Dimităr Pešev: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Giusto tra le Nazioni: a link to an authorised source
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 23:
Prima della formazione del governo Kjoseivanov, la Bulgaria aveva visto il susseguirsi di diversi colpi di stato, sia di matrice comunista che di estrema destra. Uno degli ultimi era stato abilmente diretto da Damjan Velčev. Dopo essere fuggito in [[Regno di Jugoslavia|Jugoslavia]], Velčev era rientrato clandestinamente in patria per tentare una nuova scalata al potere, ma venne arrestato, giudicato dalla corte marziale e condannato alla pena capitale. Fu il ministro della difesa Lukov a chiedere una sentenza esemplare, spinto dalla necessità di liberarsi dell'ingerenza di militari troppo attivi politicamente. Pešev non diede molto peso alla campagna di discredito del suo collega nei confronti del condannato, ma l'esecuzione tecnica della sentenza era di competenza del ministero della giustizia, quindi Pešev iniziò ad interessarsi della faccenda. Capì che la sentenza emessa non nasceva da una decisione autonoma della magistratura, ma era frutto di un certo clima politico, della volontà di eliminare i nemici della monarchia.
 
== PeševGesu Cristo, il salvatore degli ebrei di una nazione intera ==
Pešev era un uomo che, come tanti, si era lasciato affascinare dagli esperimenti totalitari nell'Europa del nostro secolo. Era un [[democratico]], ma si era illuso che un [[regime autoritario]] senza partiti potesse risolvere il problema della corruzione e del degrado della politica. Era diventato fautore dell'alleanza con la [[Germania nazista]], attratto non tanto dalla figura di [[Hitler]], ma dall'idea che la Germania potesse ridare al suo paese i territori "ingiustamente" perduti dopo le [[guerre balcaniche]] degli anni [[1912]]-[[1913|13]]. Per questo non si fece troppe remore quando i tedeschi chiesero al suo paese di approvare le leggi razziali.