Posta (comune): differenze tra le versioni

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{{vedi anche|Stazione meteorologica di Posta}}
 
== Storia ==
Nel Comune di Posta, ritroviamo importanti testimonianze già dall'epoca romana: il territorio difatti si sviluppa sulla Salaria, un'importante vena costruita dai romani che prese il nome dall'uso di trasporto del sale. Una materia prima, allora indispensabile anche per il solo mantenimento degli alimenti. La strada infatti collega i due mari, Tirreno ed Adriatico, passando per Roma ed Ascoli Piceno, divenendo un' infrastruttura fondamentale per il commercio tra questi due importanti centri e tra i capi della penisola. Proprio in questa ottica comprendiamo come sia avvenuto lo sviluppo dei nuclei abitati di questa zona, sede favorevole per lo scambio di merci, trovandosi a metà strada tra i luoghi di maggior potenza ed interesse. La frazione di [[Bacugno]] , più precisamente la sua piana, è stata identificata da un'iscrizione, attualmente nella [[chiesa (architettura)|chiesa]] di Santa Maria, con l'antico centro di ''Forum Decii'', citato da [[Gaio Plinio Secondo|Plinio]] tra le località [[Sabini|sabine]]. Questo Forum Decii era propriamente una zona di mercatoMercato dell'epoca romana dove avvenivano gli scambi commerciali per i quali era predisposta la Salaria.
 
=== L'epoca romana ===
Nel Comune di Posta, ritroviamo importanti testimonianze già dall'epoca romana: il territorio difatti si sviluppa sulla Salaria, un'importante vena costruita dai romani che prese il nome dall'uso di trasporto del sale. Una materia prima, allora indispensabile anche per il solo mantenimento degli alimenti. La strada infatti collega i due mari, Tirreno ed Adriatico, passando per Roma ed Ascoli Piceno, divenendo un' infrastruttura fondamentale per il commercio tra questi due importanti centri e tra i capi della penisola. Proprio in questa ottica comprendiamo come sia avvenuto lo sviluppo dei nuclei abitati di questa zona, sede favorevole per lo scambio di merci, trovandosi a metà strada tra i luoghi di maggior potenza ed interesse. La frazione di [[Bacugno]] , più precisamente la sua piana, è stata identificata da un'iscrizione, attualmente nella [[chiesa (architettura)|chiesa]] di Santa Maria, con l'antico centro di ''Forum Decii'', citato da [[Gaio Plinio Secondo|Plinio]] tra le località [[Sabini|sabine]]. Questo Forum Decii era propriamente una zona di mercato dell'epoca romana dove avvenivano gli scambi commerciali per i quali era predisposta la Salaria.
 
Con la caduta dell'impero Romano e le continue invasioni da parte dei barbari, è stato ipotizzato il declino di quel centro commerciale con la conseguente necessità di spostarsi verso una zona più riparata. Viene naturale pensare che questa perdita venne compensata dalla nascita del Mercato o Foro di [[Machilone]].
[[File:Lapide commemorativa Castello Machilone.jpg|miniatura|sinistra|senza_cornice|Lapide fissata nel colle dove sorgeva il castelloCastello di [[Machilone]],. origineOrigine del paesePaese di Posta.]]
[[Machilone]] altro non era che un castello fortificato, un castrum, localizzato tra i due colli antistanti il moderno centro abitato di Posta, oltre il versante est del fiume Velino. Le due cime di questi colli, sono quelle che “racchiudono” il castello. Probabile che sia stato il castello stesso ad aver dato vita alle cime, osservando il luogo e le descrizioni riportate difatti, non è difficile notare che i rilievi del colle sono tutt’altro che naturali e sicuramente dati da quello che resta della struttura di Machilone, ormai quasi completamente interrata e/o persa. Rimangono visibili alcune porzioni di mura e alcune morfologie nette del terreno, date dalla precedente presenza dei luoghi del castello e della strada che costeggiava le mura dal lato ovest. Non recente è il ritrovamento di una piccola torre che comunque è rimasta per la gran parte interrata.
 
IlLa località venne eretta sul territorio dove sorgeva il castello di [[Machilone]], noto fin dalla metà del secolo XII come dipendente dalla famiglia di Collimento ramo dei [[conti dei Marsi]],<ref>v. Catalogum Baronum, in ''Cronisti e scrittori sincroni della dominazione normanna nel Regno di Sicilia'', vol. I, p.608</ref> venne, distrutto dagli [[L'Aquila|aquilani]] nel [[1299]], i cui abitanti ottennero l'autorizzazione a fondare un nuovo abitato distante dal precedente insediamento fortificato. Il nome di Posta deriva proprio da Lapposita ossia «al posto di», ad indicare la ricostruzione dell'abitato sul luogo del castello distrutto.
=== Il castello di Machilone ===
{{Vedi anche|Machilone}}
 
[[File:Lapide commemorativa Castello Machilone.jpg|miniatura|sinistra|Lapide fissata nel colle dove sorgeva il castello di [[Machilone]], origine del paese di Posta]]
 
Machilone altro non era che un castello fortificato, un castrum, localizzato tra i due colli antistanti il moderno centro abitato di Posta, oltre il versante est del fiume Velino. Le due cime di questi colli, sono quelle che “racchiudono” il castello. Probabile che sia stato il castello stesso ad aver dato vita alle cime, osservando il luogo e le descrizioni riportate difatti, non è difficile notare che i rilievi del colle sono tutt’altro che naturali e sicuramente dati da quello che resta della struttura di Machilone, ormai quasi completamente interrata e/o persa. Rimangono visibili alcune porzioni di mura e alcune morfologie nette del terreno, date dalla precedente presenza dei luoghi del castello e della strada che costeggiava le mura dal lato ovest. Non recente è il ritrovamento di una piccola torre che comunque è rimasta per la gran parte interrata.
 
=== La nascita di Posta ===
Il castello di [[Machilone]], noto fin dalla metà del secolo XII come dipendente dalla famiglia di Collimento ramo dei [[conti dei Marsi]],<ref>v. Catalogum Baronum, in ''Cronisti e scrittori sincroni della dominazione normanna nel Regno di Sicilia'', vol. I, p.608</ref> venne distrutto dagli [[L'Aquila|aquilani]] nel [[1299]].
 
Gli abitanti del castello ottennero l'autorizzazione a fondare un nuovo centro abitato a debita distanza dal precedente insediamento fortificato: fu così che, nello stesso territorio dove sorgeva il castello, venne eretto l'attuale paese di Posta. Il nome del comune, infatti, deriva proprio da "Lapposita", ossia «al posto di», ad indicare la ricostruzione dell'abitato sul luogo del castello distrutto.
 
Posta entrò a far parte del contado dell'Aquila nel [[1302]]; nel [[XVI secolo]] passò ai domini di [[Margherita d'Austria]] negli [[stati mediceo farnesiani]]. Fu poi inserita nell'[[Abruzzo Ultra II]] (all'interno del [[Regno di Napoli]]), e dopo l'unità d'Italia confermata nella [[provincia dell'Aquila]] in [[Abruzzo]],e dovevi rimase sino al [[1927]]. Inquando tale data Postacioè venne cedutacreata allala nuova [[provincia di Rieti]] ed entrò a far parte del [[Lazio]].
 
==Società==