Clarinetto basso: differenze tra le versioni

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Il [[timbro (musica)|timbro]] del clarinetto basso è molto distintivo e più ricco di quello di strumenti di estensione simile.
 
L'utilizzo in orchestra è rilevante: il primo caso è nell'opera inedita di Saverio Mercadante, "Emma di Antioca" Napoli 1835 prima rappresentazione "Teatro Real di San Carlo", il secondo caso è il famoso passaggio ne ''[[Gli Ugonotti]]'' di [[Giacomo Meyerbeer|Meyerbeer]]. [[Giuseppe Verdi]] ne fece uso in caratteristici passaggi di ''[[Aida]]'', ''[[Ernani]]'', ''[[Otello]]'', ''[[Macbeth]]'', ''[[La forza del destino]]''. [[Pëtr Il'ič Čajkovskij]] lo rese protagonista di un delizioso dialogo con la [[celesta]] nel [[balletto]] ''[[Lo Schiaccianoci (balletto)|Lo schiaccianoci]]'', episodio ''[[Danza della Fata Confetto]]''. Anche [[Richard Wagner]] lo utilizzò in numerose opere (in questi casi il clarinetto basso ha una grande importanza): "[[Tristano e Isotta (opera)|Tristano e Isotta]]", "[[La Valchiria]]". Negli ultimi decenni il clarinetto basso ha trovato sporadico impiego anche al di fuori della musica orchestraleclassica, specificamente nel [[jazz]], genere in cui fu introdotto da [[Eric Dolphy]], e nel quale ha finito per assumere una presenza che rivaleggia quella degli altri, più diffusi, membri della famiglia.
 
[[File:Clarinetto basso - estensione.jpg|border|750px|Estensione del clarinetto basso in Si bemolle]]