Wilfred Bion: differenze tra le versioni

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Il principale limite della comunicazione in psicoanalisi è il linguaggio, che Bion ritiene inadeguato a comunicare "K", l'esperienza di "O". Per questo l'Autore invita ad abbandonare il linguaggio scientifico per quello poetico, che ritiene più capace di conferire creatività al pensiero e, allo scopo di rendere rigorosa - ciò malgrado - la comunicazione, ideò questo grafico, quale sussidio per l'analista e il ricercatore al fine di discriminare il livello di verità a cui si pongono talune asserzioni, comunicazioni o fenomeni nel lavoro psicoanalitico;. lL'Autore stesso ammette che la sua funzione è difficilmente comprensibile per chi non pratica la psicoanalisi. <br />
Secondo [[Donald Meltzer]], Bion usò un criterio eccessivamente severo inserendo tutto il sistema deduttivo scientifico, cardine della [[filosofia della scienza|filosofia occidentale della conoscenza]], nella colonna 2 della griglia, la stessa in cui hanno posto le proposizioni di falsità che servono a impedire lo sviluppo e l'accesso alla verità. <br />
Potente strumento di riflessione, sistematizzazione ed esplicazione, la griglia è ancora considerevole fonte di discussione tra i cultori di Bion, molti dei quali trovano che sia un esito del suo lavoro che paradossalmente imbarazza e chiarisce. Bion stesso ha formulato controverse considerazioni sulla griglia;, per se ha dichiarato di trovarla utile alla conclusione di una giornata di lavoro per determinare quale “male” si potesse attribuire a elementi analitici presenti durante una seduta.<br />
Per taluni studiosi la griglia funziona come un'impalcatura, altri la considerano una [[stele di Rosetta]] rispetto ai [[geroglifico egizio|geroglifici]] dei processi inconsci o un genere di
[[Lingua esperanto|esperanto]] delle discipline psicoanalitiche. Occorre considerare che numerosi giudizi sulla griglia - talvolta pregiudizialmente sfavorevoli o ostativi - sono stati espressi da studiosi estranei alla psicoanalisi, mentre i fautori ritengono che critiche e commenti coerenti e costruttivi non possano essere formulati che da chi ne abbia approfondito lo studio praticando la psicoanalisi seguendo il metodo bioniano. Bion ha costruito la griglia come un organizzatore di pensieri, mentre cercava, attraverso la matematica, la scienza e la logica convenzionale, un sistema notazionale che soddisfacesse l'indagine scientifica andando oltre le “emozioni selvagge” da cui la psicoanalisi è impastoiata. Sistema scientifico finalizzato a rappresentare le relazioni tra elementi che appaiono inconciliabili sulla base di significati prestabiliti e appassionatamente difesi dalle diverse correnti psicoanalitiche, in linea di principio la griglia ha funzionato da efficace strumento di ricomposizione degli scismi tra le varie scuole psicoanalitiche, principalmente tra quelle che fanno riferimento a [[Melanie Klein]] e [[Anna Freud]].