L-DOPA: differenze tra le versioni
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{{Disclaimer|medico}}
{{Composto chimico
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|temperatura_di_fusione = 276-278 °C (dec.)
|pKa = 2,3; 8,7; 10,0; 11,8
|Ka_temperatura = 298 |
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|titolo_indicazioni_sicurezza = ---
|simbolo1 = irritante
|avvertenza = attenzione
|frasiH = {{FrasiH|302|315|319|335}}
|consigliP = {{ConsigliP|261|305+351+338}}<ref>Sigma Aldrich; rev. del 05.11.2012</ref>
}}
In medicina è utilizzata per il trattamento della [[malattia di Parkinson]] e di alcuni [[parkinsonismi]], per controllare i sintomi [[Bradicinesia|bradicinetici]] evidenti nella malattia ed è il farmaco più efficace per migliorare la qualità della vita nei pazienti con malattia di Parkinson idiopatica. L'''<small>L</small>''-DOPA rimane ancora il farmaco di scelta nella terapia antiparkinsoniana, sebbene sia possibile coadiuvarne l'attività con altri farmaci e ne siano ampiamente riconosciuti i limiti.
== Chimica ==▼
''La <small>L</small>''-DOPA, ovvero la ''<small>L</small>''-3,4-diidrossifenilalanina (in inglese '''D'''i'''O'''xy'''P'''henyl'''A'''lanine da cui l'acronimo), è un ''α''-[[amminoacido]] non proteico, strutturalmente simile alla ''<small>L</small>''-[[fenilalanina]] e, soprattutto, alla ''<small>L</small>''-[[tirosina]] dalla quale deriva e con la quale condivide l'appartenenza alla [[serie sterica]] ''<small>L</small>'' di [[Hermann Emil Fischer|Fischer]] (comune a tutti i comuni amminoacidi proteici).▼
La dopamina e i neuroni
È una sostanza cristallina bianca inodore e insapore, altofondente (276-278 °C),<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|nome = Shun-ichi|cognome = Yamada|nome2 = Tozo|cognome2 = Fujii|nome3 = Takayuki|cognome3 = Shioiri|data = 1º gennaio 1962|titolo = Studies on Optically Active Amino Acids. III. Preparation of 3-(3, 4-Dihydroxyphenyl)-DL-, -D-, and -L-alanine|rivista = Chemical & Pharmaceutical Bulletin|volume = 10|numero = 8|pp = 693-697|accesso = 2 dicembre 2015|doi = 10.1248/cpb.10.693|url = https://www.jstage.jst.go.jp/article/cpb1958/10/8/10_8_693/_article}}</ref> che come gli altri amminoacidi esiste in forma [[Zwitterione|zwitterionica]] ([[punto isoelettrico]] pI = 5.5). Come la maggior parte dei [[fenoli]], si ossida all'aria, specialmente se umida, colorandosi. È poco solubile in acqua e insolubile nei comuni solventi organici.▼
▲== Chimica ==
La ''<small>L</small>''-DOPA è [[Potere rotatorio|otticamente attiva]], levogira, [α]<sub>D</sub><sup>13</sup> = −13.1°.<ref name=":0" /> Occorre tener presente che non c'è alcuna correlazione tra il segno (−) dell'attività ottica (da cui il nome ''levodopa'') e la serie sterica di appartenenza (''<small>L</small>'').▼
▲''
[[Immagine:catecolamine.GIF|thumb|]]▼
La ''<small>L</small>''-DOPA è biosintetizzata per azione della [[Tirosina 3-monoossigenasi|tirosina idrossilasi]] sull'[[amminoacido]] <small>''L''</small>-tirosina. È il precursore di importanti [[neurotrasmettitori]] [[Catecolamina|catecolaminici]], quali dopamina, [[noradrenalina]] (norepinefrina) ed [[adrenalina]] (epinefrina). In particolare, la dopamina si forma per [[decarbossilazione]] enzimatica della <small>''L''</small>-DOPA.▼
▲È una sostanza cristallina bianca, inodore
La [[malattia di Parkinson]] è causata dalla perdita di [[neuroni]] dopamminergici a livello della [[sostanza nera]] compatta del [[mesencefalo]]. La conseguente diminuzione di dopamina in questa area e lo squilibrio eccitatorio inibitorio che ne deriva sarebbe responsabile dei disturbi extrapiramidali tipici di chi è afflitto da tale patologia. La ''<small>L</small>''-DOPA è utilizzata come profarmaco della dopamina, nel trattamento del Parkinson, in quanto quest'ultima non è in grado di attraversare la [[barriera ematoencefalica]], la ''<small>L</small>''-DOPA invece grazie ad un sistema di trasporto di amminoacidi riesce ad entrare nel [[sistema nervoso centrale]] e una volta qui viene metabolizzata in dopamina, avvalendosi di un enzima (la DOPA decarbossilasi). Il presupposto clinico dell'uso della ''<small>L</small>''-DOPA parte proprio dall'osservazione di una carenza di dopamina nella sostanza nera, e non essendo utile la somministrazione di questa si adopera la ''<small>L</small>''-DOPA per ripristinare i livelli di dopamina in questa zona. Nella pratica medica si somministrano circa 100 mg di ''<small>L</small>''-DOPA e 25 di [[benzerazide]].▼
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''Interruzione della terapia con ''<small>L</small>''-DOPA'': la sospensione repentina di ''<small>L</small>''-DOPA potrebbe scatenare la comparsa di [[sindrome maligna]] (SM). Tale sindrome, simile alla [[sindrome maligna neurolettica]], è caratterizzata da [[ipertermia]], [[rigidità]] e aumentata concentrazione di creatin-fosfochinasi sierica; altri sintomi comprendono ipo/ipertensione, tachicardia, sudorazione, aumento degli enzimi epatici, [[leucocitosi]]. Nei pazienti in terapia dopaminergica, la comparsa di ipertermia (temperatura corporea > 38 °C) senza causa apparente, eventualmente associata a rigidità e stupor potrebbe indicare sindrome maligna da interruzione del trattamento con ''<small>L</small>''-DOPA<ref>Ward C., J. Neurosci. Nurs., 2005, 37 (3), 160</ref>. La sindrome maligna può essere causata anche dalla sospensione di farmaci anti-parkinsoniani diversi dalla ''<small>L</small>''-DOPA e dal fenomeno di “wearing off“ (diminuzione dell'attività del farmaco dopo anni di terapia). Il trattamento della sindrome maligna prevede la somministrazione endovena di liquidi, l'abbassamento della temperatura corporea, il ricorso a farmaci dopamminergici quali ''<small>L</small>''-DOPA e bromocriptina, a miorilassanti (dantrolene sodico) e [[antibiotici]] se presenti infezioni. Gravi complicanze della sindrome maligna sono rappresentate da [[rabdomiolisi]], insufficienza renale acuta e coagulazione intravascolare disseminata<ref>Ikebe S. et al., Parkinsonism Relat. Disord., 203, 9 Suppl. 1, S47</ref>.▼
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==Farmacocinetica==
Il
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▲La [[malattia di Parkinson]] è causata dalla perdita di [[neuroni]]
▲La dopamina e i neuroni dopamminergici controllano il centro del vomito, localizzato nel pavimento del IV ventricolo del [[tronco encefalico]], lo stimolo del vomito e la nausea che talvolta si accompagnano alla somministrazione della ''<small>L</small>''-DOPA possono essere attenuate mangiando 15 minuti dopo l'assunzione del farmaco, è importante evitare cibi ricchi di amminoacidi aromatici che diminuiscono l'assorbimento della ''<small>L</small>''-DOPA.
È importante evitare cibi ricchi di amminoacidi aromatici che diminuiscono l'assorbimento dell'''<small>L</small>''-DOPA
Poiché il morbo di Parkinson è una patologia neurodegenerativa continua che non è possibile ancora bloccare, dopo 2-5 anni di terapia con ''<small>L</small>''-DOPA è possibile rilevare una diminuzione della sua attività. Tale effetto è definito wearing off, cioè una diminuzione dell'attività della ''<small>L</small>''-DOPA dovuta alla progressiva distruzione dei neuroni dopaminergici. Accanto a tale effetto, si può descrivere il periodo on-off, che è una fluttuazione dell'attività della ''<small>L</small>''-DOPA causata da diversi fattori: variazione dell'assorbimento intestinale di ''<small>L</small>''-DOPA; bassa emivita del farmaco (1-2 ore) che causa fluttuazioni plasmatiche e quindi fluttuazioni della risposta motoria; variazione della dinamica recettoriale della dopamina: se esponiamo un recettore ad alte concentrazioni di ligando, il recettore può subire un processo definito di desensitizzazione, che è causa della diminuita attività del farmaco.▼
=== La sindrome maligna ===
Effetti collaterali: tra i più frequenti si possono così evidenziare: wearing off, periodo on-off, nausea (meno frequente se al farmaco si associa la [[Carbidopa]]), [[vomito]], inappetenza, [[anoressia]], [[ipotensione ortostatica]], [[aritmie]], turbe psichiche e [[discinesie]].▼
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▲Effetti collaterali: tra i più frequenti si possono
== Note ==
<references/>
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* {{cita web | 1 = http://www.lswn.it/nutrizione/articoli/parkinson_e_nutrizione | 2 = Parkinson e nutrizione | accesso = 18 febbraio 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20071230223513/http://www.lswn.it/nutrizione/articoli/parkinson_e_nutrizione | dataarchivio = 30 dicembre 2007 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://ok.corriere.it/dizionario/enc4140.shtml|Dizionario medico}}
* {{cita web|https://www.biopsychiatry.com/l-dopa.html|''L-DOPA: From a biologically inactive amino acid to a successful therapeutic agent Historical review art''|lingua=en}}
*'''<sub>(<abbr>EN</abbr>)</sub>''' ''[https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK482140/ Levodopa (L-Dopa)],'' Kavita R. Gandhi; Abdolreza Saadabadi, 27 ottobre 2020, su ncbi.nlm.nih.gov.
== Voci correlate ==
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{{interprogetto}}
{{Acidi organici}}
{{Polioli}}
{{Portale|chimica|medicina}}
[[Categoria:Agenti antiparkinsoniani]]
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