Assiria: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|la lingua|Lingua accadica|Assiro}}
{{Stato storico
|nomeCorrente =
|linkStemma = Ashur symbol Nimrud.png
|linkLocalizzazione = Assyrie general.PNG
|didascaliaLocalizzazione = In rosso, la patria ancestrale degli Assiri; in arancio, la massima estensione dell'[[Impero neo-assiro]] (nel VII secolo a.C., poco prima della sua caduta)
|lingua ufficiale = [[Lingua accadica|
|lingua =
|capitale principale = [[Assur (città antica)|Assur]] <small>(1950 a.C. - 1270 a.C., 1234 a.C. - tardo XIII secolo a.C. e 1207 a.C. - 880 a.C.)</small>
|altre capitali = [[Nimrud]] <small>(1270 a.C. circa - 1234 a.C., 880 a.C. - 717 a.C. e 626 a.C. - 612 a.C.)</small><br/>
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[[XXVI dinastia egizia|Regno dell'Antico Egitto]] <small>(671 a.C. - 612 a.C.)</small>
|governo = Monarchia teocratica assoluta
|inizio = II
|fine = 612 a.C. circa
|periodo massima espansione = 911 a.C. - 612 a.C.
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|stato attuale = {{IRQ}} <br/> {{KWT}} <br/> {{IRN}} <br/> {{EGY}} <br/> {{SYR}} <br/> {{LBN}} <br/> {{ISR}} <br/> {{PSE}} <br/> {{JOR}} <br/> {{TUR}}
}}
Anticamente il termine '''Assiria''' (
Alla fine del [[III millennio a.C.]] questo territorio fu colonizzato da una popolazione [[semitica]] di [[Amorrei]], strettamente imparentata con i [[Babilonesi]], cioè gli '''Assiri''' che, come la stessa regione, presero il nome dall'antica città di [[Assur (città)|Assur]].<br/>▼
▲Anticamente il termine '''Assiria''' (in [[Lingua accadica|accadico]]: ''Aššur''; in [[Lingua aramaica|aramaico]]: אתור/ܐܬܘܪ, ''Aṯûr''; in [[Lingua ebraica|ebraico]]: אשור, ''Ashur'') si riferiva a una regione dell'alto [[Tigri]], corrispondente all'estrema regione settentrionale dell'odierno [[Iraq]]. Era cinta ad est dai monti [[Zagros]] e a nord dal massiccio dell'[[Armenia]], mentre a sud-ovest si estendeva la pianura [[Mesopotamia|mesopotamica]].
Più tardi il termine andò a indicare l'[[
▲Alla fine del [[III millennio a.C.]] questo territorio fu colonizzato da una popolazione [[semitica]] di [[Amorrei]], strettamente imparentata con i [[Babilonesi]], cioè gli Assiri che, come la stessa regione, presero il nome dall'antica città di [[Assur (città)|Assur]].
▲Più tardi il termine andò a indicare l'[[impero assiro]] propriamente detto che, dal IX al VII secolo a.C. dominò su tutta la [[Mezzaluna Fertile]], l'[[Egitto]] e una parte dell'[[Anatolia]].
La loro storia può essere suddivisa cronologicamente in tre periodi. Questi sono detti:
* Antico Regno o periodo Paleo-assiro (1950-1750 a.C. ca.);
* Medio Regno o periodo Medio-assiro (1365-932 a.C. ca.);
* Nuovo Regno o periodo Neo-assiro (911-612 a.C. ca.).
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== Storia primitiva ==
L'Assiria era già popolata durante il [[Paleolitico]], come dimostrano i ritrovamenti di alcuni crani di [[uomo di Neanderthal]].<br/>
Uno dei maggiori siti [[neolitico|neolitici]] nella regione è [[Hassuna|Tell Hassuna]], il centro della [[cultura di Hassuna]]. Maggiori informazioni riguardo alla storia più remota di questa regione ci rimangono però sconosciute.
Secondo alcune tradizioni giudeo-cristiane, la città di [[Assur (città)|Assur]] fu fondata da [[Assur (divinità)|Assur]], figlio di [[Sem (Bibbia)|Sem]], che fu divinizzato dalle successive generazioni e divenne dio patrono della città stessa. In realtà, probabilmente, le prime comunità agricole sedentarie compaiono verso il [[
Attorno al [[III millennio a.C.]], l'Assiria, come tutta l'area mesopotamica, subì l'influsso della potente civiltà [[Sumeri|sumera]], che per un breve periodo sottomise quest'area, in particolare nel periodo dell'[[Impero accadico|impero di Akkad]] ([[2325 a.C.|2325]]-[[2200 a.C.]] ca.) e all'epoca della [[Terza dinastia di Ur]] ([[2113 a.C.|2113]]-[[2004 a.C.]] ca.). Successivamente, attorno al [[II millennio a.C.]], il territorio fu invaso dalla popolazione semitica degli [[Amorrei]]; da questo momento in avanti si svilupperà la vera e propria civiltà assira, inizialmente grazie agli scambi commerciali prodotti dalle sue principali città.
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La città-stato di [[Assur (città)|Assur]] ebbe profondi e intensi contatti con le città dell'altopiano [[Anatolia|anatolico]]. Gli Assiri, sotto il regno di [[Sargon I di Assiria|Sargon I]] stabilirono, infatti, "colonie mercantili" in [[Cappadocia (regione)|Cappadocia]], ad esempio a [[Kanesh]] (odierna [[Kültepe]]) all'incirca nel [[1920 a.C.]]-[[1840 a.C.]] e [[1798 a.C.|1789]]–[[1740 a.C.]] Tali colonie, chiamate ''[[karûm]]'', (parola accadica per indicare la "banchina del porto"), furono annesse alle città anatoliche, ma fisicamente separate da esse godendo d'uno statuto fiscale speciale. Esse debbono essere sorte per una lunga tradizione di commerci fra [[Assur (città)|Assur]] e le città dell'Anatolia ma nessuna testimonianza scritta o archeologica lo comprova. Il commercio consisteva in metallo ([[piombo]] o [[Stagno (elemento chimico)|stagno]]; la terminologia in questo caso non è del tutto chiara) e tessuti provenienti dall'Assiria, scambiati con metalli preziosi ([[oro]] e [[argento]]) in Anatolia. Il commercio avveniva mediante carovane trainate da asini e in media per percorrere la distanza tra [[Assur (città)|Assur]] e Kaoinish (circa 850 km) si impiegavano cinquanta giorni.
=== Il regno di
{{vedi anche|Shamshi-Adad I}}
[[File:Samsi Addu.PNG|thumb|Estensione approssimativa dell'Antico Regno assiro alla morte di Shamshi-Adad I, verso il 1775 a.C.]]
A causa dell'espansione delle tribù [[Amorrei|amorree]], che muovevano dal delta del fiume [[Khabur]], la città di [[Assur (città)|Assur]] conobbe l'avvento della prima dinastia amorrea, fondata dall'energico re [[Shamshi-Adad I]] (1812-1780 a.C., secondo la [[cronologia media]]).<ref>{{cita|Liverani 2009|p. 327}}.</ref> Egli pose suo figlio [[Ishme-Dagan]] sul trono della vicina Ekallatum e consentì alle colonie della Cappadocia di restare attive. Shamshi-Adad I conquistò inoltre la potente città di [[Mari (città antica)|Mari]] sull'[[Eufrate]] a capo della quale mise un altro dei suoi figli, [[Yasmah-Adad]]. Con questo sovrano gli Assiri conobbero la prima e vera espansione territoriale, il regno di Shamshi-Adad, infatti, comprendeva allora tutta la Mesopotamia del nord.
Dopo la morte del sovrano, Ishme-Dagan prese nelle sue mani il regno che, però, iniziò subito a disgregarsi: il governo del fratello Yasmah-Adad fu infatti rovesciato e la città di Mari venne persa. Il nuovo re di Mari si alleò con [[Hammurabi
=== L'Assiria ridotta a stato vassallo ===
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Quando l'[[Ittiti|Impero Ittita]] collassò sotto l'attacco dei [[Frigi]] (i Meshech/Mushki degli annali assiri), Babilonia e l'Assiria iniziarono a rivaleggiare per le regioni [[Amorrei|amorree]] precedentemente sotto il saldo controllo ittita. Il re assiro Assur-resh-ishi sconfisse [[Nabucodonosor I]] di Babilonia in una battaglia in questa regione.
Il figlio di Assur-resh-ishi, [[Tiglat-Pileser I]] ([[1115 a.C.|1115]]-[[1076 a.C.]]), può essere considerato il fondatore del primo e vero impero assiro. Nel [[1115 a.C.]], infatti, [[Tiglat-Pileser I]] attraversò l'[[Eufrate]] conquistò il Karkemish, sconfisse i Mushki (i Meshech dell'[[Antico Testamento]]) arrivando fino al [[lago di Van]] e il resto degli Ittiti (anche quelli che cercavano di raggiungere il [[Mar Nero]]); avanzò, quindi, verso il [[Mediterraneo]], assoggettando la [[Fenicia]]. Marciò, inoltre, due volte su Babilonia (dove la vecchia dinastia dei [[Cassiti]] era stata sconfitta da una degli [[Elamiti]]), assumendo il vecchio titolo di "Re di Sumer e Accad", sebbene non fosse mai riuscito a deporre il re babilonese in carica. La genealogia biblica (Genesi, 10-22) colloca Asshur fra i discendenti del ramo di Shem.
== Nuovo Regno ==
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Ben presto il grande impero costruito da Tiglat-Pileser I iniziò a sgretolarsi a causa di una serie di sovrani deboli ed incapaci, logoranti guerre con la vicina [[Urartu]] e continue invasioni da parte dei nomadi [[Aramei|aramaici]]. Gli Assiri dovettero affrontare un nuovo periodo di declino che durò quasi due secoli. Questo lungo periodo di debolezza terminò con l'ascesa al trono di [[Adad-Nirari II]] ([[911 a.C.|911]]-[[891 a.C.]]).
Il nuovo sovrano riportò fermamente sotto il suo controllo le aree ancora, almeno nominalmente, appartenenti agli Assiri e annetté la regione degli Aramei, il cui centro era Nisibis, deportando le popolazioni a nord, in luoghi molto lontani. Oltre ad espandere il confine con
=== L'apogeo dell'impero ===
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Il figlio di Assurnasirpal, [[Salmanassar III]] ([[859 a.C.]]-[[824 a.C.]]), durante i suoi trentacinque lunghi anni di governo, trasformò la capitale in un campo armato. Ogni anno gli eserciti assiri marciavano fuori dalle mura per depredare e distruggere. Babilonia fu occupata e ridotta a stato vassallo. Salmanassar intraprese trentadue campagne, la maggior parte delle quali gli permise di incassare tributi senza colpo ferire; tuttavia, nell'[[854 a.C.]], si scontrò con la coalizione di Adadidri (Adadezer) di [[Damasco]] e di Acab d'[[Israele]], accorsi in aiuto delle città della Siria, della Cilicia e della Fenicia, che rifiutavano di pagare i tributi (questa è una rara occasione della storia che vede un'alleanza tra lo Stato di Israele e il regno aramaico). I due eserciti si scontrarono a [[Battaglia di Qarqar|Karkar]] nell'[[853 a.C.]] e, a dispetto della descrizione fornita da Salmanassar, secondo la quale il suo esercito avrebbe "vinto l'opposizione", sembra che la battaglia sia terminata in un sostanziale pareggio, in quanto le forze assire furono ritirate poco tempo dopo.
Salmanassar riprese sotto il suo controllo [[Karkemish]] nell'[[849 a.C.]], e solo nell'[[841 a.C.]] si mise a capo di un nuovo esercito che marciò contro [[Damasco]], prima assediandola e poi invadendola, prendendone il controllo. Sottomise anche [[Jehu]] di [[Israele]], [[Tiro (città antica)|Tiro]] e [[Sidone]]. In un'altra campagna sottomise l'importante regno aramaico di Bit-Jakin, presso il Golfo Persico. Su un [[obelisco]] nero, scoperto a [[Kalhu]], sono incise queste e altre imprese militari avvenute sotto il suo regno.
Durante gli ultimi anni di regno scoppiò una rivolta di corte, dovuta a problemi dinastici, sfociata in guerra civile, che fece precipitare l'Assiria in un nuovo periodo di declino.
==== Una nuova decadenza ====
Nonostante tutto il figlio di Salmanassar III [[Shamshi-Adad V]] (824-[[810 a.C.]]), riuscì a respingere le pretese al trono del fratello minore diventando re. Shamshi-Adad si trovò a governare su un'Assiria fortemente indebolita; cercò comunque di frenare le invasioni di Urartu ma, impegnandosi su questo fronte, perdette i vantaggi acquistati sull'Eufrate e in Siria. Quando egli morì, il figlio [[Adad-nirari III]] ([[810 a.C.|810]]-[[782 a.C.]]) era troppo piccolo per governare, e il regno fu quindi retto per cinque anni dalla madre, [[Sammu-ramat]] (identificata come la [[Semiramide]] dei Greci) coadiuvata dal ''[[turtanu]]'' (una sorta di generale supremo dell'esercito). Grazie anche a questo energico funzionario, sotto il regno di Adad-nirari, furono risollevate le sorti del regno, che sottomise tutta la [[Siria (regione storica)|Siria]] fino ad [[Adom]]. Il re combatté anche contro i [[Medi]], riuscendo forse a giungere addirittura fino al [[Mar Caspio]].
I successivi tre sovrani, [[Salmanassar IV]] ([[782 a.C.|782]]-[[772 a.C.]]), [[Assur-dan III]] ([[772 a.C.|772]]-[[754 a.C.]]) e [[Assur-nirari V]] ([[753 a.C.|753]]-[[745 a.C.]]), non riuscirono a creare un forte potere centrale, e si assistette al proliferare di numerose figure secondarie, che assumevano forti poteri a livello locale. Questi re dovettero quindi affrontare molte rivolte e ribellioni, e in una di queste, probabilmente, morì Assur-nirari.
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Gli abitanti delle province conquistate venivano sistematicamente deportati, l'impero fu diviso in province, sostituendo ai vassalli del re dei governatori assiri di fiducia. L'intero regno era quindi organizzato mediante un complesso apparato burocratico, a capo del quale era il re, che riceveva da ogni distretto un tributo fisso e un contingente militare. Le forze assire divennero a questo punto un esercito permanente che, attraverso successivi miglioramenti, si trasformò in una macchina da combattimento inarrestabile; d'ora in avanti la politica assira ebbe come intento di portare sotto un unico impero l'intero mondo civilizzato. Questi cambiamenti sono spesso identificati come l'inizio del “Secondo Impero Assiro”.
Dopo aver sottomesso
Nel [[738 a.C.]] [[Tiglatpileser III]] occupò la [[Filistea]] e invase Israele, imponendo pesanti tributi. [[Acaz]], [[regno di Giuda|re di Giuda]], entrò in guerra contro [[Israele]] e la [[Siria (regione storica)|Siria]], chiedendo aiuto al re assiro promettendogli una ricompensa in oro ed argento; questi, secondo i patti, "marciò contro [[Damasco]], sconfisse e fece uccidere [[Rezin]] e assediò la città". Dopo aver lasciato una parte dell'esercito a proseguire l'assedio, avanzò, mettendo a ferro e fuoco le province ad est della [[Giordania]], [[Filistea]] e [[Samaria]]. Nel [[732 a.C.]] espugnò [[Damasco]], deportandone gli abitanti.
Grazie alla conquiste e alle riforme di questo re, si può parlare di un vero e proprio impero assiro, che era finalmente riuscito a creare dei governi stabili e sicuri anche nelle province esterne.
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== La caduta ==
[[File:Destruction of the Elamite city of Hamanu 645-635 BCE.jpg|thumb|La distruzione della città di Susa, capitale di Elam, per mano di Assurbanipal, 647 a.C.]]
[[Assurbanipal]], chiamato dai Greci "[[Sardanapalo]]", aveva fatto costruire a [[Ninive]] una [[Biblioteca di Assurbanipal|grandiosa biblioteca]] che raccoglieva circa 22.000 tavolette cuneiformi (tra cui la redazione del ''[[Epopea di Gilgamesh|Ciclo di Gilgamesh]]'') e aveva incoraggiato l'arte e la cultura. La sua epoca rappresenta uno dei momenti più prosperi per lo sviluppo civile e artistico degli Assiri; conquistò [[Tebe (sito archeologico)|Tebe]] e [[Menfi (Egitto)|Menfi]], sottomettendo l'Egitto (spartendolo tra nobili locali e gli stessi assiri). Dopo la sua morte nel [[627 a.C.]], l'impero assiro cominciò a disgregarsi rapidamente. Iniziò un periodo di lotte fratricide e [[Ciassare]], re dei Medi, distrusse le città assire di Tarbisu e Assur. Nel frattempo [[Babilonia (regione storica)|Babilonia]] si rese indipendente e il suo re, [[Nabopolassar]] (proveniente dai [[Caldei|Kaldu]]) alleatosi con Ciassare, distrusse [[Nimrud]].▼
La capitale Ninive, nel [[612 a.C.]], venne distrutta dai Persiani e il re assiro [[Sinsharraishkun]] (Saracos) (621-612 a.C.) perì sotto le rovine del suo palazzo, decretando di fatto la caduta dell'
▲[[Assurbanipal]], chiamato dai Greci "[[Sardanapalo]]", aveva fatto costruire a [[Ninive]] una [[Biblioteca di Assurbanipal|grandiosa biblioteca]] che raccoglieva circa 22.000 tavolette cuneiformi (tra cui la redazione del ''[[Epopea di Gilgamesh|Ciclo di Gilgamesh]]'') e aveva incoraggiato l'arte e la cultura. La sua epoca rappresenta uno dei momenti più prosperi per lo sviluppo civile e artistico degli Assiri; conquistò [[Tebe (sito archeologico)|Tebe]] e [[Menfi (Egitto)|Menfi]], sottomettendo l'Egitto (spartendolo tra nobili locali e gli stessi assiri). Dopo la sua morte nel [[627 a.C.]], l'impero assiro cominciò a disgregarsi rapidamente. Iniziò un periodo di lotte fratricide e [[Ciassare]], re dei Medi, distrusse le città assire di Tarbisu e Assur. Nel frattempo [[Babilonia]] si rese indipendente e il suo re, [[Nabopolassar]] (proveniente dai [[Caldei|Kaldu]]) alleatosi con Ciassare, distrusse [[Nimrud]].
▲La capitale Ninive, nel [[612 a.C.]], venne distrutta dai Persiani e il re assiro [[Sinsharraishkun]] (Saracos) (621-612 a.C.) perì sotto le rovine del suo palazzo, decretando di fatto la caduta dell'impero assiro.
La corte assira si ritirò quindi a [[Carre (città)|Carre]], a nord-ovest della capitale, e qui un generale di nome [[Ashur-uballit II]] (612-[[609 a.C.]]), con il supporto militare del [[faraone]] egiziano Neco II, continuò a regnare fino al [[609 a.C.]], anno in cui fu sconfitto da Medi e Caldei. Questa fu la fine definitiva dell'Assiria come nazione indipendente; l'impero assiro venne diviso fra [[Medi]] e [[Caldei]].
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* {{cita libro|autore=Chiara Dezzi Bardeschi|titolo=Mesopotamia. La culla della civiltà|editore=Giunti|anno=2006|isbn=88-09-04558-0}}
* {{cita libro|lingua=fr|autore=Fernand Crombette|titolo=Synthèse préhistorique et Esquisse assyriologique|volume=I; Ceshe asbl|editore=Tournai|anno=2000|isbn=2-9600246-2-1}}
* {{cita libro|autore=[[Frederick Mario Fales]]|titolo=L'impero Assiro|editore=Laterza|anno=2001|isbn=978-88-42-06377-3}}
* {{cita libro|autore=Albert Kirk Grayson|url=https://books.google.it/books?id=ydcGZA6k5nwC&printsec=frontcover&hl=it|titolo=Assyrian and Babylonian Chronicles|lingua=en|editore=Eisenbrauns|anno=2000|isbn=978-15-75-06049-1}}
* {{cita libro|lingua=en|autore=Mark Healy|autore2=Angus McBride|editore=Bloomsbury USA|anno=1991|titolo=The Ancient Assyrians|isbn=978-18-55-32163-2}}
* {{cita libro|autore=Micheal Jursa|cid=Jursa 2007|titolo=I babilonesi|editore=Il Mulino|anno=2007|isbn=88-15-11468-8}}
* {{cita libro|autore=Gwendolyn Leick|lingua=en|titolo=Mesopotamia|url=https://archive.org/details/mesopotamiainven0000leic|isbn=978-01-40-26574-3|anno=2002|editore=Penguin Publishing Group}}
* {{Cita libro|cognome=Liverani|nome=Mario|wkautore=Mario Liverani|titolo=Antico Oriente: storia, società, economia|annooriginale=1988|anno=2009|editore=
* {{cita libro|lingua=en|autore=Seton Lloyd|anno=1984|editore=Thames and Hudson|isbn=978-05-00-79009-0|titolo=The Archaeology of Mesopotamia: From the Old Stone Age to the Persian Conquest|url=https://archive.org/details/archaeologyofmes00lloy}}
* {{Cita libro|cognome=Mistrini|nome=Vincenzo|titolo=Gli assiri: la prima superpotenza dell'Oriente Antico|città=Gorizia|editore=
* {{cita libro|lingua=en|autore=Don Nardo|titolo=The Assyrian Empire|url=https://archive.org/details/assyrianempire00nard|anno=1998|editore=Lucent Books|isbn=978-15-60-06313-1}}
* {{cita libro|autore=Karen Rhea Nemet-Nejat|titolo=Daily Life in Ancient Mesopotamia|url=https://books.google.it/books?id=lbmXsaTGNKUC&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false|lingua=en|editore=Greenwood Publishing Group|anno=1998|isbn=978-03-13-29497-6}}
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