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{{nota disambigua|il nome proprio|Phyllis}}
'''Filide''' o '''Fillide''' (in [[Lingua greca|greco]] Φυλλίς, ''Fùllis'') figlia di [[Sitone (mitologia)|Sitone]], Re di [[Tracia]], è un personaggio della [[mitologia greca]].
[[File:Edward Burne-Jones Phyllis and Demophoon 1870.jpg|thumb|upright=1.4|Filide e Demofonte, interpretati da [[Maria Zambaco]] e [[Gaetano Meo]], in un dipinto ad acquerello di [[Edward Burne-Jones]] ([[1870]]).]]
'''Filide''' o '''Fillide''' (in [[Lingua greca{{lang-grc|greco]] Φυλλίς, ''Fùllis''|Fyllis}}) figlia di [[Sitone (mitologia)|Sitone]], [[Re di [[Tracia]], è un personaggio della [[mitologia greca]].
 
== Mitologia ==
Filide sposò [[Demofonte (figlio di Teseo)|Demofonte]], figlio di [[Teseo]], e gli portò in dote il regno. Nell’Nell{{'}}''Epitome'' di Apollodoro è narrato che Demofonte, desideroso di rivedere [[Atene]], dalla quale mancava da anni, un giornò partì con la promessa di tornare. Filide gli diede uno scrigno nel quale mise degli oggetti sacri alla [[Rea (mitologia)|Grande Madre Rea]], e gli disse di aprirlo soltanto se non fosse potuto tornare. Dimentico della promessa, Demofonte si stabilì a [[Cipro]]. Passato il tempo stabilito per il ritorno Filide maledisse Demofonte e si uccise (si impiccò e fu mutata in mandorlo). Demofonte tornò e con il suo pianto irrorò la pianticella che incominciò subito a germogliare. Tempo dopo Demofonte aprì lo scrigno, e terrorizzato da ciò che vi vide fuggì a cavallo, ma inciampando, cadde sulla sua spada e morì trafitto.
 
[[Igino Astronomo(astronomo)|Igino]] racconta che, giunto il termine entro il quale Demofonte sarebbe dovuto tornare, Filide scese sul litorale di [[Anfipoli]] nove volte prima di uccidersi: per questo i Greci chiamano quel luogo ''"le nove vie"''<ref>[[Igino Astronomo(astronomo)|Igino]], ''[[Fabulae (Igino)|Fabulae]]'' 59.</ref>''. Sul suo sepolcro nacquero poi degli alberi che, nella stagione in cui Filide era morta, perdevano le foglie; dal suo nome infatti verrebbe la parola ''"foglia"'' (in [[Linguagreco greca{{polytonic|greco]] φύλλα}}, ''fùlla'').
 
== Nella letteratura ==
Il mito di Filide è narrato anche da [[Callimaco]], negli ''Aitia'', ma di quei versi ci è giunto solo un frammento. Parla di Filide anche [[Ovidio]], che la cita in due opere. Il disperato amore della fanciulla per Demofonte è l'argomento della seconda ''[[Eroidi|Eroide]]''; e nei ''[[Remedia amoris]]'' si racconta della solitudine di Filide che, percorso per la nona volta il sentiero fino al mare, si uccide.
 
== Note ==
{{<references}}/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro
| cognome=Biondetti
| nome=Luisa
| titolo=Dizionario di Mitologia Classica. Dei, eroi, feste.
| anno=1998
| editore=Euroclub
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}}
* [[Biblioteca (Apollodoro)|Apollodoro]], ''Epitome'' 6, 16.
* [[Igino Astronomo(astronomo)|Igino]], ''[[Fabulae (Igino)|Fabulae]]'' 59.
* [[Ovidio]], ''[[Eroidi]]'', 2.
* [[Ovidio]], ''[[Remedia amoris]]'', 591-604.
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
{{Portale|mitologia greca}}
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Personaggi della mitologia greca]]
{{Portale|mitologia greca}}
 
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[[Categoria:principesse della mitologia greca]]
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