Poznań: differenze tra le versioni
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Una città con oltre mille anni di storia, ricca di patrimonio e architettura. L'ex capitale medievale della Polonia, in seguito la [[città regia (Polonia)|città regia]] del Regno di Polonia ed una delle principali città polacche dal [[X secolo]] ad oggi.
Poznań ha ospitato la quattordicesima [[Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici|Conferenza sui cambiamenti climatici]] (COP14) delle [[Organizzazione delle Nazioni Unite|Nazioni Unite]] nel dicembre del [[2008]].
[[File:Logo Poznania 2024.svg|miniatura|Logotipo]]
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Poznań è stato un importante centro culturale e politico delle tribù dei [[Polani]]. [[Miecislao I di Polonia|Miecislao I]], il primo sovrano del [[regno di Polonia (1025-1138)|regno polacco]] storicamente documentato, si ipotizza che fu battezzato a Poznań nel [[966]]; il battesimo fu visto come un momento decisivo nella creazione del regno polacco.
Nel [[968]] fu edificata la Cattedrale di Poznań che divenne il luogo di sepoltura dei primi [[Sovrani di Polonia|monarchi polacchi]], come [[Miecislao I di Polonia|Miecislao I]], [[Boleslao I di Polonia|Boleslao I]], [[Miecislao II di Polonia|Miecislao II]], [[Casimiro I di Polonia|Casimiro I]], e, più tardi, di [[Przemysł I della Grande Polonia|Przemysł I]] e [[Przemysł II di Polonia|Przemysł II]].
Nel [[992]] Jordan, il primo vescovo missionario polacco, stabilì la propria sede nella città. Poznań ha ricoperto la funzione di capitale fino al [[1038]], quando
Anche se la città perse il suo significato politico, rimaneva ancora un fiorente centro economico. Durante il periodo della frammentazione del [[Regno di Polonia (1138-1320)|Regno di Polonia]], la città fu divisa dal [[Regno di Polonia (1138-1320)|regno]]. Nel [[1253]] i principi della dinastia dei [[Piast]], ordinarono con la legge ''Magdeburg'', che la città dovesse espandersi sulla sponda sinistra della Warta, dove tutt'oggi vi è ubicata. Il re polacco Przemysł II, che fu il primo sovrano dopo 200 anni ad essere incoronato a [[Gniezno]], scelse come propria sede Poznań, e il castello dei duchi. Dopo la sua tragica morte nel [[1296]] lo sviluppo della città si arrestò.
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Dopo la rivolta di Poznań nel [[1806]] e la sconfitta della [[Prussia]], la città venne annessa al [[Ducato di Varsavia]]. Ma le [[guerre napoleoniche]] in corso bloccarono lo sviluppo della città. Nel [[1815]], dopo la sconfitta di [[Napoleone]], la città ricadde, di nuovo sotto il dominio della Prussia. Poznań, divenne la capitale della regione autonoma del [[Granducato di Poznań]]. I [[tedeschi]] costituivano il 38% della popolazione cittadina nel [[1867]]. Dal [[1870]] al [[1918]] la città fece parte dell'[[Impero Tedesco]].
Dopo la [[prima guerra mondiale]] e successiva [[Sollevazione della Grande Polonia]] ([[1918]]-[[1919]]), Poznań ritornò sotto il controllo polacco ed entrò a far parte della [[Seconda Repubblica di Polonia|Polonia]]. La popolazione tedesca fu costretta ad accettare la cittadinanza polacca o a lasciare il Paese; come conseguenza, la popolazione tedesca di Poznań decrebbe dai 65.321 del 1910 ai 5.980 del 1926 fino ad appena i 4.387 del 1934.<ref>{{Cita libro|url=https://books.google.com/books?id=KVg_tMs_ZPIC&pg=PA365&dq=Goetheschule+Graudenz#v=onepage&q=adelnau&f=false|titolo=Polens Politik gegenüber seiner deutschen Minderheit 1919–1939|nome1=Albert S.|cognome1=Kotowski|p=56|editore=Forschungsstelle Ostmitteleuropa,
Durante la [[seconda guerra mondiale]] Poznań divenne parte delle [[Aree polacche annesse alla Germania nazista]], diventando così il [[capoluogo]] della regione del [[Reichsgau Wartheland|Wartheland]] (la regione del [[Warta]]). Dalla città furono deportati in massa al [[Governatorato Generale]], [[ebrei]] e [[polacchi]]. Entro la fine del [[1939]], furono deportate circa 87 883 persone, e nel [[1940]] le deportazioni raggiunsero 250 000 persone. Nel [[1941]] iniziarono le deportazioni in massa degli [[ebrei]] dalla regione del Warta nei 200 [[ghetto|ghetti]] in tutto il Governatorato Generale. Parallelamente, molti tedeschi e [[Volksdeutsche]] si insediarono in città e la comunità tedesca passò dalle circa 5.000 persone del 1939 (circa il 2% degli abitanti) ai circa 95.000 del 1944.<ref>Jerzy Topolski. ''Dzieje Poznania w latach 1793–1945: 1918–1945''. PWN. 1998. pp. 958, 1425.</ref><ref>"Trial of ''Gauleiter'' [[Arthur Greiser]]". ''Law Reports of Trials of War Criminals''. United Nations War Crimes Commission. Wm. S. Hein Publishing. 1997. p. 86.</ref> La popolazione ebraica della città pre-guerra, circa 2.000 persone,<ref>"Survival artist: a memoir of the Holocaust", Eugene Bergman, 2009, pg. 20</ref> venne quasi totalmente sterminata nell'[[Olocausto]].
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=== Ferrovie ===
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Gli inizi delle ferrovie a Poznań risalgono alla prima metà del [[XIX secolo]]. Nel [[1848]] fu inaugurata linea ferroviaria [[Stargard Szczeciński]]-Poznań che unisce la città con [[Stettino]].
Poznań nel corso degli anni è diventato uno dei nodi ferroviari più importanti e più grandi della [[Polonia]].
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==Galleria d'immagini==
File:PoznanCityHall.JPG|Piazza del Mercato Vecchio
File:Poznan Poland.jpg|Piazza del Mercato Vecchio
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File:House in Market Square, Poznań PL.jpg|[[Casa]] nella Piazza del Mercato
File:House in Stary Rynek, Poznań PL.jpg|Particolare [[casa]] in Piazza del Mercato
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== Note ==
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