Genio della Vittoria: differenze tra le versioni

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Il termine maschile corretto è succubo. Quello femminile è succuba. Non succube!
Etichetta: Annulla
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La scultura non rappresenta un momento di lotta, essendo un'[[allegoria]], ma rappresenta lo stato del vincitore, che domina lo sconfitto tenendolo sottomesso con agilità, con una gamba che blocca il corpo del sottomesso, ripiegato e incatenato. Il giovane che rappresenta il ''genio'' è bello ed elegante, mentre il dominato è vecchio e barbuto, con un fisico flaccido e un'espressione rassegnata. Anche le superfici sono trattate in maniera diversa per esaltare espressivamente il contrasto tra le due figure: il giovane levigato alla perfezione, il vecchio ruvido e incompleto, per lasciare il ricordo della pesante pietra di cui è fatto.
 
Secondo alcuni studiosi, il Genio avrebbe le fattezze di [[Tommaso de' Cavalieri]], giovane nobile romano conosciuto da Michelangelo a Roma nel [[1532]], del quale il Buonarroti si sarebbe invaghito e a cui dedicò molte rime amorose; il vecchio, invece, succubesuccubo del Genio, alluderebbe allo stesso Michelangelo, vinto dalle armi della bellezza di Tommaso.<ref>Roy Doliner, Benjamin Blech, ''I segreti della Sistina. Il messaggio proibito di Michelangelo'', RCS Libri, Milano 2008, pp. 304-306.</ref>
 
==Note==