Europa centrale: differenze tra le versioni
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|noteMappa = Stati e regioni
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* {{Bandiera|EU}}{{FRA}} ([[Alsazia]] e parti della [[Lorena (regione francese)|Lorena]])
* {{Bandiera|EU}}{{ITA}} ([[Trentino-Alto Adige]] e [[Friuli-Venezia Giulia]]); le aree italiane, pur trovandosi sia sul limite, sia subito oltre al confine geografico dell'Europa centrale, vengono spesso incluse in quella zona del continente per gli antichi legami con il Sacro Romano Impero prima e l’[[Impero austro-ungarico]] poi.
== Morfologia ==
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]]
Il concetto di Europa centrale era già conosciuto all'inizio del [[XIX secolo]]<ref name="essex.ac.uk">{{Cita pubblicazione |url=http://www.essex.ac.uk/ecpr/events/graduateconference/barcelona/papers/681.pdf |titolo="Mitteleuropa" is a multi-facetted concept and difficult to handle |formato=PDF |data= |accesso=31 gennaio 2010 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081217051750/http://www.essex.ac.uk/ecpr/events/graduateconference/barcelona/papers/681.pdf }}</ref>, ma inizia a divenire oggetto di intenso interesse a partire dal [[XX secolo]]. In principio l'idea di Europa centrale mescolava scienza, politica ed economia ed era strettamente connessa all'aspirazione della crescente economia tedesca di dominare una parte del continente, detta ''Mitteleuropa''. Tale termine tedesco divenne talmente di moda da essere utilizzato anche in altre lingue per indicare i territori dal [[Reno]] alla [[Vistola]] (talvolta al [[Dnepr]]) e dal [[mar Baltico]] ai [[monti Balcani|Balcani]].<ref>A. Podraza, ''Europa Środkowa jako region historyczny'', 17th Congress of Polish Historians, [[Jagiellonian University]] 2004</ref><ref>Joseph Franz Maria Partsch, Clementina Black, Halford John Mackinder, ''Central Europe'', New York 1903</ref>
Il 21 gennaio 1904 venne fondata a [[Berlino]] l'Associazione Economica Centro-Europea (''Mitteleuropäischer Wirtschaftsverein''), volta all'integrazione economica di [[Impero tedesco]] e [[Impero austro-ungarico]] (con l'eventuale estensione a [[Svizzera]], [[Belgio]] e [[Lussemburgo]]).
Nel 1915 [[Friedrich Naumann]], teorico del [[Pangermanismo|pangermanesimo]], pubblica il saggio ''Mitteleuropa'',<ref>F. Naumann, ''Mitteleuropa'', Berlin: Reimer, 1915</ref> in cui indica la necessità di una federazione economica centro-europea al termine della [[prima guerra mondiale|grande guerra]]. L'idea di Naumann era che la federazione avesse al suo centro [[Germania]]
Tale concetto si perse con la sconfitta tedesca e la [[Dissoluzione dell'Impero austro-ungarico|dissoluzione]] dell'[[Austria-Ungheria]], per venire resuscitato negli anni trenta dall'[[Nazismo|ideologia nazista]].
Il pensiero di Naumann era anche a favore di programmi di [[germanizzazione]] e [[magiarizzazione]].<ref name="Habs">"A History of the Habsburg Empire, 1526-1918." Robert Adolf Kann University of California Press 1980</ref> Nel suo libro Naumann usò la retorica imperialista, combinata con elogi della natura, e una condiscendenza imperiale nei confronti dei popoli non tedeschi, mentre consigliava ai politici di mostrare una qualche "flessibilità" nei confronti delle lingue non-germaniche per raggiungere l'armonia che avrebbe stabilizzato l'intera Europa centrale.<ref>See^ Naumann, ''Mitteleuropa''. Reimer, Berlin 1915</ref>
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Secondo [[Ronald Tiersky]], il summit di [[Visegrád]] del [[1991]] tra i presidenti di [[Polonia]], [[Ungheria]] e [[Cecoslovacchia]] era stato salutato al tempo come un fondamentale passo avanti nella cooperazione centro-europea, ma il [[gruppo di Visegrád]] divenne un mezzo di coordinamento per l'integrazione degli stati centro-europei nell'[[Unione europea|UE]], mentre lo sviluppo di maggiori legami all'interno della regione andò a rilento<ref name="Tiersky, p. 472">[[Ronald Tiersky|Tiersky]], p. 472</ref>.
[[Peter J. Katzenstein]] descrive l'Europa centrale come un momento di passaggio nel processo di europeizzazione, che segna la transizione dei paesi del [[gruppo di Visegrád]] in maniere differenti ma comparabili<ref name="Peter J p. 6">[[Peter J. Katzenstein|Katzenstein]], p. 6</ref>. Secondo Katzenstein, nel discorso pubblico tedesco contemporaneo l'identità ''centro-europea'' fa riferimento alla separazione culturale tra [[Chiesa cattolica|Cattolicesimo romano]] ed [[Chiesa ortodossa|Ortodossia]] orientale<ref name="Peter J p. 6"/>, e non esiste secondo lui una maniera non contestabile per definire se gli [[paesi baltici|stati baltici]] e [[Penisola balcanica|balcanici]] facciano parte dell'Europa centrale oppure no<ref name="Peter J p. 4">[[Peter J. Katzenstein|Katzenstein]], p. 4</ref>.
[[Lonnie R. Johnson]] indica alcuni criteri per distinguere l'Europa centrale dalle altre regioni europee:<ref>"Central Europe: enemies, neighbors, friends", by Lonnie R. Johnson, [[Oxford University Press]], 1996</ref>
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