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{{F|jazz|dicembre 2024|intere sezioni prive di note puntuali.}}
{{C|confusione sulle origini (le work songs erano già jazz?) e sull'appartenenza alla cosiddetta musica colta|jazz|dicembre 2024}}
 
{{Nota disambigua}}
{{Genere musicale
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|origini_c = Tra gli anni dieci e gli anni venti negli [[Stati Uniti meridionali]]
|origini_s = [[Musica afroamericana]]<br />[[Ragtime]]<br />[[Spiritual]]<br />[[Gospel]]<br />[[Blues]]<br />[[Folk]]<br/>[[Musica classica]]
|strumenti = [[pianofortecanto|voce]], [[sassofono|sassofoni]], [[trombaclarinetto]], [[contrabbassotromba]], e [[bassocornetta]], elettrico[[trombone]], [[Batteriatuba (strumento musicale)|batteriatuba]], [[chitarra]], [[Canto|vocebanjo]], [[clarinettovibrafono]], [[trombonepianoforte]], [[vibrafonoorgano Hammond]], [[tubatastiera (strumento musicale)elettronica|tubatastiere]], [[cornettacontrabbasso]] e [[basso elettrico]], [[flautobatteria traverso(strumento musicale)|batteria]]
|popolarità = dagli anni '20 agli anni '70, arrivando a suscitare interesse e partecipazione di musicisti e pubblico fino ai giorni nostri.
|sottogeneri = [[worksong#Le origini|Il primo jazz]]<ref>{{Cita libro|nome=Gunther|cognome=Schuller|titolo=Early Jazz: Its Roots and Musical Development|url=https://www.amazon.it/Early-Jazz-Roots-Musical-Development/dp/0195000978|accesso=2024-03-23|data=1973|editore=OUP USA|lingua=Inglese|ISBN=978-0-19-500097-9}}</ref> - [[Acid jazz]] - [[Free jazz]] - [[Fusion (genere musicale)|Fusion]] - [[Progressive jazz]] - [[Cool jazz]] - [[Hard bop]] - [[Jazz-pop]] - [[Mainstream jazz]] - [[Bebop]] - [[Crossover jazz]] - [[Swing]] - [[Latin jazz]] - [[Jazz brasiliano]] - [[dixieland (musica)|Dixieland]] - [[New Orleans jazz]] - [[Smooth jazz]] - [[Ragtime]] - [[Nu jazz]] - [[Soul jazz]] - [[Jazz-funk]]
|generi_d = [[Soul]] - [[Funk]] - [[Rock and roll]] - [[Reggae]] - [[Hip hop (genere musicale)|Rap]] - [[Electric blues]]
|generi_c =
}}
Il '''jazz''', raramente adattatoitalianizzato<ref>{{Cita inweb|url=https://www.treccani.it/vocabolario/ricerca/italianizzato/|titolo=italianizzato| italianoaccesso=17 comemaggio 2024}}</ref> in '''giazz''',<ref>{{Cita web|url=https://dizionari.repubblica.it/Italiano/G/giazz.html|titolo=giazz: significato e definizione - Dizionari|sito=giazz: significato e definizione - Dizionari - La Repubblica|lingua=it|accesso=2022-10-12}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=Massimo|cognome=Bontempelli|titolo=Opere scelte|url=https://books.google.com/books?id=FKcIAQAAIAAJ&newbks=0&printsec=frontcover&dq=giazz&q=giazz&hl=it|accesso=2022-10-12|data=1978|editore=A. Mondadori|lingua=it|ISBN=978-88-04-15402-0}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Massimo Bontempelli|titolo=Racconti e romanzi|url=https://books.google.com/books?id=y_-2AAAAIAAJ&newbks=0&printsec=frontcover&dq=giazz&q=giazz&hl=it|accesso=2022-10-12|data=1961|editore=Arnoldo Mondadori|lingua=it}}</ref> è un genere musicale nato agli inizi del [[XX secolo]] come evoluzione di forme musicali già utilizzate dagli [[Schiavismo|schiavi]] afroamericani. Inizialmente aveva la forma di "[[Work Song (standard jazz)|canzoni di lavoro]]" (''work songs'') nelle [[Piantagione#La schiavitù e le piantagioni|piantagioni]] e durante la costruzione di ferrovie e strade negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e serviva a ritmare e coordinare i movimenti (il ritmo era ''binario''). I primi musicisti suonavano musica ''a orecchio'' e le orchestre pionieristiche a [[New Orleans]] erano chiamate ''[[Ragtime|ragtime bands]]''.<ref>{{Cita|Franco Fayenz, ''La musica jazz: un manuale per capire, un saggio per riflettere''|pagg. 18-19}}.</ref>
 
Apporto notevole, a una prima evoluzione strumentale del jazz, fu dato dagli [[Italiani di New Orleans|emigrati italiani]] di New Orleans che appunto aggiunsero altri strumenti musicali provenienti dalla [[Musica italiana|tradizione italiana]] delle [[Banda musicale|bande di paese]]: infatti tra i migliori musicisti di jazz figurano [[afroamericani]] poi affiancati da [[italoamericani]] (come [[Nick La Rocca]]), che formarono la [[Original Dixieland Jass Band]], ossia la banda che diffuse il jazz negli U.S.A. producendo molti dischi.<ref>[https://italoamericano.org/story/2019-1-22/LeonRoppolo Il sogno americano, le prime bande jazz e gli immigrati italiani a New Orleans]</ref><ref>[https://www.lavocedinewyork.com/arts/musica/2019/06/02/perche-nel-jazz-gli-italiani-continuano-a-suonare-al-top-cherchez-new-orleans/ Perché nel jazz gli italiani continuano a suonare al top? Cherchez New Orleans]</ref> Inoltre, al banjoista/chitarrista italo-americano [[Mike Danzi]] viene attribuito il merito di aver contribuito a introdurre il jazz dagli Stati Uniti in Germania durante la [[Repubblica di Weimar]] negli anni '20.<ref>{{Cita web |lingua=en |autore=Mike Danzi |url=http://www.centerforjazzarts.org/danzi_exhibition.html |titolo=Center For Jazz Arts: "An American In Berlin" |sito=centerforjazzarts.org |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120313062344/http://www.centerforjazzarts.org/danzi_exhibition.html}}</ref><ref>{{Cita libro |lingua=en |url=https://www.google.com/books/edition/Jazz_Research_and_Performance_Materials/dDIKSt7JR40C?hl=en&gbpv=1&dq=Michael+Danzi+musician&pg=PA121&printsec=frontcover |titolo=Jazz Research and Performance Materials |cognome=Meadows |nome=Eddie S. |pagina=121 |curatore=Michael Danzi |via=[[Google Books]]}}</ref>
 
Il jazz arriverà a [[Chicago]] con [[Louis Armstrong]] e poi in [[Europa]] dove avrà un successo grandissimo. Con gli anni andrà modificandosi e diventerà anche una musica commerciale con lo ''swing'' fino a riprendere le tradizioni della cultura afroamericana delle prime jazz band col ''bebop''.
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==== Anni dieci (Inizio del Jazz) ====
[[File:Bechet.gif|thumb|[[Sidney Bechet]]]]
La musica che originariamente sarebbe stata chiamata, con termine [[Storia del jazz#Origine del termine|di origine incerta]], ''jazz,'' nasce quasi certamente a [[New Orleans]] all'inizio del [[XX secolo]]. Il musicista cui è attribuito il titolo di "padre del jazz", [[Buddy Bolden]], è attivo a New Orleans nel [[1904]]. Nel ''1906'' il [[Pianoforte|pianista]] [[Jelly Roll Morton]] compose il brano ''King Porter Stomp'', che fu uno dei primi brani jazz a godere di vasta notorietà, e negli anni seguenti a New Orleans furono attive molte formazioni jazz: tra le più importanti, quella capeggiata dal [[cornetta|cornettista]] [[Joe "King" Oliver]]. La parola "jazz" venne stampata da un quotidiano, per la prima volta, nel 1913.
 
Grande notorietà ebbe la [[Original Dixieland Jazz Band]] (O.D.J.B.), composta da soli bianchi e diretta dal cornettista, di origini italiane, [[Nick La Rocca]]. Dopo il debutto a [[Chicago]] il 3 marzo [[1916]], il 26 febbraio [[1917]], la O.D.J.B. registrò per la prima volta un brano jazz ''[[Livery Stable Blues]]''. Per questo alla O.D.J.B. venne attribuito il titolo di "inventori del jazz".
 
==== Anni venti ====
[[File:Louis Armstrong restored.jpg|thumb|[[Louis Armstrong]] negli anni cinquanta]]
Tra il 1910 e il 1920 molti musicisti di New Orleans, spinti dai maggiori guadagni che venivano offerti al nord e seguendo il flusso della migrazione interna che portava la popolazione a spostarsi verso i grandi centri industriali, arrivarono a [[Chicago]] ([[King Oliver]], [[Jelly Roll Morton]] e [[Louis Armstrong]] per citarne solo alcuni) e qui si creò una scuola che formò molti protagonisti soprattutto bianchi, tra i quali [[Bix Beiderbecke]], [[Frank Trumbauer]], [[Pee Wee Russell]].
 
Il jazz divenne sempre più popolare affermandosi anche come musica da ballo e nei locali notturni. Molti protagonisti, tra cui il [[sassofonista]] [[Sidney Bechet]], fecero tournée in Europa. Nelle orchestre aumentò l'importanza del solista capace di improvvisare, tra i primi [[Louis Armstrong]]. Armstrong era stato seconda cornetta nella ''Creole Jazz Band'' di [[King Oliver]] e divenne famoso anche grazie alle registrazioni con i suoi gruppi, gli [[Hot Five]] e gli [[Hot Seven]] nel [[1925]]. Louis Armstrong sarà uno degli esponenti principali del Jazz.
 
Nacquero le prime grandi orchestre, le [[big band]] come quelle di [[Fletcher Henderson]], di [[Paul Whiteman]] (il primo esecutore della [[Rapsodia in blu]] di [[George Gershwin]]), [[Guy Lombardo]]<ref>{{en}}[https://books.google.com/books?id=ujTfCwAAQBAJ&pg=PA101#v=onepage&q&f=false Crump, William D. Encyclopedia of New Year's Holidays Worldwide. McFarland & Co. Publishers. London. 2008 p. 101] ISBN 978-0-7864-3393-3 Guy lombardo su Google Books</ref><ref>{{en}}[https://www.google.com/books/edition/Encyclopedia_of_Music_in_the_20th_Centur/m8W2AgAAQBAJ?hl=en&gbpv=1&dq=Guy+Lombardo+The+Sweetest+music+this+side+of+heaven&pg=PA379&printsec=frontcover Encyclopedia of Music in the 20th Century. Stacey, Lee & Henderson, Lol. Taylor and Francis Publishers. 27 January 2014, p. 379] ISBN 9781135929466 Guy Lombardo: the Sweetest Music This Side of heaven on Google Books</ref> e di [[Duke Ellington]]. [[New York]] divenne in breve, dopo Chicago, una delle capitali del jazz, determinando l'inizio dell'[[età del jazz]].
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==== Anni trenta ====
[[File:Duke Ellington at the Hurricane Club 1943.jpg|thumb|[[Duke Ellington]]]]
A seguito della crisi di borsa dell'ottobre 1929, l'intrattenimento musicale negli Stati Uniti d'America subì un drammatico azzeramento e negli anni immediatamente successivi, passati alla storia come "la [[Grande depressione]]", pochi musicisti riuscirono a sopravvivere con la loro musica. I migliori iniziarono fortunate esibizioni in Europa; gli altri fecero fatica a sbarcare il lunario. La rinascita musicale, e con essa totale, dell'America è legata all'intuizione di un giovane musicista di origine ebrea, [[Benny Goodman]]. Questi mise a punto un'originale formula musicale utilizzando un tempo costante, rendendo perciò "ballabile" il nuovo stile, e un'accelerazione progressiva nei toni, nei timbri, nei contrappunti. La musica che ne derivò prese il nome di "swing", come il giro di mazza del giocatore di baseball. Ogni brano comincia con tranquillità per scatenarsi progressivamente, mantenendo però rigorosamente lo stesso ritmo. Per rendere ancora più gradito ai ballerini il nuovo stile, Goodman utilizzò una grande orchestra, con una ricca sezione di strumenti a fiato e una sezione ritmica. La formazione tipo dell'orchestra swing comprendeva tre o quattro trombe, tre tromboni, cinque sassofoni tra cui due contralti, due tenori e un baritono. La sezione ritmica comprendeva una chitarra, un contrabbasso, un pianoforte e la batteria. A questa formazione si aggiungeva lo strumento del leader, nel caso di Goodman il clarinetto.
 
Le orchestre jazz diventarono il principale veicolo di diffusione del jazz. In questo periodo assunsero ai primi posti delle classifiche musicali le orchestre di [[Benny Goodman]] (che assunse [[Fletcher Henderson]] come arrangiatore), [[Duke Ellington]], [[Cab Calloway]], [[Woody Herman]], [[Count Basie]], [[Chick Webb]] (che aveva come cantante [[Ella Fitzgerald]]), [[Artie Shaw]], [[Glenn Miller]], lanciando nuovi balli quali il ''[[jitterbug]]'' e lo [[swing]].
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[[File:Miles Davis 24.jpg|thumb|Il trombettista "fusion" [[Miles Davis]] nel 1989]]
 
==== Dagli [[Anni 1980|anni ottanta]] in poi ====
Alla fine degli anni settanta l'esperienza "free jazz" perse forza e pubblico e vide la sparizione o la defezione di molti dei suoi protagonisti, così come una forte riduzione numerica del pubblico degli appassionati. A questa tendenza reagì negli anni successivi al 1980 con particolare energia un gruppo di artisti che si richiamava al cosiddetto mainstream (stilisticamente riconducibile alle diverse correnti stilistiche emerse e praticate negli anni cinquanta-sessanta, a volte indicati anche con il nome "''straight-ahead''"). Tra di essi si mise in particolare evidenza il giovane [[Wynton Marsalis]], che promosse con forza il tema del ritrovamento delle radici e delle forme originali della musica. Esempio moderno di [[Third Stream]] influenza è la musica di [[Charles Mingus]], [[Krzysztof Penderecki]], [[Nikolaj Kapustin]] e altri.
 
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* {{cita libro|titolo= Una storia sociale del jazz: dai canti della schiavitù al jazz liquido|autore=[[Gildo De Stefano]]|città=Milano|editore= Mimesis|anno=2014|cid=Gildo De Stefano, ''[https://jazz-sociology-de-stefano.webnode.it/Una storia sociale del jazz]: dai canti della schiavitù al jazz liquido''|isbn=978-88-575-2001-8|OCLC=871300697}}
* [[Gildo De Stefano]], ''[[Ragtime]], jazz & dintorni'', Prefazione di [[Amiri Baraka]], Postfazione di [[Renzo Arbore]], SugarCo Edizioni, [[Milano]] 2007 ISBN 887198532X
* Stefano Zenni, ''Storia del jazz: una prospettiva globale'', Stampa Alternativa, Roma, 2012, 978-8862221849
=== Approfondimenti ===
* Iain Lang, a cura di [[Roberto Leydi]] ''Il Jazz'', Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1975
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* Vacher, Peter. 2006. ''Soloists and Sidemen: American Jazz Stories.'' London: Northway. ISBN 0-9537040-4-1
* Scott Yanow, ''Jazz on Film: The Complete Story of the Musicians and Music Onscreen'', 2004, Backbeat Books, ISBN 0879307838
* {{cita libro|titolo=Trecento anni di Jazz: 1619-1919 - le origini della Musica afroamericana tra sociologia ed antropologia|autore=Gildo De Stefano|città=Milano|editore=SugarCo|anno=1986|cid=Gildo De Stefano, ''Trecento anni di Jazz''|sbn=IT\ICCU\CFI\0025257CFI0025257}}
 
== Voci correlate ==