Caravaggio: differenze tra le versioni

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Formatosi a [[Milano]] e attivo per gran parte della sua vita artistica a [[Roma]]. , Durantedurante gli ultimi quattro anni della sua vita sivisse trasferì tra [[Napoli]], l'isola di [[Stato monastico dei Cavalieri di Malta|Malta]] e inla [[regno di Sicilia|Sicilia]]. Caravaggio acquisì, vivente, grande fama internazionale in vita<ref name="Valdinoci">{{cita libro|titolo=Vite di Caravaggio|curatore=Francesca Valdinoci|editore=CasadeiLibri|anno=2016|isbn=8806137549}}</ref> e subito dopo la morte, costituendofu laispiratore della corrente pittorica del [[caravaggismo]] edavendo egli esercitandoesercitato una forte influenza sulla [[pittura barocca]] del [[XVII secolo]]<ref name=riarte>{{cita web|url=https://www.riarte.it/artisti/caravaggio|titolo=Caravaggio|accesso = 24 gennaio 2022}}</ref>, ma venne poi dimenticato fino alla riscoperta critica nel [[XX secolo]]<ref>{{cita web|url=https://www.civita.it/Sala-stampa/Il-Caravaggio-di-Roberto-Longhi|titolo=Il Caravaggio di Roberto Longhi|sito=Civita|data=30 settembre 2016|accesso=8 febbraio 2021|dataarchivio=14 febbraio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210214143140/https://www.civita.it/Sala-stampa/Il-Caravaggio-di-Roberto-Longhi|urlmorto=sì}}</ref>, ed è oggi considerato uno dei più celebri rappresentanti dell'[[arte occidentale]] di tutti i tempi, fondatore della corrente [[Naturalismo (arte)|naturalistica]] [[Età moderna|moderna]], in contrapposizione al [[Manierismo]] e al [[Classicismo (arte)|Classicismo]], così come precursore della sensibilità [[Barocco|barocca]]<ref>{{Cita web|url=https://www.raiscuola.rai.it/storiadellarte/articoli/2021/10/Longhi-e-Caravaggio-artista-moderno-e-popolare--cadafa4c-4a8e-457b-b012-eaa8b874c46d.html|titolo=Longhi e Caravaggio, artista moderno e "popolare" {{!}} Storia dell'Arte|sito=Rai Scuola|lingua=it|accesso=2022-04-04}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Andrea Dusio|data=13 novembre 2014|titolo=Caravaggio e le due facce del barocco|rivista=Atlante|editore=Treccani|accesso=4 aprile 2022|url=https://www.treccani.it/magazine/atlante/cultura/Caravaggio_e_le_due_facce_del_barocco.html}}</ref>. I suoi dipinti dimostrano un'eccezionale sensibilità nella resa della dimensione umana, fisica ed emotiva, anche tramite la fedeltà al modello dal vivo e l'uso scenografico della luce, caratteristiche che furono considerate al tempo rivoluzionarie, in totale contrapposizione alla prassi accademica [[Raffaello Sanzio|raffaellesca]]<ref name="Valdinoci" />. La principale componente del suo stile consiste nel realizzare la prospettiva e la tridimensionalità attraverso [[Tenebrismo|l'uso drammatico e teatrale]] della tecnica del [[chiaroscuro]].
 
Animo particolarmente irrequieto, nella sua vita affrontò gravi vicissitudini fino alla data cruciale del 28 maggio 1606 quando, commesso un [[omicidio]] durante una rissa evenne condannato a morte, dovettee si diede alla fuggirefuga dalla città di Roma per scampare alla [[pena capitale]].<ref>{{cita web|url=https://www.istantidibellezza.it/caravaggio-a-roma.html|titolo=Caravaggio a Roma}}</ref>
 
== Biografia ==
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[[File:Boy with a Basket of Fruit by Caravaggio.jpg|thumb|left|upright|''[[Fanciullo con canestro di frutta]]'', 1592 ca. Olio su tela, 70 × 67 cm. [[Roma]], [[Galleria Borghese]].]]
 
Prima del ritrovamento dell'atto di [[battesimo]] del pittore, si credeva che fosse nato nellanel 1571 nel [[ProvinciaMarchesato di Bergamo|città bergamascaCaravaggio]], diall'epoca [[Caravaggiosotto (Italia)|Caravaggio]]il dominio spagnolo e (da quicui il suopittore pseudonimo),avrebbe neltratto 1571lo pseudonimo. A seguito poi della scoperta archivistica nel ''Liber Baptizatorum'' della parrocchia di [[Basilica di Santo Stefano Maggiore|Santo Stefano Maggiore]], è stato definitivamente accertato che Caravaggio nacque a [[Milano]], probabilmente il 29 settembre (giorno di [[Michele (arcangelo)|san Michele Arcangelo]], dal quale forse deriverebbe il nome Michelangelo.)<ref>{{cita libro|autore=Mina Gregori|titolo=Michelangelo Merisi da Caravaggio. Come nascono i capolavori-catalogo della mostra a cura di Mina Gregori|città= Milano!editore=Electa|anno=1991p=75}}</ref>) oppure, in minor misura, il 25 settembre<ref name="treccani.it" />, visto che l'atto di battesimo è datato 30 settembre 1571. Tale documento recita<ref>{{cita testo |url = http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tempo%20libero%20e%20Cultura/2007/06/carminati-caravaggio.shtml?uuid=4d415878-19a4-11dc-ac19-00000e251029&DocRulesView=Libero |titolo = Caravaggio |editore = Il Sole 24 ore, inserto domenicale |data = 25 febbraio 2007 |accesso = 16 luglio 2010 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20131203064928/http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tempo%20libero%20e%20Cultura/2007/06/carminati-caravaggio.shtml?uuid=4d415878-19a4-11dc-ac19-00000e251029&DocRulesView=Libero |urlmorto = sì}}</ref>:
{{citazione|Adi 30 ditto [in margine superiore del foglio: " + Setembre 1571"] fu Bap[tiza]to Michel Angelo f[iliol]o de D[omino] Firmo Merixio et D[omina] Lucia de Aratoribus / compar D[omino] Fran[cesc]o Sessa }} I genitori del pittore, Fermo Merisi e Lucia Aratori, erano comunque nativi di Caravaggio<ref name=jbartgallery>{{cita web|url=http://www.jb-artgallery.com/caravaggio-michelangelo-merisi|titolo=Caravaggio: Michelangelo Merisi|accesso = 23 gennaio 2022}}</ref>. Il cognome, a volte trascritto in alcuni documenti come ''Merigi'', ''Amerighi'' o ''Merighi''<ref name=jbartgallery/>, viene più spesso confermato come ''Merisi'' e, più tardivamente, anche nella variante ''Merisio''<ref name=swissinfo/>.
 
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Un'altra opera comunemente ed erroneamente ritenuta rifiutata è la prima versione della ''Conversione di San Paolo'', dipinta su legno di cipresso per la Cappella Cerasi in Santa Maria del Popolo. Come dimostrato da Luigi Spezzaferro, la pala non fu rifiutata ma sostituita con l'attuale in seguito a nuovi accordi intervenuti tra l'artista e gli eredi del committente Tiberio Cerasi<ref>Luigi Spezzaferro, "La Cappella Cerasi e il Caravaggio", in ''Caravaggio, Carracci, Maderno. La Cappella Cerasi in Santa Maria del Popolo a Roma'', Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2001, pp. 9-34.</ref>.
 
Nel caso invece della ''[[Morte della Vergine (Caravaggio)|Morte della Vergine]]'', commissionata per la [[Chiesa di Santa Maria della Scala (Roma)|chiesa di Santa Maria della Scala]] a Roma, si trattò senza dubbio di un rifiuto<ref>Per ulteriori letture su questo dipinto, si rimanda alla scheda del Louvre: {{cita web|url=http://www.louvre.fr/en/oeuvre-notices/death-virgin|titolo="The Death of the Virgin" of Caravaggio|editore=Musée du Louvre|lingua=fr|accesso=9 ottobre 2013|dataarchivio=13 febbraio 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230213112932/https://www.louvre.fr/en/oeuvre-notices/death-virgin|urlmorto=sì}}</ref>. La figura della Vergine, rappresentata con il ventre gonfio e con i piedi in vista, fu ritenuta indecente dai Carmelitani Scalzi che rifiutarono il dipinto. Oltre alla posa indecorosa, Baglione e Bellori scrivono che la Vergine era stata raffigurata addirittura come "morta gonfia". Scrive Spezzaferro<ref>Luigi Spezzaferro, ''Caravaggio'', Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2010, p. 202.</ref>:
 
{{Citazione|[…] per chi è romano e in modi più o meno simili parli ancora la lingua in cui scriveva il Baglione, ["morta gonfia"] significa semplicemente che la Vergine era un'umanissima donna gravida, morta di parto. Con buona pace dei tanti esegeti che su questo quadro si sono esercitati, forse si possono comprendere meglio le sacrosante ragioni [all'origine del rifiuto] dei Carmelitani scalzi […]}}
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Tra il maggio e l'ottobre del 1604 il pittore fu arrestato varie volte per possesso d'armi e ingiurie alle guardie cittadine; inoltre, fu querelato da un garzone d'osteria per avergli tirato in faccia un piatto di carciofi<ref>{{cita|Calvesi 1986|p. 8|calvesi1986}}.</ref>.
 
Nel 1605 fu costretto a scappare a Genova per circa tre settimane, dopo aver ferito gravemente un notaio, Mariano Pasqualone di [[Accumoli]],<ref>o Pasqualini notaio presso il Tribunale</ref> . a causa di Lena, amante e modella di Caravaggio<ref name=papa24/>. L'intervento dei protettori dell'artista riuscì a insabbiare l'accaduto anche se, al ritorno a Roma, il pittore fu querelato da Prudenzia Bruni, sua padrona di casa, per non aver pagato l'affitto; per ripicca, Merisi prese nottetempo a sassate la sua finestra, finendo nuovamente querelato. Nel novembre dello stesso anno il pittore fu degente per una ferita, che egli sostenne essersi procurato cadendo sulla propria spada<ref name="papa24">{{cita|Papa|p. 124|papa}}.</ref>.
 
Il fatto più grave però si svolse a [[Campo Marzio]], la sera del 28 maggio 1606 (anno successivo all'elezione di papa Paolo V, zio di Scipione Borghese, grande estimatore di Caravaggio): a causa di una discussione causata da un ''fallo'' nel gioco della [[pallacorda]] (una sorta di tennis) il pittore fu ferito e, a sua volta, ferì mortalmente il rivale, tal [[Ranuccio Tomassoni]] da [[Terni]], con il quale aveva avuto già in precedenza discussioni spesso sfociate in risse. Anche questa volta c'era di mezzo una donna, [[Fillide Melandroni]], le cui grazie erano contese da entrambi. Probabilmente, dietro l'assassinio di Ranuccio c'erano anche questioni economiche, forse qualche debito di gioco non pagato dal pittore, o addirittura questioni politiche: la famiglia Tommasoni infatti, era notoriamente filo-spagnola, mentre Michelangelo Merisi era un protetto dell'ambasciatore di Francia<ref>{{cita|Papa|pp. 127-128|papa}}.</ref>.
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[[File:Caravaggio - Sette opere di Misericordia.jpg|thumb|upright|''[[Sette opere di Misericordia]]'', 1606-1607. Olio su tela, 390 × 260 cm. [[Napoli]], [[Pio Monte della Misericordia]].]]
[[File:Caravaggio - La Flagellazione di Cristo.jpg|thumb|left|upright|''[[Flagellazione di Cristo (Caravaggio)|Flagellazione di Cristo]]'', 1607 ca. Olio su tela, 134,5 × 175,5 cm. [[Napoli]], [[Museo di Capodimonte]].]]
'''Alla fine del 1606, Caravaggio giunse a Napoli, nei [[Quartieri Spagnoli]], dove rimase circa un anno'''. La fama del pittore era ben nota. I Colonna lo raccomandarono a un ramo collaterale della famiglia residente a Napoli: i Carafa-Colonna. Qui il Merisi visse un periodo felice e prolifico. Furono infatti eseguiti: la ''Giuditta che decapita Oloferne'' (1607), scomparsa, della quale forse esiste una copia coeva nelle collezioni del banco di Napoli; una prima versione della ''[[Flagellazione di Cristo (Caravaggio Rouen)|Flagellazione di Cristo]]'' (1607), conservata presso il [[Musée des Beaux-Arts (Rouen)|Musée des Beaux-Arts]] di [[Rouen]]; la ''[[Salomè con la testa del Battista (Caravaggio Londra)|Salomè con la testa del Battista]]'' (1607), alla [[National Gallery (Londra)|National Gallery]] di [[Londra]]; la prima versione di ''[[Davide con la testa di Golia (Caravaggio Vienna)|Davide con la testa di Golia]]'' (1607), al [[Kunsthistorisches Museum]] di [[Vienna]]; la ''[[Crocifissione di sant'Andrea (Caravaggio)|Crocifissione di sant'Andrea]]'' (1607), presso il [[Cleveland Museum of Art]] e infine, la più importante, che si ipotizza sia stata commissionata dai Carafa-Colonna, forse per collocarla nella cappella di famiglia nella [[basilica di San Domenico Maggiore]], la ''[[Madonna del Rosario (Caravaggio)|Madonna del Rosario]]'' (1606-1607), anch'essa conservata al Kunsthistorisches Museum di Vienna<ref name=jbartgallery/>.
 
Dei molti dipinti eseguiti durante il primo periodo napoletano, solo due sono ancora in città.
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==== Il soggiorno a Malta e in Sicilia ====
Nel luglio 1607 Michelangelo Merisi partì per [[Stato monastico dei Cavalieri di Malta|Malta]], sempre per intercessione di Costanza Colonna, su una galea del figlio, [[Fabrizio Sforza di Caravaggio]] e qui entrò in contatto con il granGran maestroMaestro dell'[[Cavalieri Ospitalieri|ordine dei cavalieri di san Giovanni]], [[Alof de Wignacourt]], cui il pittore fece anche un [[Ritratto di Alof de Wignacourt|ritratto]]. Il suo obiettivo era diventare cavaliere di Malta, per ottenere l'immunità dalla condanna papale, poiché su di lui pendeva ancora la condanna alla decapitazione<ref name=riarte/>. In questo contesto il Caravaggio firmò un documento che mise in discussione il suo reale luogo di nascita: il pittore vi dichiara che sua città natale è Caravaggio, in provincia di Bergamo: "''Carraca oppido vulgo de Caravagio in Longobardis natus''"<ref>{{cita|Vinceti, Gruppioni|pp. 41-42|vincetigruppioni}}.</ref>. A rimettere in discussione il suo luogo d'origine vi è poi un'ulteriore attestazione, proveniente dalla scoperta di un documento nuovo; in esso si legge la dichiarazione resa a Roma da un garzone ''mediolanensis'', Pietro Paolo Pellegrino, nel corso di un interrogatorio<ref>{{cita news|autore=Marco Carminati|pubblicazione=Il Sole 24 ore|data=25 aprile 2010|accesso=21 febbraio 2012|url=http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tempo%20libero%20e%20Cultura/2007/06/carminati-caravaggio.shtml?uuid=4d415878-19a4-11dc-ac19-00000e251029|titolo=Caravaggio da Milano}}</ref>:
 
{{citazione|questo pittore Michelangelo… al parlare tengo sia milanese.}}
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L'attività di pittore del Merisi proseguì, dipingendo nel 1608 la ''[[Decollazione di san Giovanni Battista (Caravaggio)|Decollazione di san Giovanni Battista]]'', il suo quadro più grande per dimensioni, conservato nella [[Concattedrale di San Giovanni]] di [[La Valletta]]. Nella stessa chiesa si trova un'altra opera del pittore, il ''[[San Girolamo scrivente]]''<ref name=riarte/>.
 
Dopo un anno di noviziato, il 14 luglio 1608 Caravaggio fu investito della carica di "cavaliere di grazia" dell'[[Sovrano Militare Ordine di Malta|Ordine di Malta]], rango inferiore rispetto ai "cavalieri di giustizia", di origine aristocratica. Anche qui ebbe dei problemi: fu arrestato per un duro litigio con un cavaliere del rango superiore e perché si venne a sapere che su di lui pendeva una condanna a morte. Fu rinchiuso nel carcere di Sant'Angelo a La[[Birgu]]<ref>{{cita Vallettaweb|url=https://www.finestresullarte.info/viaggi/malta-itinerario-sulle-tracce-di-caravaggio-e-dell-ordine-dei-cavalieri|titolo=Malta: itinerario sulle tracce di Caravaggio|accesso=27 novembre 2024}}</ref>, il 6 ottobre: riuscì a evadere grazie all'aiuto dei Colonna e a rifugiarsi in Sicilia, a [[Siracusa]]<ref name=huff>{{cita web|url=https://www.huffingtonpost.it/entry/il-seppellimento-di-santa-lucia-appunti-su-storia-e-conservazione_it_5ef06d43c5b6532b5097483c|titolo=Il Seppellimento di Santa Lucia, appunti su storia e conservazione|accesso = 30 gennaio 2022}}</ref>. Il 6 dicembre i cavalieri espulsero con disonore Caravaggio dall'ordine: «Come membro fetido e putrido»<ref>{{cita|Capecelatro|p. 232|capecelatro}}.</ref><ref>{{cita web|url=https://www.finestresullarte.info/opere-e-artisti/caravaggio-decollazione-di-san-giovanni-battista-valletta-malta|titolo=Il capolavoro di Caravaggio a Malta: la “Decollazione di san Giovanni Battista”|accesso=1 febbraio 2022}}</ref>.
 
A Siracusa, Caravaggio fu ospite di Mario Minniti, l'amico conosciuto durante gli ultimi anni romani. Nella città siciliana s'interessò molto all'archeologia, studiandone i reperti ellenistici e romani: durante una visita assieme allo storico [[Vincenzo Mirabella]] coniò il nome "[[Orecchio di Dionisio|orecchio di Dionigi]]" per descrivere la "[[Grotta delle Latomie]]"[senza fonte]. Durante questo soggiorno dipinse, per la [[Chiesa di Santa Lucia al Sepolcro]], una pala d'altare raffigurante il ''[[Seppellimento di santa Lucia]]'', la patrona della città siciliana, la cui ambientazione sembra proprio quella delle grotte da lui ammirate<ref name=huff/>.
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==== Ultimi giorni di vita ====
[[File:Mappa Caravaggio.JPG|thumb|left|upright|Mappa dei viaggi di Caravaggio.]]
Da Roma gli fu inviata la notizia che [[papa Paolo V]] stava preparando una revoca della condanna a morte. Da Napoli quindi, dove abitava presso la marchesa [[Costanza Colonna]] nel [[palazzo Cellammare]]<ref>{{cita web|url=http://books.google.it/books?id=HU-3wwnmtKAC&pg=PA26&lpg=PA26&dq=cellamare+carafa+colonna&source=bl&ots=IcOtI9_bW3&sig=HS-_9wZJd-DGfBGBiMPPQPCEOME&hl=it&ei=6dSKTt6ONaGm0QW6n7C2BQ&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CCUQ6AEwAA#v=onepage&q=cellamare%20carafa%20colonna&f=false|titolo=eBooks google - Porto Ercole, l'ultima dimora di Caravaggio|accesso=25 marzo 2012}}</ref>, nel luglio 1610 si mise così in viaggio nel luglio 1610 con una feluca-traghetto che, settimanalmente, navigava verso [[Porto Ercole]] e ritorno, ma diretto segretamente allo scalo portuale di [[Palo Laziale|Palo di Ladispoli]], sotto il feudo degli [[Orsini]], in territorio papale, luogo distante circa 40&nbsp;km da Roma. In quel feudo avrebbe atteso, in tutta sicurezza, il condono papale prima di ritornare, da uomo libero, nella Città eterna<ref name=analisidellopera/>.
 
L'ipotesi più certa racconta che l'arrivo a Palo di Ladispoli, disatteso dalla sorveglianza costiera, ne causò il suo fermo per accertamenti. Tuttavia la feluca, non potendo aspettare, sbarcò il Merisi e continuò la rotta a nord, presso Porto Ercole, dove effettivamente doveva giungere, tuttavia portandosi dietro il bagaglio dell'artista. Quelle casse, però, contenevano anche il prezzo concordato dal Merisi col cardinale [[Scipione Caffarelli-Borghese|Scipione Borghese]] per la sua definitiva libertà, e in particolare tre sue tele: una ''[[Maria Maddalena in estasi]]'', che dopo la sua morte fu invece restituita alla marchesa Colonna, un ''[[San Giovanni Battista (Caravaggio)|San Giovanni Battista]]'' (conosciuto anche come il ''Buon Pastore''), questo successivamente consegnato a Scipione Borghese, e un altro ''[[San Giovanni Battista disteso]]'' ora conservato in una collezione privata. Il bagaglio, letteralmente vitale, andava assolutamente recuperato: la versione ufficiale affermerebbe che gli Orsini gli avrebbero offerto un'imbarcazione per raggiungere Porto Ercole e recuperare il prezioso carico. L'artista quindi raggiunse Porto Ercole via mare, approdando lungo la spiaggia del [[tombolo della Feniglia]], ma non è chiaro se la precedente feluca-traghetto stesse invece già ritornando a Napoli, coi suoi bagagli a bordo. Provato, affaticato e malato di febbre alta, probabilmente a causa di un'infezione intestinale trascurata, restò a Porto Ercole, quindi curato inutilmente nel sanatorio ''Santa Maria Ausiliatrice'' della allora Confraternita locale di ''Santa Croce'', che alloggiava presso il retro della [[Chiesa di Sant'Erasmo (Porto Ercole)|chiesetta di Sant'Erasmo]], situata nel borgo alto, e che assistette al suo decesso, a soli 38 anni, il 18 luglio 1610<ref name=italiani/>.
 
==== Il dibattito post-mortem ====
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=== Letteratura===
* 2002 - ''La Course à l'abîme'' (''[[La corsa all'abisso]]''), romanzo di [[Dominique Fernandez]].
* 2007 - ''Il colore del sole'', romanzo di [[Andrea Camilleri]]
 
=== Cinema ===