Scapigliatura: differenze tra le versioni
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{{citazione|…tutti amarono l'arte con geniale sfrenatezza; la vita uccise i migliori.|
[[Immagine:Scapigliatos.jpg|thumb|[[Emilio Praga]], [[Carlo Dossi]] e [[Luigi Conconi]], tra i massimi esponenti del gruppo Scapigliatura]]
La '''
[[Marco Valsecchi]] ha scritto che la Scapigliatura, «rispetto al parallelo francese di ''bohème'', presenta un vantaggio innegabile e preminente; quello di non significare soltanto una difficile e fortunosa, anche se molte volte volontaria e scanzonata, condizione di vita; ma di coincidere con un preciso modo di essere sul piano dell'arte, che è più essenziale e conta più a lungo».<ref>{{cita pubblicazione |nome=Marco |cognome=Valsecchi |titolo=Maestri della pittura moderna |editore=Garzanti |città=Milano |volume=I Garzanti |anno=1970 |mese=giugno |pp=67-80}}</ref> Sostanzialmente lo stile mirava ad affrontare «il problema di una maggiore verità di pittura» che, a quel tempo, «degenerava troppo spesso in un virtuosismo esteriore».<ref>{{cita pubblicazione |nome=[[Corrado Maltese]] |titolo=Storia dell'arte in Italia 1785-1943 |editore=Einaudi Tascabili |città= Torino|volume=Saggi |anno=1992 |mese= |pp=230-236}}</ref>
==Storia==
Gli scapigliati erano animati da uno spirito di ribellione nei confronti della cultura tradizionale e il buonsenso borghese però senza mai arrivare a criticare il ruolo delle donne nella borghesia, in quanto sostenevano che esse stesse non facessero abbastanza per emanciparsi, accettando un ruolo passivo.<ref>Igino Ugo Tarchetti, ''Pensieri'', cap. "La donna" : {{quote|La nostra società ha fatto della donna un puro strumento di piacere. Ogni donna non è considerata oggi mai che sotto questo punto di vista. Esse stesse mostrano di non considerarsi sotto un aspetto diverso. Non si pretende da esse né ingegno, né virtù, né amicizia, non si chiede che dell'amore e del piacere. Apprezzamento triste e degradante che esse tuttavia non temono, o non comprendono...Le donne non hanno un carattere proprio finché non amano; non hanno che un istinto provvidenziale di piegarsi, d'informarsi a quello dell'uomo. Per ciò esse sono quasi sempre quali gli uomini le fanno.}}</ref>
Gli scapigliati erano animati da uno spirito di ribellione nei confronti della cultura tradizionale e il buonsenso borghese. Uno dei primi obiettivi della loro battaglia fu il moderatismo della [[cultura ufficiale]] italiana. Si scagliarono sia contro il [[Romanticismo italiano]], che giudicavano languido ed esteriore, sia contro il provincialismo della cultura [[Risorgimento|risorgimentale]]. Guardarono in modo diverso la realtà, cercando di individuare il nesso sottile che legava quella fisica a quella psichica. Di qui il fascino che il tema della malattia esercitò sulla loro [[poetica]], spesso riflettendosi tragicamente sulla loro vita che, come quella dei ''[[bohémien]]s'' [[Francia|francesi]], fu per lo più breve.▼
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La Scapigliatura - che non fu mai una scuola o un movimento organizzato con una poetica comune precisamente codificata in manifesti e scritti teorici - ebbe il merito di far emergere per la prima volta in [[Italia]] il conflitto tra [[artista]] e [[società (sociologia)|società]], tipico del [[romanticismo]] europeo: il processo di modernizzazione post-unitario aveva spinto gli intellettuali italiani, soprattutto quelli di stampo umanista, ai margini della società, e fu così che tra gli scapigliati si diffuse un sentimento di ribellione e di disprezzo radicale nei confronti delle norme morali e delle convinzioni correnti che ebbe però la conseguenza di creare il mito della vita dissoluta ed irregolare (il cosiddetto ''[[maledettismo]]'').▼
[[File:This Year Venuses Again (Daumier).jpg|thumb|Un'incisione satirica eseguita nel [[1864]] da [[Honoré Daumier]] sui [[borghesia|borghesi]] scandalizzati dalle pitture raffiguranti [[Venere (divinità)|Venere]] nuda fa comprendere il clima di quegli anni verso le [[avanguardia|avanguardie]] [[impressionismo|impressioniste]]]]
▲La
Di fronte agli aspetti della modernità, il [[progresso economico]], [[Progresso scientifico|quello scientifico]] e [[Progresso tecnico|tecnico]], gli scapigliati assumono un atteggiamento ambivalente: da un lato il loro impulso originario è di repulsione e orrore, come è proprio dell'artista, che si aggrappa a quei valori del passato, la
[[Immagine:Inf. 06 Mosè Bianchi, Paolo e Francesca, 1877c.jpg|thumb|''Paolo e Francesca'' ([[Mosè Bianchi]], c. 1877. Galleria Civica d'Arte Moderna, Milano).]]
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Negli scapigliati si forma una sorta di coscienza dualistica (una lirica di [[Arrigo Boito]] si intitola appunto ''Dualismo'') che sottolinea lo stridente contrasto tra l'"ideale" che si vorrebbe raggiungere e il "vero", la cruda realtà, descritta in modo oggettivo e anatomico. Si sviluppa così un movimento che richiama innanzitutto i modelli tipicamente romantici tedeschi di [[E.T.A. Hoffmann]], [[Jean Paul]], [[Heinrich Heine]], francesi, in special modo [[Charles Baudelaire]], e anglosassoni ([[Percy Bysshe Shelley|Percy]] e [[Mary Shelley]], [[Edgar Allan Poe]]).
Questi poeti, tutti uomini, vivevano alla giornata, spesso in condizioni precarie, mantenendosi solo grazie alla loro arte
Nel 1881, in occasione della [[esposizione nazionale del 1881|esposizione nazionale]], organizzarono una contro-esposizione scapigliata dal gusto goliardico denominata ''[[Indisposizione di Belle Arti del 1881|l'Indisposizione di Belle Arti]]'', ideata dall'artista [[Vespasiano Bignami]].<ref>https://www.treccani.it/enciclopedia/vespasiano-bignami_%28Dizionario-Biografico%29/</ref>
===Esponenti===
[[Immagine:Arrighi.jpg|thumb|left|Cletto Arrighi]]
Il termine "scapigliatura" venne utilizzato per la prima volta da [[Cletto Arrighi]] (pseudonimo di Carlo Righetti) nel romanzo ''[[La Scapigliatura e il 6 febbraio]]'' ([[1862]]).{{Citazione|In tutte le grandi e ricche città del mondo incivilito esiste una certa quantità di individui d'ambo i sessi v'è chi direbbe una certa razza di gente - fra i venti e i trentacinque anni non più; pieni d'ingegno quasi sempre, più avanzati del loro secolo; indipendenti come l'aquila delle Alpi, pronti al bene quanto al male, inquieti, travagliati, turbolenti - i quali - e per certe contraddizioni terribili fra la loro condizione e il loro stato, vale a dire fra ciò che hanno in testa, e ciò che hanno in tasca, e per una loro maniera eccentrica e disordinata di vivere, e per… mille e mille altre cause e mille altri effetti il cui studio formerà appunto lo scopo e la morale del mio romanzo - meritano di essere classificati in una nuova e particolare suddivisione della grande famiglia civile, come coloro che vi formano una casta sui generis distinta da tutte quante le altre. Questa casta o classe - che sarà meglio detto- vero pandemonio del secolo, personificazione della storditaggine e della follia, serbatoio del disordine, dello spirito d'indipendenza e di opposizione agli ordini stabiliti, questa classe, ripeto, che a Milano ha più che altrove una ragione e una scusa di esistere, io, con una bella e pretta parola italiana, l'ho battezzata appunto: la "Scapigliatura Milanese"<ref>[[Cletto Arrighi]], ''introduzione'', ''La Scapigliatura e il 6 febbraio'', Sonzogno, Milano, 1862.</ref>}} Altri importanti esponenti del movimento scapigliato furono [[Vittorio Imbriani]], [[Giovanni Camerana]], [[Iginio Ugo Tarchetti]] (autore del romanzo ''[[Fosca (romanzo)|Fosca]]''), [[Carlo Dossi]], i fratelli [[Arrigo Boito|Arrigo]] e [[Camillo Boito]], [[Giuseppe Amisani]], [[Ferdinando Fontana]], [[Antonio Ghislanzoni]] ed [[Emilio Praga]] (considerato colui che stese il manifesto, la lirica ''Preludio'' del 1864, che contiene la dichiarazione della poetica scapigliata, assieme a ''Dualismo'' di Arrigo Boito); vicini alla scapigliatura per certi versi furono anche [[Olindo Guerrini]]<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/olindo-guerrini_%28Dizionario-Biografico%29/ ''Olindo Guerrini'', Dizionario Biografico degli Italiani vol. 60], Enciclopedia Treccani</ref> con lo pseudonimo di ''Lorenzo Stecchetti'', e in minima parte [[Mario Rapisardi]]<ref>
La posizione della
Gli scapigliati con il loro culto del vero, e con l'attenzione a ciò che è patologico, macabro e deforme, e con il loro impietoso proposito di analizzarlo come anatomisti, introducono in [[Italia]] il gusto del nascente [[Naturalismo (arte)|
===Eredità===
I temi scapigliati furono ripresi nettamente solo dal [[decadentismo]] successivo, specialmente da una parte della narrativa e poesia di [[Gabriele D'Annunzio]] (es. ''[[Trionfo della morte (romanzo)|Trionfo della morte]]'' col personaggio di Ippolita Sanzio, che pur essendo bella ha i tratti di malattia e distruttività della ''Fosca'' di [[Igino Ugo Tarchetti|Tarchetti]], ''[[Le novelle della Pescara]]'' e ''[[Intermezzo di rime]]''), da alcune poesie di [[Giovanni Pascoli]], da [[Antonio Fogazzaro]] (''[[Malombra (romanzo)|Malombra]]''), oltre che da una parte del [[verismo]] ([[Luigi Capuana]] col suo ''[[Il marchese di Roccaverdina]]''); in maniera più imitativa da [[Ernesto Ragazzoni]] (1870-1920), considerato da alcuni critici l'ultimo erede della scapigliatura milanese e in epoca contemporanea da [[Antonino Reitano]] (1980), poeta e studioso della Scapigliatura, dei "[[poeti maledetti]]" e del [[Futurismo|movimento futurista]].
== Note ==
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== Bibliografia ==
*[[Piero Nardi]], ''Scapigliatura'', [[Bologna]], [[Nicola Zanichelli Editore|Zanichelli]],
*''I racconti della Scapigliatura (1860-1910)'', a cura di Ezio Colombo e Carlo Linati, Milano, Bompiani, 1942
*AA.VV., ''Mostra della scapigliatura: pittura, scultura, letteratura, musica, architettura. Palazzo della Permanente, Milano, maggio-giugno 1966'', Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente, [[Milano]] 1966.▼
*
*Marco Valsecchi, ''Maestri della pittura moderna'', Milano, Garzanti, 1970 (I ed. ivi 1957), pp. 67-80 (''Gli Scapigliati'').▼
▲*
*AA.VV., ''Scapigliatura & Fin de Siècle. Libretti d'opera italiani dall'unità al primo Novecento. Scritti per Mario Morini'' (a cura di Johannes Streicher, Sonia Teramo, Roberta Travaglini), Ismez, Roma 2007. ISBN 888967502-0▼
▲*Marco Valsecchi, ''Gli Scapigliati'', in ''Maestri della pittura moderna'', Milano, Garzanti, 1970
*Flavio Caroli e Ada Masoero (a cura di), ''Dalla Scapigliatura al Futurismo'' (catalogo della mostra tenuta a Milano nel 2001-2002), Milano, Skira, 2001, ISBN 888491126-5▼
*[[Elio Gioanola]], ''
*
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▲*Gianfranco Contini (a cura di), ''Racconti della scapigliatura piemontese'', Milano, Bompiani, 1953 (edd. successive: Torino, Einaudi).
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*Gianni Grana, ''Le avanguardie letterarie: cultura e politica scienza e arte dalla Scapigliatura alla Neo-Avanguardia attraverso il fascismo'', Milano, Marzorati, 1986
*Marilena Giammarco, ''L'evasione degli Scapigliati: percorsi tra reale e immaginario'', in ''Nel tempo del sogno. Le forme della narrativa fantastica dall'immaginario vittoriano all'utopia contemporanea'', a cura di Carlo Pagetti, Ravenna, Longo Editore, 1988
*Giulio Carnazzi, ''La scapigliatura'', [[Napoli]], Morano, 1989
*''Racconti della Scapigliatura'', a cura di Marilena Giammarco e [[Gianni Oliva (docente universitario)|Gianni Oliva]], Milano, Mondadori, 1996
*[[Giovanna Rosa]], ''
▲*
*Tommaso Pomilio, ''Asimmetrie del Due. Di alcuni motivi scapigliati'', Lecce, [[Manni Editori|Manni]], 2002, ISBN 888176281-1
*Giuseppe Farinelli, ''La Scapigliatura. Profilo storico, protagonisti, documenti'', Roma, Carocci, 2003, ISBN 884302618-6
*Alberto Carli, ''Anatomie scapigliate. L'estetica della morte tra letteratura, arte e scienza'', Interlinea, Novara, 2004.
▲*Giuseppe Farinelli (a cura di), ''La pubblicistica nel periodo della Scapigliatura : regesto per soggetto dei giornali e delle riviste esistenti a Milano e relativi al primo ventennio dello Stato unitario, 1860-1880'', Milano, Istituto propaganda libraria, 1984.
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▲*Alessandro Ferrini, ''Invito a conoscere la scapigliatura'', Mursia, 1988.
▲*Gianni Grana, ''Le avanguardie letterarie: cultura e politica scienza e arte dalla Scapigliatura alla Neo-Avanguardia attraverso il fascismo'', Marzorati, 1986.
▲*[[Gaetano Mariani]], ''Storia della scapigliatura'', Caltanissetta-Roma, Sciascia, 1971.
▲*Renzo Negri (a cura di), ''Il "vegliardo" e gli "Anticristi": studi su Manzoni e la Scapigliatura'', Milano, Vita e Pensiero, 1978.
*Giorgio Leonardi, ''Milano scapigliata. Luoghi letterari e cronache cittadine'', Milano, Meravigli Edizioni, 2015, ISBN 978887955341-4▼
*Annie-Paule Quinsac, ''Scapigliatura'' (catalogo mostra Palazzo Reale, [[Milano]] 2009), Venezia, Marsilio, 2009, ISBN 978883179802-0; e v., a cura della stessa, ''La Scapigliatura'', inserto redazionale di "Art e dossier" (ed. Giunti, Milano-Firenze), n. 258, settembre 2009, ISBN 978880906459-1
*''La scapigliatura e Angelo Sommaruga. Dalla bohème milanese alla Roma bizantina'' (catalogo del Fondo Angelo Sommaruga della Biblioteca di via Senato, mostra tenuta a Milano dal 26 giugno al 22 novembre 2009
▲*[[Giovanna Rosa]], ''{{collegamento interrotto|1=[https://www.liberliber.it/.../rosa/la_narrativa_degli_scapigliati/.../rosa_la_narrativa_de... La narrativa degli scapigliati] |date=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}'', [[Bari]], Laterza, 1997, ISBN 884205185-3 (nuova edizione: Milano, Unicopli, 2012 ISBN 978886001283-8)
*Tommaso Pomilio, ''Scapigliatura spasmodica: presagi di espressionismo'', in "L'illuminista" n. 37-38-39, 2013 ISBN 889588495-7
▲*Roberto Tessari (a cura di), ''La scapigliatura. Un'avanguardia artistica nella società preindustriale'', Torino, Paravia, 1980.
▲*Giorgio Leonardi, ''Milano scapigliata. Luoghi letterari e cronache cittadine'', Milano, Meravigli Edizioni, 2015, ISBN 978887955341-4
▲*''La scapigliatura e Angelo Sommaruga. Dalla bohème milanese alla Roma bizantina'' (catalogo del Fondo Angelo Sommaruga della Biblioteca di via Senato, mostra tenuta a Milano dal 26 giugno al 22 novembre 2009; curatela: A.P.Quinsac, G.Farinelli, M.Noja), '''<nowiki/>'''Milano, 2009, ISBN 978889604001-0
*Francesco Bonelli, ''I "Refrattari" di Milano. La Scapigliatura democratica tra letteratura, giornalismo e politica'', Alessandria, Edizioni Dell'Orso, 2024, ISBN 978883613468-7
==Voci correlate==
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* [[La Scapigliatura e il 6 febbraio]]
* [[Cronaca grigia]]
* [[Mefistofele (opera)]]▼
* [[Francesco Filippini]]
* [[Giuseppe Rovani]]
* [[Cletto Arrighi]]
* [[Arrigo Boito]]
* [[
* [[Emilio Praga]]
* [[Carlo Dossi]]
Line 63 ⟶ 78:
* [[Camillo Boito]]
* [[Roberto Sacchetti]]
* [[Ferdinando Fontana]]
* [[Luigi Gualdo]]
* [[Antonio Ghislanzoni]]
* [[Giovanni Faldella]]
* [[Felice Cavallotti]]
* [[Ambrogio Bazzero]]
* [[Vittorio Imbriani]]
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* [[Franco Faccio]]
* [[Filippo Filippi]]
▲* [[Mefistofele (opera)]]
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* ''[http://www.storiadimilano.it/Arte/scapigliatura.htm La Scapigliatura]'', di Maria Grazia Tolfo, nel sito "Storia di Milano". ▼
* Recensione della mostra [http://mostreemusei.sns.it/index.php?page=_layout_mostra&id=616&lang=it Scapigliatura. Un "pandemonio" per cambiare l'arte (Milano, 2009)].▼
▲*''[http://www.storiadimilano.it/Arte/scapigliatura.htm La Scapigliatura]'', di Maria Grazia Tolfo, nel sito "Storia di Milano".
▲*Recensione della mostra [http://mostreemusei.sns.it/index.php?page=_layout_mostra&id=616&lang=it Scapigliatura. Un "pandemonio" per cambiare l'arte (Milano, 2009)].
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