Animazione cinese: differenze tra le versioni

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[[File:Princessironfan.jpg|miniatura|Fotogramma de ''[[La principessa dal ventaglio di ferro]]'' (1941)]]
'''Animazione cinese''' ([[Cinese semplificato]]: 中国动画; [[pinyin]]: ''Zhōngguó dònghuà''), o '''Dònghuà,''' in italiano si riferisce nello specifico [[Animazione|all'animazione]] realizzata in [[Cina]], nonostante in [[Lingua cinese|cinese]] il termine dònghuà (动画) venga usato per descrivere l'animazione in generale e non di un Paese in particolare.
 
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La nascita dell'animazione cinese risale al 1918, con l'arrivo a [[Shanghai|Shànghǎi]] della serie statunitense ''[[Out of the Inkwell]]''. Le prime clip di cartoni animati in [[Cina]] furono utilizzate per lo più nelle pubblicità di prodotti nazionali, il vero sviluppo dell'industria dell'animazione cinese avvenne con l'arrivo dei [[Fratelli Wan|fratelli Wàn]] nel 1926. I [[Fratelli Wan|fratelli Wàn]] furono i primi in Cina a produrre un film d'animazione con effetti sonori, ''[[La danza del cammello|The Camel's Dance]]'', nel 1935. Furono sempre loro nel 1941 a produrre il primo lungometraggio d'animazione, ''[[La principessa dal ventaglio di ferro]]'', considerato il primo del suo genere in Asia e che ebbe un grande impatto sui film d'animazione giapponesi in tempo di guerra e successivamente su [[Osamu Tezuka]].<ref>{{Cita libro|autore=Du|nome=Daisy Yan|titolo="A Wartime Romance: Princess Iron Fan and the Chinese Connection in Early Japanese Animation," in on the Move: The Trans/national Animated Film in 1940s-1970s China|data=maggio 2012|editore=University of Wisconsin-Madison|pp=15–60}}</ref> La Cina restò relativamente al passo con il resto del mondo fino alla metà degli anni '60, con ''[[Havoc in Heaven]]'' dei [[Fratelli Wan|fratelli Wàn]], con il quale vinsero numerosi premi internazionali.
 
L'età d'oro dell'animazione in Cina finì in seguito alla [[Rivoluzione culturale|Rivoluzione Culturale]] del 1966.<ref>Qing Yun. "{{cita web|url=http://www.qingyun.com/cgi-bin/ut/topic_print.cgi?id=60678|titolo=Qing Yun|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060521124159/http://www.qingyun.com/cgi-bin/ut/topic_print.cgi?id=60678|accesso=19 dicembre 2006}}</ref> Molti animatori furono costretti ad abbandonare il settore a causa delle dure condizioni economiche e le minacce da parte delle [[Guardie rosse (Rivoluzione culturale)|Guardie Rosse]]. Sopravvissero principalmente i prodotti d'animazione propagandistici. Negli anni '80, il Giappone emerse come nuova potenza dell'animazione dell'Asia orientale, evento che inferse un duro colpo alla reputazione e alla produttività dell'industria cinese. Negli anni '90, però, si verificarono due grandi cambiamenti, che diedero vita alla prima rivoluzione dal [[Storia della animazione cinese|periodo di sperimentazione (1920-1945)]] dell'animazione cinese. Il primo fu un cambiamento di tipo politico: l'implementazione di un'[[Economia di mercatoeconomia socialista|un'economia di mercato socialista]] mise da parte i precedenti [[Economia pianificata|sistemi di economia pianificata]],<ref>{{cita web|url=http://www.asianinfo.org/asianinfo/china/eco/socialist_market_economy.htm|titolo=Socialist Marketing Economy|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190402161532/http://www.asianinfo.org/asianinfo/china/eco/socialist_market_economy.htm|accesso=20 dicembre 2006}}</ref> la produzione e il reddito del settore non sarebbero più stati regolamentati da una singola entità. Il secondo fu un cambiamento tecnologico, legato all'avvento di Internet: nuove opportunità emersero grazie alle [[Animazione flash|animazioni flash]] e i contenuti divennero più vari. Oggi la Cina sta reinventando drasticamente il settore dell'animazione, con grandi influenze da parte di [[Hong Kong]] e [[Taiwan]].
 
== Terminologia ==
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Negli ultimi anni, la visione rigida dello stile tramandata dai [[Fratelli Wan|fratelli Wàn]] ha iniziato ad allentarsi. Un primo rivoluzionario cambiamento è rintracciabile nell'adattamento del [[Manhua|mànhuà]] del 1995 ''[[Cyber Weapon Z]].'' Lo stile in cui sono realizzati i personaggi è indistinguibile da quello di qualsiasi [[anime]], ma è classificato come animazione cinese. Le produzioni, inoltre, non sono necessariamente limitate a una sola tecnica: inchiostro ad acqua, burattini, computer grafica sono tutti usati per l'animazione.
 
Dagli anni '90 nuove ondate di animazione, in particolare [[animazioni flash]], stanno cercando di rompere con la tradizione. Nel 2001 ''[[Time|Time Magazine Asia Edition]]'' classificò il personaggio del webtoon taiwanese ''[[A-kuei (webtoon)|A-kuei]]'' come uno dei 100 migliori nuovi personaggi in Asia.<ref>{{cita web|url=http://www.time.com/time/asia/2003/heroes/a_kuei.html|titolo=A-Kuei from Time magazine|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110705162709/http://www.time.com/time/asia/2003/heroes/a_kuei.html |accesso=19 dicembre 2006}}</ref> L'aspetto di ''A-kuei,'' con la testa grande, si avvicina molto a prodotti per bambini come [[Doraemon]]. Cambiamenti come questo indicano un'apertura verso l'esterno, dal momento che i personaggi ispirati al folklore hanno sempre avuto difficoltà a ottenere fama internazionale. ''{{cita web|url=http://comic.qq.com/|titolo=La rivista GoGo Top|accesso=28 maggio 2021|dataarchivio=21 dicembre 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061221201516/http://comic.qq.com/|titolourlmorto=La rivista GoGo Top}}'', la prima rivista settimanale di animazione cinese, ha condotto un sondaggio e ha dimostrato che solo 1 dei 20 personaggi preferiti dai bambini è stato effettivamente creato in [[Cina]].<ref name="chinatoday" />
 
Nel 1998, Wáng Xiǎodì diresse il lungometraggio d'animazione ''[[Grandma and Her Ghosts]]''.
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Dal 2006 ad oggi, il governo cinese ha considerato l'animazione come un settore chiave per la nascita di una nuova identità nazionale e per lo sviluppo culturale in [[Cina]]. Il governo ha iniziato a promuovere lo sviluppo del cinema e delle serie TV con l'obiettivo di raggiungere l'1% del PIL nei prossimi cinque anni a fronte di un investimento di circa 250-350 milioni di [[Renminbi cinese|RMB]] (32-45 milioni di euro). Ha sostenuto la nascita di circa 6.000 studi di animazione e 1.300 università che forniscono studi sull'animazione. Nel 2010 sono stati prodotti 220.000 minuti di animazioni, rendendo la [[Cina]] il più grande produttore mondiale di cartoni animati in TV.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=De Masi|nome=Vincenzo|data=2013|titolo=Discovering Miss Puff: a new method of communication in China|rivista=KOME: An International Journal of Pure Communication Inquiry|editore=Hungarian Communication Studies Association|volume=1|numero=2|pp=44, 46|accesso=8 febbraio 2015|url=http://komejournal.com/files/4miss%20puff.pdf|issn=2063-7330|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150208102653/http://komejournal.com/files/4miss%20puff.pdf|urlmorto=no}}</ref>
 
Nel 1999 lo [[Shanghai Animation Film Studio]] ha speso 21 milioni di [[Renminbi cinese|RMB]] (circa 2,7 milioni di euro) per produrre l'animazione ''[[Lanterna di loto|Lotus Lantern]]''. Il film ha incassato più di 20 milioni di [[Renminbi cinese|RMB]] al botteghino (circa 2,6 milioni di euro), ma non è riuscito a capitalizzare alcun prodotto correlato. La stessa compagnia ha girato una serie di cartoni animati, ''[[Musica su|Music Up]],'' nel 2001 e, sebbene il 66% dei suoi profitti provenisse dalla vendita di prodotti correlati, è rimasta in svantaggio rispetto alle animazioni straniere.<ref name="chinatoday">China Today. "{{cita web|url=http://www.chinatoday.com.cn/English/e2005/e200506/p21.htm|titolo=China Today|accesso=28 maggio 2021|dataarchivio=10 febbraio 2006|urlarchivio=https://web.archive.isorg/20120722121636web/20060210025732/http://www.chinatoday.com.cn/English/e2005/e200506/p21.htm|titolourlmorto=China Today}}." "Chinese Animation Market: Monkey King vs Mickey Mouse." Retrieved 20 December 2006.</ref>
 
Il 2007 ha visto il debutto della popolare serie cinese, ''[[The Legend of Swordsman|The Legend of Qin]]'', che vantava una [[grafica 3D]] impressionante e una trama coinvolgente. La sua terza stagione è stata rilasciata il 23 giugno 2010. La sua quarta stagione è in produzione.
 
Uno dei [[Manhua|mànhuà]] più popolari di Hong Kong è ''[[Il vecchio maestro Q|Old Master Q.]]'' I personaggi furono convertiti in cartone animato già nel 1981, in seguito ci sono stati numerosi adattamenti tra cui un DVD in formato [[widescreen]] nel 2003. Sebbene il [[Manhua|mànhuà]] abbia riscosso successo per decenni, la versione animata è sempre stata considerata prevalentemente un tributo ai fan. Questo è un altro segno del fatto che lo stile d'animazione tradizionale cinese non riesce a fare presa sulle nuove generazioni. Sono stati prodotti anche cartoni animati più recenti, come ''[[La mia vita come McDull|My Life as McDull]],'' per attrarre il pubblico moderno.
 
Nel 2005 ha debuttato il primo [[film d'animazione]] [[Computer grafica 3D|3D]] [[Computer-generated imagery|CGI]] prodotto a [[Shenzhen|Shēnzhèn]] in Cina, ''[[Attraverso la striscia di Moebius|Thru the Moebius Strip.]]'' Con una durata di 80 minuti, è il primo film in [[Computer grafica 3D|3D]] completamente renderizzato nella [[Cina continentale]] ad essere presentato in anteprima al [[Festival di Cannes]].<ref>{{cita web|url=http://www.broadcastbuyersguide.com/bbg/editorial/archives/edit_227|titolo=Broadcast Buyers Guide|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061126210841/http://www.broadcastbuyersguide.com/bbg/editorial/archives/edit_227|accesso=21 dicembre 2006}} "GDC Technology and Arts Alliance Media Partner for a Digital Screening Première at Cannes."</ref> È stato un primo passo fondamentale per il settore.
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Nel novembre 2006 si è tenuto un forum sull'animazione per annunciare i 10 cartoni animati nazionali più popolari come ''[[Century Sonny]]'', ''[[Storie di Tortoise Hanba|Tortoise Hānbā's Stories]]'', ''[[Detective gatto nero|Black Cat Detective]]'', ''[[SkyEye]]'', ''[[Taoista della montagna laotiana|Láo Mountain Taoist]]'', ''[[Nezha|Nǎzhā Conquers the Dragon King]]'', ''[[Wanderings of Sanmao|Wanderings of Sānmáo]]'', ''[[Zhang Ga il Soldato|Little Soldier Zhāng Gā]]'', [[Il topo blu e il gatto dalla faccia grande|''Il topo blu e il gatto dalla'' faccia grande]] e ''[[3000 Perché di Blue Cat|3000 perché del gatto blu]]''.<ref>{{cita web|url=http://www.chinadaily.com.cn/citylife/2006-11/07/content_726555.htm|titolo=China's City Life|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210113084614/http://www.chinadaily.com.cn/citylife/2006-11/07/content_726555.htm |accesso=21 dicembre 2006}} "Top 10 Domestic Cartoons."</ref> ''Century Sonny'' è una serie TV animata in 3D CGI con 104 episodi completamente renderizzati.
 
Nel 2011 [[Vasoon Animation]] ha rilasciato ''[[Kuiba|Kuíbá]]''. Il film racconta la storia di un ragazzo che tenta di salvare un mondo fantastico da un mostro malvagio che, a sua insaputa, si trova dentro di lui. Il film prende in prestito uno stile giapponese "a sangue caldo", svecchiando le opinioni del pubblico sull'animazione cinese. ''Kuíbá'' è stato acclamato dalla critica, ma commercialmente è rimasto al di sotto delle aspettative.<ref>{{Cita web|url=http://english.cntv.cn/program/cultureexpress/20120312/108308.shtml|accesso=30 ottobre 2012|titolo=Copia archiviata|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130314025847/http://english.cntv.cn/program/cultureexpress/20120312/108308.shtml|urlmorto=no}}</ref> È stato riferito che il CEO ofdi [[Vasoon Animation]] ha ricevuto un aiuto di minoranza da un fondo di capitale di rischio presso la Università Qīnghuá per completare ''Kuíbá''.<ref>{{Cita news|nome=Stuart|cognome=Kemp|url=https://www.independent.co.uk/arts-entertainment/films/features/screen-talk-beijing-calls-the-toon-2301735.html|titolo=Beijing Calls the Toons|pubblicazione=The Independent|città=London|data=24 giugno 2011|accesso=30 ottobre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190405101336/https://www.independent.co.uk/arts-entertainment/films/features/screen-talk-beijing-calls-the-toon-2301735.html|urlmorto=no}}</ref> Questo film ha anche la particolarità di essere la prima grande serie di animazione cinese ad entrare nel mercato giapponese.<ref>{{Cita web|url=http://china-screen-news.com/2011/06/china-animation-to-be-screened-in-japan-tv-before-its-mainland-theater-release/|accesso=30 ottobre 2012|titolo=Copia archiviata|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150402142315/http://china-screen-news.com/2011/06/china-animation-to-be-screened-in-japan-tv-before-its-mainland-theater-release/|urlmorto=no}}</ref>
 
Il premio più importante per l'animazione cinese è il Golden Monkey Award.<ref>{{Cita web|url=http://english.entgroup.cn/news_detail.aspx?id=7194|autore=China Daily|accesso=13 gennaio 2017|titolo=Copia archiviata|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170118165224/http://english.entgroup.cn/news_detail.aspx?id=7194|urlmorto=no}}</ref>
 
== Mercato delle animazioni Flash ==
Il 15 settembre 1999 {{cita web|url=http://www.flashempire.com/|titolo=FlashEmpire|accesso=28 maggio 2021|dataarchivio=6 luglio 2005|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050706012018/http://www.flashempire.com/|titolourlmorto=FlashEmpire}} divenne la prima [[Animazione flash|comunità flash]] in Cina ad essere online. Sebbene i primi contenuti fossero di tipo amatoriale, è stata una delle prime volte in cui un [[contenuto generato dagli utenti]] è stato reso disponibile e diffuso nel continente. All'inizio del 2000, ha registrato una media di 10.000 visite al giorno con più di 5.000 lavori pubblicati. Oggi conta più di 1 milione di membri.<ref>{{cita web|url=http://www.flashempire.com/en/|titolo=FlashEmpire|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061222053408/http://www.flashempire.com/en/|accesso=19 dicembre 2006}}</ref>
 
Nel 2001, ''[[Xiao xiao|Xiǎo Xiǎo]]'', una serie di [[animazioni flash]] sul [[Arti marziali cinesi|kung fu]], è diventato un fenomeno Internet per un totale di oltre 50 milioni di visite, la maggior parte delle quali nella [[Cina continentale]]. Divenne anche popolare oltreoceano con numerosi artisti internazionali che presero in prestito il personaggio di ''Xiǎo Xiǎo'' per i loro lavori in flash su siti come [[Newgrounds]].
 
Il 24 aprile 2006 è stato lanciato {{cita web|url=http://www.flashlands.com/|titolo=Flashlands.com|accesso=28 maggio 2021|dataarchivio=15 maggio 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060515163854/http://www.flashlands.com/|titolourlmorto=Flashlands.com}}, che ospita una varietà di animazioni flash di alta qualità prodotte nella [[Cina continentale]]. Il sito è progettato per essere uno dei primi siti interculturali che consente agli anglofoni un facile accesso alle produzioni cinesi. Anche se il successo del sito deve ancora essere determinato.
 
Nell'ottobre 2006, {{cita web|url=http://www.3g.net.cn/|titolo=3g.net.cn}}|accesso=28 hamaggio pagato 3 milioni di [[Renminbi cinese2021|RMB]]dataarchivio=18 (circadicembre 390.000 euro) per produrre ''{{cita web2006|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20061218234735/http://flash.3g.net.cn/last/index.html|titolourlmorto=Asì}}ha Chinesepagato 3 milioni di [[Renminbi cinese|RMB]] (circa 390.000 odyssey}}''euro) per produrre, la versione flash di ''[[Un'odissea cinese|A Chinese Odyssey]]'' di [[Stephen Chow]].<ref>Embedded Flash Advertising. "{{cita web|url=http://www.virtual-china.org/2006/10/marketing_speci.html|titolo=Virtual China Org}}." "Embedded Flash Advertising." Retrieved 21 December 2006. {{Webarchive|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20070718140710/http://www.virtual-china.org/2006/10/marketing_speci.html|data=18 July 2007}}</ref>
 
== Il ruolo del governo nel settore ==
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== Critica ==
Le statistiche [[Amministrazione statale della radio, del cinema e della televisione|dell'[[Amministrazione statale cinese della radio, del cinema e della televisione]] (SARFT) indicano che i cartoni animati nazionali sono andati in onda 1 ora e 30 minuti al giorno dal 1993 al 2002 e che alla fine del 2004 il tempo di trasmissione dei cartoni animati nazionali è stato aumentato a 2 ore al giorno.<ref>{{cita web|url=http://english.peopledaily.com.cn/200603/02/eng20060302_247228.html|titolo=People's Daily Online|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111125161250/http://english.peopledaily.com.cn/200603/02/eng20060302_247228.html |accesso=20 dicembre 2006}} "Cartoon Festival Launches Monkey King Award."</ref> La divisione ha richiesto a un totale di 2.000 [[Province della Cina|province]] di dedicare 60.000 minuti alle animazioni e ai fumetti di produzione nazionale. Ma le statistiche mostrano che gli animatori cinesi possono fornire opere sufficiente solo per 20.000 minuti, lasciando un vuoto di 40.000 minuti che può essere riempito solo da programmi stranieri. I cartoni animati cinesi sono inoltre criticati dagli stessi addetti ai lavori per la loro enfasi sull'educazione rispetto all'intrattenimento.<ref name="english.people">{{cita web|url=http://english.people.com.cn/200408/20/eng20040820_154029.html|titolo=People's Daily Online|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140202192003/http://english.people.com.cn/200408/20/eng20040820_154029.html|accesso=20 dicembre 2006 }} "China Opens Cartoon Industry to Private Investors."</ref>
 
La SARFT inoltre è famosa per le proprie [[Protezionismo|azioni protezionistiche]] come il divieto di programmazione straniera. Mentre le statistiche dimostrano che non ci sono abbastanza materiali di origine cinese disponibili, l'amministrazione continua a vietare i prodotti di origine straniera. Il 15 febbraio 2006 è stato emesso un altro avviso per vietare i cartoni animati che incorporano attori dal vivo. Come riportato dalla [[Agenzia Nuova Cina|Xinhua News Agency]], la commissione non vuole personaggi CGI e 2D accanto ad attori umani in quanto ciò comprometterebbe l'ordine di trasmissione delle animazioni fatte in casa e ne fuorvierebbe lo sviluppo. Per il grande pubblico, nessuno dei due divieti ha senso logico, secondo fonti straniere.<ref>{{cita web|url=https://www.usatoday.com/life/television/news/2006-02-23-china-animation_x.htm|titolo=Usatoday|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110629103328/http://www.usatoday.com/life/television/news/2006-02-23-china-animation_x.htm|accesso=20 dicembre 2006 }}." "Animation Ban."</ref><ref>{{cita web|url=http://www.backstagecasting.com/bso/news_reviews/british_isles/article_display.jsp?vnu_content_id=1002073795|titolo=BackStageCasting|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071012072915/http://www.backstagecasting.com/bso/news_reviews/british_isles/article_display.jsp?vnu_content_id=1002073795|accesso=20 dicembre 2006}} "China bans TV toons that include live actors." </ref>
 
== BibliografiaStudi ==
La discussione sull'animazione cinese in inglese è lacunosa. La tesi di dottorato di Daisy Yan Du, ''On the Move: The Trans/national Animated Film in 1940s-1970s China'' (University of Wisconsin-Madison, 2012), è di gran lunga l'analisi più completa dell'animazione cinese prima del 1980.<ref>{{Cita libro|autore=Du|nome=Daisy Yan|titolo=On the Move: The Trans/national Animated Film in 1940s-1970s China|data=maggio 2012|editore=University of Wisconsin-Madison}}</ref> La tesi di dottorato di Weihua Wu, ''Animation in Postsocialist China: Visual Narrative, Modernity, and Digital Culture'' (City University of Hong Kong, 2006), discute l'animazione cinese contemporanea nell'era digitale dopo il 1980.<ref>{{Cita libro|autore=Wu|nome=Weihua|titolo=Animation in Postsocialist China: Visual Narrative, Modernity, and Digital Culture|anno=2006|editore=City University of Hong Kong}}</ref> Oltre alle due opere principali, ci sono altri articoli e capitoli di libri scritti da John Lent, [[Paola Voci]], Mary Farquhar e altri sull'animazione cinese. La prima monografia in lingua inglese dedicata all'animazione cinese è stata Chinese Animation: A History and Filmography di Rolf Giesen, 1922-2012 (McFarland & Company, Jefferson NC, 2015).
 
== Note ==
<references />
 
== Voci correlate ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.ccif.com.cn/eng/|titolo=Forum cinese dell'industria dei cartoni animati|accesso=28 maggio 2021|dataarchivio=9 gennaio 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070109163005/http://www.ccif.com.cn/eng/|urlmorto=sì}}
* {{cita web|url=http://www.animationinsider.net/article.php?articleID=2341|titolo=Ricordando Tè Wěi|accesso=28 maggio 2021|dataarchivio=14 febbraio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100214161230/http://www.animationinsider.net/article.php?articleID=2341|titolourlmorto=Ricordando Tè Wěi}}
 
{{portale|animazione|Cina}}
* {{cita web|url=https://web.archive.org/web/20070109163005/http://www.ccif.com.cn/eng/|titolo=Forum cinese dell'industria dei cartoni animati}}
[[Categoria:ArteAnimazione indella Cina| ]]
* {{cita web|url=https://web.archive.org/web/20100214161230/http://www.animationinsider.net/article.php?articleID=2341|titolo=Ricordando Tè Wěi}}
 
== Note ==
<references />
 
[[Categoria:Arte in Cina]]