e promettendo il più crudo trattamento nei confronti di coloro che intendessero allearsi ai francesi.
[[File:Suvorovs Battle By Adda.jpg|miniatura|sinistra|Suvorov alla battaglia di Cassano d'Adda, dipinto di [[Luigi Schiavonetti]] (1765-1810)]]
{{Citazione|... Ma riflettete: se mai si trovassero in mezzo a voi degli uomini tanto perfidi da brandire le armi contro il nostro Augusto Sovrano, o favorire in qualche modo le astute manovre della Repubblica francese, se mai, io dico, si trovassero persone di tal sorta, sul momento, senza alcun riguardo per il loro stato, nascita, impiego, condizione, saranno fucilati; e inoltre le loro famiglie perseguitate e annientate, le loro case rase e confiscati i beni. ...|dal Proclama agli Italiani del generale Suvorov - 14 marzo 1799}}
[[File:Suvorov in Milan.jpg|miniatura|destra|L'ingresso trionfale delle truppe di Suvorov a Milano]]
In poche settimane, Suvorov riuscì a reclutare 10.000 volontari, tra le popolazioni scontente e impaurite dalle ruberie messe in atto dall'esercito francese. Già dal 19 aprile gli alleati russo-austriaci con circa 80.000 uomini giunsero al fiume [[Adda]] sotto il comando di Suvorov.
Il primo scontro delle truppe di Suvorov con i francesi sul territorio italiano portò alla conquista della città fortificata di [[Brescia]] il 21 aprile (in questa battaglia si distinse il maggiore generale principe Bagration). La conquista di Brescia permise di iniziare il blocco delle fortezze nemiche di [[Mantova]] e [[Peschiera del Garda|Peschiera]] e di iniziare il movimento del grosso delle truppe verso [[Milano]] dove parte dell'esercito si stava ritirando, trincerandosi all'[[Adda]].
<br>La città di [[Lecco]] venne presa il 26 aprile, mentre lo scontro a [[Cassano d'Adda]] iniziò il 27 aprile e si concluse con la sconfitta delle truppe francesi. [[Battaglia della Trebbia (1799)|Sul Trebbia]] venne sconfitto il generale francese [[Étienne Jacques Joseph Alexandre Macdonald|MacDonald]], mentre a [[Battaglia di Novi|Novi]] vennero sconfitte le truppe del generale [[Barthélemy Catherine Joubert|Joubert]] (che morì all'inizio dello scontro) e poi quelle di [[Jean Victor Marie Moreau]]. <br>I francesi vennero costretti alla ritirata generale di tutte le loro forze presenti in Italia, lasciando circa 3000 morti mentre circa 5000 furono fatti prigionieri. A seguito di queste vittorie, il [[re di Sardegna]] concesse a Suvorov il rango di principe.
A seguito di queste operazioni, il 28 aprile l'esercito francese abbandonò Milano e consentì l'ingresso delle truppe alleate nella capitale lombarda. Il 1º maggio gli austro-russi si diressero verso il [[Po]]. In questa campagna furono prese le fortezze di Peschiera, [[Tortona]] e [[Pizzighettone]], in ognuna delle quali Suvorov lasciò un presidio austriaco, e quindi il suo esercito fu gradualmente ridotto.
<br>All'inizio di maggio, Suvorov iniziò a trasferirsi a [[Torino]]. Il 16 maggio, il contingente francese del generale Moreau vicino a [[Marengo (Marmirolo)|Marengo]] attaccò la divisione austriaca, ma con l'aiuto delle truppe di Bagration venne respinto. I francesi furono costretti a ritirarsi, lasciando le fortezze di [[Casale Monferrato]] e [[Valenza Po|Valenza]] senza combattere e, dopo avere aperto la strada per Torino, anch'essa venne conquistata senza combattere (grazie al sostegno dei residenti locali e della Guardia Nazionale del Piemonte) il 26 maggio successivo. Di conseguenza, praticamente tutto il nord Italia si liberò della presenza dei francesi.
Il re di Sardegna [[Carlo Emanuele IV di Savoia|Carlo Emanuele IV]] lo volle ricompensare, concedendogli con lettere patenti datate Torino 4 luglio 1799 i titoli di principe su cognome (per sé e per i suoi successori in linea maschile e primogenita) e di "cugino del re", il grado civile di Grande di corona e quello militare di Grande Maresciallo di campo dell'Armata Sarda. Il titolo sardo fu in Russia tradotto come "principe di Sardegna" o "principe del Regno di Sardegna" ma, in realtà, era privo di alcun predicato.<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|autore=Alberto Casella|titolo=Cadetti della Real Casa, feudatari del Papa e dell’Imperatore, principi - vescovi. Il titolo di principe in Piemonte (seconda parte)|rivista=Rivista del Collegio Araldico|volume=anno CXIX|numero=2 (dicembre 2022)|pp=122-123}}</ref>
=== La campagna in Svizzera ===
{{vedi anche|Campagna svizzera di Suvorov}}
[[File:Vasily Surikov - Suvorov Crossing the Alps in 1799 - Google Art Project.jpg|miniatura|Le truppe del ''generalíssimo'' Suvorov attraversano le [[Alpi]] nel 1799, dipinto di [[Vasilij Ivanovič Surikov]]]]
Dopo la liberazione del nord Italia, Suvorov intendeva lanciare un'offensiva diretta alla [[Francia]], in direzione di [[Grenoble]], [[Lione]] e poi [[Parigi]]. Questo piano gli fu impedito dai suoi stessi alleati, che temevano che l'influenza russa potesse così aumentare a dismisura nel [[Mediterraneo]] e in [[Italia]] a loro svantaggio. Per tali motivi la [[Gran Bretagna]] e l'[[Austria]] decisero di rimuovere il suo esercito dal nord Italia. Le forze del generale [[Aleksandr Michajlovič Rimskij-Korsakov]], inoltre, erano state recentemente battute da quelle del generale [[Andrea Massena]] a [[Zurigo]] e per questo Suvurov venne chiamato a spostarsi sul fronte elvetico per dare assistenza.
Tradito dai suoi stessi compagni d'arme<ref>{{cita|Gachot 1904|p. 264}}.</ref>, il vecchio maresciallo di campo dovette passare attraverso le Alpi fino all'alto Reno e ritirarsi nel [[Vorarlberg]], dove l'esercito in disfatta, senza cavalli né artiglieria, aveva i suoi acquartieramenti invernali. Quando Suvorov si fece strada attraverso le cime innevate delle Alpi, il suo esercito si vide sottoposto a una dura prova, benché non fosse stato sconfitto. Per una così grande ritirata strategica, che non si vedeva dai tempi di [[Annibale]], Suvorov venne elevato al rango, senza precedenti, di Generalissimo. Gli venne promesso ufficialmente che gli sarebbero stati tributati gli onori militari al suo ritorno in Russia, ma gli intrighi della corte portarono lo zar Paolo a cancellare la cerimonia.
Lo zar Paolo, comunque, con decreto datato 8 agosto 1799 (S.O.) gli concesse il titolo di principe dell'Impero Russo per sé e i suoi discendenti di ambo i sessi con il titolo di "principe d'Italia" (Italijskij) a ricordare il luogo delle sue campagne vittoriose, cosicché tutta la sua discendenza portò i titoli di principi e principesse Italijskij e di conti e contesse Suvurov-Ryminiskij.<ref name=":0" />
=== Il ritorno in Russia e la morte ===
[[File:Suvorov Grave Down.JPG|miniatura|sinistra|La tomba del generale Suvorov]]
Dopo la fine della campagna, Suvorov si ritirò temporaneamente in [[Boemia]] nella speranza di riprendersi il più possibile per poi proseguire la guerra contro la Repubblica francese. Tuttavia quando l'esercito russo riprese la sua marcia il 25 gennaio 1800, Suvorov era troppo malato per potere proseguire la campagna militare e per questo gli venne consigliato di intraprendere il viaggio per il ritorno in patria. A [[Cracovia]] cedette formalmente il comando dei suoi uomini al generale [[Andrej Grigor'evič Rosenberg]] e si diresse verso il confine con la Russia.
Agli inizi del 1800 Suvorov tornò a San Pietroburgo. Paolo I, però, si rifiutò di riceverlo in udienza perché riteneva che il suo atteggiamento nelle campagne militari in Italia e in Svizzera fosse stato troppo irrispettoso del ruolo del suo monarca che, pur lontano migliaia di chilometri, rappresentava comunque il comandante supremo delle forze imperiali russe in campo. Egli, nell'ottica di Paolo I, aveva agito in maniera autoritaria e talvolta spregiudicata, senza consultarlo sulle scelte da prendere anche sul campo. Tali motivazioni erano ovviamente delle scuse che lo zar aveva accampato ancora una volta, sostenuto dalle malelingue di corte, per non concedere all'anziano generale gli onori che gli sarebbero spettati in patria<ref>{{cita web|autore=Mosher|nome=Robert A.|url=http://www.napoleon-series.org/research/biographies/c_suvorov.html|titolo=Suvorov - Russia's Eagle Over the Alps |accesso=20 ottobre 2014|sito=napoleon-series.org|lingua=en}}</ref>, mentre nei paesi che aveva liberato era stato osannato come il salvatore di quei popoli. Ferito e malato, il vecchio comandante morì il 18 maggio 1800 nella capitale. Lord Whitworth, l'[[ambasciatore]] inglese, e il poeta [[Gavriil Romanovič Deržavin|Deržavin]] furono le uniche persone importanti presenti al suo funerale.
Suvorov è sepolto nella [[Chiesa dell'Annunciazione (San Pietroburgo)|chiesa dell'Annunciazione]], nel [[monastero di Aleksandr Nevskij]]. Secondo i suoi desideri, sul suo sepolcro venne posta una semplice iscrizione: "Qui giace Suvorov". Ma un anno dopo la sua morte, il nuovo zar [[Alessandro I di Russia|Alessandro I]], che ne aveva sempre riconosciuto il valore e le straordinarie doti militari, eresse una statua alla sua memoria nel [[Campo di Marte (San Pietroburgo)|Campo di Marte]] di San Pietroburgo.
Fu membro della loggia [[Massoneria|massone]] russa "Le tre stelle", nella quale ottenne il grado di Maestro. Il 25 gennaio 1761 fu promosso Maestro scozzese (quinto grado) nella loggia "Zu den drei Kronen", appartenente alla Gran loggia nazionale prussiana "Zu den drei Weltkugeln"<ref>Tatiana Bakounine, ''Répertoire biographique des Francs-Maçons Russes'', Institut d'Etudes slaves de l'Université de Paris, 1967, Paris, p. 527.</ref>.
== La sua discendenza e i titoli ==
Il suo nome completo, i titoli secondo la pronuncia russa, i ranghi e le onorificenze, sono i seguenti: Aleksandr Vasil'evič Suvorov, principe d'Italia (''knjaz' italijskij''), conte di Rymnik (''graf rymnikskij''), conte del Sacro Romano Impero, principe di Sardegna, [[generalissimo (grado)|Generalissimo]] delle forze terrestri e navali della Russia, Maresciallo di Campo degli eserciti dell'Austria e Sardegna.
Seriamente ferito sei volte, nel corso della sua carriera militare, fu insignito dell'[[Ordine di Sant'Andrea]], [[Ordine di San Giorgio|Ordine di San Giorgio il Trionfante]] di Prima Classe, [[Ordine di San Vladimiro]] di Prima Classe, [[Ordine Imperiale di Sant'Aleksandr Nevskij|Ordine di Sant'Aleksandr Nevskij]], [[Ordine di Sant'Anna]] di Prima Classe, Gran Croce dell'[[Cavalieri Ospitalieri|Ordine di San Giovanni di Gerusalemme]], [[Ordine militare di Maria Teresa]] di Prima Classe (Austria), [[Ordine dell'Aquila nera|Ordine dell'Aquila Nera]], [[Ordine dell'Aquila rossa]] (Prussia), Menzione [[Pour le Mérite]] (Prussia), [[Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro]] (Sardegna), Ordine di San Gubert (Baviera), la Leonessa d'Oro, [[Cavalieri di San Lazzaro|Ordine della Carmelitana Vergine Maria e San Lazzaro]] (Francia), [[Ordine dell'Aquila Bianca]], [[Ordine di San Stanislao]] (Polonia).
Il figlio di Suvorov, [[Arkadij Aleksandrevič Suvorov|Arkadij]] (1783 - 1811), servì come ufficiale nell'[[russkaja imperatorskaja armija|esercito imperiale russo]] durante le guerre turche e le [[Guerre napoleoniche]] agli inizi del secolo XIX e annegò nello stesso fiume Rymnik che tanta fama aveva dato a suo padre. Pure suo nipote, [[Aleksandr Arkadievič Suvorov|Aleksandr Arkadievič]] (1804 - 1882) fu un generale russo.
== Valutazioni storiografiche ==
[[File:Suworow-denkmal.jpg|miniatura|Monumento a Suvorov nelle [[Alpi svizzere|Alpi Svizzere]], scolpito nella roccia a lato della strada che collega [[Andermatt]] a [[Göschenen]] ]]
[[File:USSR stamp A.V.Suvorov 1980 4k.jpg|miniatura|[[Francobollo]] dell'[[Unione Sovietica]], Aleksandr Suvorov, 1980 (Michel 5009, Scott 4878)]]
I russi hanno glorificato largamente la memoria di Suvorov. Quale grande comandante per tutta la durata della sua vita militare, è considerato il condottiero della nazione russa per eccellenza, sia per la riconosciuta grandezza delle sue imprese che per il carattere della sua leadership, sempre sensibile al rispetto dei suoi uomini. In un'epoca nella quale la guerra si era trasformata in un'azione più importante della diplomazia, egli restaurò il suo vero significato come atto di forza. Ebbe una gran semplicità di maniere, e mentre si trovava in guerra viveva come un soldato semplice, dormendo sulla paglia e accontentandosi della paga più umile, benché fosse passato per tutti i gradi delle gerarchie militari.
Il re [[Luigi XVIII di Francia]], che conosceva personalmente Suvorov, disse di lui:
{{Citazione|... Questo eroe mezzo selvaggio ha combinato in sé stesso un'accozzaglia appariscente di tali stranezze che avrebbero potuto essere considerati meri trucchi di follia se non fossero provenuti dai calcoli di una mente sottile e lungimirante. Era un uomo di bassa statura, magro, gracile, mal costruito, con una faccia da scimmia, con occhi vivaci, furbi e mani così strane ed esilaranti che non si potevano vedere senza risate o compassione; ma sotto questo guscio originale c'erano i talenti del grande genio militare. Suvorov sapeva come fare in modo che i soldati lo idolatrassero e nel contempo lo temessero. Era la spada della Russia, il flagello dei turchi e la frusta dei polacchi. Crudele nelle raffiche, senza paura per natura, poteva stare a osservare con assoluta calma flussi su flussi di sangue, la distruzione di intere città, la desolazione di sterminati campi di battaglia. Era una copia di Attila, con le sue superstizioni, la sua fiducia nella stregoneria, nella predestinazione, nella misteriosa influenza delle stelle. In una parola, Suvorov aveva in sé tutte le debolezze del popolo e le alte qualità degli eroi...|Memorie di Luigi XVIII<ref>{{cita web|url=http://www.vostlit.info/Texts/Dokumenty/France/XVIII/1780-1800/LuiXVIII/frametext.htm|titolo=vedi qui}}</ref>}}
L'ambasciatore francese in Russia, [[Louis-Philippe de Ségur]], così esprimeva sul suo conto:
{{Citazione|Il generale Suvorov ha suscitato in un certo senso la mia curiosità. Con il suo disperato coraggio, la sua destrezza e il suo zelo, qualità che era in grado di trasmettere anche ai suoi soldati, sapeva distinguersi, sebbene non fosse ricco, non fosse di nobile famiglia e non avesse legami particolari con il mondo militare o della politica. Dove c'era un'attività pericolosa, un'impresa difficile o che richiedeva coraggio e ardimento, i suoi capi mandavano Suvorov. Ma dal momento che sin dai primi passi sulla strada della gloria ebbe modo di incontrare così tanti invidiosi e forti rivali da minacciare di bloccare il suo cammino, decise di nascondere questi suoi talenti sotto una cappa di stranezza. Le sue imprese erano brillanti, i suoi pensieri erano profondi, le sue azioni erano veloci. Ma nella vita privata, nella società, nei suoi movimenti, modi di fare e conversazioni, era così eccentrico, persino si potrebbe dire stravagante, che anche le persone più ambiziose non lo temevano|}}
La sua lingua tagliente gli procurò non pochi nemici, primo tra tutti lo zar [[Paolo I di Russia]]. Come uomo di azione disprezzava i favoriti ignoranti e i cavalieri da salotto, ma le sue battute servirono, in alcune occasioni, per nascondere il suo carattere schivo e in altre per esprimere un genio militare i cui successi rimasero indelebili nell'esercito russo. Se le tattiche dei russi nella [[guerra russo-giapponese]] del 1904 - 1905 rifletterono troppo pedissequamente alcune delle massime delle guerre turche di Suvorov, lo spirito di sacrificio, la risolutezza e l'indifferenza per le perdite che mostrarono, costituirono un prezioso lascito proveniente da queste guerre. [[Michail Ivanovič Dragomirov]] dichiarò di avere basato la sua condotta sulle tattiche di Suvorov, ritenendole rappresentative del tradizionale approccio alla guerra della nazione russa.
Lo stesso Suvorov diceva di sé stesso:
{{Citazione|Mi vuoi conoscere? Mi rivelerò... Gli amici mi hanno sorpreso, coloro che mi odiano mi hanno rimproverato... Sono sempre stato come [[Esopo]] o [[Jean de La Fontaine|Lafontaine]]: ho detto la verità con battute e un linguaggio bestiale. Come il giullare [[Ivan Aleksandrovič Balakirev|Balakirev]], che ho dato beneficio alla Russia con una smorfia e una contorsione... Ho tra i miei molti cari e vecchi amici: [[Cesare]], [[Annibale]], [[Sébastien Le Prestre de Vauban|Vauban]], Kegorn, Folard, [[Henri de La Tour d'Auvergne, visconte di Turenne|Turenne]], [[Raimondo Montecuccoli|Montecuccoli]], Rollen ... e non me li ricordo tutti ora! Sarebbe un vero peccato cambiare questi nuovi amici con gruppi di nuovi "amici"|}}
Il generale Suvorov, secondo le cronache dell'epoca, aveva fama di persona particolarmente stravagante. Nel [[Palazzo d'Inverno]] percorreva frequentemente i corridoi saltando su un solo piede, anche fermandosi a baciare il ritratto dell'[[Caterina II di Russia|imperatrice Caterina]] che le dame presenti portavano al collo. Durante le missioni belliche era solito anticipare il [[battere la Diana|battere della Diana]], mettendosi al centro dell'accampamento sul proprio cavallo, in camicia da notte, imitando il canto del gallo.<ref>[[Melchiorre Gioia]], ''Il nuovo galateo'', Editore Meline, Cans e C., [[Bruxelles|Brusselle]], 1838</ref>
Nel 1904 venne aperto il [[Museo Suvorov]]. Oltre che a San Pietroburgo, vennero eretti altri monumenti a Suvorov, a [[Očakiv]] (1907), [[Sebastopoli]], [[Izmaïl]], [[Tul'čin]], [[Kobryn]], Ladoga, [[Cherson (Ucraina)|Cherson]], [[Timanovka]], [[Sinferopoli|Simferopoli]], [[Kaliningrad]], [[Končanskoe]], [[Rymnik]] ([[Râmnicu Sărat]], Romania) e sulle [[Alpi svizzere]]. Il 29 luglio 1942 il [[Capi di Stato dell'Unione Sovietica|Presidium del Soviet Supremo]] dell'[[Unione Sovietica|URSS]] creò l{{'}}''[[Ordine di Suvorov]]'' che veniva concesso a chi si fosse distinto in imprese offensive di successo contro le forze nemiche.
== Il contributo alle scienze militari ==
Il genio militare del comandante Suvorov ben si riflette nella frase coniata di A. Šišov: "Non ha perso una sola battaglia, e la maggior parte di queste sono state vinte in una situazione di superiorità numerica del nemico" (oltre 60 battaglie).<ref name="ReferenceB"/>
Suvorov possedeva una vastissima conoscenza non solo nelle scienze militari, ma anche in altri campi dello scibile umano. Suvorov ha lasciato un enorme contributo teorico e pratico all'arte militare, arricchendo tutte le aree dell'arte militare con nuove conclusioni, strategie e disposizioni. Egli scartò i principi ormai ritenuti obsoleti della strategia lineare della tattica militare, sviluppando e applicando forme e metodi di guerra più avanzati nella pratica militare, fatto che contribuì a fare eccellere l'esercito russo dell'epoca.
[[File:Joseph Kreutzinger - Portrait of Count Alexander Suvorov - WGA12281.jpg|miniatura|sinistra|Ritratto del generale Suvorov di [[Joseph Kreutzinger]], 1799.]]
La strategia di Suvorov si distinse già alla sua epoca per una capacità di attività e determinazione eccezionali. L'obiettivo principale delle operazioni militari secondo Suvorov era quello di distruggere l'esercito nemico in battaglia in campo aperto. La tattica vincente della sua opera era l'offensiva. "La vera regola dell'arte militare", insegnava Suvorov, "è attaccare direttamente il nemico dal lato dove esso si presenta più debole, e non convergere timidamente facendosi strada attraverso continui volteggiamenti... la questione può essere risolta solo da un'offensiva audace diretta". Dando la preferenza all'offensiva, Suvorov ha ritenuto possibile in alcuni casi ricorrere alla difesa e persino ritirarsi nell'interesse di preservare le truppe dalla presenza di un corpo superiore di nemici. Suvorov non fu così, nel suo tempo, solo il più grande stratega, ma anche un insuperabile esperto di tattica. Il merito speciale di Suvorov in questo senso era quello di avere migliorato la tattica dell'uso delle colonne di uomini in combinazione con il sistema d'azione libera, un metodo di battaglia creato in occidente solo durante le guerre della Rivoluzione francese della fine del XVIII secolo e poi sviluppato da Napoleone. La tattica di Suvorov combinava correttamente il colpo a fuoco con quello a baionetta. Le tattiche di Suvorov erano basate sulla conoscenza il più perfetta possibile della situazione militare del nemico, oltre a un'attenta considerazione della situazione e delle risorse, velocità e sorpresa.<ref name="ReferenceA"/>
Suvorov ha contribuito per primo alla creazione di un sistema avanzato di istruzione e addestramento delle truppe. Questo si basava sulla convinzione che l'uomo può essere un fattore decisivo nella vittoria. Egli si oppose sempre categoricamente alla pura esercitazione teorica o da parata che egli giudicava insensata, stancante e svilente per i soldati, cercando invece di suscitare nei suoi soldati un senso di identità nazionale e amore per la patria, di abituarli ad azioni coraggiose, di renderli versatili e abili nella più ampia varietà di condizioni di combattimento. Suvorov esigeva che i suoi subordinati avessero una chiara comprensione dell'essenza dei compiti che dovevano affrontare: il piano d'azione veniva spiegato correttamente agli ufficiali come ai semplici soldati, poiché "ogni soldato deve capire la sua manovra".<ref name="ReferenceA">{{Cita web |url=http://bse.sci-lib.com/article107301.html |titolo=Biografia di Suvorov nella "Grande enciclopedia sovietica" (in russo) |accesso=1º dicembre 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110802010200/http://bse.sci-lib.com/article107301.html |urlmorto=sì }}</ref>
Suvorov prestò grande attenzione alla vita e al benessere dei soldati e sotto la sua direzione le malattie che furono il "flagello" degli eserciti del XVIII secolo diminuirono drasticamente. Mostrando instancabile cura per i suoi soldati, la loro vita e le loro necessità e condividendo con loro tutte le difficoltà della vita del campo, Suvorov seppe guadagnarsi una fiducia e una stima illimitate dell'esercito.<ref name="ReferenceA"/>
L'attività di comando di Suvorov ha lasciato un segno profondo nella storia dell'esercito russo. Seguace delle dottrine di [[Pietro I di Russia]] e allievo di P. A. Rumjancev, Suvorov formò molti dei più famosi comandanti militari della Russia dell'epoca tra cui M. I. Kutuzov e P. I. Bagration.
[[File:Suvorov spb.jpg|miniatura|destra|Monumento a Suvorov nell'[[Piazza Suvorov|omonima piazza]] di [[San Pietroburgo]].]]
Suvorov ebbe un'influenza significativa sul pensiero militare straniero. Lo storico militare russo F.N. Glinka ha scritto a tal proposito: "Ora è chiaro e palese che Napoleone abbia assunto molte delle regole dell'arte militare dal nostro Suvorov. Ciò non venne negato dagli stessi francesi; Lo stesso Napoleone lo confessò; in una serie di lettere in codice intercettate dagli inglesi, disse esplicitamente al [[Direttorio]] che Suvorov non sarebbe stato fermato sulla strada della vittoria fino a quando i francesi non avessero imparato dalla sua arte speciale di combattimento e avrebbero impostato regole chiave contro di lui". Infatti fu proprio Napoleone ad adottare negli scontri che condusse dagli ultimissimi anni del Settecento lo stile tipico di Suvorov, ovvero quello di fare agire due colonne di fanteria alla baionetta in concomitanza con la cavalleria e i volteggiatori. Suvorov fu tra i primi a suggerire inoltre la rigatura delle canne dei fucili, fatto che avrebbe permesso di aumentare il raggio di tiro effettivo di diverse centinaia di metri, sostituendo sempre più gli scontri alla baionetta che comportavano enormi perdite di uomini.<ref name="ReferenceA"/>
Suvorov fu inoltre il primo autore di un vocabolario militare in lingua russa che rimase adottato dall'esercito imperiale sino alla rivoluzione d'inizio Novecento. Egli decise di rivoluzionare il linguaggio militare russo, imprimendogli un'impronta più nazionale anziché preferire l'uso di termini in lingua straniera (all'epoca erano in uso in prevalenza il francese e il latino). Dal momento che lo stesso ''generalissimo'' conosceva diverse lingue straniere, era giunto a disprezzare quei suoi colleghi generali russi che utilizzavano termini colti in lingua straniera per mostrare la propria istruzione ai subordinati senza che questo avesse una rilevanza pratica, anzi talvolta peggiorando i fatti dal momento che spesso tali ordini o termini non venivano compresi dai gradini più bassi della gerarchia militare, rendendo quindi fallimentari intere operazioni. Egli addirittura era convinto che l'uso smodato di neologismi o parole in lingua straniera in ambito militare fosse dai più utilizzato come una copertura intesa a evitare che si notasse la sostanziale incompetenza che questi graduati manifestavano nelle discipline militari applicate, la loro riluttanza a studiare correttamente l'arte della guerra e la loro mancanza di un'iniziativa nel processo decisionale (frequente e deprecabile era secondo Suvorov l'abitudine di fare affidamento ovunque e in tutto sulla presenza di un comando superiore a cui comunque spettavano le decisioni più importanti, ma non l'assunzione della responsabilità dei più grandi fallimenti).<ref name="ReferenceA"/>
== Onorificenze ==
[[File:Suvorov`s Georgy I.jpg|miniatura|destra|La fascia, la medaglia e la placca di I classe dell'[[Ordine imperiale di San Giorgio]] concesso a Suvorov]]
=== Onorificenze russe ===
{{Onorificenze
|immagine = St.AndrewOrder.png
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine imperiale di Sant'Andrea con diamanti
|collegamento_onorificenza = Ordine di Sant'Andrea
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = RUS Order of St. Alexander Nevsky BAR.png
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine imperiale di Sant'Aleksandr Nevskij con diamanti
|collegamento_onorificenza = Ordine Imperiale di Sant'Aleksandr Nevskij
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = OrderStGeorge1cl rib.png
|nome_onorificenza = Cavaliere di I Classe dell'Ordine imperiale di San Giorgio
|collegamento_onorificenza = Ordine di San Giorgio
|motivazione =
|data = 18 ottobre 1789
}}
{{Onorificenze
|immagine = Order of Saint Vladimir, ribbon bar.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere di I Classe dell'Ordine imperiale di San Vladimiro
|collegamento_onorificenza = Ordine di San Vladimiro
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = RUS Order św. Anny (baretka).svg
|nome_onorificenza = Cavaliere di I Classe dell'Ordine imperiale di Sant'Anna
|collegamento_onorificenza = Ordine di Sant'Anna
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = RUS Order White Eagle BAR.png
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine imperiale dell'Aquila Bianca
|collegamento_onorificenza = Ordine dell'Aquila Bianca
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = POL Krzyz Wielki Orderu Sw Stanislawa BAR.png
|nome_onorificenza = Cavaliere di I Classe dell'Ordine imperiale di San Stanislao
|collegamento_onorificenza = Ordine di San Stanislao
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = Order of St Giovanni of Gerusalem-Russia BAR.jpg
|nome_onorificenza = Gran Commendatore dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme in Russia
|collegamento_onorificenza = Ordine di San Giovanni di Gerusalemme (Russia)
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = Gold Weapon of the Order of Saint George (Russia).jpg
|nome_onorificenza = Spada d'oro al coraggio con diamanti (2 volte)
|collegamento_onorificenza = Spada d'oro al coraggio
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = St.AndrewOrder.png
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro per la presa di Izmaïl
|collegamento_onorificenza =
|motivazione =
}}
=== Onorificenze straniere ===
{{Onorificenze
|immagine = Ordre du Lion de Bavière.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine del leone del Palatinato
|collegamento_onorificenza = Ordine del leone del Palatinato
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = DE-BY Orden des Heiligen Hubertus BAR.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine di Sant'Uberto (Regno di Baviera)
|collegamento_onorificenza = Ordine di Sant'Uberto
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = IT TSic Order Santo Gennaro BAR.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Insigne e Reale Ordine di San Gennaro (Regno delle Due Sicilie)
|collegamento_onorificenza = Insigne e Reale Ordine di San Gennaro
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = Komtur Ehrenkreuz des CSLI.png
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine di San Lazzaro e di Nostra Signora del Monte Carmelo (Regno di Francia)
|collegamento_onorificenza = Ordine di San Lazzaro e di Nostra Signora del Monte Carmelo
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = Ord.Aquilanera.png
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine dell'Aquila Nera (Regno di Prussia)
|collegamento_onorificenza = Ordine dell'Aquila nera
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = Ord.Aquilarossa-GC.png
|nome_onorificenza = Cavaliere di I Classe dell'Ordine dell'Aquila Rossa (Regno di Prussia)
|collegamento_onorificenza = Ordine dell'Aquila rossa
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = D-PRU Pour le Merite 1 BAR.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine Pour le Mérite (Regno di Prussia)
|collegamento_onorificenza = Pour le Mérite
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = Order of the Most Holy Annunciation BAR.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata (Regno di Sardegna)
|collegamento_onorificenza = Ordine Supremo della Santissima Annunziata
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = Cavaliere di gran Croce Regno SSML BAR.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro (Regno di Sardegna)
|collegamento_onorificenza = Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
|motivazione =
}}
{{Onorificenze
|immagine = Ord.MariaTeresa-GC.png
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Militare di Maria Teresa (Impero austriaco)
|collegamento_onorificenza = Ordine Militare di Maria Teresa
|motivazione =
}}
== Riconoscimenti ==
[[File:Transnistria 10 Obverse.jpg|miniatura|374x374px|Banconota da 10 rubli transnistriani]]
Aleksandr Vasil'evič Suvorov è rappresentato sul fronte di diverse banconote di [[Rublo transnistriano|rubli transnistriani]].
== Ascendenza ==
<div align="center">
{{Ascendenza
| 1 = Aleksandr Vasil'evič Suvorov
| 2 = [[Vasilij Ivanovič Suvorov]]
| 4 = Ivan Grigor'evič Suvorov
| 8 = Grigorij Ivanovič Suvorov
|16 = Ivan Parfenevič Suvorov
| 5 = Marija Ivanovna ?
|10 = Ivan ?
| 3 = Eudosija Feodosievna Manukova
| 6 = Fedosej Semënovič Manukov
|12 = Semën Menukov
}}
</div>
== Note ==
<references/>
== Bibliografia italiana ==
<!--if any of those were used as references, please move them to the appopriate section as per WP:CITE. External links are not references.-->
* {{cita libro |autore=Carlo Botta |wkautore=Carlo Botta |titolo=Storia d'Italia dal 1789 al 1814 (in ventisette libri) |città=Lugano |editore=Giuseppe Ruggia e C. |anno=1834 |annooriginale=1824 |url=http://books.google.co.ug/books?id=mMdWy6Hel6IC&hl=it&source=gbs_navlinks_s |cid=Botta 1834}}
* Marco Galandra e Marco Baratto, ''1799 le baionette sagge'', Pavia, 1999.
* Francesco Frasca, ''La campagna degli Austro-Russi in Italia: aspetti tattici e strategici'', in atti del ''Colloque Souvorov du Bicentenaire 1799-1999'', Zurich: Bibliothèque militaire fédérale, 2001, pp. 144–161.
* Maria Fedotova, ''SUVOROV - La Campagna Italo-Svizzera e la liberazione di Torino nel 1799'', ed. Pintore, 2004.
== Bibliografia straniera ==
<!--if any of those were used as references, please move them to the appopriate section as per WP:CITE. External links are not references.-->
* {{cita libro |autore=Édouard Gachot|titolo=Histoire militaire de Masséna: la campagne d'Helvétie (1799) |editore=Perrin et cie. |anno=1904 |lingua=fr |isbn={{no ISBN}} |url=https://archive.org/stream/histoiremilitai01gachgoog#page/n7/mode/2up|cid=Gachot 1904}}
* Anthing, ''Versuch einer Kriegsgeschichte des Grafen Suworow'' (Gotha, 1796-1799)
* {{cita libro |nome=Alexander |cognome=Mikaberidze |titolo="The lion of the russian army": Life and Military Career of General Prince Peter Bagration |altri=tesi di laurea |editore=Florida State University |anno=2003 |lingua=inglese |url=https://www.yumpu.com/en/document/view/21925528/the-lion-of-the-russian-army-florida-state-university/883%20pag.%2015%20a%20131 |cid=Mikaberidze 2003}}
* F. von Smut, ''Suworows Leben und Heerzüge'' (Vilna, 1833–1834) and ''Suworow and Polens Untergang'' (Leipzig, 1858).
* Von Reding-Biberegg, ''Der Zug Suworows durch die Schweiz'' (Zürich, 1896).
* Lieut.-Colonel Spalding, ''Suvorof'' (London, 1890).
* G. von Fuchs, ''Suworows Korrespondenz, 1799'' (Glogau, 1835).
* ''Souvorov en Italie'' by Gachot, Masséna's biographer (Paris, 1903).
* ''The standard Russian biographies of Polevoi'' (1853; Ger. trans., Mitau, 1853); Rybkin (Moscow, 1874), Vasiliev (Vilna, 1899), Meshcheryakov and Beskrovnyi (Moscow, 1946), and Osipov (Moscow, 1955).
* ''The Russian examinations of his martial art'', by Bogolyubov (Moscow, 1939) and Nikolsky (Moscow, 1949).
== Voci correlate ==
* [[Cronologia dell'età napoleonica]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Box successione
|carica = [[Feldmarescialli del Sacro Romano Impero|Feldmaresciallo del Sacro Romano Impero]]
|immagine = Héraldique meuble Aigle bicéphale éploye.svg
|periodo = 1791-1792
|precedente = [[Federico Augusto di Nassau-Usingen]]
|successivo = [[Ferdinando III di Toscana]]
}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|guerre napoleoniche|storia}}
[[Categoria:Aleksandr Vasil'evič Suvorov| ]]
[[Categoria:Insurrezione polacca del 1794]]
[[Categoria:Cavalieri dell'Ordine di Sant'Andrea]]
[[Categoria:Cavalieri dell'Ordine Imperiale di Aleksandr Nevskij]]
[[Categoria:Cavalieri dell'Ordine di San Giorgio]]
[[Categoria:Cavalieri dell'Ordine di San Vladimiro]]
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[[Categoria:Cavalieri dell'Ordine dell'Aquila Bianca]]
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[[Categoria:Cavalieri dell'Ordine di San Lazzaro e di Nostra Signora di Monte Carmelo]]
[[Categoria:Cavalieri dell'Ordine dell'Aquila Nera]]
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[[Categoria:Cavalieri dell'Ordine Pour le Mérite]]
[[Categoria:Cavalieri dell'Ordine supremo della Santissima Annunziata]]
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[[Categoria:Generali russi delle guerre napoleoniche]]
[[Categoria:Nobili russi]]
[[Categoria:Massoni]]
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