==Biografia==
Nato a Suchdol nad Odrou, in [[Moravia]], ex territorio dell'[[Impero austro-ungarico]]. Tra il [[1918]] e il [[1922]] frequentò la Scuola Media RealReale e dal 1922 al [[1928]] presso l'[[Università tecnica di Vienna]] studiò [[architettura]] e [[ingegneria civile]]. Negli anni universitari visitò la mostra del [[Bauhaus]] dia [[Weimar]] nel [[1923]] e visitò, la [[Bulgaria]], la [[Turchia]], la [[Francia]], l'[[Italia]] e la [[Svizzera]]. Nel [[1928]], dopo un viaggio in [[Svezia]], lavorò presso lo studio di [[Rudolf Otto Salvisberg]] a [[Berlino]] e nel [[1929]] fece nuovi viaggi in Bulgaria, e Turchia, e visitò la [[Grecia]], ove rimase per due mesi a [[Santorini]]; il successivo viaggio lo compì in [[Jugoslavia]]. Dal [[1930]] al [[1932]] lavorò presso lo studio degli architetti [[Siegfried TheißTheiss]] e [[Hans Jaksch]]. Nel [[1932]] si trasferì a [[Capri (Italia)|Capri]], iniziando una collaborazione con l'architetto e ingegnere [[Luigi Cosenza]] e dopo tre anni si trasferì a [[Procida]]. InInsieme questia anniCosenza progettò, insieme a Cosenza, uno dei simboli del [[Razionalismo italiano|razionalismo]] mediterraneo:, [[Villa Oro]]; la villa è il, frutto di esperienze legate dai due progettisti verso i modelli proposti dalldell'[[architettura spontanea]] del [[bacino del Mediterraneo]]. Con Cosenza redasseelaborò i progetti per una villa a [[Positano]], mentre un personale progetto in solitaria fustudiò l'idealizzazione di una casa a corte a [[Procida]],: entrambeentrambi noni furonocasi mainon edificaterealizzati. Nel [[1936]] collaborò per due mesi con Gabor a [[Pittsburgh]], dopo un anno avviò una collaborazione anche con l'italiano [[GiòGio Ponti]]. e nelNel [[1938]] fu a [[Rio de Janeiro]] e successivamente a [[San Paolo (Brasile)|San Paolo]], dove, si stabilìstabilitosi provvisoriamente. A San Paolo, progettò due ville tra il [[1939]] e il [[1941]].
Dal [[1941]] si trasferì negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]],. fu, nelNel [[1943]], divenne editore e direttore artistico della rivista ''Pencil Points'' e dopo tre anni editore della sezione Arte e Architettura della rivista ''Interiors'', diventò,assumendone poi, direttorela della stessa rivistadirezione. Nel [[1948]] divenne cittadino statunitense. Dagli [[anni 1940|anni quaranta]] si dedicò alla moda. Rudofsky, insiemeInsieme alla moglie Berta, costituì una casa di moda deditaspecializzata aiin sandali femminili, la [[Bernardo Sandals]]. Rudofsky concepì, attraverso la rivoluzione del sandalo, un nuovo modo di vedere la moda delle calzature dal secondo dopoguerra. Egli disegnavaDisegnava circa quattro modelli all'anno e le scarpe, prodotte in Italia, furono richieste da molte personalità di rilievo,: tra queste anche [[Jacqueline Kennedy Onassis|Jacqueline Kennedy]]. Dal [[1950]] al [[1960]] fu professore presso l'[[Università di Waseda]] a [[Tokio]] e nel [[1955]] visitò il [[Giappone]]. Nel [[1957]] fu architetto capo e ideatore della ''U.S. Government Exhibits'' e dal [[1960]] fino al [[1965]] fu consulente del [[Museum of Modern Art]], neldi [[New York]]. Nel [[1969]] disegnò una villa in [[Andalusia]] e nel [[1975]] fu visiting professor presso l'[[Accademia delle belle arti di Copenaghen|Accademia Reale di Belle Arti]] di [[Copenaghen]]. Tra il [[1979]] e il [[1981]] fu impegnato presso il ''Cooper–Hewitt, National Design Museum'' di [[New York]]. Nel [[1985]] visitò l'[[India]]. eMorì nel [[1988]] morì.
==Pubblicazioni di Rudofsky==
*''Are Clothes Modern?'' (1947)
*''Behind the Picture Window'' (1955)
*''Japan: Book Design Yesterday'' (1962)
*''Architecture Without Architects: A Short Introduction to Non-pedigreed Architecture'' (1964); trad. it. ''Architettura senza architetti'', Napoli, Editoriale scientifica, 1977
*''The Kimono Mind: An Informal Guide to Japan and the Japanese'' (Charles E. Tuttle, 1965)
*''Streets for People: A Primer for Americans'' (1969)
*''The Unfashionable Human Body'' (1971)
*''The Prodigious Builders: Notes Toward a Natural History of Architecture with Special Regard to those Species that are Traditionally Neglected or Downright Ignored'' (Harcourt Brace Janovich, New York and London, 1977); trad. it. ''Le meraviglie dell'architettura spontanea. Note per una storia naturale dell'architettura con speciale riferimento a quelle specie che vengono tradizionalmente neglette o del tutto ignorate'', Roma-Bari, Editori Laterza, 1979
*''Now I Lay Me Down to Eat: Notes and Footnotes on the Lost Art of Living'' (1980)
==Pubblicazioni su Rudofsky==
* ''Bernard Rudofsky: A Humane Designer'' (2003), Guarneri, Andrea Bocco, Springer-Verlag, Vienna, ISBN 3-211-83719-1
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