Borgia: differenze tra le versioni

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* Rodrigo Borgia (1502/3–1527), riconosciuto da [[Papa Leone X]] come figlio di Alessandro VI e una donna sconosciuta, secondo alcuni sarebbe in realtà figlio illegittimo di Francesco Borgia, cardinale di Cosenza.<ref>{{Cita|Cloulas (1989)|p. 377|Cloulas, 1989}}.</ref>
 
Epilogo della saga dei Borgia, peraltro mecenati e amanti dell'arte, fu la misteriosa morte del pontefice che si disse provocata dal veleno. Altri invece parlano di [[febbre terzana]].<ref name="Gervaso 1977 p. 7">{{Cita|Gervaso (1977)|p. 7|Gervaso, 1977}}.</ref>
 
==== Cesare Borgia ====
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Terza figlia del cardinale Rodrigo Borgia e della sua amante [[Vannozza Cattanei]], Lucrezia nacque a [[Subiaco]] il 18 aprile [[1480]]. Educata nelle arti e nelle lettere, venne fatta sposare all'età di tredici anni con il conte di Pesaro, [[Giovanni Sforza]], dal padre, per motivi politici.
 
Durante la giovinezza fu coinvolta in una serie di scandali. Nel 1497, [[papa Alessandro VI]] fece annullare le nozze e il conte di Pesaro lo accusò di averlo fatto solo per poter [[incesto|abusare]] liberamente della figlia.<ref>{{Cita|Bradford (2005)|p. 59|Bradford, 2005}}.</ref> All'accusa d'incesto con il padre, che si ripercosse molto sull'immagine pubblica della ragazza in Italia e Europa, si aggiunsero quella di incesto fraterno e quella più generica di essere una donna [[Lascivia|lasciva]].<ref>{{Cita| name="Gervaso (1977)|pp. 203-205|Gervaso," 1977}}.</ref> Alcuni cronisti riferirono che ebbe un figlio illegittimo.<ref>Secondo alcuni ebbe un figlio da Perotto Caldes, un giovane paggio del papa, che poi venne trovato morto nel Tevere, pare assieme ad una fantesca di Lucrezia, Pantasilea, che aveva coperto la relazione. Del presunto neonato non si seppe più nulla, ma alcuni storici lo riconoscono ne l'[[Giovanni Borgia (Infans Romanus)|Infante Romano]] ({{Cita|Bradford (2005)|p. 67}}).</ref> Nel 1500 il suo secondo marito, [[Alfonso d'Aragona (1481-1500)|Alfonso d'Aragona]], fu ucciso probabilmente su ordine di Cesare Borgia, dopo un cambio di alleanze che aveva avvicinato i Borgia al re di Francia.
 
A [[Ferrara]], dove si trasferì in seguito al suo terzo matrimonio con [[Alfonso I d'Este]], creò un circolo culturale a cui parteciparono [[Ercole Strozzi]], [[Pietro Bembo]]<ref>Con Pietro Bembo forse intrattenne una relazione, probabilmente non del tutto platonica ({{Cita|Bellonci, 2003|p. 358 e p. 362}}). Altro suo presunto amante dell'epoca pare fosse suo cognato [[Francesco Gonzaga]], marchese di Mantova ({{Cita|Bellonci, 2003|pp. 455-457}}; {{Cita|Cloulas, 1989|pp. 378-382}}).</ref> e [[Ludovico Ariosto]]. Divenuta duchessa, durante i periodi di assenza, il marito le affidò più volte la reggenza del ducato, in cui Lucrezia offrì al duca «buoni e grandi servizi» tanto che il [[Pierre Terrail de Bayard|cavaliere Baiardo]] la elogiò definendola «una perla in questo mondo».<ref>{{Cita|Bradford (2005)|p. 272|Bradford, 2005}}.</ref> Durante le tribolazioni della guerra, si accentuò il suo lato religioso che aveva manifestato più volte in alcuni periodi della sua vita: incominciò a indossare il [[cilicio]] e s'iscrisse al [[Terz'ordine francescano]], fondando anche il [[Monte di Pietà]] di Ferrara.<ref>{{Cita|Bradford (2005)|pp. 290-291|Bradford, 2005}}.</ref>